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Gli strani eventi riguardanti Canneto di Caronia

Ultimo Aggiornamento: 18/07/2014 22:42
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23/01/2012 09:28
 
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Canneto (Cannitu in siciliano) è una frazione di 180 abitanti del comune di Caronia, in provincia di Messina.

Geografia
La frazione si estende lungo la costa tirrenica, fra Marina di Caronia (a 5 km-est) e Santo Stefano di Camastra (a 5 km-ovest), e sorge lungo la Strada Statale 113 "Settentrionale Sicula" Messina-Palermo-Trapani. Da Caronia dista 8 km e nei pressi dell'abitato passano la linea ferroviaria Messina-Palermo e l'autostrada A20. Situata circa a metà strada fra Palermo e Messina, dall'una dista 105 km e dall'altra 115.



Cronaca
Canneto è salita alla ribalta della cronaca (meglio nota con il toponimo nella forma errata ma piuttosto usata di Canneto di Caronia) dal 19 febbraio 2004, per via di strani fenomeni di combustione (apparentemente spontanea): contatori ed oggetti contenenti parti metalliche prendevano fuoco senza alcuna ragione apparente. Alcune teorie molto fantasiose parlarono della presenza di poltergeist, altre ipotizzarono la presenza di UFO dati anche dei presunti avvistamenti nel territorio circostante (Isole Eolie comprese), altre ipotesi parlarono di elettromagnetismo proveniente dall’alto mare[3] ma s'ipotizzò anche che le cause fossero dovute alla dispersione d'energia dell'attigua ferrovia (elettrificata).
I fenomeni, protrattisi nel tempo, che hanno causato anche un parziale allontanamento di alcuni abitanti dalle proprie case hanno dato notorietà nazionale alla piccola località (coniando ad esempio il termine "X-Files di Caronia"), su cui periodicamente si tengono servizi televisivi da parte anche della RAI e di Mediaset. Tra le prime trasmissioni ad occuparsi della questione, nell'ottobre del 2004, vi fu Striscia la notizia.
Il 10 maggio 2005 fu istituito Il Gruppo Interistituzionale per l'Osservazione dei Fenomeni con ordinanza emergenziale della Protezione civile n. 3428 e prevedeva una collaborazione tra Stato Italiano e Regione Siciliana, anche nello stanziamento di fondi. Secondo questo gruppo, Canneto di Caronia "è stata colpita da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata".
Massimo Polidoro e Marco Morocutti, rappresentanti dell'associazione CICAP svolsero un'indagine di cui fu stilato un resoconto che escluse la plausibilità delle ipotesi sofisticate o paranormali, formulate dalla stessa Protezione Civile.
Il 24 giugno 2008 in seguito ad ulteriori indagini da parte dei periti nominati, il caso venne archiviato dalla procura di Mistretta. La conclusione dei consulenti fu che si trattò di fiamme libere e di mano umana.

23/01/2012 09:35
 
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Ho trovato questo curioso particolare da it.wikipedia.org/wiki/Caronia ...nessuna ha qualche informazione in più?

"I recenti scavi archeologici a Caronia e Marina di Caronia hanno mostrato che la città ellenistica sul sito
dell'odierna Caronia fu distrutta verso la fine del I secolo d.C. da un incendio o un terremoto".


Non spiegano cosa ha causato l'incendio. Dubito possa ricollegarsi in qualche modo ai fenomeni avvenuti "oggi", ma almeno ci togliamo il dubbio.
[Modificato da Gabrjel 23/01/2012 09:36]
24/01/2012 11:42
 
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MISTERI E TESTIMONIANZE

Corre l’anno 2010, ma l’ondata di anomalie e avvistamenti di strani velivoli nei cieli non sembra diminuire nel siciliano che da circa 10 anni è testimone di strani fenomeni, non solo nei cieli, ma soprattutto nelle residenze e talvolta anche nelle strade degli abitanti di piccoli paesi come Canneto di Caronia. Si assiste infatti ad insolite anomalie elettromagnetiche quali smagnetizzazioni di pen drive, bussole in tilt, cancelli automatici e allarmi delle automobili attivati e disattivati senza l’intervento di impulsi elettrici, elettrodomestici che prendono fuoco nonostante siano staccati dalla presa di corrente che hanno portato anche ad incendi più gravi e alla conseguente evacuazione dell’area, fino ad eventi più sconcertanti come la combustione di una scarpa, la liquefazione di un motore di una barca e un foro su un parabrezza,

L’intervento (virtuale) del Gruppo Interistituzionale di Osservazione dei Fenomeni

Anomalie elettromagnetiche ufficialmente spazzate via da una archiviazione della magistratura che nel 2007 ha impresso al caso il bollo di “un fenomeno di natura dolosa e umana”. Come dire che si sarebbe trattato di un piromane. Però, ancora ignoto. Spiegazione inaccettabile per le “vittime”di Canneto, con intere famiglie evacuate per mesi dalle loro case. Spiegazione insufficiente per gli abitanti fra i quali Antonino Spinnato, un agricoltore con la passione delle foto, tanti scatti finiti alla banca dati, certo di aver visto fino a metà agosto strani oggetti volanti fotografati come gli è capitato di fare con quello che seguiva un elicottero della Protezione civile costretto a un atterraggio per avaria alle pale.
Spiegazione precaria anche per chi scansa i termini da ufologo, ma continua a studiare i fenomeni da un osservatorio istituito con decreto della presidenza del Consiglio nel 2005, il cosiddetto “Gruppo interistituzionale”. Una task force che ha come quartier generale un ufficio della Regione siciliana in pieno centro a Palermo, ottavo piano di un edificio moderno, le vetrate sulla cupola del Teatro Massimo e una banca dati che ha già interessato pure i servizi segreti perché un primo riservato fascicolo consegnato a Protezione civile e Palazzo Chigi avanza anche l’ipotesi di “test militari segreti o esperimenti alieni”.
Il tutto con mille dubbi legati a documenti mai pubblicati. È il caso di una foto scattata da un mezzo militare nelle acque di Vulcano il 2 agosto del 2004. Una clamorosa immagine che lascia interdetti perché sul profilo dell’isola sembrano sospesi due oggetti che fanno subito pensare ai dischi volanti. Ingrandito il fotogramma e studiato ogni dettaglio dell’istantanea con sofisticate attrezzature, i tecnici dei diversi enti presenti nel Gruppo hanno solo potuto escludere l’ipotesi del fotomontaggio. «Proprio perché sembrano due dischi volanti procediamo con i piedi di piombo in assenza di conclusioni scientificamente definite », commenta a denti stretti il coordinatore del Gruppo, Francesco Venerando, quando scopre che la foto è comunque arrivata al Corriere della Sera Magazine superando dopo quattro anni la barriera del top secret.
Nei documEnti ufficiali si continua a parlare di “due Ovni”, termine che sta per “oggetti volanti non identificati”. Ma si aggiunge che quello stesso 2 agosto del 2004 un Ovni di forma analoga fu osservato nel cielo di Trapani, mentre il 29 luglio, appena quattro giorni prima, un altro dello stesso tipo era stato avvistato su Rometta Marea, a pochi chilometri da Caronia. Informazioni queste ultime arrivate dal Centro Ufologico Nazionale. Dati incamerati da Venerando con cautela: «Il Gruppo nasce per fare luce sui fenomeni, non per catalogare l’avvistamento di “Ovni”. Ma abbiamo dovuto applicarci anche a questo. E per ogni segnalazione abbiamo ovviamente cercato di controllare le registrazioni radar...», ammette Venerando, anche lui sorpreso perché gli “oggetti” non lasciano tracce. Bisogna però fare i conti con la magistratura che parla di ignoti “piromani” o con l’analogo parere di Enzo Boschi, il presidente dell’Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia: «Penso che dietro ci sia un bel dolo...».
Non tutti comunque conoscono i contenuti di una banca dati con foto celate da vistosi “Riservato”. Come è accaduto per gran parte degli oltre trecento eventi. Tutti elencati su paginate elettroniche a colori. Pagine in viola per malesseri e morie di animali, a decine. In azzurro, gli avvistamenti di “Ovni”, più di 100. In giallo, gli incendi, 40. In verde, fenomeni di origine elettronica e elettromagnetica, 100. Non a caso una relazione tecnica fresca di stampa elenca «numerose testimonianze di avvistamenti diurni e notturni di Ovni, di improvvisi bagliori e scie, di forti luminescenze nello specchio di mare compreso tra le Eolie, in particolare le Isole Alicudi, Filicudi e la costa di Caronia, che iniziano nel 2004 e si ripetono abbastanza spesso, fino a oggi...».
Cauto, Venerando si limita a parlare di “una origine artificiale dei fenomeni”, di “emissioni elettromagnetiche impulsive” capaci di generare “una grande potenza concentrata in frazioni di tempo estremamente ridotte”. E quale sorgente potrebbe mai assicurare sto po’ po’ di roba? Sulla “fonte” o sul “soggetto” allarga le braccia: «Potrebbe anche trattarsi di applicazioni sperimentali di tecnologie industriali, non escludendo quelle finalizzate a recenti sistemi d’arma a energia elettromagnetica... ». Un modo forse per lasciar trapelare la possibilità di esperimenti da parte di una potenza militare. Ignota comunque la posizione della “fonte”. Forse, il mare. Forse, sott’acqua. Mistero profondo. Per questo si decise di installare una rete di telecamere e termocamere a infrarossi tutt’intorno a Canneto e diversi sensori sulla costa e sulle isole Eolie nel tentativo di dare la caccia non solo all’eventuale piromane mai trovato, ma a quello che nei rapporti riservati viene definito “l’impulso sorgente proveniente dal mare”.
Telecamere e sensori sono stati collegati per tre anni in tempo reale con i computer del “Gruppo” da una sala regia collocata sull’attico più vicino al mare, l’appartamento di una delle “vittime” di Cannetto, Antonio Caico, un signore stanco che però ha mollato e venduto la proprietà. Per continuare l’attività sarebbe bastato spostare le attrezzature costate 150 mila euro in un prefabbricato sul mare, come chiese Venerando. E invece stop, tutti “accecati”. Con le apparecchiature adesso ammassate in un magazzino del Comune di Caronia. Come rivela Venerando, irritato dall’interruzione del monitoraggio: «Non possiamo più controllare l’area, come facevamo a qualsiasi ora, via Intranet». Il tutto a costo zero, assicura, perché ogni componente del Gruppo opera senza rimborsi, senza budget, come dipendenti degli enti rappresentati. «Il sistema consentiva di rilevare molteplici dati attorno ai fenomeni », si rammarica Venerando. «Volevamo installare altri sensori anche alle spalle di Caronia, sulle vallate interne, a Lipari e Salina, per creare una rete capace di individuare il “punto sorgente”». Sarebbe stata così interrotta un’esperienza unica in Italia, «in un’area geografica oggettivamente sensibile», stando a Venerando che parla di «un’attività d’interpretazione scientifica coniugata con gli studi e le recenti esperienze della ricerca cosiddetta “di confine” ». E dire che sulle telecamere abbandonate in magazzino, sulla necessità di ripristinare il monitoraggio c’è pure un’interpellanza bipartisan in Senato presentata l’anno scorso da 17 parlamentari.

I testimoni
Ecco riportate le esperienze di alcuni testimoni di Terrasini. Il primo è Pietro Cucinella 29 anni che ha assistito a delle strane evoluzioni nel cielo da parte di un OVNI.

Pietro:
Circa 8 o 9 anni fa mi trovavo con un amico nella zona portuale di Terrasini in pieno giorno, alle 3 di pomeriggio, ed entrambi abbiamo visto una strana lucina nel cielo, una sorta di stella di un bianco molto più intenso. Questa stella ha fatto una manovra stranissima, 10 secondi di avvistamento, altezza circa 300 o 400 metri, ha cominciato a girare e tutto a un tratto sparisce all’improvviso. Era sicuramente qualcosa di strano, eravamo in due e abbiamo visto entrambi la stessa cosa, non abbiamo le prove per dire che fosse qualcosa fuori dal mondo, ma come sensazione abbiamo percepito questo. All’inizio non ci abbiamo dato nemmeno la giusta importanza, ma dopo vedendo dei programmi, immagini su youtube, informazioni ci siamo resi conto che quello che avevamo visto era sicuramente qualcosa che aveva visto molta altra gente del mondo e gli avvistamenti sono tutti molto simili e quindi era sicuramente qualcosa di molto impressionante.

(a Pietro viene chiesto se lui o i suoi amici avessero avuto ulteriori esperienze di avvistamenti dalle parti di Terrasini)

Pietro:
Non ci sono prove concrete, ma molta gente dice che guardando il cielo di notte si ritrova a guardare piccoli punti luminosi che si spostano in maniera ambigua, poi bisogna parlare con la gente, ognuno ha la propria percezione della cosa, io sono sicuro di aver visto sicuramente qualcosa di strano e di inspiegabile, poi chissà magari anche l’umanità è arrivata a fare qualcosa del genere, non lo so, è anche possibile.

Il secondo è un testimone anonimo che afferma di assistere a strani avvistamenti nei cieli di Terrasini da circa 10 anni.

Testimone Anonimo 1:
Sono parecchi anni, almeno 10 anni che vedo degli strani oggetti luminosi la sera che passano vicino l’aeroporto, io abito in zona da 20 anni, e mi sono accorto di questi fenomeni, che non sono aerei, perché gli aerei hanno le luce anti collisione rosse, le luci stroboscopiche che si accendono e spengono. Anche ad alta quota si vedono queste lucine intermittenti, poi quando il cielo è sgombro da nuvole gli arerei lasciano la scia, perché ad alta quota la temperatura e sotto zero, quindi i gas di scarico degli aerei si condensano. Questi strani oggetti li vedo da tanti anni, addirittura si fermano, fanno più luce, poi la riducono e continuano a camminare quindi… Addirittura una volta ho visto questa luce, che sembrava una stella o un pianeta, però so che a quell’ora non c’erano né stelle né pianeti, ho guardato, poi pian piano la luce si è ridotta, poi si è cominciato a muovere e se n’è andato, quindi sono strani oggetti… E vanno verso Carini, hanno secondo me la base sulle montagne di Carini, lo hanno detto, loro sono notturni (riferito ai carinesi), dormono di giorno a quanto pare e stanno svegli la notte, siccome anche io sono notturno, per via dei turni in aeroporto che ho fatto e ho notato questi oggetti che non sono aerei nella maniera più assoluta.

Il terzo testimone (sempre anonimo) espone il suo interessante nonché attendibile punto di vista facendo parte della Marina da diversi anni.

Testimone Anonimo 2:
Io lavoro in Marina da 11 anni e posso dire solamente che uso delle attrezzature mega professionali, perciò ho visto con delle attrezzature abbastanza potenti, tra cui un binocolo potentissimo un oggetto di forma simile a un triangolo senza base, una specie di oggetto a V, una grossa V con sopra dei geroglifici luminosi e questi geroglifici non erano egiziani, erano più aztechi o maya simili a quei tatuaggi moi tai, insomma un geroglifico sconosciuto, non so dire altro.

Al testimone viene chiesto dove si trovasse al momento dell’avvistamento

Testimone Anonimo 2:
A Palermo, molto in alto, ho visto anche un'altra cosa. Una specie di globo luminoso ed è partito ad una velocità pazzesca, facendo un movimento di circa 45°, (visto col binocolo) quindi senza poter fare né fotografie né video, poi siccome abito in una zona di Palermo che è abbastanza alta, ho delle immagini di cose che non sono aerei né elicotteri, sono altre cose che fanno cose che aerei ed elicotteri non fanno e ve lo dice uno che ha collaborato… Gli elicotteri hanno luci di posizione ecc so tutto insomma. Non sono mezzi convenzionali che fanno traiettorie non convenzionali ad altezze non convenzionali, un po’ come le scie chimiche insomma se uno ne capisce un minimo se che quell’aereo non può fare quella scia chimica a quell’altezza, perciò c’è un po’ da capirci meglio. Le testimonianze sono varie, questa è una che ti ho detto, quello che mi chiedo è perché io li vedo e molta gente no, perché li ho visti anche di giorno, ho visto delle luci più forti del sole in cielo, diventare 3 luci, poi di nuovo una e poi scomparire facendo strane traiettorie. Questo di giorno, perciò… E’ un po’ strano.

Conclusione
Se tale può chiamarsi… I fenomeni anomali continuano e c’è da capire perché la maggior parte avvengono proprio a Nord della costa siciliana. Il più recente è avvenuto Venerdì 17 Settembre a Capo D’Orlando, un avvistamento a cui hanno assistito molte persone che hanno ripreso tra l’altro l’oggetto (luminoso e di forma triangolare) in tutte le sue evoluzioni con telefonini e videocamere. Non si capisce neanche perché gli sforzi costati migliaia di euro ai danni del Gruppo Interistituzionale siano stati vani. Troppo comodo nascondersi dietro i fumi della “leggenda metropolitana” quando non si possiede la spiegazione a determinati fenomeni anomali… Gli abitanti del luogo hanno visto e continuano a vedere e a vivere i fatti (concreti senza nessuna forma di astrattismo o strambe spiegazioni pseudo-scientifiche) sulla loro pelle. Ma la risposta a molte delle domane che abitanti del luogo e non si pongono è molto probabile che sia celata proprio sotto il livello del “placido” Mar Tirreno e nessuno può sapere quando essa “verrà a galla”.

25/01/2012 08:08
 
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ARMI MILITARI CONTRO QUALCUNO?

Dal dicembre 2003 a Canneto, frazione di Caronìa, in provincia di Messina, hanno cominciato a verificarsi fenomeni di autocombustione nelle case di decine di abitanti che hanno condotto nell’isola scienziati di tutto il mondo a caccia della soluzione del ‘giallo dei fuochi spontanei’.

Testimonianze dirette, raccolte nel 2007 dalla Commissione per l’Indagine sui Fenomeni Fortiani della Ecospirituality Foundation, hanno portato a formare un quadro di fenomeni inconsueti che sono rimasti senza spiegazione: smagnetizzazioni di card telefoniche, bussola che scarta il Nord di circa 13 gradi, l’incendiarsi di una cinepresa di Sky TV, cellulari che si mettono in carica autonomamente, anche per 24 ore, una morìa di conigli nella zona colpita dai fenomeni, trovati morti a decine senza una spiegazione. Nonché una strana e gigantesca impronta, di forma rettangolare, lunga 40 metri e larga 15, ritrovata in un campo a pochi chilometri da Caronìa. Nelle indagini sono emerse anche le foto impressionanti degli squarci su tre delle quattro pale dell’elicottero Sikorsky della Protezione Civile in volo sul basso Tirreno, costretto a un atterraggio di emergenza senza avere apparentemente urtato contro nulla. Inoltre sono state viste luci abbaglianti in cielo. Un carabiniere del posto ne è stato testimone e ha fatto regolare denuncia al comando di Santo Stefano. Una ragazza del luogo ha addirittura fatto una foto di una inspiegabile luce nel cielo, poi mostrata nei servizi televisivi. Infine nel 2007, dopo due anni di studi e rilevazioni, esperti e scienziati hanno redatto un rapporto riservato, su incarico del governo, di cui i giornali hanno pubblicato alcuni stralci. Le conclusioni del rapporto rasentano l’incredibile: si tratterebbe di armi militari segrete oppure di “operazioni di natura extraterrestre”. Abbiamo intervistato Francesco Mantegna Venerando, Coordinatore regionale del Comitato della Protezione Civile siciliana.

AL = ANNIBALE LEGGIO (giornalista)
FMV = FRANCESCO MANTEGNA VENERANDO (Protezione Civile siciliana)

AL: Perché è stato messo il segreto militare sui fatti di Canneto?

FMV: Non c’è nessun rapporto segreto. Badiamo alla riservatezza perché non vogliamo che i nostri rapporti periodici di aggiornamento siano oggetto di strumentalizzazione o di cattive interpretazioni, soprattutto da parte degli organi di stampa, che potrebbero destare preoccupazioni che vogliamo evitare perché non ve ne è motivo.

AL: "L’Espresso”, riferendosi al rapporto compilato dal Gruppo Interistituzionale da lei coordinato, parlava di tentativi di ingaggio militare tra forze non convenzionali.

FMV: A questo proposito posso dirle con certezza che il gruppo di lavoro, dopo una serie di valutazioni di carattere scientifico, ha ritenuto plausibile l’origine artificiale, cioè antropica dei fenomeni, e in questo momento l’attenzione massima è concentrata sull’ipotesi di una emissione elettromagnetica impulsiva, che molto probabilmente proviene dall’alto mare, cioè al largo, dalla direzione nord, per intenderci, rispetto alla costa siciliana. Però il gruppo non è ancora in grado di stabilire il punto di origine di queste emissioni, per cui si sta costituendo una rete di monitoraggio sempre più, precisa che noi auspichiamo sia in grado, se si dovesse ripetere il fenomeno, attraverso delle triangolazioni, di stabilire appunto il luogo sorgente.

AL: “Ingaggio militare” è un termine che viene usato per scontri a carattere ben preciso, circoscritto.

FMV: Il gruppo ha un mandato esclusivamente di ordine scientifico, e non un’eventuale competenza militare. Noi ci riferiamo sostanzialmente alla possibilità di impiego di tecnologie di questa natura, che possono essere anche di interesse militare, ma siamo in un altro campo. Che poi queste tecnologie riguardino applicazioni di tipo militare, questo è un altro possibile aspetto.


Particolare di un divano incendiatosi per autocombustione

AL: Ma è possibile?

FMV: Certo che è possibile. Queste tecnologie esistono, quindi non si possono assolutamente escludere.

AL: Sono state rilevate anche a Canneto?

FMV: Gli effetti riscontrati nell’area di Canneto-Caronìa sono in qualche modo compatibili con applicazioni di questo genere; però lo stato dell’arte del monitoraggio in questo momento, non ci consente assolutamente di dirlo con certezza, ma gli effetti riscontrati effettivamente ci sono, mi riferisco in particolare alle numerose anomalie di tipo elettromagnetico, di cui abbiamo una raccolta considerevole di episodi.

AL: In questo momento è stata tolta tutta l’apparecchiatura che serviva per le rilevazioni.

FMV: Effettivamente nella fase di prima emergenza, le apparecchiature erano installate nell’alloggio di un privato cittadino che non vi abitava. Ora le apparecchiature sono state spostate e di qui a breve riteniamo che verranno reinstallate.

AL: I fenomeni non sono finiti, continuano.

FMV: Abbiamo evidenza che ogni tanto queste anomalie elettromagnetiche riemergono.

AL: Perché è stata avanzata l’ipotesi di un intervento non terrestre? Quali fatti hanno supportato quest’ipotesi?

FMV: C’è una serie abbastanza consistente di segnalazioni e osservazioni di oggetti volanti non identificati, di OVNI appunto, però nessuno ha mai visto, per essere schietti, extraterrestri in giro a Caronìa. Non abbiamo ancora elementi sufficienti per condurre una istruttoria scientifica vera e propria attorno a questi oggetti volanti e ci stiamo lavorando.

AL: Ma se fossero esperimenti militari italiani, evidentemente potreste averne conferma?

FMV: A noi non risulta nulla del genere, anzi devo sottolineare che c’è un rapporto di grande collaborazione con le forze armate italiane che hanno dato testimonianza di un’attivissima collaborazione specialistica col gruppo di lavoro. Mi riferisco in particolare alla Marina e all’Aeronautica.

AL: Cos’è successo esattamente all’elicottero della Protezione Civile a Canneto? Dei testimoni sul luogo l’hanno visto colpito al rotore da qualcosa: un fascio di luce, un proiettile, un piccolo missile... tanto da costringerlo ad atterrare.

FMV: No, assolutamente nulla di tutto questo. L’elicottero ha solo riportato in tre delle quattro pale un’abrasione consistente che per un attimo ha sollecitato tutta la nostra attenzione perché è un fenomeno rarissimo. Il fatto che sia successo proprio durante una ricognizione nel cielo di Canneto, questo naturalmente ha fatto scattare l’allerta. Posso dirle che è tuttora aperta un’istruttoria su questo elemento, ma non possiamo stabilire che si sia trattato di un corpo lanciato da qualche parte. Né possiamo dire con altrettanta chiarezza che si è trattato di un volatile, perché non c’è alcuna traccia biologica, alcun residuo nel punto colpito.

AL: Quindi, se non è un uccello e non è un oggetto metallico...

FMV: Poteva essere un detrito in aria, ma anche questa ci sembra un’ipotesi abbastanza da scartare, per cui le ripeto, sull’episodio specifico non abbiamo ancora elementi tali da potere dire con certezza qual è stata l’origine di questo fatto che, però, è successo. E questo è evidente, è rimasta una traccia consistente.

AL: Alcuni turisti hanno visto anche lanciare delle bombe di profondità da una nave della marina nel tratto di mare antistante Canneto. Corrisponde al vero?

FMV: Di questo non ho mai sentito parlare sulla stampa. Non credo probabile una situazione di questo tipo. Turisti... dove? A bordo di un’imbarcazione da diporto o da terra? Se da terra mi sentirei categoricamente di escludere che sia possibile osservare una situazione di questo tipo. Navi militari: ammesso e non concesso che si trattasse di una qualche esercitazione, sono molto distanti dalla costa, quindi è assolutamente impossibile che qualcuno abbia potuto osservare cose del genere.

AL: So che la Procura ipotizza che negli incendi di Canneto potrebbe essere implicata anche qualche persona del posto. Su quali basi? È un’ipotesi verosimile secondo lei?

FMV: So che da tempo aveva avviato un’indagine, so che ci sono state consulenze d’ufficio. È normale che la Magistratura si muova in tutte le direzioni possibili. Noi ci impegniamo sotto il profilo scientifico della cosa. A noi interessa capire come sia possibile una emissione elettromagnetica di questo genere.

AL: Ho raccolto testimonianze anche di turisti secondo cui è stato visto più volte un piccolo oggetto di forma sferoide uscire dal mare e andare sopra la cittadina di Canneto. Ne sapete qualche cosa?

FMV: Abbiamo ricevuto segnalazioni di diversi tipi di avvistamenti, se li vogliamo chiamare così. E abbiamo potuto anche ottenere qualche documentazione fotografica, diurna soprattutto, ma si tratta di immagini di oggetti molto distanti, sfuocati e indistinti, quindi non siamo in grado di stabilire con una certa sicurezza di che cosa si tratti.


I danni provocati dagli incendi spontanei

AL: Cosa sono, luci?

FMV: Sì, più che altro sono dei punti luminosi e le dico con sufficiente certezza che non possono essere attribuiti a dei velivoli, per lo meno di tipo convenzionale. Mi riferisco ad aerei civili o militari.

AL: Sono oggetti di forma sferoide?

FMV: Sono puntiformi, ma la definizione dell’immagine, anche attraverso un’elaborazione abbastanza spinta, non ci consente di capire di che cosa si tratta. Non possiamo dire se di forma ellissoidale o sferica o altro.

AL: Sono stati visti sopra le case?

FMV: No, le immagini si riferiscono a un’area abbastanza ampia.

AL: Non soltanto a Canneto?

FMV: No, anche altrove. Anche in direzione del mare, verso le Eolie.

AL: Fra i testimoni qualcuno ha anche parlato di un missile lanciato verso un oggetto che usciva dal mare.

FMV: Assolutamente no. Da quando noi siamo presenti per l’attività di monitoraggio non abbiamo osservato in mare del movimento, del traffico navale particolare, delle esercitazioni militari.

AL: Esercitazioni militari italiane?

FMV: Per quanto ci risulta anche se non stiamo in mare, quindi non possiamo dire di essere degli osservatori quotidiani di quanto avvenga nel mare costiero, non ci è mai capitato di osservare traffico di un certo livello.

AL: Una nave della marina italiana è stata lì per parecchio tempo.

FMV: Sì, è la nave “Galatea” dell’idrografico della marina militare di cui abbiamo richiesto la collaborazione e ha raccolto una serie di dati, soprattutto in direzione delle anomalie elettromagnetiche possibili. È rimasta una decina di giorni.

AL: Il gruppo quindi continua a lavorare, non ha concluso il suo lavoro.

FMV: Sì, ci siamo ancora. Nonostante la momentanea sospensione dell’attrezzatura, una rete autoalimentata con batterie solari di sensori di rilevamento dei campi elettromagnetici continua a trasmettere.

AL: Ma gli allarmi scattano regolarmente...

FMV: In ogni singolo vano delle case di Canneto abbiamo fatto installare dei sensori rilevatori di fumo. Questa rete abbastanza frequentemente è soggetta ad una qualche anomalia: i sensori scattano in maniera impropria, cioè non dovuta alla presenza di fumo o di calore.

AL: Rilevano anche i campi magnetici?

FMV: No. Sono dei normali rivelatori di fumo come quelli che vediamo nei locali pubblici.

AL: La casa produttrice di questi sensori ha affermato che oltre a rilevare il fumo sono sensibili anche ai campi magnetici.

FMV: Possono essere influenzati da campi elettromagnetici anomali, ma questo non significa che sono dei sensori elettromagnetici.


Altre tracce di bruciature provocate dagli incendi spontanei

AL: Però scattano...

FMV: Noi li abbiamo installati non per assolvere a questa funzione ovviamente, ma per ragioni di sicurezza, di prevenzione, di protezione civile soprattutto, perché nella prima fase critica degli incendi erano presenti i vigili del fuoco 24 ore su 24, chiaramente non si poteva avere una presenza del genere per anni.

AL: Sì, però scattano lo stesso e non c’è fumo.

FMV: Purtroppo sì. Abbiamo due o tre episodi al mese di questo tipo. Ci sono stati periodi in cui erano più frequenti, ma da circa quattro mesi si è abbassata la media.

AL: Sui risultati del gruppo è possibile avere documentazioni?

FMV: Non appena il gruppo sarà nella condizione di concludere i lavori, e quindi di definire una relazione conclusiva, sarà poi la Protezione Civile stessa a divulgarne le risultanze. Noi avremo a quel punto concluso il nostro lavoro. Purtroppo si tratta di cose molto complesse, perché ci troviamo di fronte ad uno scenario assolutamente nuovo, quindi non so dirle quando sarà possibile concludere i lavori.

AL: Voglio sottolineare che sono stato (ma non solo io) molto colpito dal gesto coraggioso da parte del gruppo di avere messo in evidenza questo aspetto di intervento di origine non terrestre, come ipotesi naturalmente, non come certezza.

FMV: Questo serve anche a stabilire l’assoluta oggettività che il gruppo necessariamente deve darci, perché non può avere delle preclusioni o dei pregiudizi. Oggi per vita extraterrestre si oscilla parecchio dai marzianini con le orecchie a punta a forme ipotizzate di vita extraterrestre di ben altra natura. Questo è un campo affascinante… Si fanno le ipotesi più disparate: gli alieni una volta venivano descritti dalla fantascienza in un certo modo, magari oggi è diverso. Ripeto, questa è una cosa sulla quale noi non possiamo dire assolutamente nulla perché non abbiamo nulla di evidente. Noi abbiamo un solo dovere: quello di riscontrare situazioni oggettivamente descrivibili e dimostrabili in sede scientifica, non possiamo fare altro che questo.

AL: Tuttavia mettere tra le variabili possibili anche questa è un fatto nuovo nell’orizzonte della ricerca italiana.

FMV: Noi non ci sentiamo di escludere nulla perché non abbiamo elementi né per definire con certezza l’esistenza di una situazione di questo tipo, né per escluderla. In questo senso, sì, devo dire, questa è una mia espressione a livello personale, un’espressione nella quale credo e quindi gliela rendo. Non sarebbe giusto neanche dal punto di vista appunto del rigore scientifico dire “no, queste cose non esistono”; potrebbero anche esistere, come si fa a stabilire l’esistenza o la non esistenza di una situazione di questo genere?

AL: La ricerca è proprio questo.

FMV: Appunto. Altrimenti sarebbe un atto di presunzione. Per dirla ancora più chiaramente, nessuno scienziato potrà mai sostenere, dimostrandolo scientificamente, la non esistenza di forme di vita extraterrestre.

AL: Le ipotesi possibili sono state solo due: o origine non terrestre o origine militare, cioè sperimentazioni militari segrete.

FMV: Le tecnologie che riguardano le armi del futuro, come le armi di tipo elettromagnetico, vengono sperimentate prima da chi le inventa e le mette a punto; che poi arrivino ai militari è un altro discorso. Non è il nostro mestiere stabilire chi ha fatto queste cose. Riteniamo però che allo stato attuale delle osservazioni non si possano escludere.

AL: Secondo lei si potrebbero fare degli accostamenti tra quello che succede a Canneto e, per esempio, il fenomeno dei crop circle?

FMV: Abbiamo avuto in passato delle segnalazioni di presunti crop circle in Sicilia; ma in altra zona, distante da Canneto, si parla del centro della Sicilia. Dagli accertamenti ci siamo resi conto che non erano i crop circle che sono presenti ormai in una certa letteratura di questo genere. Sulla base dell’esperienza di lavoro e di studio fatta, non possiamo dire che ci sia alcun rapporto, sotto il profilo scientifico, tra questi fenomeni di anomalie elettromagnetiche i cui effetti si sono riscontrati a Canneto, e i crop circle che sono una cosa completamente diversa. Tant’è vero che non ci sono stati episodi specifici. L’unico episodio, che non riguarda però la tipologia dei crop circle, è quello della combustione di piante della specie Ampelodesmos sulle alture di Canneto, quindi ad alcuni chilometri di distanza. Sono delle combustioni all’interno di una superficie e hanno coinvolto tutte le piante appartenenti a questa specie.

AL: Solo quelle appartenenti a questa specie…

FMV: Solo quelle, mentre tutte le piante arbustive o arboree sono rimaste assolutamente indenni. Solo quel tipo di pianta ha avuto la combustione di tutto l’apparato radicale, integralmente, quindi anche la parte sottoterra per intenderci, e le foglie avevano tracce di combustione con gli intervalli uguali o quasi ai cavi elettrici che abbiamo potuto riscontrare durante la fase critica degli incendi a Canneto.

AL: E la pianta è bruciata completamente?

FMV: L’apparato radicale è combusto, una vera e propria carbonizzazione; le foglie invece hanno presentato tracce di combustione molto più superficiali.

[Modificato da Gabrjel 25/01/2012 08:08]
26/01/2012 08:57
 
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Conclusioni della commissione studi interna al C.U.N. sui “fuochi di Caronia”

… Tali dati sono anche ben accertati dalla parziale diffusione il 26 ottobre 2007 del rapporto interistituzionale sui casi di Caronia detti dei “fuochi spontanei” dove leggiamo quanto segue:

“secondo gli esperti coordinati da Francesco Mantegna Venerando, il coordinatore regionale del comitato della Protezione civile siciliana, Canneto di Caronia è stata colpita da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata. Fasci di microonde a 'ultra high frequency' compresi nella banda tra 300 megahertz e alcuni gigahertz. Per produrre una simile quantità di energia una macchina dovrebbe raggiungere una potenza tra i 12 e i 15 gigawatt. Dov'è posizionata la sorgente, però, non si sa. Una rete composta da decine di sensori, da due anni, dà la caccia all'impulso madre proveniente dal mare, un compito quasi impossibile dal momento che l'emissione dura lo spazio di qualche nanosecondo.”

Non è ufficialmente riconosciuto su dove sia posizionata una tale potente fonte in grado di generare un fascio direttivo ed impulsivo dell’ ordine di pochi nanosecondi, ovvero di miliardesimi di secondo. Ma è ovvio affermare che tale fonte sia posizionata in mezzo al mare. Come è ovvio che questo fascio sia di origine artificiale. Si tratta infatti di un fascio direttivo e localizzato poiché oggettivamente colpisce solo quell’ area. Inoltre il fenomeno può essere considerato costante e ripetitivo, secondo schemi precisi, se viene valutato in un intervallo abbastanza ampio di tempo. E anche se non è ufficialmente riconosciuta la provenienza, i rapporti di oggetti volanti non identificati in quell’ area sono, come visto, precisi e circonstanziati
Rimane il fatto che una tale fonte impulsiva potrebbe avere serie conseguenze sulla salute delle persone che abitano in quell’ area. Le cellule del corpo umano potrebbero infatti subire gravi danni da questo letale bombardamento di microonde, seppur episodico. A questo riguardo si dovrebbero ormai vedere gli effetti di un tale fenomeno con un aumento sostanziale di tumori e leucemie nella popolazione locale. Ovviamente questo dato andrà verificato con cura.
Per altro, se questa circostanza dell’aumento di casi di tumore nella popolazione fosse verificata sarebbe indispensabile correre subito ai ripari montando una barriera protettiva come a suo tempo da noi suggerito ancora nel 2004 subito dopo il verificarsi dei primi casi. Poiché dalle bruciature e dalle misurazioni si è risaliti alla frequenza impiegata basterebbe porre una rete metallica lungo il lungomare per schermare le case degli abitanti secondo il principio elettrico della “gabbia di Faraday”, dal nome del noto fisico britannico Michael Faraday che nel 1836 scoprì il modo di isolare un oggetto da un campo elettromagnetico. La maglia dovrebbe essere abbastanza stretta; circa 1 centimetro di lato ed andrebbe poi “messa a terra” con dei picchetti profondi. Questa rete alta quanto le case, quindi almeno sei metri, potrebbe essere posta lungo il lungomare e/o sulla parete delle case, ma distanziata dal muro con opportuni isolatori elettrici. Forse questa soluzione potrebbe sembrare un po’ antiestetica ma sarebbe sicuramente funzionale alla salvaguardia delle persone e delle case stesse nonché degli arredi contenuti. Ovviamente se cambiasse la frequenza questo rimedio non sarebbe più valido e si dovrebbero studiare nuove soluzioni.
Si consiglia la diffusione di parte di questo rapporto anche a livello pubblico, poiché si è purtroppo constatato che non è stata intrapresa alcuna azione efficace a salvaguardia della salute pubblica.

Il comitato studi interni del Centro Ufologico Nazionale sui fenomeni di Caronia.

26/01/2012 08:58
 
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26/01/2012 08:59
 
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Guerre fanno riprendere i fuochi di Caronia?

Torna l'ipotesi degli esperimenti militari segreti dietro alle esplosioni e agli scoppi di elettrodomestici nel comune nebroideo. Ne sono sempre più convinti gli abitanti, che infatti con lo scoppio della guerra in Libia sono tornati a fare i conti con gli episodi inquietanti. Come quando si combatteva in Iraq.

Sarà un caso ma quando alle nostre spalle, geograficamente parlando, scoppia la guerra e intervengono le forze della coalizione guidata dagli americani, a Canneto di Caronia, piccolo comune dei Nebrodi, vanno in fiamme gli elettrodomestici, in frantumi i vetri delle auto e scattano gli allarmi.

Ricordate quanto accaduto in quella piccola frazione dove cinquanta persone per un anno e mezzo in due diversi periodi tra il 2004 e il 2005, furono costrette ad evacuare perché prendevano fuoco gli elettrodomestici e i divani e quindi le loro abitazioni, ma qualche volta anche scarpe e macchine?

Ricordate quando arrivarono una nave della Marina militare i media di tutto il mondo, la protezione civile, gli 007 italiani, i vigili del fuoco, e gli specialisti dei carabinieri? Attorno a Canneto c’era un cordone di protezione. Furono spesi cinquecentomila euro in parte per studiare il fenomeno, in parte per pagare gli alberghi e in piccola, ma proprio piccolissima parte, per risarcire gli abitanti del danno subito.

Ebbene, qualche settimana fa, quei fenomeni, in sordina così come erano iniziati nel 2004, quando era in corso l’attacco degli alleati in Iraq, sono ricominciati. E’ andato in frantumi il lunotto di un’auto. Adesso, raccontano gli abitanti di Canneto, a tutte le ore del giorno e della notte, suonano gli allarmi antifumo delle abitazioni. C’è chi comincia ad avere di nuovo paura.

Messe da parte le fantasiose visioni di Ufo e alieni di varia specie tra gli abitanti di Canneto, in testa l’attivissimo Antonino Pezzino, si diffonde un dubbio:non è che le guerre messe in atto da americani ed alleati c’entrino qualcosa? Sarà un caso dicono a Caronia, ma 48 ore prima del manifestarsi dei nuovi fenomeni, sono iniziati i bombardamenti sulla Libia da parte delle forze alleate. Caronia si troverebbe dentro ad un’area militare che comprende gli aeroporti militari di Napoli, Sigonella e Comiso.

Certo sono illazioni, ipotesi, pensieri venuti in mente a gente che legittimamente si spaventa. Ma ad incoraggiarli non ci ha pensato quel rapporto stilato due anni fa da un pool di superesperti ingaggiati dalla protezione civile. Sapete di cosa parla nelle conclusioni: di possibili esperimenti militari segreti. Che coincidenza…

26/01/2012 09:01
 
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Catania, orologi digitali impazziti - scatta la caccia al "poltergeist"

CATANIA - Il giallo delle sveglie che "corrono" va avanti ormai da più di una settimana. E intanto, in tutta la Sicilia, si moltiplicano esponenzialmente gli orologi digitali che fanno, ogni giorno e inspiegabilmente, balzi in avanti di 6-10 minuti. Display impazziti che, dopo anni di onorato servizio, improvvisamente sfasano. C'è chi ha perso l'aereo, chi è entrato a scuola alla seconda ora, chi è arrivato in clamoroso ritardo al lavoro o a un appuntamento importante.

Scherzi che, se è possibile aspettarsi dal vecchio orologio a muro nel salotto della nonna, sembra incredibile accadano per colpa di orologi a led ipertecnologici. Così, all'inizio, c'è chi ha buttato via la sveglia, chi, caparbio, si è ostinato nel nuovo settaggio del display che balzava in avanti, chi ha inflitto punizioni al figlio che si ostinava a non confessare di essere stato lui, in realtà, a toccare i pulsanti della radiosveglia. Ad entrare in crisi sono stati invece quelli che, in casa, avevano più di un orologio digitale. Se, infatti, uno degli apparecchi poteva essersi guastato, impossibile che questo succedesse contemporaneamente a più orologi. E allora? A vedere improvvisamente e contemporaneamente accelerare, ma ognuno con una propria personalissima scansione del tempo, il timer del videoregistratore, i led del microonde e quelli della radiosveglia, i più si sono lanciati in mille, oscure, e a volte apocalittiche, congetture. Scenari da poltergeist, tempeste solari, micidiali influssi da radiofrequenze, presenza di radioattività o campi magnetici in vertiginoso aumento? Succede così che Andrea De Luca, perito elettronico di Catania, che pure lavora alla StMicroelectronics, colosso nel campo dei semiconduttori, dopo aver parlato con amici e colleghi ed aver scoperto che anche in casa loro "galoppano" gli orologi digitali collegati alla rete elettrica, scrive una email alla tv regionale Telecolor chiedendo che si faccia luce sul giallo degli orologi impazziti. Si scopre così che il caso è tutt'altro che isolato e, nel giro di qualche ora, la redazione della tv viene sommersa dai "succede anche a me".
La mappa dei display impazziti non riguarda solo Catania e chi si dice certo che la causa dell'accelerazione del tempo digitale sia riconducibile al magnetismo dell'Etna viene clamorosamente smentito. Da Palermo a Trapani, da Noto a Messina, da Enna a Vittoria, persino a Canneto di Caronia, il paesino siciliano protagonista degli ancora misteriosi incendi autonomi, succede lo stesso.

Scendono in campo gli studiosi. E se per Filippo Falcidia, fisico dell'Università di Catania ed esperto in campi elettromagnetici, "il fenomeno non è necessariamente nocivo per la salute e potrebbe essere anche collegato alla presenza di radioamatori", per Emanuele Dilettoso, del Dipartimento energia elettrica dell'Ateneo catanese "a causarlo potrebbero essere flussi di energia elettrica non autoregolati le cui variazioni di frequenza non sono compensate adeguatamente". Fioccano le reazioni dei radioamatori che ricordano che "le emissioni di un impianto radioamatoriale sono 200 volte al di sotto dei limiti di legge in materia di inquinamento elettromagnetico", mentre gli appassionati di elettronica ricordano che la frequenza della corrente alternata (50 Hertz) viene scandita all'interno degli apparecchi da un integrato che ne "conta" i cicli.

Se la frequenza aumenta improvvisamente, conseguentemente scattano in anticipo anche i secondi scanditi dall'orologio. Ma allora - ribatte qualcuno - com'è possibile che, nello stesso apparecchio governato da due diversi circuiti elettronici, il display digitale "corra" e l'orario fornito dal piccolo proiettore luminoso (di quelli che si puntano sul tetto) sia esatto?
Una cosa sembra certa. Sul banco degli imputati, per indizi che portano all'unico, comune denominatore, c'è comunque la rete elettrica siciliana. E c'è chi ricorda che, dalla metà di maggio, sono in corso lavori di manutenzione sul cavo sottomarino che per l'erogazione energetica "aggancia" la Sicilia al resto del Paese. Lavori che dovrebbero concludersi a giorni riportando così anche gli orologi siciliani alla medesima, monotona, perfetta, scansione universale del tempo.

26/01/2012 09:03
 
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L'ENIGMA DI CANNETO DI CARONIA: PRESENZE ALIENE O ARMI SEGRETE?

Interessante intervista a cura del CUS (Centro Ufologico Siciliano) a Valentina Gebbia autrice di "Fuoco Grande" che tratta del misteriosi eventi di Canneto di Caronia. Sfere di luce in cielo e nel mare, UFO, extraterrestri "grigi" visti da bambini e creauture di "fumo" (nonchè moltissimi altri eventi anomali e inspiegabili, tra cui i più noti episodi di autocombustione) fanno propendere per l'esistenza di una radicata presenza extraterrestre nella zona. Personalmente sono convinta che esiste una base extraterrestre nelle vicinanze della cittadina, precisamente nelle profondità marine, sembra molto logico pensarlo, viste le tante testimonianze delle persone del posto e non, che hanno visto e continuano a vedere UFO e Sfere di Luce in cielo ma anche e soprattutto che entrano ed escono dal mare, e presenze aliene in mezzo loro. Ecco l'intervista.

Nostra intervista alla scrittrice e giornalista Valentina Gebbia, autrice del libro "Fuoco Grande", incentrato sui misteriosi fatti di Canneto. Dalla trasmissione radio "Cose dell'Altro Mondo" di Radio Universal FM. Valentina ci racconta che, dopo l'intervista t.v. della trasmissione Vojager, è stata raggiunta da numerose persone che desideravano raccontarle la loro personale esperienza di contatto con episodi misteriosi o avvistamenti Ufo. Diverse testimonianze sono anche supportate da fotografie inquietanti.

Radio Universal: "Da cosa nasce l'idea di pubblicare Fuoco Grande ?".

Valentina Gebbia: "Considerate che Palermo si trova ad appena 100 Km da Caronia, per cui il fatto che mi sia trovata così vicina ad una situazione così straordinaria e così unica al mondo, da scrittrice non potevo che andare a scriverci sopra e inventare una storia. Il mio libro, di fatto, è un romanzo.
Una vicenda che ispirava chiunque, quindi sono stata lì a parlare con la gente nel 2003, ovvero l'anno in cui iniziavano a verificarsi tutti gli incendi e quei fenomeni che hanno attirato esperti e tecnici da tutto il mondo a Canneto. I fenomeni si ripetevano giorno dopo giorno, e tutti i TG ne parlavano quotidianamente. Gli incendi a casa della gente, gli elettrodomestici che incominciavano ad andare in tilt o letteralmente a sciogliersi davanti agli occhi delle persone.
E poi il fatto che continuavano a verificarsi nonostante fosse staccata la corrente elettrica e tutto fosse monitorato...
...Non si è stati in grado di dare spiegazioni alla gente, che pian piano ha iniziato a perdere ogni certezza quotidiana, oltre alla speranza che la questione si potesse risolvere in breve tempo.

Radio Universal: "Lei in principio aveva elaborato una sua teoria in merito".
Valentina Gebbia: "Sì, io ho parlato un po' con tutti e portato avanti le mie indagini personali.
A Palermo ho parlato con vulcanologi e geologi, perchè volevo seguire un mio percorso che portasse il romanzo ad una soluzione alla quale non si arrivava, in quel momento, dal punto di vista della cronaca.
Ero così giunta ad una teoria che potesse riguardare le discariche di rifiuti e lo sprigionarsi di gas sotterranei, che ad intermittenza potessero provocare, in concomitanza di fenomeni atmosferici e con il passaggio della ferrovia nelle vicinanze, tutti i fenomeni che conosciamo. Questa è stata la mia prima teoria. Avendo parlato un po' con tutti, riportavo quello che mi veniva detto, oltre a ciò che percepivo tra le parole e che non mi veniva detto in modo palese. Ho parlato anche di fenomeni di origine imprecisata ed anche extraterrestre, così come mi era stato riferito.
Io poi ho concluso il romanzo e pubblicato il libro con la sua trama.
Subito dopo la pubblicazione, sono stata contattata sia da abitanti di Canneto, che da tecnici e scienziati che avevano lavorato sul fenomeno. Considerate che nel frattempo erano passati 2 anni.
Sono diventata in pratica il ricettacolo delle confidenze e dei racconti di tutti coloro che non avevano avuto voce in quel momento.
Dopo la pubblicazione, tra l'altro, i fenomeni si erano attenuati.
Quindi ho saputo delle nuove cose che mi hanno aperto gli occhi su altri fatti che non conoscevo. E così la mia opinione si è modificata.

Radio Universal: "Ma la gente come faceva a dire che si trattava di fenomeni extraterrestri ?".

Valentina Gebbia: "Debbo premettere che le persone erano molto restìe a parlare, dato che già vivono una situazione molto pesante con coinvolgimenti giudiziari che vedrebbero gli stessi abitanti protagonisti di episodi dolosi. Di fenomeni extraterrestri ne parlavano molto poco perchè è facile farsi prendere per visionari. Ma le persone con cui ho parlato, mi hanno riferito episodi che non sanno spiegare, ma che porterebbero a questa ipotesi.

Radio Universal: "Lei durante l'intervista t.v. a Vojager ha riferito di testimonianze particolari, ce ne può parlare ?".

Valentina Gebbia: "La gente ha iniziato a dire qualcosa anche alla redazione di Vojager. Prima dell'inizio dei fenomeni, ovvero a gennaio del 2003, una persona che di mattina si stava recando al lavoro, sarebbe stata affiancata per tutto il percorso del lungomare da una "creatura" di aspetto gelatinoso. Il testimone l'ha descritta come una grande medusa dai colori bellissimi, trasparenti, che quasi danzava davanti alla sua auto. Giunta sul luogo di lavoro, sarebbe sparita improvvisamente. Un' esperienza che ha sconvolto questa persona, lasciandola con una sensazione di gioia e di beatitudine, tanto che non ne ha voluto parlare più con nessuno. Da quel momento sono iniziati gli strani fenomeni, ma all'inizio nessuno ha collegato gli avvistamenti di prima.

Poi, man mano, la gente incominciava a dirsi le varie esperienze quasi sottovoce, perchè queste erano cose di cui volevano parlare il meno possibile. Sono così cominciate varie esperienze da parte della gente.

Radio Universal: "Addirittura abbiamo sentito di piccoli omini che accompagnavano i bambini a scuola...".

Valentina Gebbia: "Questa è una domanda che mi fanno tutti quanti, anche perchè potrebbe sembrare la sciocchezza più grossa di tutte. Devo premettere che i bambini non sapevano nulla di tutta la vicenda dei fenomeni anomali di Canneto, e il fatto che più bambini, che non si conoscevano fra loro, di estrazione sociale diversa, in momenti diversi, e che non avevano mai parlato a casa di tutto questo; hanno riferito di aver incontrato degli omini della loro stessa altezza (quindi bassi), grigi e con gli occhi molto grandi.

Altre persone hanno raccontato di creature viventi che parevano fatte di fumo, che camminavano un po' sollevate da terra, si muovevano con una rapidità incredibile procedendo a zig-zag, e poi improvvisamente sparivano.

Radio Universal: "Ma queste cose continuano ancora adesso ?".
Valentina Gebbia: "Considerate che nel frattempo ci sono state tante altre cose: le sfere di luce in cielo che sono state anche fotografate in diverse occasioni, e che somigliano a quelle fotografate anche in altre parti del mondo. Sfere che fanno dei movimenti impossibili per qualsiasi mezzo tecnico che sulla Terra si conosce.
Sono state viste anche delle luci che provenivano dal fondo del mare, notate soprattutto dai pescatori che si sono impauriti e non ne hanno mai più voluto parlare. Luci che dal fondo illuminano la superficie dell'acqua per alcuni minuti, di colore blu e sfumature molto accese, per poi sparire improvvisamente.
Si sa anche dell'acqua del mare che ribollisce in alcuni punti per poi smettere di colpo...

Radio Universal: "Peccato che questi fenomeni non capitano mai di fronte ad un funzionario della Protezione Civile !".

Valentina Gebbia: "Non è che la Protezione Civile abbia escluso questa ipotesi. Tra l'altro, ad ottobre del 2007, è stata depositata al Ministero degli Interni una relazione redatta da un gruppo di studio inter-istituzionale costituito direttamente dalla Presidenza del Consiglio nel 2005.
Si tratta di una relazione molto pesante, nella quale si parla di campi elettromagnetici fortissimi (e questo è un dato scientifico inconfutabile) di origine inspiegabile.
Questo gruppo ha concluso che si potesse trattare: o di armi sconosciute sulla Terra (strano, a tal proposito, che nessuno al Ministero degli Interni sia a conoscenza di una cosa del genere), oppure di forze che provengono da altre tecnologie sconosciute sul nostro pianeta, e che si tratti di presenze eventualmente aliene. Addirittura nel rapporto si diceva di presenze che potrebbero mettere, in futuro, in pericolo la popolazione. Una dichiarazione molto grave !
A ciò non ha fatto corso niente. Di questo gruppo istituzionale facevano parte alte cariche dell'Esercito, dell'Aeronautica, della Guardia di Finanza, scienziati della NATO, e dirigenti della Protezione Civile.

Radio Universal: "Sappiamo anche di tecnici della NASA che sono venuti a Caronia per indagare, ma non avrebbero trovato nulla...".

Valentina Gebbia: "In ogni caso, le ipotesi più recenti sono proprio queste".

Radio Universal: "Lei ha qualche esperienza personale da raccontare su Caronia ?".

Valentina Gebbia: "Personalmente no, anche se capita di avere dei fortissimi mal di testa, perchè comunque questi campi elettromagnetici qualcosa la faranno. Un'altro aspetto piuttosto preoccupante è che la popolazione ha chiesto più volte di essere sottoposta a visite mediche e controlli specialistici, ma ciò non è mai stato fatto.
Ancora oggi ho rapporti di amicizia con una persona di Canneto che ha frequentemente degli avvistamenti, che ha raccolto numerose testimonianze e possiede un archivio anche fotografico".

Dal punto di vista giudiziario, invece, si sta seguendo un'altro percorso, ovvero quello del dolo da parte degli abitanti. Ma il problema è che non si sa come qualcuno abbia fatto a provocare tutte queste cose. I giudici si riferiscono solo agli incendi e agli episodi connessi che tutti conosciamo, trascurando completamente tutte le testimonianze che ci sono su altri fenomeni che nulla hanno a che vedere con il singolo incendio.

Radio Universal: "Dovremmo anche prendere in considerazione gli animali che impazziscono da soli, le telecamere e le macchine fotografiche che vanno in tilt e si bruciano, i cellulari che ricevono strani SMS...".

Valentina Gebbia: "Oppure che si caricano da soli come ho visto io con i miei occhi. Ho visto anche animali morti all'improvviso, oppure piante che hanno seguito una maturazione anomala mai vista. Mi è capitato anche di fare riprese con una mia telecamera. Parte della cassetta era già stata registrata a Palermo e si vedeva benissimo, ma quando ho iniziato a registrare a Canneto, le immagini sono venute fuori sdoppiate e a righe...
Continuando poi a riprendere a Palermo, tutto è tornato normale. Quindi dico che qualcosa dovuta ai campi magnetici c'è.

Radio Universal: "Oggi - marzo 2008 n.d.r. - che aria tira a Caronia ?".

Valentina Gebbia: "Intanto c'è da dire che, siccome non ci sono più fondi, delle telecamere della Protezione Civile e di tutta la palazzina dove erano installate le apparecchiature di monitoraggio, non funziona più nulla. E' stato tutto spento e non vi è più nessuno che controlla niente. Non ci sono i soldi per queste cose, e la popolazione ha ricominciato a vivere nel terrore. Gli avvistamenti e le manifestazioni inspiegabili ci sono continuamente. Ad esempio, nell'entroterra, in campagna, si sentono improvvisamente dei rumori fortissimi in cielo come se passasse un aereo a reazione, ma non si vede assolutamente nulla".

Radio Universal: "In mare c'è ancora una presenza militare ?".

Valentina Gebbia: "No, non c'è più nessuno".

Radio Universal: "Allora avevano ragione alcuni ricercatori Ufo italiani, intervistati dalla nostra radio, i quali asserivano che si sta aspettando che i fenomeni si esauriscano da soli".

Valentina Gebbia: "Oppure stanno aspettando che succeda qualcosa di più grave. Perchè non è che i fenomeni si siano interrotti. Il problema è che, quando viene depositato un rapporto così grave - questo è successo a ottobre 2007 - si supponeva che, dal giorno seguente, si sarebbe prestato più attenzione alla situazione; che ci fosse una presenza militare, eccetera. Invece questo rapporto è passato come se si trattasse di una notizia qualsiasi, e all'indomani non se ne è più parlato. Dire che lì, in base alla loro opinione, ci potessero essere degli extraterrestri che potrebbero sottoporre a pericolo la popolazione, credo che doveva essere la base di partenza per non abbandonare la popolazione a se stessa. La gente continua a vivere lì perchè c'è la loro casa e non possono vendere ed andarsene: non la comprerebbe nessuno.
E invece, da domani, si è preferito parlare di tutti gli altri problemi italiani ma non di questo".

Radio Universal: "L'ipotesi Ufo da fastidio a qualche nostro politico...".

Valentina Gebbia: "Noi avevamo pensato di fare qualche documentario, ma per questo ci vogliono troppi soldi. Stiamo comunque continuando a raccogliere materiale informativo, ma forse queste sono cose che non sanno affrontare, e quindi fanno finta che non ci siano".

Radio Universal: "E' mai stata ostacolata da qualcuno durante le sue indagini ?".

Valentina Gebbia: "Personalmente no, forse perchè sono solo una scrittrice. L'unica cosa che mi ha lasciato perplessa è che, quando ancora stavo scrivendo il mio romanzo, avevo avuto a che fare con un geologo che improvvisamente ha lasciato Canneto. Stava facendo degli accertamenti di sua iniziativa, ma inspiegabilmente ha deciso di non presentare più la sua relazione, nonostante avesse detto che voleva parlarmene. All'improvviso si è defilato e non ha più voluto parlare dell'argomento. Questo mi ha fatto pensare che lui fosse stato sottoposto a "pressioni".

26/01/2012 09:06
 
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CARONIA: TORNANO I MONITORAGGI E I FENOMENI ANOMALI CONTINUANO

Gli strani episodi di Canneto di Caronia - incendi spontanei nelle case, nella vegetazione, flussi anomali di energia elettromagnetica, avvistamenti di Ovni - non finiranno nell'oblio. Pare infatti che entro un periodo ragionevole di tempo (a occhio e croce entro la fine del 2009) verranno ripristinati quei monitoraggi che un paio di anni fa erano stati sospesi creando una tipica situazione all'italiana: da un lato c'era il decreto della presidenza del consiglio che istituiva il gruppo di lavoro interdisciplinare su questi fenomeni; ma dall'altro le stesse istituzioni (in senso lato, e viene in mente la Regione prima di tutte) nulla hanno fatto per risolvere un banale e decisivo problema, quello di dotare il comitato di una sede operativa una volta che il padrone dello stabile aveva dovuto vendere, per questioni sue, la casa nella quale le apparecchiature erano ospitate e dove funzionava la centrale di coordinamento. Ebbene, questo lungo e incoerente impasse sembra destinato a terminare.
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Il dottor Venerando, coordinatore del gruppo di Caronia in questi giorni ha altro a cui pensare (lavora anche per la Protezione Civile e questo significa occuparsi della tragedia delle frane nel Messinese) e di norma, per sua forma mentis, non cede mai all'ottimismo. Però anche a lui risulta quanto abbiamo appreso in altri ambienti: si arriverà a posizionare sensori e macchinari oggi completamente inattivi in strutture pubbliche, come caserme dei carabinieri, tanto per dare l'idea. Non solo.
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L'occasione sarà propizia per rilanciare l'operazione monitoraggio ad ampio spettro: più volte ci sono stati sospetti, se non certezze, che Caronia sia solo una delle facce di un prisma molto particolare, l'area del Basso Tirreno (basta ricordare strani fenomeni incendiari avvenuti su alcuni traghetti in servizio da Palermo alla Sardegna). Quindi, è molto probabile che i sensori vengano installati anche alle Eolie e in altre zone, allo scopo di creare una vera e propria rete di immagazzinamento dei dati. E' quello che non si è più potuto fare, con un "buco" informativo grave ma forse superabile se si riprenderà a lavorare con lena, al di là delle inchieste della magistrature concluse con un nulla di fatto (convenienza ad archiviare? I sospetti sono forti e giustificati).

La realtà, comunque, è che tutta la popolazione di Caronia e della sua frazione sul mare, Canneto appunto, non ci sta a lasciar cadere le cose. "I sensori continuano a provare l'esistenza di qualcosa di anomalo: entrano in azione spesso e volentieri. Il problema è che manca la quadratura del cerchio, ovvero l'apparecchio che metabolizza i dati. C'è, ma è disattivato in un magazzino". Altri fenomeni strani si sono verificati, oltre ai passaggi in cielo di oggetti non identificati, quasi sempre correlati con gli episodi, quasi fossero una sorta di "valore aggiunto". "E fosse solo questo... - sottolineano ancora i rappresentanti che si battono per la tutela dei cittadini -: ci sono stati altri incendi inspiegabili di sterpaglie, esplosioni di lampade. E a un ragazzo si sono squagliate le scarpe che indossava..." Senza dimenticare che chi prova a fotografare gli Ovni si ritrova nel giro di qualche minuto, non si sa perché, con delle bruciature alle mani (esistono documenti del Pronto Soccorso che certificano le ferite). "Una verità noi la vogliamo. Qualunque essa sia": la rabbia del popolo forse prima o poi avrà soddisfazione.

Lo stupefacente "occhio" di Mosca

Devo linkare un documento russo messo in rete dalla concorrenza, cioè da La Repubblica e dal suo sito. Ma me ne infischio del "campanile" perché il documento (cliccate qui per vederlo) è a dir poco spettacolare. Sembra un'immagine da "Guerra dei Mondi", o da "Independence Day" o da "Attacco alla Terra". Se è un caso, nel senso che si tratta di un fronte nuvoloso (gli esperti si sarebbero già orientati in questo senso, parlando anche di un'illusione ottica correlata allo strano dispiegamento delle nubi), è davvero una coincidenza formidabile. Tigrino, da Mosca, è invitato a intervenire al più presto.

26/01/2012 09:08
 
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XFiles in Sicilia

Tra la costa di Caronia e le isole Eolie, scienziati e generali incaricati dallo Stato studiano fenomeni inspiegabili che dal 2004 tormentano gli abitanti. Vi mostriamo alcune foto che fanno nascere molti dubbi.

Non chiamateli dischi volanti perché ingegneri, ammiragli e generali, architetti, geologi e fisici da quattro anni a caccia del mistero dell’acqua e del fuoco potrebbero decidere di continuare a tacere. E lasciare il top secret su una blindatissima banca dati con 350 eventi fra avvistamenti, rilievi di campi magnetici, bolle marine dal diametro di un chilometro, distese di melanzane colore arcobaleno e così via fino ad alcune inedite, ancora inspiegabili, foto mozzafiato con oggetti circolari sospesi sull’isola di Vulcano. Tutti strani fenomeni concentrati fra le Eolie e la costa di Caronia, quella segnata dall’angoscia di una piccola comunità di abitanti a partire dal 2004 strabiliati e allarmati davanti a incendi improvvisi, a Tv ed elettrodomestici che si accendevano da soli o prendevano fuoco, come le lampade e i ma- N terassi, mentre i cellulari si ricaricavano senza essere collegati a niente e sui display apparivano strambi caratteri.

Non chiamateli dischi volanti nemmeno con i carabinieri che hanno dovuto verbalizzare un collega testimone di una accecante “luce” in cielo, o l’altro al quale prese fuoco una scarpa. Vietata la tipica terminologia da ufologi anche con protezione civile, esercito, aeronautica e marina, università e vulcanologi, tutti timorosi di passare per matti e dubbiosi su cause e ipotesi, ma convinti di un solo dato comune: la concentrazione di fenomeni elettromagnetici in un’area ristretta.

Appunto, quella di Canneto, un pugno di case sul mare, cinquanta residenti, una striscia stretta fra la costa e la linea ferroviaria Palermo-Messina, un rettangolo sottoposto ai raggi X di servizi segreti e sentinelle elettroniche. Tutti impegnati a scoprire perché, soprattutto nell’inverno e nella primavera 2004, proprio in questo buco nero, si smagnetizzavano le pen drive, impazzivano le bussole, si aprivano e chiudevano senza impulsi i cancelli automatici e gli allarmi delle automobili, con sensori e rivelatori di fumo attivati anche senza scosse e fiamme, fino all’implosione dei vetri di una utilitaria e al foro su un parabrezza, «colpito dalla punta di un trapano invisibile», come dichiarò il proprietario e portavoce degli abitanti di Canneto, Nino Pezzino.

Anomalie elettromagnetiche ufficialmente spazzate via da una archiviazione della magistratura che nel 2007 ha impresso al caso il bollo di “un fenomeno di natura dolosa e umana”. Come dire che si sarebbe trattato di un piromane. Però, ancora ignoto. Spiegazione inaccettabile per le “vittime”di Canneto, con intere famiglie evacuate per mesi dalle loro case. Spiegazione insufficiente per gli abitanti fra i quali Antonino Spinnato, un agricoltore con la passione delle foto, tanti scatti finiti alla banca dati, certo di aver visto fino a metà agosto strani oggetti volanti fotografati come gli è capitato di fare con quello che seguiva un elicottero della Protezione civile costretto a un atterraggio per avaria alle pale.

Spiegazione precaria anche per chi scansa i termini da ufologo, ma continua a studiare i fenomeni da un osservatorio istituito con decreto della presidenza del Consiglio nel 2005, il cosiddetto “Gruppo interistituzionale” (vedi box a pag. 60). Una task force che ha come quartier generale un ufficio della Regione siciliana in pieno centro a Palermo, ottavo piano di un edificio moderno, le vetrate sulla cupola del Teatro Massimo e una banca dati che ha già interessato pure i servizi segreti perché un primo riservato fascicolo consegnato a Protezione civile e Palazzo Chigi avanza anche l’ipotesi di “test militari segreti o esperimenti alieni”.

Il tutto con mille dubbi legati a documenti mai pubblicati. È il caso di una foto scattata da un mezzo militare nelle acque di Vulcano il 2 agosto del 2004. Una clamorosa immagine che lascia interdetti perché sul profilo dell’isola sembrano sospesi due oggetti che fanno subito pensare ai dischi volanti. Ingrandito il fotogramma e studiato ogni dettaglio dell’istantanea con sofisticate attrezzature, i tecnici dei diversi enti presenti nel Gruppo hanno solo potuto escludere l’ipotesi del fotomontaggio. «Proprio perché sembrano due dischi volanti procediamo con i piedi di piombo in assenza di conclusioni scientificamente definite », commenta a denti stretti il coordinatore del Gruppo, Francesco Venerando, quando scopre che la foto è comunque arrivata al Corriere della Sera Magazine superando dopo quattro anni la barriera del top secret.

Nei documenti ufficiali si continua a parlare di “due Ovni”, termine che sta per “oggetti volanti non identificati”. Ma si aggiunge che quello stesso 2 agosto del 2004 un Ovni di forma analoga fu osservato nel cielo di Trapani, mentre il 29 luglio, appena quattro giorni prima, un altro dello stesso tipo era stato avvistato su Rometta Marea, a pochi chilometri da Caronia. Informazioni queste ultime arrivate dal Centro ufologico nazionale. Dati incamerati da Venerando con cautela: «Il Gruppo nasce per fare luce sui fenomeni, non per catalogare l’avvistamento di “Ovni”. Ma abbiamo dovuto applicarci anche a questo. E per ogni segnalazione abbiamo ovviamente cercato di controllare le registrazioni radar...», ammette Venerando, anche lui sorpreso perché gli “oggetti” non lasciano tracce. Bisogna però fare i conti con la magistratura che parla di ignoti “piromani” o con l’analogo parere di Enzo Boschi, il presidente dell’Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia: «Penso che dietro ci sia un bel dolo...».

Non tutti comunque conoscono i contenuti di una banca dati con foto celate da vistosi “Riservato”. Come è accaduto per gran parte degli oltre trecento eventi. Tutti elencati su paginate elettroniche a colori. Pagine in viola per malesseri e morie di animali, a decine. In azzurro, gli avvistamenti di “Ovni”, più di 100. In giallo, gli incendi, 40. In verde, fenomeni di origine elettronica e elettromagnetica, 100. Non a caso una relazione tecnica fresca di stampa elenca «numerose testimonianze di avvistamenti diurni e notturni di Ovni, di improvvisi bagliori e scie, di forti luminescenze nello specchio di mare compreso tra le Eolie, in particolare le Isole Alicudi, Filicudi e la costa di Caronia, che iniziano nel 2004 e si ripetono abbastanza spesso, fino a oggi...».

Cauto, Venerando si limita a parlare di “una origine artificiale dei fenomeni”, di “emissioni elettromagnetiche impulsive” capaci di generare “una grande potenza concentrata in frazioni di tempo estremamente ridotte”. E quale sorgente potrebbe mai assicurare sto po’ po’ di roba? Sulla “fonte” o sul “soggetto” allarga le braccia: «Potrebbe anche trattarsi di applicazioni sperimentali di tecnologie industriali, non escludendo quelle finalizzate a recenti sistemi d’arma a energia elettromagnetica... ». Un modo forse per lasciar trapelare la possibilità di esperimenti da parte di una potenza militare. Ignota comunque la posizione della “fonte”. Forse, il mare. Forse, sott’acqua. Mistero profondo. Per questo si decise di installare una rete di telecamere e termocamere a infrarossi tutt’intorno a Canneto e diversi sensori sulla costa e sulle isole Eolie nel tentativo di dare la caccia non solo all’eventuale piromane mai trovato, ma a quello che nei rapporti riservati viene definito “l’impulso sorgente proveniente dal mare”.

Telecamere e sensori sono stati collegati per tre anni in tempo reale con i computer del “Gruppo” da una sala regia collocata sull’attico più vicino al mare, l’appartamento di una delle “vittime” di Cannetto, Antonio Caico, un signore stanco che però ha mollato e venduto la proprietà. Per continuare l’attività sarebbe bastato spostare le attrezzature costate 150 mila euro in un prefabbricato sul mare, come chiese Venerando. E invece stop, tutti “accecati”. Con le apparecchiature adesso ammassate in un magazzino del Comune di Caronia. Come rivela Venerando, irritato dall’interruzione del monitoraggio: «Non possiamo più controllare l’area, come facevamo a qualsiasi ora, via Intranet». Il tutto a costo zero, assicura, perché ogni componente del Gruppo opera senza rimborsi, senza budget, come dipendenti degli enti rappresentati. «Il sistema consentiva di rilevare molteplici dati attorno ai fenomeni », si rammarica Venerando. «Volevamo installare altri sensori anche alle spalle di Caronia, sulle vallate interne, a Lipari e Salina, per creare una rete capace di individuare il “punto sorgente”». Sarebbe stata così interrotta un’esperienza unica in Italia, «in un’area geografica oggettivamente sensibile», stando a Venerando che parla di «un’attività d’interpretazione scientifica coniugata con gli studi e le recenti esperienze della ricerca cosiddetta “di confine” ». E dire che sulle telecamere abbandonate in magazzino, sulla necessità di ripristinare il monitoraggio c’è pure un’interpellanza bipartisan in Senato presentata l’anno scorso da 17 parlamentari.

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08/10/2013 09:49
 
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Falso allarme o gli strani episodi accaduti negli anni scorsi, si stanno ripetendo ?



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Nel servizio andato in onda Francesco Grassi ha evidenziato, nella sua pagina facebook, questo interessante particolare:



Mi ha incuriosito molto, con una piccola googleata se ne capisce la natura e l'utilizzo:


(morsetti per furto di energia elettrica)

fonte: da "Linee guida per Hardware Urbano"

tramaci.org/anoptiblog/linee-guida-hardware


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17/10/2013 04:09
 
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La frazione di Canneto di Caronia è letteralmente invasa da quelle morsettature.Se si fa un giro su google-street se ne trovano ancorati dappertutto,a livello dei pianterreni,ma più che per furti di energia mi sembrano derivazioni realizzate alla bell'è meglio per rialimentare utenze vicine rimaste isolate.Saranno i vecchi ancoraggi provvisori,ecco,anche perchè in paese arriva la linea trifase che a prima vista appare molto danneggiata e spezzonata.I danni,oltrechè dentro casa,si sono avuti pure all'esterno nelle linee volanti.
Mi spiace per gli abitanti,letteralmente presi per i fondelli dalle istituzioni e impossibilitati a decifrare quale sorgente emetta onde così direttive;la teoria ufologica non la accosterei a questi fenomeni,ma è perfetta quella tattico-militare riguardante operazioni condotte nelle vicinanze.
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18/10/2013 09:29
 
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OggettoVolanteIdentificato, 17/10/2013 04:09:

La frazione di Canneto di Caronia è letteralmente invasa da quelle morsettature.Se si fa un giro su google-street se ne trovano ancorati dappertutto,a livello dei pianterreni,ma più che per furti di energia mi sembrano derivazioni realizzate alla bell'è meglio per rialimentare utenze vicine rimaste isolate.

Esatto, sono d'accordo. In gergo si chiamano "ruba energia" ma utilizzati anche dagli addetti per impianti "al volo". Nel contesto di Canneto di Caronia sembra palese che l'erogazione dell'energia sia stata fatta alla c.d.c. Come fanno gli inquirenti a non sospettare che gli impianti siano "anomali" davvero non lo so... [SM=g8268]


[Modificato da _INSIDER_ 18/10/2013 09:32]
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25/10/2013 15:16
 
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Ancora su Caronia, ancora dal forum del CUN: [SM=g8891]


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25/10/2013 16:03
 
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Esercitazioni Militari tattico nucleari, le organizzano da decenni ormai tutti i paesi Nato e non (non ci vedo niente di strano), Improbabile che ad oggi si sganci una bomba nucleare nei nostri mari, il resto e' per me un accozzaglia di cose senza un minimo comune denominatore..

Una nave che sta a Salerno collegarla con Caronia e' divertente devo dire, altro che sfacciatamente preoccupante... !

[SM=g8345]


Ps) Le bombe atomiche che si trovano sul territorio Italiano non sono le nostre, ma sono Americane, giusto per specificare... [SM=g27988]

[Modificato da KOSLINE 25/10/2013 16:09]


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25/10/2013 21:27
 
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Senza nulla voler togliere al fatto che si,siamo sempre in un territorio a rischio di test e sperimentazioni militari,trovo insolito accennare ad una portaerei addirittura in prossimità di Salerno.Io le portaerei le ho sempre viste nel Mediterraneo o passare da Gibilterra per salire verso il Tirreno o l'Adriatico o scendere al Canale di Sicilia o costeggiare la Grecia,son sempre transitate (La Salle,la Nimitz,attualmente la Cavour,etc..).
Ultimamente l'Italia è stata poi nominata come stato primario per le operazioni NRF del 2014,si avvieranno cioè tutta una serie di procedure Nato per addestrare militari e simulare combattimenti nei mari.
Viene da chiedersi il perchè si scelga proprio Canneto di Caronia per 'sfogo' elettronico delle armi,quando i test si possono svolgere in tutta segretezza e praticità in zone del pianeta poco antropizzate:dubito altamente che le forze Nato nutrano interesse per il paese siciliano e per quel breve tratto di costa.
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25/10/2013 22:45
 
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OggettoVolanteIdentificato, 25/10/2013 21:27:


Viene da chiedersi il perchè si scelga proprio Canneto di Caronia per 'sfogo' elettronico delle armi,quando i test si possono svolgere in tutta segretezza e praticità in zone del pianeta poco antropizzate:dubito altamente che le forze Nato nutrano interesse per il paese siciliano e per quel breve tratto di costa.




Ovi qui secondo me non stanno minimamente pensando ad: esercitazioni Militari con armi avanzate (quello che qualcuno ipotizzò per Caronia), qua il discorso e' un altro:

Secondo qualcuno vicino a Caronia vi e' una base sottomarina Aliena, la Nato fa esercitarsi sulle coste dell Adriatico, perchè magari vuole bombardare la base Aliena di Caronia, per poi dare la colpa a vulcani sottomarini per gabbare la popolazione, per qualcuno (e non sto pensando a Daniele che spesso riporta solo cose sentite), anche se spesso non lo dicono esplicitamente in pubblico:

Noi Umani stiamo segretamente in guerra con: telefono casa... [SM=g8345]


Ecco questo e' il succo della faccenda, ergo nella realtà il: Nulla Cosmico !!! [SM=g8278]
[Modificato da KOSLINE 25/10/2013 23:08]


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03/11/2013 11:55
 
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Penso che ci possano essere stati fenomeni di ordine elettromagnetico e altri di origine dolosa, le forzature di ufologi e media hanno contribuito ad alimentare una serie di speculazioni, Caronia è stata ben poca cosa rispetto ad una serie di fenomeni capitati in un'officina meccanica a Cagliari nel 2008 e proseguiti per 2 anni.

In un'officina dove i eseguivano lavori di tornitura nel 2008 iniziarono a verificarsi fenomeni degni di un'infestazione spiritica (ipotesi vagliata), improvvisamente iniziarono a verificarsi fenomeni tipo levitazione di oggetti pesanti, quelli leggeri venivano scagliati con velocità incredibili, i cavi venivano staccati dai quadri elettrici, cavi attorcigliati e fusi, macchinari guasti, le apparecchiature come videocamere e telefonini esplodevano, diversi apparati prendevano fuoco, e danni arrivarono a milioni di euro, l'Enel si sollevò dalle responsabilità e 20 lavoratori restarono a casa senza lavoro. Il caso finì in procura per una causa civile per il risarcimento danni. Tutto sembrava senza soluzione sino a quando si interesso del caso il professor Guido Pegna, fisico sperimentale e docente del Dipartimento di Fisica dell'Università di Cagliari oltre che responsabile del Museo di Fisica di Sardegna.

Pegna realizzò una schermatura alle telecamere con le quali potè filmare gli oggetti che si spostavano da soli, dopo una serie di approfonditi esperimenti giunse alla conclusione che si trattava di rari e poco conosciuti fenomeni dovuti alla cattiva alimentazione dell'energia elettrica che ha generato fenomeni di ferrorisonanza e intensi campi elettromagnetici. Purtroppo con la causa legale sono spariti anche i fenomeni, e non si è potuto indagare ulteriormente con rammarico dato che determinate tipologie di fenomeni sono quasi sconosciute.

A seguito la relazione tecnica del prof Pegna sull'accaduto

www.lanaturadellecose.it/files/documenti/guido/Articolo_eventi_paranor...

Qua una presentazione in Powerpoint dove troviamo oltre alla descrizione dei fenomeni anche eloquenti fotografie che fanno passare in secondo piano quanto avvenuto a Caronia, e i filmati realizzati nell'officina.

www.pegna.com/page3138.html

Per poter visionare il file se non si dispone del software Powerpoint o del suo omologo in Libreoffice o Openoffice è possibile scaricare il visualizzatore dal sito Microsoft

www.microsoft.com/it-it/download/details.aspx?id=13

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