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Abductions e MILABS: depistaggio diabolico

Ultimo Aggiornamento: 13/02/2012 09:31
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13/02/2012 09:31
 
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Una teoria inquietante sulla natura dei "rapimenti" sta delineando l'ipotesi di una sconvolgente collaborazione tra extraterrestri e servizi di sicurezza di alcune nazioni. Viene proposta l'immagine minacciosa di movimenti estremistici, governi ombra, sette spionistico-sataniche, tutti coalizzati a danno delle popolazioni. Un piano di asservimento del genere umano ad una specie estranea, con la complicità di istituzioni "vendute" all'ipotetico invasore? Purtroppo però gli indizi raccolti ci fanno temere un programma di probabile matrice aliena ben più inquietante di quello proposto da tali teorie.

Psiconevrosi indotte
I soggetti considerati rapiti da esseri estranei non ricordano coscientemente gli eventi vissuti durante l'episodio di "adduzione", semmai presentano sintomi psichici di tipo ricorrente; questi ultimi includono:

- Incubi ricorrenti il cui contenuto rievoca le fasi del rapimento.
- Disturbi a sfondo ansioso, caratterizzati da una spiacevole sensazione pseudo-dissociativa, in cui il soggetto si sente "estraneo" al contesto in cui vive.
- Stati depressivi caratterizzati da considerazioni catastrofistiche sul proprio futuro e su quello del genere umano.
- Elaborazioni di tipo conflittuale, in cui il soggetto, da un lato teme il verificarsi di un nuovo episodio di adduzione, dall'altro lo desidera, soggiacendo compiaciuto all'idea di essere manipolato e "modificato" rispetto ai suoi simili.
- Ideazioni di tipo paranoideo in cui l'addotto percepisce una consapevolezza istintiva di contenuti legati all'esistenza di intelligenze aliene, senza riuscire ad esprimere compiutamente gli stessi.

L'insieme di tali disturbi allontana i soggetti "addotti" dal contesto socio-relazionale e li porta in uno stato di chiusura emotiva in cui l'attenzione è inevitabilmente polarizzata su loro stessi. Questo circuito emotivo di tipo narcisistico acuisce la gravità del quadro, portando i soggetti ad elaborazioni fantasiose, fino allo sviluppo di veri e propri quadri deliranti.
In altre parole l'"addotto" ci appare come un individuo che autoalimenta le sue peggiori inquietudini, fino a sentirsi una sorta di "prescelto". Si tratta di un ruolo subìto ed accettato solo per impossibilità ad agire diversamente, quindi non di uno sfogo di antiche fantasie inconsce, tipico dei quadri psicotici classici.
Nei loro colloqui gli "addotti" ricordano con nostalgia la loro quotidianità antecedente il presunto rapimento ed auspicano un rientro nella vita comune, anche se disperano sul fatto che tale evento possa realizzarsi. Qualcosa li costringe a restare aggrappati ad un'ideazione ossessiva, una sorta di disco incantato a cui la loro mente non riesce a sottrarsi.
Pur non escludendo che studi futuri possano portare a nuove conclusioni, allo stato attuale dobbiamo ritenere che gli "addotti" siano individui con un terreno emotivo ipersensibile, ai quali sia stata indotta da fonte ignota una potente suggestione che ha avviato una catena di eventi psichici.
Non vi sono attualmente elementi che permettano di accomunare gli "addotti" agli altri individui affetti da disturbi del comportamento in quanto le manifestazioni dei due gruppi sono assolutamente differenti ed in quanto soprattutto gli "addotti" presentano una granitica costanza nelle loro convinzioni, laddove invece i comuni nevrotici, ed ancor più gli psicotici, sono caratterizzati da un'estrema labilità di pensiero che può essere modificato in modo spesso incontrollabile da svariati fattori.
Va aggiunto che il comportamento degli "addotti" non è accostabile a quello di individui affetti da disturbi a contenuto ossessivo, caratterizzati da un'ostinazione nella messa in atto di rituali e pensieri. Gli ossessivi subiscono il loro disturbo come gli "addotti", ma reagiscono aggressivamente quando si tenta di attaccarli sul loro terreno emotivo. Gli "addotti" sono invece stranamente disponibili alle critiche, come se avessero una specie di porta irrimediabilmente aperta alle induzioni psichiche.
Ancora va distinto il comportamento di soggetti psicotici, affetti da monomanie ed idee coatte. Anche qui, a differenza di quanto avviene agli "addotti", vi è una convinzione mistica e violenta sulla fondatezza dei contenuti anomali ed un'assoluta impenetrabilità, tanto da rendere il più delle volte vano ogni approccio psicoterapico.
In ultimo ricordiamo che i soggetti "addotti" presentano spesso sul corpo cicatrici non riconducibili a comportamenti autolesionistici. Si tratta di piccole cicatrici, simili a quelle residuate da un intervento di chirurgia plastica che i soggetti in questione non avrebbero avuto modo di procurarsi.
Oltre ciò va aggiunto che in una modesta percentuale di casi sono stati rinvenuti all'interno dell'organismo degli "addotti" piccoli oggetti metallici definiti impianti, per la cui trattazione si rimanda il lettore ad altri articoli pubblicati in precedenza.

Condizionati a mentire
È doveroso ammetterlo: non vi erano e non vi sono tuttora altri metodi se non l'ipnosi regressiva per indurre l'"addotto" a rivelare i contenuti apparentemente dimenticati del suo rapimento. Questa tecnica venne usata già nel 1962 per il celebre caso che interessò i coniugi Hill, il primo caso eclatante di rapimento alieno, raccontato per filo e per segno dai suoi protagonisti umani. Da allora la tecnica ipnotica è stata considerata un sistema rivelatore sicuro ed affidabile.
In merito vanno fatte tuttavia alcune precisazioni di carattere tecnico.
- Sigmund Freud si servì dell'ipnosi all'inizio della sua attività, per poi abbandonarla quando si rese conto che i racconti dei suoi pazienti non erano sempre genuini ma spesso erano riferiti alle fantasie inconsce degli stessi che venivano riferite come vissute.
- Studi approfonditi sulla fisiologia cerebrale hanno evidenziato che la regressione ipnotica induce uno stato di tipo onirico in cui la realtà mnemonica può incontrollabilmente mescolarsi all'ideazione fantasiosa. In altre parole il soggetto ipnotizzato può sognare i suoi racconti e riferirli come realmente accaduti.
- Esperimenti di suggestione in ipnosi hanno dimostrato come sia possibile indurre nel soggetto percezioni assolutamente irreali. A scopo esemplificativo illustreremo un caso scolastico di falso evento indotto:

Ad un individuo ipnotizzato si pone nel palmo della mano una moneta, avvertendolo che questa è stata surriscaldata e che pertanto il contatto determinerà una lieve ustione. L'ipnotizzato non può opporsi, poiché la sua volontà è praticamente asservita all'ipnotizzatore, ma in realtà la moneta è fredda. Il contatto comunque determinerà lo sviluppo di un'ustione. Cos'è accaduto? La mente dell'ipnotizzato ha attivato una serie di meccanismi, prima neurologici, poi biochimici, determinando una reazione di difesa della zona di contatto. L'ustione infatti, con tutto il suo corteo di sintomi, è un meccanismo di difesa della pelle contro l'eccesso di calore.
Con queste precisazioni non vogliamo assolutamente affermare che gli "addotti" mentano sugli eventi raccontati in quanto questi apparterrebbero solo al loro immaginario, né tanto meno, (sia ben chiaro), che gli ipnotizzatori li condizionino a mentire. La ricerca sui fenomeni di sospetta natura aliena è una cosa seria e si avvale quasi sempre di operatori competenti ed in perfetta buona fede, a qualunque corrente di pensiero essi appartengano!
Purtroppo la menzogna c'è, non è intenzionale, coglie impreparati i ricercatori e imprime un marchio di scarsa credibilità sugli "addotti". Essa affonda le sue radici proprio nell'evento raccontato.
Le nostre ricerche ci portano allo stato attuale a concludere che per un motivo non ancora chiaro e che cercheremo di approfondire in questa sede, gli esseri che mettono in atto i rapimenti umani, piazzino in questi ultimi ricordi artefatti, veri e propri alibi da raccontare all'ipnotista ed al ricercatore ufologico. Ovviamente si tratta anche in questo caso di una tesi che attende ulteriori sviluppi.
Le motivazioni di parte aliena potrebbero essere tante, ma non è detto che esse siano necessariamente negative. Il fatto che alcuni ricercatori prendano per oro colato i racconti degli "addotti" può essere depistante, principalmente per il pubblico che viene inquietato con la prospettiva di scenari in cui il potere mondiale è gestito da una banda di rinnegati, che stanno vendendo la Terra agli E.T. I nostri governanti non saranno forse dei santi; come tutti i politici saranno scaltri e machiavellicamente lontani da alcuni princìpi etici in uso nelle comunità di Opere Pie. Da qui però a considerarli sgherri al soldo degli invasori extraterrestri, ce ne passa!

La fiction spionistica degli alieni
Riportiamo adesso alcuni casi pubblicati su altre testate ufologiche, con relativi racconti resi sotto ipnosi dagli "addotti". Ci scusiamo con gli autori di tali pubblicazioni per aver citato concetti da loro espressi, ma si tratta solo di un modo per poter illustrare meglio le ipotesi che stiamo formulando in merito.
Individui che presentavano vuoti mnemonici, tecnicamente definiti "missing times", relativi a periodi di vacanza trascorsi in Francia, hanno raccontato sotto ipnosi di essere stati prelevati da militari o poliziotti indossanti divise senza stemma, portati in ambienti sotterranei, dove vi erano creature aliene ascrivibili alla tipologia dei "grigi" e lì sottoposte ad una serie di manipolazioni mediche non sempre indolori. Ecco le "milabs" (da "military abductions") in ambienti indicati dalla stessa denominazione ("military laboratories").
Nei racconti si parla di iniezioni che inducevano stati vertiginosi e confusionali, ma si parla della presenza contemporanea di uomini in camice bianco, di uomini vestiti in scuro, con occhiali da sole ed aspetto minaccioso. In questi fantascientifici ambienti, in cui gli alieni si muovevano a loro piacimento, vi era una coreografica commistione di aspetti: pannelli metallizzati, lettini su cui gli "addotti" restavano immobilizzati pur non essendovi mezzi di contenzione, ma al tempo stesso ripiani pieni di carte, documenti, calcoli, tutti indecentemente esposti ai malcapitati rapiti. Uno di loro ha ricordato di aver letto la sigla GEPAN, su uno dei fogli che imprudentemente gli sarebbero stati mostrati. GEPAN è il vecchio nome del centro statale francese di ricerca ufologica, oggi conosciuto come SEPRA.
Un altro "addotto" ha ricordato la targa del veicolo che lo prelevò, ovviamente una targa francese, corrispondente a quella della città di Tolosa, in cui il SEPRA (ex GEPAN) ha la sua sede insieme a quella del CNES, importantissimo centro di studi aerospaziali d'oltralpe.
Beati i nostri colleghi francesi! Noi qui ci affanniamo a cercare tracce, indizi, frammenti, mentre loro intratterrebbero relazioni salottiere con gli extraterrestri, arrivando a compiere in équipe esperimenti che puzzano a cento miglia di lager nazisti e gulag staliniani!
La storia non finisce qui: altri "addotti" descrivono minuziosamente ambienti di tipo "infernale", con pavimentazione in piastrelle dai contorni esagonali, ribollenti al centro proprio come avviene nei gironi danteschi. In questi luoghi suggestivi e perturbanti, l'"addotto" viene avvolto da sonde sinuose che calano dall'alto ed alla fine, forse come premio per la sua pazienza, avvicinato da una creatura aliena di sesso femminile, non bella ma certamente conturbante. I due hanno un rapporto intimo; lui non è consenziente ma si sente psicologicamente costretto a soggiacere. L'ipotesi di lavoro proposta per il caso in questione è che quel rapporto fosse un modo per prelevare materiale genetico dal soggetto, materiale da usare per la creazione di una razza ibrida, umano-aliena; la razza destinata a dominare la Terra ed a fare schiavi i nostri discendenti.
A dire il vero ci aspettavamo qualcosa di meglio da questi alieni e ci delude l'idea che essi non siano molto diversi dai mostri infernali che la narrativa fantastica propone agli adolescenti.
C'è dell'altro: in questi ambienti cupi, sempre ipogei e pieni di orrori e tentazioni, si muovono come nel soggiorno di casa loro imperturbabili uomini dai tratti anglosassoni. Tutti indossano abiti ed occhiali scuri e sembrano agire in perfetta armonia con gli extraterrestri.
Vi sembra di averli già visti? Certamente!
Sono i protagonisti di vari film, come "Men in black" e "Matrix". Sono comparsi persino in alcuni stacchi pubblicitari della TV Italiana. Si tratta dei famosi "Uomini in nero", agenti supersegreti che il governo USA avrebbe sguinzagliato per il mondo con l'obiettivo di indurre al silenzio i testimoni di eventi ufologici.
Quando se ne parlò in passato la tesi era che questi uomini agissero nell'interesse umano, monopolizzando la casistica, affinché il fenomeno fosse trattato esclusivamente dalle istituzioni deputate alla difesa, nell'ottica di un programma finalizzato ad antagonizzare il fenomeno delle intrusioni aliene. All'epoca il mondo viveva l'incubo della Guerra Fredda e tutto ciò che volasse sui cieli della NATO da una parte e del Patto di Varsavia dall'altro, era considerato potenzialmente offensivo.
Stando al racconto degli "addotti" però queste superspie avrebbero fraternizzato con l'antico nemico alieno e con loro anche i governi che le stipendiavano. Così, tirando le conclusioni da queste testimonianze, oggi il mondo starebbe scivolando inconsapevolmente sotto il dominio di una razza spietata, mentre i governi in carica, oramai rassegnati alla sconfitta, avrebbero scelto il meno peggio, collaborando con gli alieni all'ibridazione del genere umano, magari per ottenere la reggenza del pianeta.
Prima di andare avanti c'è una considerazione scherzosa che appare inevitabile.
Considerando che, secondo certe deliranti statistiche sulle "abductions" ottenute mediante non meglio precisati "calcoli probabilistici" apparse su una testata bimestrale sul tema "alieni", ben l'1% della popolazione italiana sarebbe soggetta a "prelevamenti ET" (quindi, circa un milione di nostri connazionali!), e, considerata la frequenza con cui in Italia si alternano interi staff governativi e parlamentari, il nostro potrebbe essere uno dei paesi con la più alta percentuale di filo-alieni. C'è da augurarsi che quando gli ET stabiliranno il loro dominio avranno un occhio di riguardo per la popolazione del Belpaese...
In realtà non c'è tanto da scherzare, visto che gli "addotti" parlano in buona fede e che molti cercatori peccano di ingenuità, dobbiamo chiederci perché i rapitori di esseri umani, li rispediscano a casa con ricordi artefatti ma fondamentalmente tesi a creare un clima di discordia tra il pubblico e le istituzioni governative, un clima che potrebbe portarci un domani a fare scelte delle quali avremmo a pentirci amaramente.

Seminatori di zizzania
Negli anni '60 si diffuse la voce secondo cui il governo USA si trovava a fronteggiare un'ondata di fenomeni ufologici che venivano considerati potenzialmente ostili per l'umanità intera.
Quando successivamente si diffuse la tesi del "patto scellerato" tra governi ed alieni, si credette per poco tempo che davvero i vertici delle superpotenze avessero venduto la Terra "per trenta denari". Anche qui però vi fu presto una correzione di rotta. USA ed URSS si sarebbero accorti della malafede extraterrestre, avrebbero tentato invano di cacciare gli ospiti indesiderati dal pianeta ed alla fine avrebbero addirittura messo fine alla Guerra Fredda per fare fronte comune contro un nemico ben più pericoloso.
llo stato attuale quindi vi sarebbe in seno alle varie intelligence mondiali uno sforzo congiunto per identificare e contrastare l'intrusione extraterrestre, sforzo ovviamente scarsamente coronato da successi, considerando la grande superiorità tecnologica dei nostri visitatori.
In altre parole il mondo sarebbe in guerra senza saperlo e tutta l'opera di occultamento di prove da parte dei servizi di sicurezza sarebbe finalizzata a non informare la popolazione planetaria di un pericolo che getterebbe nel panico 6 miliardi di individui, con tutte le conseguenze immaginabili.
Si tratta di una tesi che ovviamente non è corredata di prove ma solo di indizi ricavati da frammenti di eventi e documenti la cui attendibilità rimane sempre dubbia. Ammettendo però che tutto ciò fosse vero, allora avremmo una facile spiegazione del motivo per cui i rapitori extraterrestri piazzino negli "addotti" falsi ricordi tesi a porre il pubblico contro quegli stessi governi che si stanno affannando nel tentativo di difendere l'integrità planetaria.
In un clima di discordia e di anarchia, qualora il pubblico assumesse un atteggiamento collettivamente negativo verso le istituzioni, verrebbe meno l'unica forza che le nazioni hanno sempre avuto nei confronti con i loro nemici: la coesione, lo spirito di corpo, il collettivismo, il patriottismo, per usare un termine più romantico.
Un'umanità disunita e sfiduciata sarebbe una preda inerme per chi volesse soggiogarla e, probabilmente, il discredito seminato attraverso i racconti degli "addotti" rappresenterebbe anche un mezzo attivo per indirizzare il pubblico verso correnti alternative d'opinione. Queste ultime, pur senza saperlo, veicolerebbero i loro seguaci verso quello stato di cattività tanto temuto e lo farebbero senza che nessuno se ne rendesse conto.
Falsi profeti, sedicenti portatori di pace, avventisti, predicatori, fondatori di nuovi corsi ideologici, magari tutti in ottima fede, trascinerebbero gradualmente una massa sempre maggiore verso un presunto cambiamento, una nuova Età dell'Oro, un'era di pace, amore e serenità, un classico oppio dei popoli. Un'opportuna copertura coreografica fatta di eventi miracolosi, paranormali, strabilianti, che si manifestassero inaspettatamente alle masse, convincerebbe molti che in quella direzione c'è il futuro, l'evoluzione, il benessere. Senza accorgercene ci troveremmo asserviti a nuovi padroni, i quali si manterrebbero ancora invisibili ma di fatto dominerebbero la Terra. Ci troveremmo ad essere alleati di chi non avevamo scelto o avevamo creduto diverso e quando tentassimo di imboccare la via del largo esplorando lo spazio interplanetario, i nostri aguzzini ci confezionerebbero qualche minaccia cataclismatica dalla quale puntualmente ci salverebbero, ma intanto la nostra evoluzione sarebbe bloccata ed il nostro rapporto con i "grigi" simile a quello delle tribù primitive con i suoi numi bestiali.
La storia dei falsi profeti e dei seminatori di zizzania è antica. La stessa Bibbia ne parla continuamente, ma noi oggi faremmo bene a chiederci il vero senso di certe profezie che abbiamo relegato nel mondo del magico o dogmatizzato come dei mistici tabù.
Quando qualcuno cerca di screditare ai nostri occhi persone in cui avevamo riposto fiducia, è un dovere essere furbi, riflessivi, intelligenti e tutto ciò si riduce ad un atto fondamentale: sospendere il giudizio e chiedersi a chi veramente giova il discredito.
Se davvero governi e servizi segreti avessero voluto truffare l'umanità come si evince dai racconti degli "addotti", non lo avrebbero fatto alla luce del sole. Era molto più comodo asservire ed ibridare tribù selvagge, agire su popolazioni isolate dai mass media, impiantare gli eschimesi, gli aborigeni australiani, gli indios della foresta amazzonica. Era ovvio creare delle basi irraggiungibili: nei deserti, sulle calotte polari, nelle giungle tropicali.
Perché rapire individui evoluti, abitanti di paesi ad alto tasso di sviluppo e quindi con ampie potenzialità informative? Perché portarli in basi situate nel cuore dell'Europa, mostrando le targhe dei veicoli, le sigle delle associazioni, quasi a dire: "siamo noi, siamo qui, vi abbiamo presi apposta per farvi del male"? Perché servirsi di mezzi primitivi come le iniezioni, le costrizioni fisiche, gli abusi sessuali, quando gli alieni dovrebbero avere la capacità di mettere in atto le loro opere senza nemmeno farcene accorgere?
Il lettore che esamini serenamente gli eventi della casistica non faticherà ad intuire che "qualcosa non quadra". Vi è nei contenuti dei racconti una sorta di ostentazione forzata, volgare, grossolana, più degna di una "gang" degli anni '30, che di un sistema capillarizzato di servizi di sicurezza. Quegli stessi servizi che hanno gestito la Guerra Fredda, il movimento spionistico internazionale, i mutamenti di governo, i colpi di stato che rimodellavano gli scacchieri contrapposti, ora si sarebbero ridotti a compiere errori da dilettanti, mostrando i loro agenti in compagnia degli alieni?
A dire il vero non è solo l'atteggiamento umano a non quadrare, ma anche e soprattutto il comportamento alieno.
Una specie così evoluta che metterebbe in scena delle farse così facilmente smascherabili appare improbabile ai nostri occhi. La montatura è così grossolana che anche un saltimbanco la scarterebbe per le sue rappresentazioni.
Eppure qualcuno ci ha creduto, forse ci ha voluto credere, forse si è tanto entusiasmato da non distinguere gli scenari di cartone che si trovavano intorno agli "addotti". Anche questa ingenuità è un piccolo mistero che prima o poi dovremo cercare di svelare, ma prioritario è comprendere il senso della farsa aliena.

Duelli tra spie non terrestri
Informazioni raccolte da soggetti "addotti" hanno proposto la teoria secondo cui esisterebbero due gruppi non terrestri che agiscono in antagonismo tra loro.
Un primo gruppo che chiameremo convenzionalmente INT (da intruders) sarebbe autore di rapimenti e manipolazioni senza consenso, quindi sarebbe da considerare ostile o almeno irrispettoso del diritto al consenso informato. Un secondo gruppo che chiameremo PROT (da protecters) interagirebbe con gli "addotti", cercando di porre rimedio ai danni causati dal primo.
Si tratta anche qui di dati ancora ipotetici, che trovano però conforto in una fioritura di eventi a cavallo fra l'ufologia ed il paranormale: le cosiddette apparizioni angeliche.
Non è la sede giusta per addentrarsi in un simile argomento, tuttavia se gli INT fossero autori di azioni adducenti di tipo coercitivo, c'è da pensare che gli stessi possano confezionare falsi ricordi per riempire i "missing times" dei rapiti. In questi ricordi sarebbero contenuti anche gli aspetti tesi a screditare l'intero sistema politico mondiale, per i motivi precedentemente esposti.
Quale sarebbe a questo punto il compito dei PROT? Preservare gli "addotti" dagli effetti nefasti dell'intrusione. A lume di logica potremmo pensare che sia sufficiente cancellare l'intero ricordo di copertura e sostituirlo con una bella esperienza onirica, magari un'apparizione o anche qualcosa di più materiale e facilmente fruibile.
In questo modo però si avrebbe un effetto collaterale spiacevole: l'inconsapevolezza. Nessun "addotto" ricorderebbe qualcosa ed il pubblico non verrebbe a conoscenza della presenza di esseri interferenti nella vita della popolazione terrestre.
Modificando invece i ricordi indotti fino a renderli enigmatici, piazzandovi in mezzo tratti inspiegabili a lume di logica, si ottiene esattamente il risultato che stiamo osservando: i ricercatori si affannano intorno ai contenuti dell'evento, propongono tesi diverse, antitetiche, conflittuali, ma stimolano il pubblico alla critica e sono essi stessi stimolati a rielaborare i contenuti delle loro indagini, magari anche dalle critiche dei rivali.
È molto intricata questa presunta metodica aliena, concepita come una colossale caccia al tesoro in cui la strada è disseminata di tappe, di vicoli ciechi, di enigmi da risolvere.
Lo studioso parte da una tesi, poi la rielabora ricavandone un'altra, poi continua ad elaborarla e gradualmente si realizza un'opera di scrematura di tutto quanto appare superfluo, artefatto, mimetizzato. Alla fine vince il più furbo, quello che "non ci casca", di fronte a certe beffe confezionate ad arte; colui che è capace di considerare anche l'assurdo, ma che non agisce con i paraocchi, come se l'ipotesi fosse diventata dogma.
Al momento non sappiamo dove ci porterà questa ricerca; dobbiamo anche porre in bilancio la possibilità che saranno i nostri discendenti ad arrivare ad un risultato compiuto. Ma intanto si crea qualcosa che mantiene sul chi vive tutti gli interessati, qualcosa che non sempre ci vede concordi, anzi spesso ci divide in fazioni opposte: il fermento.
Finché saremo in fermento non correremo il rischio di lasciarci andare, di scivolare verso facili conclusioni, slittando verso una passività che potrebbe esserci fatale. Lotteremo tra noi per affermare questa e quella tesi ma nessuno l'avrà vinta definitivamente ed intanto saremo tutti guardinghi. Se i PROT hanno concepito un simile programma, dobbiamo dedurre che essi non vogliono vederci passivi, quindi ci rispettano e potrebbero essere in futuro vantaggiosi interlocutori.
L'ipotesi delle specie aliene contrapposte è antica quanto l'uomo; si ripropone in versioni diverse con il passare del tempo, adeguandosi al nostro livello evolutivo, ma permane da millenni.
Gli avversari dell'ufologia sostengono che anche questa è una semplice diceria, una leggenda metropolitana.
È comodo secondo loro credere di essere la preda contesa di super razze spaziali, illudendosi di avere un futuro di gloria e di partecipare ad un grande conflitto su scala interstellare. È comodo liquidare un'intera tradizione di pensiero con frasi di spicciolo positivismo, ignorando un patrimonio di cultura multimillenaria.
Questa è la nostra risposta.
Eravamo contesi nei millenni pre-cristiani in Cina, tra il sanguinario dio Kung Kung e gli Esseri Celesti; in Giappone tra la dea Amaterasu ed il fratello di lei, Susano-o; in Mesopotamia, fra la dea Tiamat ed il dio Marduk e così via in tutto il mondo.
In Egitto Horus e Seth combatterono per il possesso del territorio, ma anche per l'impronta da dare alla civiltà umana; in America non si contrapposero Quetzalcoatl, Tezctilpoca, Chac Mol, Viracocha? Possiamo essere certi che si trattasse solo di fandonie?
Anche allora gli uomini venivano rapiti, portati in luoghi ora celesti, ora infernali, sottoposti a seduzioni, manipolazioni, violenze. Il mito trasfigurò queste abductions del passato e noi oggi fatichiamo ad identificarle con quelle odierne.
Ma non è mito anche il nostro, quando crediamo agli scenari descritti dagli "addotti", alle trame umano-aliene, agli 007 che si muovono in mezzo ai gironi infernali?
Impiegheremo decenni, forse secoli per comprendere il vero senso di un mito.
L'importante è non fermarsi.

Articolo di Giuseppe Colaminè
Fonte: "UFO Notiziario" Nuova Serie - N. 09 del Febbraio 2000
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