Venere di Berekhat Ram
Nell'estate del 1981 l'archeologa Naama Goren-Inbar dell'Hebrew University [1], scoprì in un'altura del Golan denominata Berekhat Ram (Ram Pool or Lake Ram), una statuetta in tufo rosso altra 35 mm con fattezze femminili.
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La statuetta è stata trovata tra due strati di cenere vulcanica, quello superiore 232 mila e quello inferiore 800.000 anni.
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Photo: P. Bahn, 'Prehistoric Art'
Una scoperta del genere logicamente ha sconvolto le basi della storia e di conseguenza sono nate immediatamente le controversie, fugate dall'analisi al microscopio elettronico eseguita da Alexander Marshack del Peabody Museum of Archaeology and Ethnology all'Harvard University.
Marshack stabilì che l'artefatto era il risultato della lavorazione umana che avevano accentuato la somiglianza della forma naturale. La scanalatura del collo era stata apparentemente smussata, un braccio piegato al gomito era stata scolpito da un lato, l'altro braccio era stato modellato verso il basso, una spalla era stata appiattita, le protuberanze sulla testa erano state accuratamente plasmate da mani umane. [2]
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Photograph © Alexander Marshack. Bahn, P. and Vertut, J. (1997)
Una seconda analisi è stata fatta da Francesco D'Errico [3] e da April Nowell [4], anche questa conferma la lavorazione umana. La parte inferiore appare abrasa per creare una piccola superficie piana, forse per permettere l'oggetto a stare in piedi. [5]
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Photo: D'Errico et al. (2009)
[1]
archaeology.huji.ac.il/depart/prehistoric/naamag/naamag.asp
[2]
en.wikipedia.org/wiki/Alexander_Marshack
[2] Journey through the Ice Age. Berkeley, CA: University of California Press
[2]
www.utexas.edu/courses/classicalarch/readings/Berekhat...
[3] Institut de Préhistoire et Géologie du Quaternaire, UMR 5808 du CNRS, Avenue des Facultés, 33405 Talence, France
[4] Department of Anthropology, University of Pennsylvania, 33rd and Spruce Streets, Philadelphia, PA 19104-6398, USA
[5]
journals.cambridge.org/action/displayAbstract;jsessionid=CA6731F06AAA775896F30812CB1C1FAF.journals?fromPage=online&a...
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Compito della scienza non è aprire una porta all'infinito sapere, ma porre una barriera all'infinita ignoranza.