E' TUTTA UN'ILLUSIONE.
Al solito ci togliamo, se non le parole, quanto meno i concetti base dalla bocca. Non che sia così straordinaria la cosa dato che non è che ci sia molto di diverso da dire.
Solo mi preme precisare che per quanto riguarda il "mistero dei cerchi nel grano" non credo che gli articoletti messi nelle testate locali (o nelle pagine locali di testate nazionali) possano essere così influenti, tanto da creare il mito, direi anzi che in termini di influenza sull'opinione siano all'ultimo gradino della S.F.
Come ben sintetizzato da "gucumatz" il giornalista è fondamentalmente ignorante in materia e di solito fa un gran pastrocchio fra la miriade di notizie che si alternano soprattutto in rete: questo perchè si "informa" sommariamente e solo all'occorrenza e agendo in questo modo la confusione è d'obbligo.
Ormai il "mistero dei cerchi nel grano" se lo crea solo chi SE LO VUOLE CREARE.
Chi si occupa a tempo (quasi) pieno della tematica è un utente ad altrettanto tempo pieno di internet e sull'internet è possibile raggiungere tutte le informazioni quindi chi vuole ... sceglie quelle che predilige.
La televisione ormai da anni propone circlemakers che mostrano come costruiscono i crop circles e le "proposte di lavoro" dei rappresentanti del CICAP (nella fattispecie Francesco Grassi)sono ormai alla portata di tutti.
Il mito se lo crea solo chi se lo vuole creare dicevo.
Nell'ambito del pettegolezzo cittadino a fronte dell'articoletto (per mio conto ben poco influente) che periodicamente, immancabilmente compare sulla pagina di "Vattelappesca", si contrappone il commento della gran massa dei lettori dove ben spesso al "bar": "Alla televisione hanno fatto vedere come si fanno! Sarà stato qualcuno con i bastoni!"
Alla stessa stregua, fra i concittadini c'è sempre qualcuno che è a conoscenza di quanto stanno affrontando e che come tale si informa su "Internet"; c'è fra questi chi VUOLE il mistero (a titolo personale) e chi invece SA come stanno le cose e i discorsi all'interno del cerchio (o del bar del paesino) sono quelli che fanno fanno la differenza in termini di creazione del "mito di massa".
Nel "cerchio" di solito chi non sa (o sa quello che ha visto in televisione: il circlemaker o il Grassi, anch'egli nelle vesti di circlemaker in almeno due occasioni) rimane assai dubbioso di fronte alle affermazioni "live" del misterofilo di turno o trova conferme e sicurezze di fronte allo "scettico" che trovandosi nello stesso "cerchio" gli MOSTRA o gli spiega accuratamente come stanno realmente i fatti.
In conclusione "l'articoletto" sulla testata locale non fa la differenza che può fare il confronto diretto che avviene sul campo (dato il "knowhow" offerto dalla televisione) dove non si può fare a meno di notare l'infondatezza di quanto lo sprovveduto articolista ha messo sulla carta con il beneplacito di un direttore che segue la regola che vuole un titolo piuttosto che non un contenuto: un buon "tag" produce tanti contatti, poi cosa c'è dietro il "tag" è ahime spesso (e non solo a riguardo dello specifico argomento) del tutto meno importante.
Allo stato attuale dei fatti (sempre rimanendo nell'ambito dei cerchi nel grano) non si può addossare colpa a qualcuno in particolare ma a tutto un circolo vizioso (che può essere valido per qualunque contesto) fatto di scarsa (solo per chi autonomamente vuole che lo sia) informazione/politiche di "x"/creazione di un'opinione-verità dove quest'ultima nel nostro caso vuole essere prima la costruzione, poi il disfacimento di un mistero che sappiamo non essere tale ma a cui in molti hanno creduto e alcuni continuano a farlo ...
A proposito di "fuffaroli" di professione
www.repubblica.it/online/cultura_scienze/stonehenge/stonehenge/stonehe...
rob