eone nero, 08/11/2011 23.31:
Già che si parla di cambiamenti climatici... vado un po' OT...
vi pubblico una nota che ho lasciato su FB e spedita un po' qua e la dopo l'evento di Genova, se vi fa piacere.
Che cosa sta succedendo?
Premetto che questa mia nota, semi scientifica, nasce dal ricordo di quello che ho studiato all'università e da un po' di esperienza comune.
Oggi si parla di aumento della temperatura media, ed il fatto che stia accadendo è una cosa sotto gli occhi di tutti.
Ma cosa significa all'atto pratico?
La temperatura è una proprietà fisica, una misura, legata ad un flusso di calore. E' una caratteristica di un sistema, rappresenta la condizione termica in cui si trova.
Parlare di aumento di temperatura, è un po' come guardare una persona e trovarla ingrassata: l'aumento di peso che rileviamo è in realtà il sintomo di un metabolismo che non consuma tutto quello che gli viene fornito ma lo accumula.
Questo poi porta ad altre riflessioni, sul fatto che la persona mangi troppo, o in maniera non corretta, o faccia poco moto, e infine a cause ancora più profonde, che possono sfociare nella psicologia (un'insicurezza che si soddisfa mangiando, per esempio) o nella medicina.
La stessa cosa avviene con la temperatura: abbiamo un aumento della temperatura perchè (con una forte semplificazione) la Terra e la sua atmosfera accumulano più calore che in passato, e il calore è energia.
Per quale motivo la Terra accumula una maggiore quantità di calore? Il sole non è più caldo di prima, il problema è che, a causa dell'effetto serra, una parte dell'energia che la Terra normalmente restituirebbe al suo esterno in realtà rimane in circolo.
Qui mi fermo, si potrebbe parlare dell'aumento della CO2 e delle sue cause, antropiche e non, ma francamente non è questo il punto, non ho abbastanza esperienza per poter affrontare lucidamente la questione e tanto meno voglio aprire una discussione dai toni eccessivamente ambientalistici.
Voglio, invece, focalizzarmi sugli effetti dell'aumento dell'energia (=calore, quindi temperatura) nella nostra atmosfera. Non mi interessa valutare se la persona dell'esempio precedente è ingrassata perché insoddisfatta o per quale altro motivo, voglio parlare di cosa comporta l'aumento di peso nella sua vita.
E lo faccio con un esempio, forse l'unica cosa utile di questo fin troppo lungo messaggio.
Prendete 2 pentole, identiche, belle grosse, diciamo almeno 5-6 litri e riempitele d'acqua fino allo stesso livello. Fatto? Bene!
Ora mettetene una su un fornellino piccolo, di quelli da caffè, per intenderci, e l'altra su un bel fornello grande. Mettete il coperchio alle pentole, accendete i fornelli e aspettate qualche minuto.
Il fornello piccolo fornisce alla nostra pentola meno calore (quindi meno energia) che il fornello grande, l'esempio è, ovviamente, esagerato ma una cosa molto simile accade nella nostra atmosfera.
Ok, penso sia ora di aprire le pentole... cosa troviamo?
La pentola sul fornello piccolo probabilmente avrà tante file di bollicine, qualche bolla più grossa, l'acqua inizierà a bollire ma senza strafare.
Quella sul fornello grosso ci riserverà uno spettacolo ben diverso! Grosse bolle che si staccano dal fondo e si rincorrono in maniera caotica, una densa nuvola di vapore sotto il coperchio, masse d'acqua bollente che salgono, si raffreddano e poi precipitano di nuovo sul fondo della pentola. Uno scenario infernale!
Una cosa simile accade pure alla nostra atmosfera.
L'energia in più serve da carburante per il motore dei fenomeni atmosferici che diventano più violenti, rapidi e imprevedibili.
Un po' come le nostre bolle nella pentola sul fornello grande, l'aria calda che proviene dai tropici tende a spingersi più a nord anche "fuori stagione" e lì si scontra in maniera molto più violenta con le masse di aria fredda e umida che vengono dai poli.
Anche qui sto semplificando molto, e i meccanismi in gioco sono molto più complessi, ma il risultato è sotto gli occhi di tutti: fenomeni "monsonici" come quelli che hanno portato (e ormai portano, ogni anno) alle alluvioni di questi giorni, cicloni tropicali che arrivano a lambire New York, e chi più ne ha più ne metta.
Certamente, sapendo che l'uomo, almeno in parte, è responsabile dell'innalzamento della CO2, si potrebbe iniziare a pensare a qualche seria strategia di intervento, ma questo è un altro discorso.
Questo è tutto, spero di non avervi annoiato troppo.