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Cropcircles inspiegabili

Ultimo Aggiornamento: 22/12/2011 15:13
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02/12/2011 18:43
 
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Volevo porre alla vostra attenzione un'intervista rilasciata dal famoso circlemakers John Lunderberd a Sherry Stultz nell'ormai lontano 1998, tradotta in italiano da Davide Ferrara socio e Vicepresidente del Coordinamento CUN Sicilia, nonché editore del notiziario telematico UFOCTLINE al quale ho chiesto il permesso per la pubblicazione su questo forum ed ha gentilmente acconsentito, grazie Davide.

E' un po' lunga ma si legge tutta di un fiato, personalmente l'ho trovata molto interessante....


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Salve a tutti, 
quella che segue è una lunga intervista a John Lundberg dei Circlemakers effettuata da Sherry Stultz, reporter NHNE. Lundberg e i suoi compagni d’associazione, oltre ad affermare di essere gli autori di molti tra i più spettacolari Crop Circles in Inghilterra sono apparsi in un servizio-denuncia della NBC sui Crop Circles (trasmesso Sabato, 16 maggio 1998) ripreso in Nuova Zelanda. Sebbene il pezzo della NBC fosse eccessivamente enfatizzato, poco scrupoloso e largamente criticato dalla comunità degli studiosi dei Crop Circles, molti ricercatori sono rimasti impressionati dai Crop Circle che Lundberg e i suoi colleghi hanno realizzato. Un’immagine delle formazioni realizzate in Nuova Zelanda è attualmente reperibile nel loro sito (http://www.head-space.com/circlemakers/nztrip.html).
Il terzo aggiornamento di Sherry sui Crop Circles (mercoledì, 24 giugno 1998) delle News correlate è caratterizzato da una stimolante discussione con John Sayer, editore di THE CEREOLOGIST. Dopo la sua pubblicazione John ci ha contattato facendo due precisazioni:
 - scrive John, "THE CEREOLOGIST esce tre volte l'anno e non quattro, e sebbene io viva vicino Holybourne, attualmente abito in un casale di Wheatley, niente di più appropriato per un investigatore di Crop Circles (si allude al gioco di parole wheat-ley e cioè campo di frumento)."
- THE CEREOLOGIST (la rivista dei CROP CIRCLES STUDIES) è pubblicata tre volte l'anno. Abbonamento 10 Sterline per UK - 12 Sterline per l'Europa (via posta aerea) - 15 sterline/30 dollari per gli Stati Uniti. (pagamento per assegno od ordine postale). Indirizzo: Thee Bungalow, Clements Farm, wheatley, Bordon, Hants. GU35 9PA, Inghilterra.
www.abel.co.uk/sayer
Per finire stiamo raccogliendo fondi per coprire le spese di Sherry per i suoi viaggi in Inghilterra per la sua ricerca sui Crop Circles. Chi vuole contribuire può contattarmi all'indirizzo nhe@sedona.net.
La seguente intervista è stata realizzata di Sabato pomeriggio al Barge Inn (Alton Barnes, Wiltshire, England) giorno 13 giugno 1998. Sebbene abbia un'intervista in data successiva con John Lundberd,  mando la prima affinché tutti possano leggerla. John ed io abbiamo discusso di varie cose ed essa è piuttosto lunga ma interessante. Mentre sto scrivendo il ricercatore Colin Andrews ha ingaggiato investigatori privati allo scopo di seguire le tracce dei Circlemakers durante quest’estate. 
Se avete delle domande su questa intervista potrò rispondere alla fine di questo mese quando tornerò negli States. Potete mandare la vostra corrispondenza su questo report, come sugli altri, all'indirizzo sher@digiscape.com.
Un grazie particolare a coloro che si sono presi cura di me la settimana scorsa quando ho preso una brutta infezione alle orecchie e una bronchite. Durante questo viaggio sono stato trattato magnificamente da chiunque ho incontrato.

SHERRY STULTZ

Legenda: 
SJS = Sherry Stultz 
JL = John Lundberg

UNA DISCUSSIONE CON JOHN LUNDBERG DEI CIRCLEMAKERS 


www.head-space.com/circlemakers/

SJS: Bene, dove lavori? 
JL: Lavoro a Londra, sono un designer. Mi occupo della costruzione di siti e di CD ROM.

SJS: E' la tua sola occupazione? Hai qualche attività collaterale? 
JL: Solo i Cerchi. Sino al 1994 avevo l'abitudine di fare qualche pezzo nelle gallerie. Nel 1994 decisi di abbandonare le esibizioni nelle gallerie e incominciare a fare quello che stiamo facendo adesso e cioè lavorare nei campi aperti facendo cerchi e altre cose. 

SJS: Hai mai viaggiato al di fuori del Regno Unito? 
JL: Si, abbastanza. Sono stato in Egitto e ho visto un bel campo che attualmente si può vedere dalle vecchie Piramidi. E' in una zona agricola e ci si può fare un cerchio tale da essere visto dalla zona delle Piramidi. Se si potesse fare sarebbe una cosa stupefacente ma siccome la zona è molto povera il contadino potrebbe morire d’infarto o, peggio, correrei il rischio di essere linciato. 

SJS: In quale atri posti sei stato? 
JL: Recentemente sono stato in Nuova Zelanda. 

SJS: Sei andato anche negli Stati Uniti? 
JL: Si, lo scorso natale sono stato a Las Vegas e nei pressi dell'Area 51. 

SJS: Prima del 1994 ha fatto mai qualcosa del genere (Cerchi)? 
JL: Personalmente no, ma persone del mio gruppo si. Essi facevano Cerchi già dal 1991. 

SJS: Per quali circostanze sei rimasto coinvolto nei Circlemakers? Sei stato reclutato? 
JL: In origine il nocciolo duro del nostro gruppo eravamo io e Rod Dickinson cui si unì dopo Will Russel. Sia io che Rod ci esibivamo a Londra e nei dintorni e le nostre esibizioni ruotavano sul paranormale. Mi presentarono Rod in privato dicendomi "questo è Rod Dickinson si occupa di UFO e cose strane e ha fatto pure dei Crop Circles". Decidemmo allora di costituire un gruppo professionale allo scopo di andare fuori ogni anno e costruire Cerchi.. 

SJS: Mi hai domandato s avessi provato emozione quando ho visitato un Crop Circles. Sei mai andato in uno che non hai fatto tu e provato strane sensazioni o ti sei sentito a disagio? 

JL: Non sono mai stato emozionato o a disagio in un cerchio, ma abbiamo visto strani fenomeni aerei quando eravamo al lavoro facendo cerchi. 

SJS: Non erano per caso aeroplani o elicotteri? 
JL: Assolutamente no. Voglio affermare che noi notte dopo notte avevamo una palla di fuoco che si librava intorno e volava dietro ai cespugli, non poteva essere un aereo. Ritornando al 1994, ho avuto tre esperienze in due settimane. Abbiamo lavorato parecchio nel 1994 ed andavamo con un giornalista, ebbene abbiamo avuto questi lampi di luce come sparati nei nostri volti da un flash fotografico. Abbiamo pensato che qualcuno avesse legato una macchina fotografica a qualche albero, ma tutto ciò appare molto strano. Abbiamo avuto esattamente la stessa esperienza nella stessa settimana qualche giorno dopo. Avevamo uno spazio aperto di circa 100 piedi intorno, ma tutti noi avevamo la sensazione di avere le luci vicinissime a noi, giusto di fronte. Erano molto ben localizzate. Non era una nave da 400 piedi con le luci intorno ad essa. Accadde una terza volta la settimana successiva. Stavamo completando l'ultima formazione dell'anno ed eravamo all'ultimo anello esterno. Stavamo in prossimità della pietra di guida e quando stavo per segnare la linea tra la pietra e chi stava al centro apparve di nuovo la massiccia freccia (fulmine) di luce. 
Abbiamo visto queste strane manifestazioni aeree – roba che volava in cielo – non solo quando costruivamo i cerchi ma anche quando siamo andati a rivisitarli. Quasi tutti quelli che hanno costruito cerchi ha visto fenomeni aerei anomali o UFO in associazione con i loro cerchi o con cerchi che altre persone hanno fatto o anche di formazioni i cui autori sono sconosciuti. 

SJS: Questo non ti preoccupa abbastanza da farti smettere questo lavoro? 
JL: No, no. Però mi turba, e ritornando al 1994 quello fu l’ultimo che facemmo quell’anno. Non c’è stato niente di realmente minaccioso, si trattò solo di qualcosa di “strano”.  Quello che possiamo certamente supporre e che i cerchi catalizzano altri eventi paranormali, anzi possiamo affermarlo senza ombra di dubbio. 

SJS: Puoi farci qualche esempio? 
JL: Abbiamo avuto casi in un campo in cui avevamo uno schema che lasciavamo incompleto di un cerchio e tornavamo il giorno dopo per vedere come sembrava alla vista ebbene trovavamo aggiunto il cerchio che avevamo omesso. Non avevamo detto a nessuno cosa stavamo facendo né quando lo stavamo facendo; la probabilità che un altro gruppo avesse trovato il nostro campo e che conoscesse cosa stavamo realizzando è nulla. Nessuno sapeva cosa avevamo in mente di fare. Ci sono cose così? Devo concludere che si tratta di un evento paranormale. E’ senza spiegazione. 
Qualche anno fa ci è anche capitato di visitare un campo e decidere che esso era adatto per un nostro lavoro; dopo aver deciso il diagramma da disegnare scendemmo nel campo di giorno e trovammo che il disegno scelto da noi si trovava già bello e fatto senza che noi avessimo mosso un dito. 

SJS: Credete che si sia verificato qualche fenomeno? O siete scettici? 
JL: No, non sono del tutto scettico; sono molto aperto nel giudicare queste cose. Ho molte e molte esperienze inesplicabili, non solo riguardo ai cerchi ma anche al di fuori , come le ha un credente o qualsiasi altra persona in questo Pub. Veramente. 

SJS: Realizzi cerchi solo nel Wiltshire o li fai anche in altre contee? 
JL: Anche al di fuori, ma questo posto ha qualcosa di magico, per posto intendo il triangolo di Wiltshire, Avebury Stone Circles, Silbury Hill e Stone Henge. Quando realizzi un cerchio in questi luoghi, in un posto giusto, vicino ad un sito sacro, esso diventa più della somma delle sue parti. Per esempio se si fa un cerchio da qualche parte nel Sussex, non può avere lo stesso potere. 

SJS: Quindi limitate la maggior parte dei lavori in queste regioni perché le trovate psichicamente creative. 
JL: Sembra di si. 

SJS: Questo vi va a genio? 
J: No, non ci entusiasma. Questo è il peggior posto per fare i cerchi perché tutti si aspettano di trovarli qui. La gente va in giro per i campi ostacolandoci non poco nelle nostre realizzazioni. Sarebbe molto più facile per noi andare nel bel mezzo di qualsiasi posto a fare cerchi ma noi sentiamo molta più forza qui. Siamo anche presi in giro dai ricercatori perché confondiamo le acque, ma non credo che sia così. Noi facciamo parte integrante del fenomeno; una parte centrale; un contributo. In nessun modo noi confondiamo le acque. I cerchi che noi realizziamo sono genuini. 

SJS: Genuini perché siete ispirati nel farli. 
JL: Genuini perché catalizzano altri fenomeni paranormali. 

SJS: Ho visto molti cerchi fatti nella zona recentemente e voi non ne avete fatti nel corso dell’anno, vero? 
JL: Ho affermato che non ne abbiamo fatti quest’anno a causa di Colin Andrews. 

SJS: Abbiamo sentito che Colin ha ricevuto una donazione da Rockefeller . Avete fatto qualche cerchio prima di questo annuncio? 
JL: No non ne abbiamo fatti quest’anno. 

SJS: Ho parlato con le abbastanza poche persone qui intorno che sono coinvolti nel fenomeno e nessuno di loro è rimasto impressionato da alcuno di questi cerchi. I cerchi realizzati in questa stagione non sembrano essere genuini, nel senso di fenomeni non-umani. 
JL: Te l’avevo detto, eravamo indaffarati (ridendo). 

SJS: Impegnati in qualche altro lavoro? 
JL: Esattamente. 

SJS: Sono stato in uno di questi cerchi e non era, come dite da queste parti “gobsmacked” (letteralmente impermeabile agli sputi, nel senso, probabilmente, che non era un capolavoro) 
JL: Molte persone sembrano pensare che molte delle formazioni che sono apparse qui nel Wiltshire e intorno alla regione sono abbastanza scadenti e come penso io sotto lo standard. Io penso che vi sia un nuovo gruppo o nuovi gruppi che sono abbastanza bravi ma non lo sono abbastanza ovviamente. 

SJS: Così credi che ci siano due o tre nuovi gruppi che stanno lavorando? 
JL: Si penso che ci siano due gruppi chiave nel Wiltshire, che posso chiamare Circles Makers , persone che fanno le nostre stesse cose con i nostri stessi intenti. 

SJS: Altri due oltre al vostro, quindi tre? O sto ragionando male? 
JL: Voglio affermare che nei due c’è anche il nostro. Siamo noi e un altro gruppo. 

SJS: Avete collaborato e scambiato esperienze? 
JL: Piuttosto molti Circles Makers hanno collaborato nel passato. 

SJS: Per un cerchio più grande, dovete essere sei o sette persone a lavorare, invece di tre? 
JL: No, non ci dovrebbero essere mai più di quattro persone per fare un cerchio. 

SJS: Perché? 
JL: Perché il tutto diventa troppo caotico. Intendo dire che con un numero così alto di persone se ne dovrebbero tenere almeno due ai lati del campo a non far niente. E’ impossibile coordinare più di quattro persone. La gente dice che ci vogliono almeno 50 uomini. Ce ne vuole un minimo di uno ma non più di quattro. 

SJS: Siete mai tornati in un cerchio da voi fatto per osservare la reazione delle persone? 
JL: Si, qualche volta. Però è difficile, dopo che un cerchio appare, farsi vedere nei pressi di Wiltshire perché moltissime persone mi riconoscono. E’ una pessima idea perché la gente ne desume che è opera nostra. Qualche volta torniamo indietro per rivedere i cerchi ma possiamo rovinare la formazione se torniamo indietro e ci giriamo attorno. Per questo lo facciamo raramente. Probabilmente l’unica volta che io sono in un cerchio è alla fine della notte in cui lo ho fatto. Dal 1994 sono stato in tre o quattro formazioni. Ma voglio chiarire questo punto: trovo molto ironico il fatto che quando noi andiamo in un campo e abbattiamo il frumento siamo visti come criminali mentre se un extraterrestre viene ed abbatte il frumento ciò è considerato un regalo. Che differenza c’è fra il frumento che abbattiamo noi e quello che abbatte un extraterrestre? 
Nei cerchi che noi facciamo – nel caso abbattiamo il frumento – il contadino può abbassare il tagliafrumento e raccoglierlo lo stesso. Non distruggiamo nessun raccolto. L’unico frumento che viene distrutto è quello per opera della gente che va a visitare i cerchi. E, se le persone vengono in gran numero, il contadino può far pagare un biglietto e il suo guadagno è molto maggiore. Nel 1996 un contadino a Stone Henge guadagnò in quattro settimane circa 30.000 sterline che è molto superiore al valore del raccolto. E se li ha fatti fermare in prossimità del cerchio senza farli entrare ha potuto effettuare comunque la raccolta del grano. L’unica cosa di cui siamo colpevoli e di essere entrati illegalmente. Se io fossi stato un contadino avrei messo mano al mio fucile. 

SJS: Hai mai avuto nei sogni delle visioni di simboli o cose che hai incluso nei tuoi lavori e che potrebbero venire dall’inconscio collettivo? 
JL: Le idee per i nostri lavori possono venire da qualsiasi cosa, dagli annunci dei giornali o da altro. 

SJS: Hai qualche precedente esperienza o titoli accademici in geometria? 
JL: Ho due titoli e due M.A.’s (?) 

SJS: Prendi qualche idea dai libri di geometria? 
JL: Come ti ho detto, prendiamo ispirazione da qualsiasi cosa, si anche da quello. Hai visto il documentario della NBC? 

SJS: Si. 
JL: Hanno affermato che noi non avevamo nessun interesse per la geometria sacra e questo è totalmente errato. Cerchiamo sempre di usare un significato aureo, e codificare una rapporto sacro nelle nostre formazioni. 

SJS: D’accordo sei nel mezzo della notte, è buio e tu stai cercando di lavorare dando un aspetto di geometria sacra. So che sei un artista ma comincio ad essere un poco confuso. Come riesci a mantenere l’integrità geometrica di un simbolo? 
JL: Come trasferisco lo schema nel campo? 

SJS: Si. 
JL: Ti faccio vedere qualche schizzo che ti ho portato. 
(John esibisce uno schema laminato di un crop circle che era stato eseguito per il documentario della NBC.) 
JL: Questo è quello che abbiamo fatto per la NBC. Naturalmente ti faccio vedere questo perché non rivendichiamo la costruzione di nessun cerchio. Questo è sicuramente fatto da mani umani. E’ così che si vede nel campo. 

SJS: Ho visto quel documentario; afferma che avete impiegato sei ore per farlo. 
JL: Hanno sbagliato. Lo abbiamo fatto in quattro ore. Noi non abbiamo niente a che fare con il commento del documentario. 
Ci hanno trascurato in maniera totale. Intendo dire che non prova nulla. Se vuoi fare un cerchio in una notte quattro ore è il tempo che hai a disposizione se ne impieghi sei rischi di finire in piena alba. 

SJS: Perché allora hanno cambiato? 
JL: E’ disdicevole. Ma questo è un tipico schema che noi facciamo nei campi. 

SJS: Così ognuno di voi ha questo? 
JL: Si. 

SJS: Avevate una torcia in capo? 
JL: No. E’ stupefacente come puoi vedere di notte. Dopo un po’ la tua retina si allarga e si puoi vedere. 

SJS: Dite “O.K. Rod stai finendo?” o fate insieme pezzo per pezzo? 
JL: Noi ideiamo una procedura di costruzione. 

SJS: E naturalmente avete dovuto tracciarlo in Inghilterra perché piove ogni giorno! 
JL: Bene, attualmente no. Questa è la prima volta che abbiamo dovuto tracciarlo perché la NBC aveva un buon budget. 
(Della traduzione di queste ultime due righe non sono sicuro a causa dell’uso del verbo Laminate) 

SJS: Posso domandarvi che tipo di pagamento avete avuto? 
JL: No non puoi. 

SJS: Sono molto curioso su quanto vi hanno pagato. 
JL: Bene, se spegni il registratore, te lo dico. 

SJS: Prima che dai “Black Watch, hai mai ricevuto qualche minaccia? 
JL: Oh si, principalmente via e-mail, settimanalmente. Sono solo idioti. 

SJS: Che tipo di commenti ti arrivano? 
JL: Gli stessi che dai Black Watch, minacce sulle proprietà, etc… 

SJS: Sai qualcosa su questi Black Watch, hai fatto indagini? 
JL: Sappiamo chi sono. Non è niente. Non significano niente. 

SJS: Ho chiesto in giro. 
JL: E cosa hai trovato? 

SJS: Ho saputo che non è nessuno dei ricercatori, non è il loro uso e ho parlato con una persona che ha due teorie su chi potrebbero essere. 
JL: E cosa ti ha detto? 

SJS: Fuori dalla registrazione. 
JL: Io conosco una persona che è un Black Watch adesso e lo ha ammesso, non è niente. 

SJS: Cosa ti preoccupa di più riguardo la sicurezza di questo lavoro o hobby ? 
JL: Per noi la maggiore preoccupazione è essere catturati.  Non è una stupido essere minacciati per lettera è invece essere catturati. Essere catturati mentre si fa in cerchio ti fa rischiare da una piccola o forte multa fino a tre mesi di prigione in base a chi ti giudica. Le uniche persone che sono state perseguite con successo per avere fatto un cerchio sono un gruppo di studenti ungheresi che nel 1992, dopo aver fatto dei cerchi, se ne assunsero la responsabilità in TV e furono successivamente denunziati dal contadino. Inizialmente la multa fu di 10.000 sterline, ma il giudice successivamente la cambiò nell’equivalente di circa 49 sterline che era il valore del grano che avevano danneggiato. Il grosso del danno fu, infatti, recato dalle persone che andarono a visitare il cerchio. Ciò conferma quello che ti avevo già detto. 

SJS: Così voi non pubblicizzate quello che avete fatto per non essere coinvolti in dei processi? 
JL: No. 

SJS: Non è il tipo di lavoro che va firmato? 
JL: No, per la sua vera natura, quello che facciamo deve essere anonimo. Nel momento in cui noi diciamo di essere autori di quell’opera noi la uccidiamo. La ragione per cui un crop circle ha la sua forza è proprio la sua inesplicabilità, il suo mistero. 
Se tu rivendichi un cerchio prosciughi tutto il potere e il mistero che ha. La gente dice che è opera umana. Perde il suo interesse. Così non è il timore di una punizione ma la paura di distruggere il potere dei nostri manufatti. 

SJS: Paul Vigay ha usato degli apparati elettronici per misurare l’energia residua ed è giunto alla conclusione che i cerchi fatti dall’uomo non hanno energia residua. 
JL: Come è arrivato a queste conclusioni? Come fa a sapere se ha fatto misurazioni in una nostra formazione? Io so per sicuro che egli ha fatto una misurazione in una nostra formazione. 

SJS: Ho una domanda su Head-Space. E’ uno strano posto per costruire il vostro sito. 
JL: Head-Space è della mia compagnia. Head-Space è un server di arte commerciale per progetti artistici ed è per questo i Circlemakers sono là. 

SJS: Sembra un po’ di cultura pop (?); non sono sicuro perché lo usate: forse vi fa un buono sconto? 
JL: La mia compagnia paga per ospitare il suo sito. Io sono pagato dalla mia compagnia per lavorare e produrre il sito dei Circlemakers. 

SJS: Così sono interessati alla questione? 
JL: Sono altruisti e sostengono l’arte. Il sito è un forum che ci serve a parlare su ciò che facciamo. 

SJS: Così è uno dei progetti per cui sei pagato, lo sei per altri? 
JL: Certamente si. 

SJS: Oltre alla tua compagnia e allo sporadico assegno della NBC, hai altri fondi? 
JL: Si, ma la maggior parte dei soldi lo spendiamo in benzina, ricordatevi che viviamo a Londra, non ne ricaviamo profitto, è solo un hobby! 

SJS: Cambiate spesso macchina per timore di essere riconosciuti? 
JL: Spesso usiamo macchine a nolo, siamo molto prudenti. 

SJS: Parcheggiate la macchina dove non può essere vista? 
JL: Si, abbiamo imparato a posteggiare la macchina a non meno di uno o due miglia , in relazione al fatto che il campo può essere visto.  Io lavoro molto più duramente dei ricercatori. (Ridendo) Prendiamo molti rischi. Mi scoccia molto essere considerato persona da divertimento per i ricercatori. Io sono più credente che qualunque altro. 

SJS: Per favore ripetilo di nuovo. Perché non hai fatto cerchi quest’anno? 
JL: Certe volte lo vogliamo e certe volte no. Io penso che essendoci certi rischi in quello che facciamo quando questi superano i benefici, a quel punto decidiamo di smettere. Io non voglio smettere in tribunale, è una cosa non di mio gusto … 

SJS: Ho saputo che Colin Andrews ha ricevuto una donazione da Larence Rockefeller , ma non so se ciò ha implicato l’assunzione di investigatori privati per seguire i Circlemakers. E’ una parte della donazione? 
JL: Assolutamente. Egli ha fatto un comunicato stampa ieri. Io penso che è qualcosa che può danneggiare il fenomeno. 

SJS: Posso vedere che è in stato di frustrazione e vorrebbe restringere il campo di ricerca. 
JL: Penso che passerà dei brutti periodi. Non avrà nessuna spettacolare formazione quest’anno. Così si sta sparando sul piede. 

SJS: Devo domandarti una cosa che mi imbarazza anche perché mi è stato domandato da altre persone qui, non lavori per la CIA vero? 
(Ridendo) 
JL: Posso capire perché la gente pensa che noi lavoriamo per la CIA, stiamo attaccando il loro sistema di pensiero. La prima linea di difesa – se noi possiamo provare che facciamo formazioni complesse – è che noi siamo finanziati o dobbiamo lavorare per il governo, o siamo agenti della disinformazione che stanno cercando di screditare il fenomeno. Io penso che è facile tessere complesse teorie sulle cospirazioni che hanno il 20% di verità e che per l’80% sono falsità. Io penso che i servizi segreti e il governo non hanno nessun interesse nei cerchi. 

SJS: Sicuro? Cosa ne pensi degli elicotteri? 
JL: Quali elicotteri? Forse sono curiosi di vedere un cerchio. 

SJS: Quindi escludi che il governo possa avere qualche tipo di interesse nei cerchi? 
JL: Assolutamente. Non vedo nessuna ragione. 

SJS: Così pensi che potrebbero esserci più di quattro gruppi che lavorano nel Regno Unito? 
JL: Possono esserci piccoli gruppi di persone che fanno un paio di cerchi ogni tanto ma esistono solo due reali gruppi di Circlemakers che sono organizzati in un team. 

SJS: Due Team? Siete il team A o il team B? 
JL: Il team A era il nostro predecessore. Era un gruppo che lavorava nel Wiltshire negli anni 80.Quando abbiamo cominciato nel 1994 erano chiamati A Team , le persone che avevano fatto la formazione del Barby Castle. Noi non siamo l’A Team, siamo i Circlemakers. 

SJS: Per quanto tempo hai intenzione di fare questo John? Sei piuttosto vecchio a 29 
JL: Non lo so. E’ difficile dirlo veramente. Non è la sola cosa che facciamo. Voglio dire che stiamo lavorando ad altri progetti. 

SJS: Tipo? 
JL: Non lo posso dire. 

SJS: Non lo puoi dire? 
JL: No. Noi abbiamo un’intera portata di progetti di cui i crop circles è l’unica cosa di cui parliamo pubblicamente in termini di nostri manufatti. La ragione è che i cerchi hanno una storia di invenzioni umane, principalmente sono stati una storia di burle e dibattito pubblico sulle burle. Rilasciamo interviste come queste senza danneggiare il fenomeno, mentre riguardo agli altri progetti un’intervista come questa sarebbe molto dannosa. 

SJS: Sono di natura artistica gli altri progetti? 
JL: Si, assolutamente. Sono esattamente lo stesso; sono progetti artistici nascosti. 

SJS: Atterrerete in qualche campo a bordo di un’astronave. 
JL: I progetti artistici nascosti fanno parte del campo del paranormale, ma non possiamo parlare di loro. 

SJS: Ma incutono paura o soggezione? 
JL: Entrambi. 

SJS: Volete spaventare la gente? Intendo dire che c’è abbastanza paura nel mondo da poter girare intorno al globo 20.000 volte. 
JL: Io penso che qualcuno è spaventato dai crop circles. La gente ha timore dell’incomprensibile. Quando hai a che fare con il paranormale sei destinato a terrorizzare la gente. 

SJS: Come dividi il tempo fra i crop circles e gli altri progetti nascosti? 
JL: Facciamo i cerchi d’estate e facciamo le altre cose per il resto del tempo. 

SJS: Così le altre cose non riguardano le piante? 
JL: No, no …

(Sherry ha in progetto di includere altro sulla sua discussione con John Lundberg e altri Circklemakers nel suo rapporto finale).
Copyright 1998 by NewHeavenNewEarth
Traduzione di Davide Ferrara (1998).

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Fonte: link intervista
CUN Sicilia: link
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