Auguri ai papà

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Hybrid1973
00martedì 19 marzo 2013 16:59
mmm, nel forum manca un pò di sentimento.

Auguri a tutti i papà presenti e di passaggio.
biancofive
00martedì 19 marzo 2013 18:24
Grazie Hybrid...

Me ne ricorderò per quando avrò della prole. [SM=g8149]




OggettoVolanteIdentificato
00martedì 19 marzo 2013 20:46
Ecco,io non sono papà,per cui.....
non ho più neppure un papà,nuovamente per cui.....
Hybrid,niente niente che oggi sei venuto a scassà le balle?
[SM=g8298]
Nuit.Dea
00martedì 19 marzo 2013 21:04
Io ci ho provato a farglieli anche se a modo mio.
Non credo abbia apprezzato.
Quindi sapete una cosa?
Al diavolo...
sgittario
00martedì 19 marzo 2013 21:17
Re:
Hybrid1973, 19/03/2013 16:59:

mmm, nel forum manca un pò di sentimento.

Auguri a tutti i papà presenti e di passaggio.




Grazie caro [SM=g27987]
Hybrid1973
00venerdì 22 marzo 2013 16:35
Quando ho inserito il messaggio avevo poco tempo ed è da un pò che ho letto le vostre risposte ma posso esprimermi meglio e ri-rispondere solo ora.
Per me il papà non è solo colui che ti mette al mondo e la famiglia in generale non è composta necessariamente da chi ha legami di sangue con te.
Per me il papà è colui che dedica parte del suo tempo e delle sue risorse per crescerti, che si prende cura di te e che vuole il tuo bene.

Quindi per essere papà, basta avere una creatura della quale ci si prende cura con amore:
può essere un pesciolino rosso o un animale domestico qualsiasi, può essere un figlio tuo o solo della donna con cui vivi e ami o con cui hai vissuto o amato.
E' un ruolo scollegato dalla vita di coppia ma spesso è una delle poche forme di amore incondizionato, nei confronti del quale non c'è (o non dovrebbe esserci) gelosia.

Quando stavo per diventare papà, pensavo che per me la vita sarebbe peggiorata, che avrei dovuto sacrificare qualcosa di grande.
Quando poi lo sono diventato, ho capito che la mia vita è solo migliorata e sono arrivato a chiedermi come ho potuto vivere senza figli fino ad allora.
Quel giorno è cambiata anche la visione del prossimo da parte mia. Ho iniziato a pensare che è solo per un caso che la gente che incontro non è mio figlio e/o non è il mio papà, e questo mi ha portato ad avere un approccio verso gli altri diverso, forse migliore.
A volte se c'è una persona molto diversa da te, che non ti va a genio, la eviti, fai finta che non esiste. Essere papà significa invece cercare di avvicinarsi al proprio figlio anche se sta diventando diverso da te o da come avresti voluto che fosse. Da questo punto di vista essere papà ti porta a combattere un lato di te stesso.

E' vero ho sacrificato qualcosa, ma l'ho fatto con piacere e con la lucidità di poi, mi sono reso conto che ho davvero sacrificato il superfluo.


biancofive
00venerdì 22 marzo 2013 16:51
Re:
Hybrid1973, 22/03/2013 16:35:

Quando ho inserito il messaggio avevo poco tempo ed è da un pò che ho letto le vostre risposte ma posso esprimermi meglio e ri-rispondere solo ora.
Per me il papà non è solo colui che ti mette al mondo e la famiglia in generale non è composta necessariamente da chi ha legami di sangue con te.
Per me il papà è colui che dedica parte del suo tempo e delle sue risorse per crescerti, che si prende cura di te e che vuole il tuo bene.

Quindi per essere papà, basta avere una creatura della quale ci si prende cura con amore:
può essere un pesciolino rosso o un animale domestico qualsiasi, può essere un figlio tuo o solo della donna con cui vivi e ami o con cui hai vissuto o amato.
E' un ruolo scollegato dalla vita di coppia ma spesso è una delle poche forme di amore incondizionato, nei confronti del quale non c'è (o non dovrebbe esserci) gelosia.

Quando stavo per diventare papà, pensavo che per me la vita sarebbe peggiorata, che avrei dovuto sacrificare qualcosa di grande.
Quando poi lo sono diventato, ho capito che la mia vita è solo migliorata e sono arrivato a chiedermi come ho potuto vivere senza figli fino ad allora.
Quel giorno è cambiata anche la visione del prossimo da parte mia. Ho iniziato a pensare che è solo per un caso che la gente che incontro non è mio figlio e/o non è il mio papà, e questo mi ha portato ad avere un approccio verso gli altri diverso, forse migliore.
A volte se c'è una persona molto diversa da te, che non ti va a genio, la eviti, fai finta che non esiste. Essere papà significa invece cercare di avvicinarsi al proprio figlio anche se sta diventando diverso da te o da come avresti voluto che fosse. Da questo punto di vista essere papà ti porta a combattere un lato di te stesso.

E' vero ho sacrificato qualcosa, ma l'ho fatto con piacere e con la lucidità di poi, mi sono reso conto che ho davvero sacrificato il superfluo.



Woowwww, cavolo Hybrid... da incorniciare.

Condivido al 100%. [SM=g8149]



Nuit.Dea
00venerdì 22 marzo 2013 21:30
Re:
Hybrid1973, 22/03/2013 16:35:



Per me il papà è colui che dedica parte del suo tempo e delle sue risorse per crescerti, che si prende cura di te e che vuole il tuo bene.





Mi sta molto a cuore questo thread per l'estrema sensibilità che Hybrid sta adoperando nel parlarne.In effetti è un tema delicato.
A questo mondo si studia per diventare avvocati, ingegneri, professori, ma per diventare genitori non si prende nessuna Laurea.
Forse con un pò più di responsabilità ( prima )si eviterebbe (poi) quella sofferenza che contraddistingue persone che hanno avuto falle nel rapporto genitoriale.
Chi fa parte della schiera può comprendere molto bene quel che sto dicendo.
In quasi tutte le favole sono i padri a prendersi cura dei figli ( Ci avete mai fatto caso?). La mamma non c'è mai o è morta da tempo. Prendiamone una da esempio. Pinocchio. Geppetto ha creato lui stesso il suo amato figlio desiderandolo ardentemente.
E i bambini crescono immaginando questo padre perfetto..il padre amorevole.
La realtà poi in certi casi è ben diversa. E il bambino/a cosa si ritrova tra le mani? Un libro inventato..
E cresce disorientato, sospettoso e solo.
In cerca per tutta la vita di quell'amore mancato..di quella carezza mai data.
Scusate la tristezza del discorso. Questo è un Thread che ha tutta l'aria della festa. Ma esistono tante realtà. E io ne ho raccontata una..ma nulla che non sappiate già.

Saluti

Hybrid1973
00sabato 23 marzo 2013 00:44
Ciao nuit.dea

Personalmente conosco dei papà che sono solo papà biologici.
Non è che sentano molto trasporto nei confronti dei figli o almeno così pare.
Alcuni costruiscono una immaginaria bolla di cristallo intorno ai figli, cercando di prevenire ogni trauma e offesa;
altri li trattano in maniera rude per renderli forti, per prepararli alla lotta per la sopravvivenza nella vita.

Penso che come tante cose, il giusto modo di agire stia nel mezzo o al limite leggermente spostato verso l'uno o l'altro comportamento tanto da compensare l'inclinazione naturale del figlio.
Il fatto comunque è che un genitore non te lo scegli. Te lo trovi così come è. Come del resto non ti scegli un figlio.
Certo l'ideale sarebbe che dal momento che si hanno dei figli, il genitore si prende la responsabilità di creare l'ambiente migliore per la prole (e scusa se uso un termine così...animale).
C'è anche da dire che quello che un genitore ritiene giusto insegnare o desiderare per la propria famiglia, potrebbe non esserlo in assoluto e magari il figlio non sa o non vuole recepire o al momento non riesce a capire. Sai come si dice: "non c'è un buon maestro se non c'è un buon allievo" e anche viceversa direi, tant'è che in una stessa famiglia, da 2 stessi genitori, possono venire fuori 2 figli di cui uno poliziotto e l'altro ladro - come banale esempio.

Avere un padre comunque, ti porta a capire come vorrai e come non vorrai essere tu quando diventerai genitore.
Da questo punto di vista la sofferenza di chi ha avuto un padre distante e assente, potrebbe anche trasformarsi nella gioia dei suoi figli che avranno un padre presente.

Il che è comunque un buon insegnamento.

Quando mio figlio era piccolo, io per lui ero un Dio. Io non uso mai la lettera maiuscola per parlare delle divinità, ma per lui ero un Dio; da imitare, da rispettare, da cercare sempre.
Mi sentivo così importante! Mai sentito così prima di allora - nè dopo.
Vedevo che le scelte che avevo fatto, le rinunce, i sacrifici, davano i loro frutti e lui mi appoggiava in tutto.
Oggi ha 13 anni e si sa che è un'età difficile. Ma per quanto sia un pò diverso tra noi e non ci sia più la stessa sintonia, sono sicuro che il seme che ho gettato nei primi anni, ha dato luce a una piantina verde e sana che ora è avvolta - non soffocata - nei rovi dell'adolescenza ma che nel momento della maturità, potrà manifestarsi di nuovo.

Penso di avere agito bene con lui e sono a posto con me stesso. Non potrò rimproverarmi di non esserci stato perchè sono stato presente eccome, nè potrò rimproverarmi di non essere il padre giusto per lui perchè ognuno ha dei limiti. Ho cercato di dare il meglio di me il che potrebbe non essere stato sufficiente, non lo escludo.



Nuit.Dea
00sabato 23 marzo 2013 09:06
Sei un bravo papà...così si deduce.
Onore a te.
Saluti..
Hybrid1973
00mercoledì 19 marzo 2014 15:35
Buona festa del papà
Stige81
00mercoledì 19 marzo 2014 16:56
Condivido il pensiero, buona festa a tutti i papà, chi lo sa...
OggettoVolanteIdentificato
00mercoledì 19 marzo 2014 20:38
buone feste ai papà, soprattutto a chi li ha !
biancofive
00mercoledì 19 marzo 2014 23:02
Tanti auguri a tutti i ragapapà del forum. [SM=g8336]




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