I rapiti: quinta colonna o cavallo di Troia?

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Gabrjel
00venerdì 10 febbraio 2012 11:35
Ovunque, ormai, il tema dei presunti rapimenti di essere umani perpetrati da extraterrestri, è recepito nell'ambito ufologico come una minaccia oscura e malefica ai danni del genere umano, quasi come un'ombra che costantemente segue l'uomo e questo pericolo viene sentito come tale ancora di più di una pur sempre possibile ma fantastica invasione aliena della Terra.
Non è frequente trovare, in campo ufologico, delle donne impegnate seriamente. In USA ve ne sono, beninteso, e nomi come quelli della compianta Karka Turner (recentemente scomparsa) e di Linda Moulton Howe sono già noti a tutti. Fatto è che anche in Italia abbiamo qualche esempio, se pur a livello discreto nell'ambito del CUN. Buon saggio di tale impegno è il testo di Morena Sighinolfi che qui presentiamo.
Com'è noto la tematica delle "abduction", oltre che estremamente complessa e difficile, sta ormai da tempo debordando verso altri ed ancor più inquietanti aspetti: quelli del coinvolgimento, in tale ambito, dell'intelligence e delle Autorità. Il che non solo complica maggiormente il quadro, ma lo rende anche più contraddittorio.
Così scenari propri di contesti quali quelli di gruppi di potere reali o presunti (Bilderberg, Trilaterale, Illuminati e simili da un lato e "Majestic-12" o "MJ-12" e "Cabala" dall'altro) si mescolano a quelli propri di vari organismi di spionaggio, intelligence e ricerca (CIA, NSA, RAND, ecc.); e l'attività di certi "rivelatori", da Lear a Cooper, da Dean a Lazar, da Hamilton a Wolf (per non parlare del compianto Colonnello Corso) a prospettive collegabili a concetti quali "Nuovo Ordine Mondiale" o a progetti occulti di controllo globale (Mind control, Echelon, ecc.) che vedono nel "Grande Fratello" di George Orwell un inconsapevole profeta.
Deliri destituiti da ogni fondamenti? Voluta contro-informazione per gestire al meglio l'obiettivo-chiave delle Autorità e cioè la disinformazione?
Forse. Comunque le considerazioni qui espresse da Morena Sighinolfi presentano un tentativo di interpretazione globale di certi fatti e dati e non devono essere considerate che per quello che sono: un primo abbozzo di un vasto quadro di difficile lettura che, nondimeno, occorre tentare di delineare per capire.
Senza avere la pretesa di avere acquisito delle certezze, ma nondimeno senza nulla escludere.
In ufologia, come sottolineava Aimé Michel, fare affermazioni è difficile; ma ad escludere qualcosa c'è sempre tempo.
Nella trama sottile del rapimento l'uomo intuisce una vasta ragnatela che lo imprigiona sempre di più ogni qualvolta egli tenti un qualche movimento per liberarsi dall'angosciosa sensazione di non avere in realtà "vie d'uscita".
Il terrore che pervade il rapito scaturisce non tanto dalle ferite psichiche e fisiche che gli vengono inferte, ma dalla precisa sensazione di non possedere più la libertà di scelta.
Rimane in effetti da chiarire in quale ambito si possa parlare di reale libertà di scelta o di libero arbitrio nella nostra società occidentale, in cui ogni azione o decisione è demandata ad artifizi tecnologici (inventati ed inseriti appositamente nella vita quotidiana di ogni individuo) da una élite ristretta di tipo politico-scientifico che non ha nulla da spartire con i principi dell'etica.
In questo contesto la tela costruita dalla vedova nera "uomo" non si delinea molto diversamente da quella tessuta dalla possibile vedova nera "alieno". La parola d'ordine di un esercito terreno così agguerrito è infatti "potere assoluto" e le loro armi non hanno più il colore abbagliante dell'acciaio. Le tinte sfumano e diventano invisibili, ormai nascoste in un chip neurale: per cui basta un segnale per ottenere una reazione, lo stesso segnale che guida un'automobile e decide al posto dell'autista cosa è meglio fare. Certi organi addetti all'esercizio del pensiero, nell'uomo comune, potranno allora anche atrofizzarsi.
Circa i "rapiti", in questa fosca visione del "progresso scientifico" odierno si impone dunque una domanda che sorge a livello sotterraneo ed esige una risposta: "Dove risiede la differenza fra un possibile controllo mentale alieno e un possibile controllo mentale terrestre?"
La risposta non può essere elusiva tantomeno superficiale. Tale esigenza impellente trae origine dalla sentita necessità della speranza in un mondo e in una qualità della vita migliori.
Questa necessità è però sovrastata da un malessere profondo, interiore e schiacciante nell'individuo che non riesce a scoprirne l'origine perché è impigliato nei fili trasparenti della ragnatela. E da qualsiasi parte si volga lo sguardo non riuscirà mai ad avere uno scontro diretto con l'artefice di questa, il ragno, di cui si intuisce la presenza senza mai verificarla direttamente.
La visione è sfuggente ma la sofferenza è reale ed acuta. E in una; tale situazione patologica non possono venire propinate cifre, statistiche e nuove teorie che esplichino la funzione consolatoria di anti-infiammatorio.
Alla cavia da laboratorio poco importa infatti di oggettività e parametri dello studio scientifico; essa è e resta "il" soggetto in questione a cui nulla viene risparmiato per ottenere le verifiche.
L'impatto con la realtà diventa così travolgente, e non ci si può esimere dall'ascoltare testimonianze all'apparenza incredibili quali quella di un Robert Neaslund, particolarmente sconcertanti anche in rapporto al fenomeno degli "impianti" che coinvolge sempre di più il problema dei "rapiti da UFO".
Chi scrive ha letto per la prima volta un articolo sul caso Neaslund sulla rivista "Neural" n. 5 dell'aprile-marzo 1995. L'articolo si intitolava "Intrusioni cerebrali". La giornalista Lucilla Quaglia specificava di aver verificato le affermazioni di Robert Neaslund (R.N.) visionando le sue radiografie.
La storia: il suo protagonista è un cittadino svedese che nel 1995 aveva 54 anni. Nel 1967 egli si sottopose ad un banale intervento al setto nasale all'ospedale di Söder di Stoccolma. Il dottor C. Strand, durante l'intervento, inserì nel cervello del soggetto, attraverso le cavità nasali, un microtrasmettitore cerebrale in sperimentazione. Dopo cinque anni R.N. andò in prigione per frode e in carcere gli sarebbero stati impiantati altri quattro trasmettitori dello stesso tipo. Nel 1978, anno in cui riacquistò la libertà, R.N. avrebbe vissuto con questi cinque impianti, e il Ministero della Sanità svedese minacciò di dichiararlo malato di mente se non avesse smesso con le sue reiterate richieste di attenzione. Nel 1978 e nel 1982 egli riuscì infine a farsi operare e togliere due trasmettitori. Nel 1987 all'ospedale St. Carolus a Djakarta in Indonesia Neaslund incontrò poi il prof. Hendayo che si dichiarò disposto ad operarlo. Era il 4 agosto e l'operazione doveva avvenire il giorno dopo. Il 5 agosto il prof. Hendayo cominciò a comportarsi stranamente e consigliò R.N. di non operarsi. Ma questi non accettò il consiglio. Appena giunto in sala operatoria irruppero due sconosciuti che gli fecero una puntura di sedativo. Neaslund si svegliò mentre l'operazione era in corso e si accorse di avere mani e braccia immobilizzate mentre una persona gli teneva ferma la testa e un dottore stava incidendo la sua fronte in cui fu introdotto un altro modello di trasmettitore cerebrale a forma di ombrello. R.N. dice che attraverso quegli aggeggi lo starebbero monitorando e usando come cavia, attuando (in Svezia) lo stesso tipo di sperimentazione sul controllo mentale e gli effetti delle radiazioni che sarebbe stato condotto in America negli anni Sessanta.
Sia come sia, la IBM per conto proprio sta conducendo esperimenti con un chip neurale denominato "2020".
Le operazioni, del tutto illegali, sono state eseguite sui detenuti più violenti di una prigione californiana. La notizia in Italia è apparsa sulla rivista "Nexus" (n. 9, anno III) e il documento trapelato specifica che nonostante "i regolamenti federali ancora non consentano la sperimentazione di impianti su prigionieri, (...) siamo entrati nella sperimentazione contrattuale dei nostri prodotti. Abbiamo avuto anche grandi successi con la tecnologia impiantistica in strutture sanitarie gestite privatamente".
La IBM ha determinato che:

"i risultati degli impianti su 8 prigionieri fruttarono quanto segue:

- gli impianti sono serviti come strumento di controllo da parte della sorveglianza per attività minacciose di gruppo;
- gli impianti hanno inabilitato due soggetti durante un assalto alla squadra correzionale;
- effetti collaterali universali in tutti e 8 i soggetti dell'esperimento hanno rivelato che quando l'impianto veniva regolato a 116 MHz tutti i soggetti diventavano letargici e dormivano una media di 18-22 ore al giorno;
- tutti i soggetti rifiutarono i periodi di ricreazione per 14 giorni durante la valutazione del test da 116 MHz;
- 7 degli 8 soggetti non fecero ginnastica, nella cella o fuori dalla cella, e 5 degli 8 soggetti rifiutarono la doccia anche per tre giorni di fila;
- ogni soggetto fu controllato per attività aggressive durante il periodo del test e i risultati conclusivi furono che 7 degli 8 soggetti non esibirono atteggiamenti aggressivi, anche quando provocati;
- ogni soggetto ha subìto solo modesti sanguinamenti da naso e orecchie 48 ore dopo l'impianto a causa dell'assestamento di questo;
- ogni soggetto non seppe dell'impianto nel periodo del test ed ogni impianto fu recuperato nell'ambito del trattamento medico."

È interessante notare che la documentazione descrive gli effetti secondari di tale impianto come totalmente uguali a quelli di certi rapiti dagli alieni.
Si specifica inoltre che: "...Uno dei timori sollevati dal settore R&S era la causa del sanguinamento e come eliminare quel problema. Sanguinamenti inspiegabili potrebbero spingere il soggetto ad indagare oltre sulle sue visite di routine all'infermeria o ad altre strutture sanitarie."
Queste note di preoccupazione lasciano intendere chiaramente che i soggetti scelti devono essere totalmente inconsapevoli di ciò che sta avvenendo; quindi si può prevedere un uso a largo raggio di tale tecnologia specialmente nello spionaggio dato che "...Essenzialmente gli impianti rendono il prigioniero inconsapevolmente un registratore camminante e parlante di ogni evento con cui viene a contatto."
Il comunicato è datato 20 ottobre 1995 e la distribuzione è marcata: "Eyes only: Project Group 7A".
Qualsiasi commento sulla gravità di tale documento è totalmente inutile.
Si potrebbe opinare che si tratti di un falso, ma di ciò non c'è prova alcuna.
Inoltre il lettore non deve dimenticare che in USA la sperimentazione degli enti governativi sulla popolazione ignara è praticata largamente sin dagli anni Quaranta, appunto come è descritto nell'ottimo articolo di Susan Bryce apparso su "Nexus" (n. 17). Il sottotitolo dell'articolo riporta quanto segue: "Milioni di cittadini delle democrazie occidentali sono stati le vittime, ignari o consenzienti, di esperimenti finanziati dai governi con radiazioni, droghe, armi batteriologiche, vaccini e sterilizzazione".
L'articolo si conclude con questo avvertimento sibillino: "Quando i rappresentanti da noi eletti ci assicurano che certi esperimenti sugli umani sono stati interrotti, dovremmo essere sospettosi. Possiamo essere certi che alcuni esperimenti sono cessati solo perché obsoleti, e che nuove tecnologie e tecniche stanno fornendo terreno fertile a nuovi tipi di sperimentazione umana."
Il controllo massificato non è un'invenzione della società capitalistica in quanto lo spionaggio è stato da sempre usato come arma preventiva e repellente del nemico.
Ciò che ci discosta dal passato sono gli strumenti invisibili che determinano scenari diversi e per molti versi imprevedibili.
È come un film che abbiamo già visto, ovvero un "remake" con la medesima sceneggiatura, che supera in peggio la visione orwelliana di "1984". Come la recente polemica su "Echelon" ha indicato, oggi l'interprete principale è, senza ombra di dubbio, il sistema satellitare che riceve e reindirizza i segnali. Questo facilita il compito al "regista" mettendolo nelle condizioni di sapere, vedere, sentire in qualsiasi momento dove sono e con chi stanno parlando gli attori.
Si deve presumere che la necessità primaria del regista politico-militare sia quella di conoscere in ogni momento la situazione mondiale per prevenire qualsiasi mossa che esce dal suo schema.
In questo senso i cellulari sono un ottimo supporto, ottimali nell'azione di ascolto e rilevamento del segnale di uscita per rintracciare la macchina. Il sistema GPS offre una sfumatura diversa; si può infatti "guidare" il nemico, soprattutto contro la sua volontà, verso la meta prescelta.
Si è pensato preventivamente anche all'eventualità che qualcuno si astenga dall'uso del cellulare, per esempio, o del GPS. L'intervento potrebbe diventare allora più radicale e offrire maggiori vantaggi delle precedenti "cimici": si installerebbe il chip neurale e tutto diventerebbe prevedibile.
È singolare come alcuni degli effetti secondari di queste installazioni sui cervelli umani siano uguali a quelli causati dagli impianti nei "rapiti da UFO": ad entrambi ad esempio sanguina il naso, come a Johnny Mnemonic nel film omonimo.
In questa breve carrellata sulle potenzialità di alcuni dei sistemi di controllo sulle masse terrestri non emerge mai chiara la causa prima e la sua intenzionalità. D'altronde la parola chiave che muove tutto il sistema capitalistico è "il profitto", quindi la molla di tutto va ricercata in questo concetto.
In quale rapporto però stia il profitto economico con l'etica e, conseguentemente, con la morale, nessuno vuole dichiararlo apertamente. Se però sia l'etica sia la morale diventano concetti al servizio del sistema di controllo globale, in quanto entrambi creati dall'uomo, allora tutto diventa giustificabile. Cioè: "ogni cosa ha il suo prezzo", senza specificare chi debba pagare questo prezzo in quanto ciò è già sottinteso.
Nei notiziari televisivi ogni giorno veniamo informati, e disinformati, delle nefandezze che le nazioni e le industrie compiono a spese dell'equilibrio ecologico terrestre, vedi gli esperimenti nucleari francesi e il disboscamento della foresta amazzonica. I giornalisti condiscono poi queste notizie catastrofiche con le cronache rosa sui vip dello spettacolo, nell'intento non dichiarato di desensibilizzare la massa e assopire le coscienze.
Si potrebbe perfino paradossalmente ipotizzare che molti dei progetti di conquista dello spazio portati avanti dagli americani serviranno in un futuro prossimo come via di fuga dalla Terra (solo ad una ristretta élite) quando sarà stato distrutto tutto il distruttibile.
Il "niente", nel suo aspetto negativo, è nei nostri piatti già da molto.
Il sistema industriale globale è sempre più impantanato nel suo stesso meccanismo. Cambiare le strutture, le attrezzature, le formule energetiche, sarebbe troppo dispendioso e comporterebbe uno sforzo economico immenso da parte degli industriali e dei politici.
Nonostante quanto sappiamo sugli effetti dell'energia nucleare, che fine fanno le scorie radioattive residue delle centrali nucleari?
Vengono inventati palliativi per rassicurare il consumatore, come la raccolta differenziata dei rifiuti; ciononostante le città sono circondate da montagne di sporcizia che viene bruciata in immensi forni che producono inquinamento atmosferico.
Il problema viene rimandato alle generazioni future.
La reazione strutturale organica del fisico dell'uomo all'inquinamento avviene nei modi più disparati.
Le tonalità di cancro fisico e psichico sono pressoché infinite e si esprimono nei modi più disparati.
Il cuore, che rappresenta simbolicamente e materialmente l'organo di risposta al ritmo incessante di lavoro pratico e cerebrale, si ribella attraverso l'infarto.
Siamo costretti a respirare atmosfera inquinata, bere e mangiare acqua e cibi avvelenati, circondati da campi elettromagnetici che influiscono direttamente sul cervello e sul sistema immunitario, non esistono più barriere di difesa.
In una società senza principi, la cui ragione di esistere è cristallizzata nel profitto personale, quale oasi di protezione si può offrire ad un vero rapito dagli alieni?
Esiste forse una differenza etica fra controllo mentale alieno o terrestre?
In ogni caso, si deve sempre rammentare che siamo tutti dei potenziali Robert Neaslund, in tutti due i sensi: controllati e controllabili a volontà.
Altro che "intercettazioni ambientali" o il "braccialetto elettronico" per i soggetti agli arresti domiciliari proposto nell'Italia del 1999!
Tutti gli utenti di Internet sono comunque controllabili già oggi e in tempo reale. E non si venga a parlare di "isterismo cospirazionista"!
La prassi usata nel prelevamento dell'addotto è la fase più sconcertante dell'operazione ed esula chiaramente da una qualsiasi valutazione razionale. La significatività di questa fase è preponderante rispetto a ciò che avviene dopo ed è anche la vera differenziazione riscontrabile fra controllo mentale alieno e terrestre.
Il libro di Karla Turner è illuminante per la questione. La prima testimone citata, Pat, pone accenti diversi sui rapimenti eseguiti dagli ET e quelli eseguiti dai militari.
Nel primo caso sono presenti mezzi psichi ci e tecnologici che esulano da una qualsiasi specificità, mentre, nel secondo caso, vengono descritti più banalmente uomini armati che usano iniezioni di droghe per costringere il soggetto alla sottomissione, di solito in ambienti particolari, i cosiddetti "milabs" (da "military laboratories", laboratori militari).
Studiando le diverse testimonianze degli addotti si potrebbe addirittura arrivare ad un assioma: laddove sono presenti intimidazione, violenza fisica e verbale, armi convenzionali, questi contenuti rappresentano l'impronta umana, militare o di intelligence che sia.
Secondo alcune fonti che, pur contraddittorie, sembrano in parte ufficializzarsi come per il col. Corso, M. Wolf e R. Dean, i militari americani starebbero studiando la retroingegneria ET dagli anni Quaranta. Da allora in poi, per ordine di un governo occulto, i testimoni di avvistamenti UFO sarebbero stati tacitamente trattati pubblicamente come visionari, instabili mentali, ignoranti ed esibizionisti.
Qualcuno, per interessi definiti e in nome del bene comune, ha deciso che era molto meglio nascondere la verità con la menzogna. Si è sempre posto l'accento sulla questione dell'isteria pubblica come reazione all'annuncio governativo che "gli extraterrestri sono fra noi". Veniva citato il famoso programma radiofonico di Welles sull'invasione marziana.
Ma se l'intenzione degli ET non fosse affatto l'invasione, ma l'integrazione, da cosa trarrebbero significato le menzogne che ci sono state propinate fino ad ora ed hanno rovinato la vita di tante persone?
Ultimo fra i vari "rivelatori", colluso con l'intelligence USA, Michael Wolf, in una intervista rilasciata a R. Boylan, ci parla chiaramente di presunti trattati governativi USA-alieni: "Gli ET non stanno infrangendo i trattati governo USA-Zeta Reticuli, ma il governo lo ha fatto maltrattando alcuni ET e tentando di abbattere degli UFO - ha dichiarato, aggiungendo che - gli scienziati del governo scoprirono che gli ET non possono smaterializzarsi e scappare se sono circondati da un campo elettromagnetico estremamente forte."
Queste affermazioni, pur deliranti per gli scettici, non devono peraltro essere relegate nel dimenticato io dagli ufologi.
Vale semmai la pena che molti genuini rapiti dagli alieni si pongano la domanda: "Chi è il vero nemico? Da chi mi devo proteggere?"
Se, in coscienza, un addotto può riconoscere gli ET come potenziali nemici, gli enti governativi alla ricerca di informazioni devono allora esserlo almeno altrettanto.
La faccenda si complica dunque ulteriormente e qualcosa non quadra.
In USA l'esercito non sa esattamente quello che fa l'aviazione e viceversa, la CIA spia entrambi e il Presidente non può sapere cosa si combina nell'Area 51...
Il nucleo centrale decisionale rimarrebbe pertanto nascosto e riparato, con la sua forza che risiede nella mistificazione della realtà.
In questa prospettiva bisogna necessariamente tacciare di ingenuità gli ET che avrebbero stipulato dei trattati con il governo USA.
Un Wolf commenta in questo modo: "Alcuni del governo vogliono migliorare le relazioni diplomatiche (con gli ET), ma altri tra i militari vogliono abbatterli. Questo è ironico dato che la tecnologia SDI (Guerre stellari) fu fornita al governo dagli ET."
Diventa insomma piuttosto anacronistico il ritratto degli extraterrestri proposto in "Independence Day" e in "X-Files".
È del tutto inverosimile che un "nemico" così potente da fornire l'SDI agli Stati Uniti abbia aspettato dagli anni Quaranta ad oggi per mettere a punto un piano di invasione della Terra.
È evidente che i loro intenti sono allora altri, non certo quelli variamente dichiarati da personaggi coinvolti con organi governativi.
I vari Wolf, Corso, Dean, Courant hanno comunque ribadito diverse volte di non ritenere gli ET dei nemici.
D'altronde questi extraterrestri non dovrebbero neanche nutrire una sincera simpatia verso gli umani dato l'uso che è stato fatto della tecnologia che ci avrebbero messo a disposizione.
In mezzo alle diverse fazioni e ai differenti scenari si viene dunque a porre l'addotto, il quale occupa una posizione scomoda, rispetto a tutti gli altri uomini, non essendo esente da drammi e shock.
Soprattutto nei rapiti devono essere accentuati un grande disagio psicologico e un profondo senso di solitudine e impotenza. Il soggetto si rende conto di essere del tutto in balia di forze esterne sconosciute che superano grandemente le proprie barriere di difesa.
Non esiste un metodo conosciuto per arginare questo potere.
L'impotenza si traduce spesso in rabbia sorda che di solito viene esternata nell'affermazione di molti rapiti: "Perché non mi hanno il permesso di utilizzarmi per i loro esperimenti?"
È il legittimo risentimento dell'addotto verso i suoi rapitori.
Ma poi, in genere, si sviluppa in lui un meccanismo del tipo "sindrome di Stoccolma". A molti di essi viene detto che quando sarà il momento ricorderanno tutto. Intanto i loro caratteri genetici e il loro sistema immunitario sono magari stati manipolati, i loro cervelli modificati e caricati di informazioni e disposizioni che dovranno forse servire in un futuro non lontano in cui succederà qualcosa.
Non a caso, nel libro di K. Turner, su otto testimoni femminili sette hanno la "sensazione di avere un compito da svolgere", sognano di "grandi disastri" sulla Terra, fanno sogni "di atterraggi in massa" di UFO; otto su otto hanno avuto cambiamenti di atteggiamenti, provano il desiderio di vivere in campagna più vicini alla natura, vivono esperienze paranormali, hanno disturbi del sonno; sei su otto hanno dichiarato la presenza di personale militare mentre tre su otto, forse non casualmente, hanno un membro della famiglia in rapporti con i servizi segreti.
Questi individui sono costretti loro malgrado a vivere una vera e propria rivoluzione intellettuale lanciata verso un futuro prossimo imperniato su avvenimenti catastrofici che dovrebbero avvenire.
Negli scenari dei rapimenti vengono descritte diverse razze di ET. Alcuni dichiarano che i militari terrestri sono guidati da loro; ma altri, come i "rettiloidi" sarebbero stati visti solo collaborare con loro.
Questa situazione velata di fazioni contrarie che potrebbe essersi creata spiegherebbe come mai alcuni rapiti sarebbero stati sequestrati prima dagli ET e poi dai terrestri (militari) in basi o laboratori ad hoc (i "milabs"). Si ha l'impressione che gli uni cerchino di controllare gli altri, ma la rete intessuta dagli alieni sarebbe talmente vasta da risultare ingestibile agli umani.
A questo punto del gioco entra in scena l'importanza degli insegnamenti, le intrusioni genetiche, le istruzioni date agli uomini rapiti. Fondamentalmente sono, queste cose che sfuggirebbero al controllo dei militari perché questi particolari individui potrebbero cambiare anche la storia del genere umano.
Grazie anche a loro, cioè, qualcosa potrebbe non essere mai più come prima.
Un ciclo sta per chiudersi e un altro completamente nuovo sta per aprirsi?
Ancora una volta il processo evolutivo umano sembra essere guidato dall'esterno, si potrebbe dire dall'alto, come pare sia successo nel passato più o meno remoto.
Ciò che sorprende di più in questa fase, rispetto alla ripetizione storica, è l'apparente velocità con cui gli avvenimenti si susseguono.
Questo induce a pensare ad una qualche necessità o urgenza impellente le cui ragioni ci sono sconosciute.
Alcuni ricercatori sembrano però non essersi accorti che probabilmente esiste un doppio gioco nel doppio gioco. Questa realtà emerge anche da alcune affermazioni di M. Wolf.
Rileva l'intervista di Boylan: "Una rivelazione ben più conturbante del Dr. Wolf riguarda un gruppo di rinnegati all'interno degli enti militari e di intelligence implicati nell'insabbiamento UFO, Wolf ha etichettato questo gruppo di cospiratori come La Cabala. Composta da ufficiali estremisti, fondamentalisti, xenofobi, razzisti e paranoici, la Cabala avrebbe requisito gli armamenti del sistema SDI per abbattere UFO; avrebbe preso prigionieri extraterrestri sopravvissuti e avrebbe tentato di estorcerne informazioni con la forza... La Cabala controllerebbe anche alcuni ben noti investigatori sugli UFO. Wolf dice che il direttore di un importante organizzazione civile statunitense di ricerca sugli UFO 'ha le sue chiappe in mano alla Cabala' e aggiunge che un altro noto ufologo in Canada viene pagato per effettuare aspre critiche nei confronti di svariati ricercatori UFO."
Da queste dichiarazioni, considerando effettiva l'esistenza del MJ-12 confermata anche da M. Wolf, si potrebbero desumere almeno tre cose:

1) il gruppo estremista che sarebbe riuscito a requisire il sistema SDI dovrebbe essere fortemente appoggiato politicamente ed economicamente;
2) non si deve concedere fiducia alle organizzazioni ufologiche civili in quanto molte di esse sarebbero manovrate e le testimonianze controllate ed eventualmente mistificate o inquinate, almeno in USA;
3) Lo scenario ufologico americano verrebbe dunque condizionato da due gruppi apparentemente in antitesi:

- il gruppo conosciuto come MJ-12. Questo organismo invisibile voluto dal presidente Truman all'inizio doveva rendere conto solamente al Presidente degli USA in persona; poi ordini e gerarchia furono stravolti ed oggi l'MJ-12 opererebbe indipendentemente e il Presidente stesso non avrebbe più accesso alloro livello di segretezza. Tale organizzazione disporrebbe altresì di organismi propri e si avvarrebbe della collaborazione dell'Aeronautica, della Marina e dell'Esercito. Le decisioni del MJ-12 non sembrano opinabili e sono responsabili della politica di "cover-up". Dato che tale strategia di insabbiamento sugli UFO è stata imitata in tutto il resto del mondo, potrebbe darsi che il potere di tale organizzazione sia esercitato anche fuori dagli Stati Uniti;
- il gruppo definito "La Cabala", che si oppone ad una politica di collaborazione con gli ET. Potrebbe però anche darsi che MJ-12 e La Cabala siano in effetti la stessa cosa ed agiscano opportunisticamente come è tipico di enti governativi quali la CIA (che venne creata dai primi componenti del MJ-12).

Nonostante negli ultimi anni si stia assistendo ad un "graduale rilascio di informazioni" è interessante notare che i vari ex-militari, militari in servizio e scienziati governativi che hanno "parlato" pubblicamente di ciò che hanno visto hanno anche ricevuto varie minacce psicologiche e fisiche, estese pure ai familiari. Viene così da pensare che molto del materiale rilasciato al pubblico sia in realtà un "cedimento" fisiologico nella rete di segretezza e non un atto volontario di questa. Molti dei ricercatori che si avvicinano troppo alla realtà extraterrestre vengono infatti tuttora minacciati da enti governativi. Sono anacronistiche le situazioni come quelle descritte da K. Turner e J. Mack, con gli individui rapiti incoraggiati dagli ET a rendere pubbliche le loro esperienze ma essi stessi ammoniti dai militari ad astenersi da qualsiasi rivelazione. Come si può interpretare oggettivamente questa situazione?
A questo proposito sembra necessario introdurre nel puzzle ufologico alcune ipotesi rispondenti a nuove esigenze:

- la realtà della presenza extraterrestre sulla Terra non abbisognerebbe certamente di intermediari governativi per essere divulgata. I poteri mentali che sembrerebbero distinguere gli alieni dalla razza umana (non solo i "Grigi" ma tutti gli ET) parrebbero sufficienti sia a piegare la volontà di qualsiasi governo, sia a reclamizzare la loro presenza (la qual cosa probabilmente già avviene da molto tempo attraverso i contattisti, gli addotti e, presumibilmente, anche attraverso i testimoni stessi degli avvistamenti di UFO). Questa superiorità di tipo evolutivo combinata alla tecnologia degli ET, pone i terrestri su un piano talmente inferiore che se il loro intento, non dichiarato, fosse "solo" una invasione gli umani non avrebbero scampo.
- La ragione principale per cui i vari governi mondiali, Stati Uniti "in primis", non hanno mai denunciato, pubblicamente la presenza extraterrestre sulla Terra è solo un fattore di interesse economico basato sul potere. Nella realtà ci si trova di fronte ad una totale impotenza difensiva materiale e psicologica dei governi.
E circa i loro timidi tentativi di "mettere le mani avanti" nei confronti della gente, l'intenzione principale non è certo da ricercare nella pretesa difesa del popolo, ma solo nel tentativo di salvare la faccia di fronte ad una nuova realtà che sarà alla fine svelata molto probabilmente anche grazie agli addotti, ormai scomoda "quinta colonna" aliena fra noi.
- I vigenti principi di morale ed etica umani sono totalmente insufficienti ed inadatti al giudizio oggettivo per comprendere ciò che starebbero realizzando gli alieni nel campo delle abductions. La deficienza intellettuale individuale costituisce comunque, ieri e oggi, l'humus di quei valori di decadenza di cui il filosofo Nietzsche parlava già oltre un secolo fa.

Resta il fatto che se l'uomo, l'addotto, il genere umano si sente in balia di forze esterne a cui non riesce opporsi, ciò va considerato come una debolezza, una sua incapacità di opporsi alla violenza interna del sistema. La paura nutre la debolezza, ed entrambe le cose affondano le loro radici nelle costruzioni concettuali di principi vani e mistificanti.
Dice Nietzsche che "gli spiriti vincolati dicono che sono giuste quattro specie di cose. Primo: sono giuste tutte le cose che hanno durata; secondo: sono giuste tutte le cose che non ci disturbano; terzo: sono giuste tutte le cose che ci recano vantaggio; quarto: sono giuste tutte le cose per cui abbiamo fatto sacrifici. Quest'ultimo punto spiega ad esempio perché una guerra, iniziata contro la volontà del popolo, venga poi continuata con entusiasmo non appena siano cadute le prime vittime. Gli spiriti liberi che difendono la loro causa innanzi al tribunale degli spiriti vincolati, debbono dimostrare che di spiriti liberi ce ne sono sempre stati, e dunque che la libertà di spirito ha durata; poi, che non vogliono risultare molesti, e infine che in complesso portano vantaggio agli spiriti vincolati; ma, non potendo convincere gli spiriti vincolati su quest'ultimo punto, a nulla vale l'aver dimostrato il primo e il secondo."
L'individuo, manipolato o meno che sia, dovrà dunque combattere interiormente ed esteriormente per comprendere come mai il processo evolutivo umano dovrebbe essere guidato dall'esterno, cosa in sé umiliante.
Non esistono troppe risposte: o è sempre stato così (forse ovunque nel cosmo), oppure l'uomo non è incapace di gestire il proprio libero arbitrio. Questa nuova fase evolutiva pone quindi ogni soggetto di fronte ad una presa di coscienza responsabile che non potrà più rivolgersi ad "interventi divini" o a scusanti quali il "peccato originale".
La domanda ancestrale "Chi sono, da dove vengo, dove vado?" non può trovare una risposta solo all'esterno.
La figura del rapito si pone quale fattore estraneo, destabilizzante e innovativo come la figura dello "spirito svincolato" di cui parla Nietzsche.
Estraneo perché egli sente di non essere interamente né terrestre né extraterrestre. Destabilizzante perché egli scopre di poter vivere esperienze paranormali che normalmente non sono accessibili a chiunque. Doppiamente destabilizzante perché tutti insieme gli addotti costituiscono la prova vivente di un cambiamento che sta avvenendo e in cui essi sono in un certo qual modo delle vittime nei confronti degli alieni e degli eroi nei confronti gli uomini. Eroi loro malgrado.
L'imponente rivoluzione interiore che avviene in questi individui li porta alla scoperta di altre dimensioni spazio-temporali a cui la coscienza si apre come per trasmutazione alchemica.
Che importanza ha che questo processo sia provocato e non naturale? L'importante è che avvenga.
Questa "quinta colonna" di addotti in mezzo a noi continua a dare al mondo la sua muta e rivoluzionaria testimonianza.
Il nuovo tipo di uomo che è stato creato in loro, loro malgrado, costituisce in effetti un elemento di contrasto all'attuale stato di "décadence" indotto dal sistema.
Riuscirà tutto ciò a sbloccare la situazione in senso evolutivo?
La realtà dei rapiti è comunque un "cavallo di Troia" per l"'establishment".
Certo, al momento non esistono previsioni possibili. Però chiunque potrebbe e dovrebbe fermarsi un attimo a pensare.
La partita è tuttora in gioco e sviluppi ulteriori sono a portata di mano.

Articolo di Morena Sighinolfi
Fonte: "UFO Notiziario" Nuova Serie - N. 06 del Novembre 1999
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