Intossicazione da mercurio e Amalgame dentali

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Nuit.Dea
00mercoledì 8 maggio 2013 17:17


Il Mercurio un elemento chimico con simbolo Hg e numero atomico 80. Si tratta di un metallo di transizione pesante, avente colore argenteo. È uno degli elementi della tavola periodica a essere liquido a temperatura ambiente, insieme al bromo e ad altri elementi.
Il mercurio è un elemento raro nella crosta terrestre, presente in ragione di solo 0,08 ppm, tuttavia, a causa di una sua relativa inerzia nel combinarsi con gli altri elementi chimici della crosta terrestre, i suoi minerali sono particolarmente ricchi, arrivando a contenere mercurio fino al 2,5% (persino i giacimenti più poveri hanno una concentrazione di mercurio dello 0,1%, 12.000 volte maggiore della concentrazione media). Ciò fa del mercurio uno dei metalli meno onerosi da purificare. È abbastanza certo che le ultime miniere di mercurio sfruttabili siano state scoperte in Algeria a metà degli anni '70; da allora la produzione mondiale annua di mercurio è scesa da 9.000 tonnellate/anno alle attuali 1.600 tonnellate/anno.



Molte delle miniere che in Italia, Slovenia, Stati Uniti e Messico contribuivano alla maggior parte della produzione mondiale sono oggi esaurite o comunque non più coltivate in quanto antieconomiche. L'Italia con le miniere del Monte Amiata in Toscana (e fino al 1943 di Postumia) ha avuto fino agli anni 50 del secolo scorso un ruolo predominante nella produzione del mercurio. Oggi esiste un museo minerario ad Abbadia San Salvatore, paese dove avveniva in prevalenza l'estrazione del mercurio dal suo minerale (cinabro) mentre un altro museo minerario si trova a Santa Fiora. Il Museo delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata a Santa Fiora, situato al piano terreno del Palazzo Sforza Cesarini, ripropone le vicende legate all'attività mineraria tra '800 e '900, e fornisce ampia documentazione sulle tecniche di estrazione sin dai tempi più antichi, sugli strumenti usati e sui siti minerari dell'intera zona.



Il mercurio è fortemente tossico; l'introduzione nell'organismo può avvenire sia per ingestione, sia per inalazione dei vapori, sia per semplice contatto (è in grado di attraversare la pelle). Per quanto riguarda il mercurio elementare (il metallo liquido), il rischio maggiore di intossicazione acuta è legato ai vapori, in quanto l'assorbimento cutaneo è trascurabile, così come anche quello intestinale. Discorso diverso invece per i sali di mercurio, facilmente accumulabili attraverso la catena alimentare.

La tossicità del mercurio è nota sin dall'antichità: i Romani erano infatti a conoscenza dei sintomi nervosi dell'esposizione all'elemento. Le fonti storiche di allora citano che Mitridate, re del Ponto, era uso prevenire i potenziali tentativi di avvelenamento attraverso un filtro composto da una cinquantina di sostanze naturali. E tra queste sostanze vi erano sia il mercurio che l'arsenico. Nel Medioevo, gli alchimisti furono attratti dalle proprietà dell'elemento e la sua tossicità era già nota da essere utilizzato per avvelenamenti; alcune prove spingono a ritenere che Napoleone, Ivan il Terribile e Carlo II d'Inghilterra siano morti per avvelenamento da mercurio.

Nell'età moderna, la tossicità del mercurio ed i suoi effetti nocivi sulla salute della mente si fecero palesi in particolare nell'Inghilterra dell'Ottocento, quando disordini mentali si diffusero tra i produttori di cappelli, che utilizzavano grandi quantità dell'elemento per lavorare il feltro. La diffusione di tali sintomi ispirarono con tutta probabilità lo scrittore e matematico Lewis Carroll nell'ideazione della figura del Cappellaio Matto, resa celebre dal romanzo Alice nel Paese delle Meraviglie.

Nella storia recente si ricorda il disastro ambientale nella baia di Minamata provocato da metilmercuriali. Tracce di mercurio sono state trovate nei fondali adiacenti ai grossi impianti petrolchimici. La contaminazione è dovuta alle acque di scarico derivanti dalle vecchie celle a mercurio del processo cloro-soda.



La fonte principale di assunzione di mercurio è formata dal cibo, oltre agli impieghi negli antisettici, nelle vernici, nelle cere per pavimenti, nei lucidanti per mobili, negli ammorbidenti e nei filtri per i condizionatori di aria.

Studi rigorosi sulla tossicità dell'elemento, in ogni caso, presero il via solo all'inizio del Novecento. Da ricordare il testo I pericoli dei vapori di mercurio e dell'amalgama (titolo originale Die Gefährlichkeit des Quecksilberdampfes, 1926) del chimico tedesco Alfred Stock, che poté studiare gli effetti acuti dell'esposizione al mercurio in seguito ad un accidentale rovesciamento nel suo studio di un flacone contenente copiose quantità dell'elemento.

È stato più volte ipotizzato che alcuni sali di mercurio in particolare il Thimerosal, utilizzati nella preparazione dei vaccini, possano avere un ruolo, mai tuttavia dimostrato, nell'insorgenza dei disturbi autistici. Sebbene il Thimerosal faccia uso di composti organo-mercuriali (e non di metilmercurio) che l'organismo umano riesce a metabolizzare, negli Stati Uniti, nell'Unione europea e in alcuni altri paesi viene progressivamente eliminato dai vaccini ad uso pediatrico, per ridurre la potenziale sovra-esposizione al mercurio nei bambini.
Il metilmercurio renderebbe l'organismo incapace di provvedere alla disintossicazione dei metalli pesanti, che si accumulerebbero così nell'organismo con grave effetto neurotossico, inoltre anche l'attività di alcuni enzimi verrebbe seriamente compromessa e si originerebbero così gravi scompensi metabolici, inoltre induce atassia, insonnia, parestesie, restringimento del campo visivo, disartria, ipoacusia.
Occorre tener presente che il mercurio è presente nelle otturazioni dentali in amalgama (di colore argenteo). Le stesse case farmaceutiche produttrici specificano nelle avvertenze sui rischi di avvelenamento da mercurio da amalgame.
Di questo ora parlerò.

Amalgama Dentale


L'amalgama dentale è usata in odontoiatria come materiale per otturazioni dentali ed è una miscela di mercurio (50% circa del contenuto totale), argento (22-32%), stagno (11-14%), rame (6-9%), zinco (2%). L’uso di tale materiale in Italia è ancora molto diffuso, e ancora molto si discute sulla effettiva tossicità e sugli effetti che tale uso comporta. Da sottolineare come Il 27 maggio 2011 il Consiglio d'Europa ha approvato un piano per proibire l'uso del mercurio odontoiatrico (amalgama) per otturazioni dentali.
Tutte le parti coinvolte nel dibattito sull'eventuale tossicità dell'amalgama concordano sul punto che non ci si possa assolutamente aspettare che la presenza di amalgami dentali nei denti vada a causare il quadro di intossicazione acuta da mercurio classico (come per esempio quello dei minatori esposti professionalmente) (2). I meccanismi ipotizzabili di una eventuale azione nociva delle dosi di mercurio rilasciate dalle amalgame dentali sono i seguenti:

- allergologici ;
- sensibilizzazione immunitaria ;
- immunotossicologici;
- elettrogalvanici (data la facilità con cui l'amalgama instaura potenziali elettrici quando ci sono nella bocca altri metalli);
-la metilazione che avviene nel tempo del mercurio elementare in mercurio metilato, che comporta un aumentato rischio di tossicità.


Sintomi clinici dell’intossicazione da mercurio

- Sintomi neurologici: depressione, nervosismo, instabilità, perdita di memoria, emicranie e tremori;
- Sintomi della cavità orale: gengiviti, emunzione endorale di mercurio, sanguinamenti;
- Sintomi immunologici: depressione del sistema immunitario oppure allergie;
- Sintomi endocrini: fatica, ipossia, eccessiva traspirazione, debolezza muscolare, edema, eccessiva urinazione, infertilità, ipotiroidismo .

Si è già detto come la coesistenza di restauri in leghe differenti all'interno del cavo orale può dare luogo a fenomeni elettrogalvanici con corrosione a cella galvanica degli stessi manufatti e possibili sensazioni di tipo elettrico a carico della mucosa orale circostante, oltre che una sensazione di gusto metallico. L’eretismo psichico è in genere il sintomo più controverso dell’azione tossica del mercurio per uso dentale. Si accompagna con alcuni o molti dei seguenti sintomi: irritabilità - improvviso scoppio di collera - intolleranza allo stress - simultaneo calo delle capacità - aumentata sensibilità ai suoni e alla luce - incapacità ad accettare critiche - perdita di auto-stima - timidezza - eccessivo senso di vergogna - facilità ad imbarazzarsi per futili motivi – ansia -indecisione - insonnia - sogni vividi - incapacità a concentrarsi - depressione - affaticamento. Un recentissimo studio scientifico randomizzato, della durata di 7 anni, ha tuttavia descritto come la presenza di mercurio in soggetti portatori di restauri in amalgama non è differente in modo significativo da quanto rilevato in soggetti privi di restauri in amalgama .


Note di prevenzione e rimozione delle amalgame dentali.

in caso di rimozione di vecchie amalgame dalla bocca, l'otturazione dentale viene polverizzata con il trapano. Rispetto a questa procedura, il decreto Sirchia raccomanda che i dentisti adottino delle particolari precauzioni in modo da proteggere i pazienti dalla notevole esposizione al mercurio che una polverizzazione causerebbe . Le normative vigenti in tutto il mondo relegano l'amalgama dentale che esce dallo studio odontoiatrico allo status di rifiuto speciale. In Italia l'amalgama dentale è classificata come rifiuto speciale pericoloso dal Decreto Ronchi. Cioè nel momento in cui il dentista toglie l'amalgama dentale dalla bocca dei pazienti, questo materiale è considerata un materiale contaminante per l'aria dello studio odontoiatrico, che dunque va sigillato in appositi contenitori e deve essere inviato a speciali unità di smaltimento di rifiuti speciali. La legislazione è giustificata dal fatto che le amalgame, dovunque si trovino, anche se non sono stressate da masticazione o da calore, sono affette da un rilascio continuo di basse dosi di mercurio. Mediante l'uso di un misuratore di vapori di mercurio, si è mostrato che l'amalgama a 37 °C emetterà fino a 43.5 μg di vapore di mercurio per centimetro quadrato di superficie al giorno , anche otturazioni vecchie 30 anni di denti estratti dieci anni prima della misurazione.


Esiste un Test di laboratorio che monitora lo stato di intossicazione del nostro organismo dai metalli pesanti?


Sì. C'è un solo laboratorio in Italia.
Mineral Test è stato il primo centro studi italiano ad effettuare l'Analisi minerale tissutale (o Mineralogramma), esame già molto praticato negli Stati Uniti tramite il quale è possibile stabilire quanti e quali minerali o metalli siano presenti nel nostro organismo.
Le analisi vengono realizzate in modo non invasivo attraverso il prelievo di una piccolissima quantità di capelli che vengono poi sottoposti alla Spettrometria.
Una volta rilevati i vari metalli e oligoelementi presenti, i valori vengono interpretati su basi biochimiche e non di medicina alternativa, tenendo in considerazione la storia clinica di ogni Paziente. In tal senso Mineral Test ha definito specifici valori di riferimento in base ai quali suggerisce poi una dieta mirata da coadiuvare con l'assunzione di integratori alimentari atti a ristabilire il giusto equilibrio intracellulare fra metalli e oligoelementi, al fine di mantenere l'organismo in una condizione di salute ottimale.
È infatti importante sapere che gran parte della patologie che non hanno origine infettiva sono strettamente legate ad uno squilibrio minerale o alla presenza di metalli tossici all'interno del nostro organismo. È evidente, quindi il ruolo che il Mineralogramma ricopre come mezzo di prevenzione.



Come funziona il Mineral Test?


Le ricerche effettuate negli ultimi 40 anni sull’analisi minerale tissutale (TMA o Mineralogramma) e sulla successiva applicazione clinico-nutrizionale, hanno contribuito alla diffusione dell’analisi dei minerali del capello, tanto da farla diventare, negli USA, un’importante procedura clinica di screening, riconosciuta ed utilizzata dall’EPA (Enviromental Protection Agency), dipartimento scientifico americano dell’ambiente. Questa analisi è considerata uno screening-test relativamente semplice, progettato per fornire una considerevole quantità di informazioni in modo rapido ed a basso costo.
I campioni dì capello che arrivano nel laboratorio, per prima cosa vengono tagliati in piccole parti con forbici. Quindi ad un esatto quantitativo pesato di capelli vengono aggiunti 5 ml di acido nitrico ultra puro e I ml di acido perclorico ultra puro o acqua ossigenata ultra pura. Per sciogliere i capelli viene adottato un sistema a microonde MLS-1200 che, con i nuovi contenitori della tecnologia MDR (Microwave Digestion Rotor), è stato sviluppato come strumento completo da laboratorio per la preparazione di campioni analitici per la spettrometria ad emissione atomica accoppiata induttivamente al plasma d’argon (ICP-AES).
Quindi vengono reidratati e bruciati tra gli 8.000 ed i 10.000°C. A questa temperatura ciascun minerale emette una luce specifica di lunghezza d’onda. L’apparecchio ICP-AES ha un tubo rilevatore fotomoltiplicatore per ogni elemento analizzato. Per ottenere letture accurate sono essenziali una precisa calibrazione ed il controllo della temperatura della fiamma.
Con questo metodo possono essere misurati contemporaneamente fino a 60 elementi.


Link Utili :
http://www.preventionandresearch.com/intossicazione-da-amalgame-dentali-effetti-del-mercurio-sul-snc.html
http://www.cristianadistefano.it/forum/index.php?topic=866.0
MINERAL TEST

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