Namibia magica

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Nuit.Dea
00lunedì 29 aprile 2013 18:04
Facile innamorarsi della Namibia.
Stato indipendente dell'Africa meridionale, la cui capitale è Windhoek confina a nord con l'Angola e lo Zambia, a est col Botswana, e a sud col Sudafrica; a ovest si affaccia sull'Oceano Atlantico.
La Namibia si colloca al secondo posto (dopo la Mongolia) fra le nazioni sovrane al mondo con la minore densità di popolazione .
Gran parte del territorio del paese è costituito dalle distese aride del deserto del Namib e del Kalahari.
È una delle nazioni più giovani del mondo, avendo ottenuto l'indipendenza dal Sudafrica nel 1990. Il nome di Namibia, che deriva dal deserto del Namib, la vasta area che caratterizza gran parte del paese, fu scelto come etimo neutrale per evitare diatribe tra le varie etnie.



Il viaggio comincia nella capitale Windhoek, città dall’atmosfera spiccatamente tedesca. Non è proprio la tipica cittadina africana, ma è decisamente gradevole. La Namibia è senza dubbio una tra le zone più interessanti del mondo dal punto di vista naturalistico, etnico e faunistico e la visita all’Etosha National Park, una delle prime aree al mondo dedicate alla conservazione naturale, non delude le aspettative. L’Etosha Pan, ovvero l’arida depressione salata nel mezzo del parco, dodici milioni di anni fa era un lago alimentato dal fiume Kunene, prima che esso mutasse il suo corso. Oggi si riempie d’acqua molto raramente, ovvero quando la stagione delle piogge è particolarmente abbondante. Diviene così un’enorme laguna punteggiata da fenicotteri assieme a impala, orix, zebre, elefanti, giraffe, antilopi roane, springbok, eland, kudu, gnu, bufali e leoni.





Dopo aver goduto appieno dell’Etosha Pan, si parte per il Kaokoland, regione che si differenzia in maniera spiccata per la morfologia, ma soprattutto per i tesori che ospita. Uno dei più preziosi è il suo patrimonio genetico, gruppi etnici da scoprire di rara bellezza, uno su tutti, gli Himba. Epupa, le giornate sono interamente dedicate alla visita delle popolazioni Himba e ai loro villaggi.
Una volta lasciata la regione, si prosegue verso sud, in direzione Damaraland, che prende il nome dalla popolazione della zona. E’ un alternarsi di pianure ondulate, altopiani e montagne aspre e solitarie, di bizzarre formazioni geologiche dalle fantastiche colorazioni.



Intressante la visita al sito di arte rupestre di Twyfelfontein. Le opere d’arte rupestre qui presenti sono petroglifi. La maggior parte di queste testimonianze artistiche fu probabilmente realizzata da cacciatori “san” durante il periodo paleolitico, quindi almeno 6000 anni fa.



Costeggiando l’Oceano Atlantico, lungo la parte meridionale della Skeleton Coast, si giunge a Cape Cross, sulle cui scogliere vive la più numerosa colonia di otarie dell’Africa Australe.




Ed ecco che magicamente appare sempre più vicino finalmente il deserto del Namib, il più antico della Terra. Le dune color rosso fuoco di Sossusvleisono le più alte del mondo.
Il nome Sossusvlei (o Sossus Vlei), in senso proprio, si riferisce a una pozza d'acqua effimera circondata da alte dune, situata nel deserto del Namib meridionale, in Namibia. Il nome viene usato normalmente in senso esteso per indicare tutta l'area circostante, che rappresenta la più celebre località del Namib-Naukluft National Park ed è la principale meta turistica della Namibia.L'area di Sossusvlei è la parte più accessibile di una vasta area sabbiosa del Namib meridionale con caratteristiche simili, che si estende fra i fiumi Koichab e Kuiseb su un'estensione complessiva di 32.000 km².Il paesaggio della zona di Sossusvlei è caratterizzato da dune di sabbia dai colori intensi, compresi fra il rosa e l'arancione. Tale colorazione è dovuta alla composizione ferrosa della sabbia e alla sua ossidazione; le dune più antiche sono quelle dal colore rosso più intenso. Diverse dune dell'area di Sossusvlei superano i 200 m di altezza rispetto al suolo circostante, e si classificano fra le più alte del mondo (la più alta è la "Big Daddy", circa 380 m).
Le dune più grandi e più stabili sono parzialmente coperte da vegetazione arbustiva o erbosa. Il territorio è attraversato da diversi corsi d'acqua effimeri, che in alcuni punti formano pozze d'acqua anch'esse effimere; tali pozze prendono il nome generale afrikaans di vlei ("pantano", "acquitrino"). Il fondo di queste pozze, asciutto per gran parte dell'anno (e talvolta per interi anni) assume a causa della composizione salina un caratteristico colore bianco.







Non è difficile trovare animali quali numerosi artropodi, rettili, mammiferi di piccola taglia (per esempio roditori) ma anche alcune antilopi (soprattutto orici e springbok), struzzi e, nei rari periodi di alluvione, numerose altre specie di uccelli. Come nel resto del Namib, la fauna è in gran parte endemica, e costituita da specie che hanno sviluppato particolari forme di adattamento al clima arido.


Luoghi di interesse nel Deserto della Namibia :


Sesriem

A Sossusvlei si accede attraverso Sesriem, un piccolo centro dove si trovano gli uffici che rilasciano i biglietti d'ingresso al Namib-Naukluft National Park. In effetti, quello di Sesriem è uno dei pochi cancelli del parco, che per la grande parte del territorio è direttamente accessibile (o addirittura attraversato) dalle strade statali. A Sesriem si trova un distributore e un piccolo emporio che vende generi di prima necessità.
La strada che conduce a Sesriem è sterrata; passati i cancelli, invece, si procede su strada asfaltata per 60 km, fino alla zona di Sossusvlei.


Duna di Elim

La Duna di Elim si trova a 5 km da Sesriem; vi si arriva da una deviazione che parte dalla strada principale che congiunge Sesriem a Sossusvlei. "Elim" era il nome di una fattoria che si trovava un tempo in questa zona, prima che il terreno venisse annesso al parco nazionale.




Duna 45

La Duna 45 è stata chiamata così perché si trova al 45º km della strada che conduce da Sesriem a Sossusvlei. Informalmente, la 45 viene definita "la duna più fotografata del mondo"; si tratta infatti di una duna dalla forma particolarmente semplice ed elegante, e situata presso la strada principale per Sossusvlei, e quindi costituisce una tappa obbligata degli itinerari turistici nella zona. La duna è alta 80 m (rispetto all'altopiano circostante), e dato il profilo relativamente poco ripido può essere scalata.




Big Daddy


Big Daddy è la più alta duna dell'area di Sossusvlei e del mondo; è alta circa 390 m (l'altezza esatta, trattandosi di una duna di sabbia, è variabile). Viene chiamata anche Duna 7 perché è la settima che si incontra dopo aver attraversato il fiume Tsauchab (non va comunque confusa con la Duna 7 nei pressi di Walvis Bay, molto più a nord). La Big Daddy si trova all'estremità del percorso che conduce da Sossusvlei a Deadvlei; si trova di fronte a un'altra duna imponente, denominata Big Mama. Nell'area di Sossusvlei si trovano diverse altre dune di altezza superiore ai 300 m; la Duna 9, per esempio, è alta circa 350 m.



Sossusvlei


Il luogo da cui l'intera area di Sossusvlei prende il nome si trova circa 60 km all'interno dopo i cancelli di Sesriem. 6 km prima di Sossusvlei la strada asfaltata termina nel "2x4 Parking"; è il limite oltre il quale le automobili a trazione a non integrale (2x4) non possono procedere, perché il fondo stradale lascia il posto alla sabbia. Sossusvlei dista dal parcheggio altri 6 km; negli orari di apertura del parco è attivo un servizio di navette.
Sossusvlei è un pianoro di forma grosso modo ellittica, coperto da una crosta di sabbia salina indurita e screpolata. Il pianoro è il fondo di un lago quasi sempre asciutto, ed è stato modellato attraverso i millenni dalle acque del fiume Tsauchab. Lo Tsauchab, secco per la gran parte dell'anno, si riempie d'acqua solo in occasione di piogge particolarmente intense; in queste occasioni, può accadere che la piana di Sossusvlei venga alluvionata. (Il fenomeno non ha luogo tutti gli anni. Una delle ultime alluvioni di Sossusvlei avvenne nel 1997.) Il nome del luogo descrive questo fenomeno periodico: vlei è il termine afrikaans che indica il pantano, mentre sossus, in lingua nama, significa "senza ritorno" o "fiume cieco", con riferimento al fatto che qui le acque dello Tsauchab si perdono nel Namib.
Intorno al vlei si innalzano in ogni direzione alte dune arancioni, che ospitano una vegetazione di cespugli, erba, e qualche albero (di Acacia erioloba e altre specie).


Deadvlei

Deadvlei (o Dead Vlei) è una depressione caratterizzata da un suolo di sabbia bianca, simile a Sossusvlei; si trova a circa 2 km di strada da Sossusvlei. Il percorso fra le due aree si può fare solo a piedi, camminando sulle dune. In passato Deadvlei era un'oasi di acacie; in seguito, il fiume che alimentava l'oasi mutò il proprio corso in seguito al movimento delle dune. A questa storia si deve l'elemento più caratteristico di Deadvlei (letteralmente, il "vlei morto"), ovvero un grande numero di alberi morti di acacia, che hanno assunto col tempo un colore molto scuro che contrasta col bianco del suolo e l'arancione delle dune. Sebbene meno frequentato di Sossusvlei in quanto meno facilmente raggiungibile, Deadvlei è un altro luogo molto fotografato.



Hiddenvlei

Hiddenvlei (o Hidden Vlei, letteralmente "vlei nascosto") è il terzo vlei più famoso dell'area. Si trova a 4 km dal 2x4 parking, ed è la meta meno frequentata dai turisti.


Petrified Dunes


Le "dune pietrificate" o "dune fossili" (Petrified Dunes) si trovano al di fuori del parco, circa 60 km prima dell'ingresso di Sesriem, sulla strada che congiunge Sesriem e la vicina località di Solitaire. Come dice il nome, si tratta di un sistema di dune molto antiche, la cui sabbia si è pietrificata nell'arco di milioni di anni. Rappresentano il punto di arrivo del ciclo evolutivo delle dune di Sossusvlei.



A presto.. [SM=g8490]
Sparviero 555
00lunedì 29 aprile 2013 19:16
[SM=g27993] Bellissimo!



sgittario
00martedì 30 aprile 2013 21:44
E' proprio il caso di dire che ci stai prendendo per la.... gola!! [SM=g28006]
OggettoVolanteIdentificato
00martedì 30 aprile 2013 22:03
Manca solamente qualche ripresa notturna.Il cielo della Namibia,per motivi legati alla bassa umidità e scarso inquinamento,si presta tantissimo per le escursioni notturne da parte di quei (pochi) fortunati astrofili che riescono ad arrivare là con telescopi e attrezzature varie.Ricordo tutt'oggi delle fantastiche immagini di galassie beccate da quel territorio desertico,presenti su alcune prestigiose riviste di astronomia.Di giorno dune,di notte gli astri.Un riposino al pomeriggio e si recupera la fatica,un po' come fanno i leoni.... [SM=g8197]
Nuit.Dea
00martedì 30 aprile 2013 23:17
Re:
OggettoVolanteIdentificato, 30/04/2013 22:03:

Manca solamente qualche ripresa notturna.Il cielo della Namibia,per motivi legati alla bassa umidità e scarso inquinamento,si presta tantissimo per le escursioni notturne da parte di quei (pochi) fortunati astrofili che riescono ad arrivare là con telescopi e attrezzature varie.Ricordo tutt'oggi delle fantastiche immagini di galassie beccate da quel territorio desertico,presenti su alcune prestigiose riviste di astronomia.Di giorno dune,di notte gli astri.Un riposino al pomeriggio e si recupera la fatica,un po' come fanno i leoni.... [SM=g8197]



Hai visto Ovi che pian piano ci siamo arrivati alla meta da te ambita? [SM=g27985]

Da amante della volta stellata non posso che darti ragione.
Il cielo della Namibia regala grandi soddisfazioni.
Per ora mi accontento dell'Egitto dove andrò a metà mese.
Ho in programma un'escursione nel deserto che prevede la visita in un villaggio beduino prima e l'osservazione del cielo con telescopio professionale poi.

Ti saprò dire... [SM=g27985]
Nuit.Dea
00martedì 30 aprile 2013 23:23
Re:
sgittario, 30/04/2013 21:44:

E' proprio il caso di dire che ci stai prendendo per la.... gola!! [SM=g28006]



Non è solo il mio lavoro..è anche la passione di una vita.
[SM=g27995] [SM=g8490]
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