Tito Livio racconta la visione di "scudi" nel cielo

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Gabrjel
00mercoledì 14 marzo 2012 08:55
Ricerca condotta da Lawliet
Da >>> ufologando.altervista.org/index.php/clipeologia/140-tito-livio-racconta-la-visione-di-qscudiq-n...


Riportiamo oggi un altro possibile avvistamento clipeologico (UFO nell'antichità) portato agli onori della cronaca da Tito Livio.
Per chi non lo sapesse, Tito Livio, il cui cognomen è sconosciuto (Patavium, 59 a.C. – 17 d.C.), è stato uno storico romano, autore di una monumentale storia di Roma, gli Ab Urbe Condita libri CXLII, dalla sua fondazione (tradizionalmente datata 21 aprile 753 a.C.) fino alla morte di Druso, figliastro di Augusto 9 a.C.

Da >>> www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.02.0200%3Ab...



a.C. 217 Tito Livio, La storia di Roma, Libro XXII, Ch. 1

"... et Arpis parmas in caelo visas pugnantemque cum luna solem [...] et Faleriis caelum findi velut magno hiatu visum, quaque patuerit ingens lumen effulsisse.."

Traduzione:

"... furono visti scudi nei cieli, fu visto il sole combattere con la luna... il cielo sembrò aprirsi, e dall'apertura venne sprigionata una forte luce.."

Lycosthene riporta lo stesso evento, e lo rappresenta così (immagine in alto a destra);

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