Mi ha sempre affascinato la figura di uno degli Ufologi più ghettizzati che la storia abbia conusciuto Renato Vesco.
Vero che aveva un carattere abbastanza particolare di lui Marcello Pupilli scrisse:
"Renato Vesco è stato un uomo nel quale hanno convissuto due personalità profondamente diverse. che gli provocheranno per tutta la vita conflitti e tribolazioni: una "eroica" e "guerriera', sulla quale a tratti prendeva il sopravvento la seconda, quella da piccolo travet da ufficio. Da una parte il Vesco sicuro di sé, che gira il mondo alla ricerca della verità sugli UFO, ritiene di averla trovata e la difende con una pervicacia intrepida. Dall'altra parte il Vesco solo, introverso, permaloso. Una modesta pensione da ex-impiegato d'ordine con la quale vive in una vecchia casa di Genova, già dimora dei suoi genitori: gravi delusioni da falsi amici e infine, cruccio della sua vita, un mondo ufologico non in grado di capire la grandezza delle sue idee.
La vita personale di Vesco fu segnata da una riservatezza estrema: quest'uomo così importante nella storia dell'ufologia italiana non partecipò mai ad un convegno. non tenne una conferenza, rifiutò qualsiasi incontro personale con chi avrebbe voluto confrontarsi con lui.
Quando il CISU, nel 1989, decise di nominarlo socio onorario ne fu sinceramente grato, tanto da intervenire con sollecitudine alle molteplici richieste che gli erano formulate sugli argomenti più disparati, interventi che costituiscono un notevole patrimonio di documenti inediti negli archivi della nostra associazione. Possiamo dire con cognizione di causa che i rapporti con alcuni membri del CISU rappresentarono quasi l'unico contatto con il mondo esterno che Vesco ebbe negli ultimi anni della sua vita.
In casa sua sono state trovate migliaia di riviste di ogni genere, di appunti e di manoscritti che costituivano un archivio prezioso. che è divenuto un lascito transitato al CISU. Nell'attività frenetica di pubblicista e scrittore, chi legge si trova di fronte a un uomo di una sicurezza assoluta, dotato di una cultura vastissima che abbracciava campi di interesse quali la numismatica, la protostoria, l'aerotecnica, l'aeronautica, la meccanica, e in misura sorprendente per l'Italia degli anni '50-'60 ... gli UFO.
Morta la madre all'inizio degli anni '80 si chiuse in una solitudine totale: non aveva amici, non frequentava donne o associazioni (alle quali invece aveva aderito con appassionato interesse negli anni giovanili). Da quando si era rotta la televisione non l'aveva più fatta riparare e le uniche notizie dal mondo esterno gli arrivavano o per radio o tramite visite frequenti presso la Biblioteca Universitaria; non si faceva visitare da un dottore dal 1942. Per ciò che riguarda la propria salute era profondamente fatalista e lui, che sembrava così razionale e scientifico, credeva nei fenomeni paranormali al punto che in una lettera a Pupilli fece strane considerazioni sui presunti poteri telecinetici del medium Demofilo Fidani, delle cui facoltà era assolutamente convinto. Credeva pure nei vaticini delle fattucchiere, tanto da esser convinto che una di queste gli avesse preconizzato la maggior parte degli avvenimenti della vita."
www.naziufos.com/new1k1/people/vesco-forum.htm
La mia domanda è la seguente perchè fu ghettizzato ed i suoi libri non ristampati?
Forse la sua fede fascista, era pilota della 1° Squadra Aerea e raggiunse il grado di maggiore?
Forse l'aver asserito che gli UFO erano di origine terrestre?
Forse il suo carattere?
Se qualcuno ha elementi sulla persona ne sarei grato, soprattutto mi piacerebbe sapere che fine hanno fatto i 2 camion di documentazione donati al CISU.
Logico che saranno ben conservati, ma la mia domanda è la seguente cosa è saltato fuori?
Grazie anticipate a tutti.
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Compito della scienza non è aprire una porta all'infinito sapere, ma porre una barriera all'infinita ignoranza.