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Le ricerche segrete negli anni '60

Ultimo Aggiornamento: 11/03/2012 09:25
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11/03/2012 09:25
 
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Articolo che va sul cospirazionismo ufologico.
Lo riporto comunque.

Da >>> edmundkiss-zama.blogspot.com/2012/03/le-ricerche-segrete-negli-anni...

Nei primi anni ’60 , appunto, durante le opere di sbancamento nella città di Nizza in Costa Azzurra, necessarie per la costruzione di un centro commerciale, si verificò una clamorosa scoperta : in uno strato geologico sicuramente vecchio di almeno 600.000 anni ( seicentomila ) , i tecnici coinvolti assistettero sgomenti al ritrovamento di resti di caseggiati ed appartamenti architettonicamente di tipo moderno, con tanto di tracce di servizi igienici, ma dall’età , infatti, spaventosamente antica. Era una conferma sicuramente certa della teoria ciclica delle civiltà.
Un geologo là intervenuto voleva assolutamente divulgare la clamorosa notizia ai media, ma fu prima bloccato e poi minacciato dai servizi segreti occidentali – probabilmente francesi ed americani congiuntamente – di non osare di fare una cosa simile . Sarebbe stato rinchiuso come pazzo e la sua carriera sarebbe finita. Il geologo tenne così forzatamente la bocca chiusa.
Come i lettori sapranno, casi analoghi a questo ce ne sono stati molti altri , negli ultimi 40 anni! Ma proseguiamo con altri inquietanti esempi
Sulla scorta del fatto che ci si era accorti che le prime sonde lunari che si schiantavano sul nostro satellite in diversi casi, al momento dell’impatto, facevano risuonare la Luna ( secondo i sismografi terrestri ) come una “ campana “ , e quindi rivelavano l’esistenza di enormi cavità al suo interno, congiuntamente al fatto che si verificavano registrazioni di misteriosi lampi luminosi sul suolo lunare, forse dovute ad esplosioni ( provocate ? ) od impatti di meteoriti ( sono tutti argomenti già conosciuti da tempo ma, guarda caso, non se ne parla mai ), la Nasa decise – questo fu il vero motivo – di organizzare delle missioni lunari con esseri umani a bordo - . Da qui, quanto mi è stato riferito da questo gruppo di scienziati “ dissidenti “ ,corrisponde in gran parte con quanto già riportato su un numero precedente della rivista Nexus ( n. 53 ) dall’ex tecnico della Nasa Richard Hoagland : si scoprirono resti di una misteriosa antichissima civiltà sulla Luna , e furono presi dei reperti che poi servirono per lo sviluppo tecnologico attuale della Terra per gli anni ’80, ’90, 2000.
Veniamo adesso ad alcune strabilianti aggiunte .
Negli anni ’70 Neil Armstrong , il “ primo “ uomo sulla Luna si ritrovò catapultato in una missione tra le Ande e le foreste dell’Equador , con una improvvisa missione occidentale ( Scozzese ) a visitare una strana grotta , la “ Cueva de los Tayos “ a trecento metri di profondità e lunga più di 10 chilometri per visionare strane formazioni megalitiche trovate sul fondo di questo tunnel naturale Sud Americano.
Chi scrive è riuscito a trovare tutto il materiale utile per raccontare questa storia , punto di sviluppo per un futuro prossimo articolo, ma una cosa si può già dire con certezza : a Neil Armstrong , senza ombra di dubbio, fu fatto vedere e confrontare quanto aveva visto sulla Luna con quello che esisteva all’interno della “ Cueva de los Tayos “ sulla Terra! Andiamo avanti , per cercare di spiegare meglio queste clamorose rivelazioni.
In ben determinati livelli accademici e di potere costituito ci si interrogava su quale tipo di azioni prendere per fare in modo che la gente comune non sapesse niente di quanto stava accadendo . In alcuni casi, però alcuni scienziati sentivano invece il bisogno di indagare ulteriormente e si ponevano seri dubbi sul fatto se o no l’umanità dovesse venire a conoscenza di determinate scoperte.
Il caso che mi è stato riferito, riguarda , per esempio, un professore universitario di una facoltà scientifica lombarda , appartenente ad una antica famiglia nobile milanese ( è deceduto da tempo ).
Negli anni ’60 questa persona, insieme ad altri tecnici , sulla scorta di ricerche sotterranee compiute per conto di grossi Trusts economici internazionali compiva i suoi studi con il Rabdomante Elettronico di sua invenzione, analizzando il sottosuolo della Valle Padana e delle Prealpi : diverse volte , a centinaia di metri di profondità gli strumenti rivelavano l’esistenza di decine e decine di grosse sfere metalliche , forse cave all’interno. In altri casi era impossibile descrivere quello che si trovava se non ricorrendo ad una spiegazione paradossale : sembravano sotterrati enormi macchinari , dalle strutture arditissime , o ci si trovava di fronte a spazi che sembravano vere e proprie “ città “ sommerse da decine di metri di terra e pietre. In altri casi i sonar di ricerca impazzivano letteralmente, i raggi di ricerca venivano deviati da forze telluriche contrarie inspiegabili. Sembravano forze provenienti da macchinari sconosciuti “ ancora in attività “. Questo professore, preso dall’inquietudine si confidò con altri suoi colleghi e venne deciso di continuare queste ricerche “in privato”, anche per il fatto che , saltuariamente , diverse di quelle misteriose sfere metalliche , dopo qualche mese che venivano scoperte, esplodevano sottoterra e si distruggevano ( o venivano distrutte ).
Si era nei primi anni ’70 , e il risultato di questo pool di ricercatori fu incredibile, ma vero : delle “ intelligenze “ agivano sulla Terra , mandando probabilmente degli impulsi da una non meglio specificata “ base “ sulla Luna , distruggendo le sfere metalliche , per non farle recuperare e studiare meglio da questi ricercatori.
Per non rendere il discorso troppo lungo e inaccettabile, diremo subito che quel professore fu poi contattato improvvisamente sul Lago di Garda da quegli “ uomini “ di cui ho accennato nella prima parte di questo articolo.
Facevano parte di quel gruppo di persone dalle particolari capacità tendenti a preservare “ geneticamente “ la memoria atavica ( o meglio memoria ereditaria )di tutte le conoscenze scientifiche e filosofiche apprese in milioni di anni dell’alternarsi delle varie civiltà umane.
Erano loro che, periodicamente e purtroppo, erano costretti, in varie parti del mondo , a far saltare quelle sfere metalliche cave, che contenevano in realtà uomini messi in ibernazione da tempo immemorabile da altre civiltà precedenti: in alcuni casi erano riusciti a “ risvegliare “ questi ibernati facendoli rivivere con loro ma, in altri casi , per timore che fossero scoperte , eliminavano le sfere ed il loro “ contenuto “.
Fu detto a questo docente che, nel corso delle varie situazioni di pericolo che nel giro di milioni di anni qualsiasi corpo celeste come la Terra probabilisticamente corre, per causa di enormi catastrofi , terremoti o impatti di asteroidi dall’esterno, le varie civiltà umane saltuariamente trasferivano uomini e mezzi sulla Luna , o su Marte o all’interno di tunnel nella Terra stessa per preservare la specie e, passato il pericolo, o verificatosi l’evento tragico, dopo millenni ritornavano sulla Terra o sulla sua superficie.
Era sempre stato così, come da decenni vigeva un accordo con le autorità più importanti del pianeta di questa attuale civiltà per non divulgare queste notizie, in cambio di una “ graduale cessione “ di tecnologie innovative.
Una loro “ base “ era ancora attiva , ma celata , sulla Luna , ed erano stati loro a far esplodere altre basi “ in superficie “, negli anni ’60 , nel tentativo ( infruttuoso ) che le missioni Nasa non le scoprissero. Ma gli astronauti le scoprirono.
Questo gruppo di “ custodi “ contava infine sulla “ discrezione “ ed il senso di responsabilità del professore per mantenere il segreto , e così fu , almeno fino alla morte di questo docente .
Ma, appunto in questi ultimi anni, altri studiosi che facevano parte del gruppo “ dissidente “ di ricerca universitario, per ragioni che io ignoro, hanno deciso di rivelare tutto quanto ho riferito in questo lungo articolo.
Per dovere di nota, in uno degli ultimi incontri ho chiesto se dietro tutto questo non ci fossero anche altri accordi o, piuttosto contatti esterni , con civiltà aliene o “ extraterrestri “ ma chi mi ha risposto ha detto che non lo sapeva, anche se non lo escludeva, vista l’incomparabile realtà che si era rivelata loro, dopo decine d’anni di pericolose indagini .
Qui finisce il racconto: chi scrive ha tralasciato qualche altro interessante dettaglio e rivelazione , ma la sostanza è quella qui descritta, tale e quale.
Voglio solamente dire che non vi è stato alcun interesse di “ sensazionalismo “ o quant’altra volontà nascosta nel riferire questa storia. Ci sono ben altri interessi nella vita, in primis il mantenimento di una qualità di vita accettabile, cosa ormai impossibile nella nostra società impazzita e in profonda crisi, cosa ormai evidente negli ultimi tempi.
La coscienza di chi scrive è perfettamente a posto, e probabilmente si è anche sollevata dal peso di questi segreti la coscienza di chi ha voluto rendermene partecipe.
Devo solo dire, che sarebbe stato meglio, ed ovviamente più credibile, che prima o poi chi mi ha confidato tutto questo, per via della sua indiscutibile professionalità e rinomanza, fosse venuto allo scoperto e si fosse fatto avanti avanti personalmente o quanto meno voglia predisporre per il futuro una sorta di “ cassetta di sicurezza “ contenente tutte le informazioni in merito, recuperabili, certificabili e che siano definitivamente un’insieme di prove inoppugnabili dimostranti tutto quanto è stato divulgato ai lettori.
Chi scrive sta proprio dandosi da fare perché ciò avvenga.
E’ una speranza, per il bene-essere futuro di tutti.

Breve Bibliografia (puramente indicativa – per ritrovare informazioni simili a quanto rivelato)
Gaston Fernandez Borrero – Mis dos viajes a las Cuevas de los Tayos – Equador- Octubre 1996.
David Hatcher Childress – Extraterrestrial Archaeology – Adventures Unlimited Press, USA, 1995.
Graham Hancock, Robert Bauval- L’Enigma di Marte-, Corbaccio , Milano, !999.
Jan van Helsing- Le società segrete-, Andromeda, Bologna, 1997.
Renè Daumal- Il Monte Analogo -, Adelphi, Milano, 2002.
Jacques Bergier – I libri Maledetti- Reprint Libreria Ecumenica , Milano.
G. Gurdjieff- Il nunzio del bene venturo – Ubaldini ed., Roma, 2003.
Michio Kushi – Mondi Dimenticati-, Mediterranee, Roma, 1993.
Edmund Kiss- Das sonnentor von Tihuanaku und Hoerbigers Welteislehre , Koheler & Amelang, Leipzig, 1937.
Richard Hoagland – The monuments of Mars, North Atlantic Book, USA, 1996.
Michael Cremo- Forbidden Archaeology – Bhaktivedanta Institute, USA, 1995.
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