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L'anomalia del Mar Baltico

Ultimo Aggiornamento: 28/08/2012 11:58
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12/08/2012 10:28
 
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ANOMALIA DEL MAR BALTICO: RIASSUMIAMO

Articolo di The Observer
Fonte: ufoplanet.ufoforum.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO...

Il 19 Giugno 2011 una società di treasure hunters svedese (cercatori di tesoro) mentre scandagliava i fondali, in una non precisata zona, del Mar Baltico è incappata in quella che in seguito è stata chiamata l’ anomalia del Mar Baltico: ad una profondità di circa 85 m improvvisamente ai loro occhi è apparso un oggetto insolito e mai visto prima; l’eco del sonar mostrava un’oggetto perfettamente tondeggiante dal diametro di circa 60 m, poggiante su un basamento che si innalzava di circa 12 m dal fondale.



Dall’oggetto circolare partiva poi, apparentemente, una specie di scia dalla lunghezza di circa 1,5 Km. Inoltre a circa 200 m di distanza dalla prima anomalia fu rilevata un’altra anomalia, un oggetto dalla forma apparente simile ad una “finestra gotica”. Fu subito chiaro a tutti che la strana scoperta meritava un approfondimento di ricerca, ma stante la posizione dell’oggetto un’eventuale immersione richiedeva una seria programmazione. La società svedese, l’Ocean X Team, ha programmato per un anno la nuova spedizione sull’anomalia dotandosi di tutte le attrezzature e gli strumenti necessari per una seria e approfondita analisi dell’anomalia. E’ stata acquistata appositamente un’imbarcazione, l’Ancylus, e grazie ad una partnership con la Swedish Company Ocean Modules si è avuta la possibilità di utilizzare il ROV (Remotely Opereted Vehicle) durante le immersioni. La prima spedizione per svelare il mistero dell’anomalia si è svolta tra il 1° Giugno e il 15 giugno 2012. Per la prima volta gli uomini dell’Ocean X si sono immersi sull’anomalia è hanno potuto vedere con i loro occhi quanto rilevato dal sonar. La prima impressione era di trovarsi di fronte ad una formazione naturale, una strana roccia a forma di “fungo”, ma un’analisi più approfondita ha evidenziato molte stranezze; bordi del disco perfettamente tondeggianti, formazioni “spigolose” con angoli di 90°, muri e/o corridoi, foro di 25 cm di diametro, rocce disposte a circolo sulla sommità del disco, come piccoli “camini”.











Sulla sommità del disco è stata filmata anche una strana forma rocciosa di 4 m , chiamata “meringa”, per la sua forma allungata. Dopo questi, ed altri, ritrovamenti l’atteggiamento della Ocean X verso l’anomalia è cambiato, probabilmente non di formazione naturale si deve parlare ma di qualcosa di artificiale, costruito. Durante l’ultima spedizione, dal 9 luglio al 21 luglio, si è proceduto al prelievo di alcuni campioni dal disco, inviati all’Università di Stoccolma per l’analisi e la datazione. Si sono anche eseguite molte riprese video, fotografiche e una nuova analisi con un sonar 3D, tutto questo materiale servirà alla produzione di un documentario (o serie di documentari) sull’anomalia. Fin qui i fatti come si sono svolti, ora passiamo all’analisi delle varie ipotesi avanzate sulla struttura stessa dell’anomalia:

• Formazione naturale : l’oggetto sembra fatto di roccia, la sua forma non è poi così strana, esistono in natura numerosi esempi di formazioni rocciose a “fungo”. Potrebbe essere il residuo di un antico vulcano che ora è sul fondale del Mar Baltico dopo il disgelo in seguito alla glaciazione.
La scia è semplicemente il risultato dell’arretramento del fronte del ghiacciaio. La “meringa” è un chiaro esempio di sedimentazione ed è probabilmente semplicemente arenaria.

Obiezioni : L’oggetto sembra separato, la parte superiore (disco) è staccata dal basamento e la meringa sembra adagiata sulla sommità; i 3 elementi non sono apparentemente costituiti dello stesso materiale. Come si spiegano i bordi arrotondati? E le rocce disposte a cerchio? E il foro di 25 cm sulla sommità? E i “muri”? e le altre stranezze?

• Sistema difensivo antisommergibile nazista : Un ex ufficiale della Marina svedese, tale Anders Autellus, si dice sicuro di aver capito cosa sia quel disco adagiato nel Golfo di Botnia: sarebbe un’arma segreta nazista, di tecnologia sconosciuta, risalente alla Seconda Guerra Mondiale. La strumentazione, rimasta sepolta nel fondale per tutti questi decenni, sarebbe stata utilizzata per rendere difficile la navigazione dei sottomarini nemici, soprattutto britannici e sovietici. La struttura, in doppio strato di cemento armato, sarebbe stata dotata in origine di una rete metallica- erosa dal passare del tempo- che serviva per bloccare i sonar. “Questa area del Baltico era vitale per l’industria bellica tedesca, perchè qui venivano prodotti i cuscinetti a sfera per i carri armati: non averne più avrebbe significato una battuta d’arresto” ha spiegato l’esperto in un’intervista al giornale svedese ‘Expressen’. Autellus ha poi aggiunto:”Questa scoperta supera di gran lunga tutte le altre ed è di un’ importanza storica straordinaria.”

Obiezioni : se la struttura è stata realizzata a terra come è stato possibile trasportarla in mare aperto? Facendo un semplice calcolo matematico in base alle dimensioni e supponendo sia costruita in cemento, parliamo di circa 26000 Ton (solo il disco). Se la struttura è stata costruita direttamente in loco , siamo sicuri che durante la WWII i tedeschi avessero la tecnologia necessaria per operare ad una profondità di 80/90 m in mare aperto? Ricordiamoci che il Mar Baltico durante l'inverno è quasi interamente ricoperto da lastre di ghiaccio, e la temperatura dell'aria si abbassa moltissimo al di sotto dello 0° (può arrivare anche a -20° e più), mentre la temperatura media annuale delle acque sotto i 50m di profondità è di circa 3°/4°.Anche ammettendo che fosse possibile una o l'altra ipotesi sorge spontanea un'altra domanda: la realizzazione di tale opera avrebbe necessitato l'utilizzo di migliaia di lavoratori per la progettazione, la costruzione e il trasporto, posizionamento, ancoraggio sul fondale, come è possibile che sia rimasta totalmente segreta fino ad oggi? Ne troveremmo sicuramente traccia in numerosi documenti dell'epoca(sia tedeschi che non). Inoltre se ci fossero stati affondamenti di navi o sommergibili nel tratto di mare interessato, ci sarebbe stata un'intensa attività di intelligence, durante la guerra, per scoprirne il responsabile e a guerra finita numerosi ricercatori, storici e giornalisti avrebbero setacciato palmo a palmo il Mar Baltico per trovare quest’arma segreta.

• UFO : prima della grande glaciazione un oggetto volante precipita sulla terra, tenta un atterraggio di emergenza portandosi quasi parallelo all’orizzonte, ma stante la grande velocità si schianta al suolo, rallenta la sua corsa man mano che procede e affonda nel terreno (ipotizzando non ci fosse acqua al momento dell'atterraggio), poi arresta la sua corsa, dopo 1500 metri, quando incontra un ostacolo "inamovibile" (il pilone/pilastro/basamento) ma l'impatto è tale che punta il naso verso l'alto . Il secondo oggetto, quello a forma di finestra gotica, situato a 200 metri è un pezzo dell'oggetto principale staccatosi durante l'impatto con il pilone e volato più avanti.

Obiezioni : UFO?? Siamo seri, si è mai visto un ufo costituito di cemento e/o roccia? Diciamola tutta…..si è mai visto un ufo?

• Costruzione artificiale : La presenza di una scalinata, i muri e i corridoi, i camini, il foro sulla sommità, il fatto che il disco sia separato dal basamento indicano chiaramente una costruzione artificiale, probabilmente un tempio o altare dedicato a qualche divinità.

Obiezioni : La costruzione, o anche la semplice modellazione nella roccia, di un tale oggetto potrebbe essere avvenuta solo in presenza di terre emerse e asciutte; partendo dal presupposto che il Mar Baltico è un mare relativamente giovane, formatosi dopo l'ultima glaciazione Weichseliana ( periodo che va da circa 10.000 a 70.000 anni fa) con il ritiro dei ghiacci circa 10.000 anni fa, si deve collocare la sua realizzazione a prima della glaciazione o durante il disgelo ma prima che le acque invadessero l’attuale bacino del mar Baltico. Ci troviamo in un periodo a cavallo tra paleolitico (2,5 m.a.f.- 20 000 a.C. circa), mesolitico (20 000-10 000 a.C. circa) e neolitico (10 000 a.C. - 3 500 a.C. circa), in cui l’uomo non aveva ancora le capacità tecnologiche per la realizzazione di tale struttura.


Rappresentazione grafica dell’anomalia in
accordo alle informazioni dell’Ocean X Team

Purtroppo allo stato attuale le poche informazioni e la scarsità di immagini che la Ocean X ha rilasciato non permettono di esprimere giudizi definitivi su nessuna delle ipotesi avanzate. In attesa che la Titan TV divulghi il documentario che schiarisca le idee e sveli la soluzione del mistero vi lascio con un riassunto di tutte le informazioni disponibili sull’anomalia :

- Si trova a ca. 90 metri di profondità nelle acque internazionali tra Svezia e Finlandia.

- Oggetto perfettamente rotondo fatto di una sostanza simile alla roccia.

- Cupola di forma perfetta.

- Ha bordi arrotondati. "E 'come se qualcuno abbia unito insieme due stampi”.

- Vi è uno spazio a forma di cuneo tra la parte superiore (il cerchio) e la parte inferiore (fondazione/ pilastro). Tuttavia, se le due parti siano completamente separate o se la parte superiore e la parte inferiore sono lo stesso oggetto, non è stato chiarito.

- L'oggetto sembra essere molto molto vecchio, qualcosa di raro che l'equipaggio non ha mai visto prima. (Peter Lindberg ritiene che potrebbe essere pre-glaciale.)

- La superficie presenta molte fessure. C'è del materiale nero non identificabile nelle fessure.

- 12m di altezza totale dal fondale : 4 m di spessore e 60 m di diametro per l’oggetto circolare supportato su di un pilastro di 8 m (aumenta di spessore nella parte superiore vicino all'oggetto)

- Su un lato la circonferenza è sporgente circa 4-6 metri dal pilastro.

- Il cerchio non è collegato al pilastro, è staccato. La sua composizione sembra essere di granito, mentre la superficie dell’ anomalia è fatta di materiale diverso dal pilastro.

- Sembra che ci sia stato molto caldo laggiù, la pietra è come sciolta. Le pietre sembrano bruciate e coperte da una pellicola nera, come fuliggine sia in cima che nei dintorni dell’oggetto. Una pietra è stata presa come campione per l'analisi presso l'Università di Stoccolma.

- Dennis Åsberg (cofondatore Ocean X) ha detto che l’ipotesi di un vulcano è plausibile, tuttavia secondo i ricercatori, non c'è mai stato nessun vulcano lì. Non sembra però un vulcano visto quello che hanno trovato (forma perfetta, angoli di 90 gradi etc. etc.)

- Situata sulla parte superiore dell'oggetto, ci sono strane formazioni rocciose circolari, come "camini", di materiale duro nero "quasi pietrificato", come pietra bruciata, di pochi centimetri di diametro, come 4 o 5 perle in una collana. Queste pietre sono coperte da qualcosa di simile alla fuliggine.

- I sommozzatori hanno detto che c'era una polvere "nerastra" che è stata attratta dalle telecamere.

- Ci sono altri sassi in giro così.

- Molti angoli di 90 gradi e linee rette: corridoi di 0,5 - 1,5 metri di altezza all'interno dell’oggetto. Sembrano esserci come passaggi o pareti di un 1,5 metri di altezza e 3 metri di larghezza, tagliati nell’oggetto. Le pareti sono dritte e lisce. Sono realizzati in pietra simile all’arenaria.

- C’è una cupola di forma circolare, la cosiddetta "meringa", che si trova direttamente in cima alla formazione rocciosa di 60 metri, si trova sul bordo sul lato destro è di circa 8 metri di diametro e alta 1,5 metri nel punto più alto. La sua superficie non del tutto liscia, in alcuni punti il "cemento" è pieno di fessure. La roccia non è affatto coperta di limo, come dovrebbe essere in genere sul fondo del mare. Sembra essere ricoperta di qualche tipo di sostanza dura simile al cemento, o deposito minerale. Dopo essere stata tagliata, il suo interno si rivela essere di colore nero, come roccia vulcanica, quasi pietrificata. Il materiale è molto duro, non è semplice pietra. Da come un senso di materiale carbonizzato.

- La meringa sembra avere linee di costruzione e ci sono delle caselle disegnate sulla superficie.

- Sembra che ci sia una scala sul lato dell'oggetto circolare, tuttavia questo non è stato confermato. Peter Lindberg (cofondatore Ocean X) ha confermato che il riferimento "scalone" era solo un esempio per descrivere ciò che vedeva e che è composto da 8 gradini ognuno largo 1 metro a partire dalla sezione mancante sulla sinistra.

- Vi è una seconda anomalia che Peter ha dichiarato, potrebbe essere ancora più interessante della prima. L'anomalia sembra avere una forma di finestra gotica e si trova a 200 metri di distanza.

- C’è un sentiero di 1500 metri che porta all’oggetto; inizia poco profondo, e diventa sempre più profondo fino a raggiungere una profondità di 10 metri alla base dell'oggetto. Il percorso fino all'oggetto stesso può essere descritto come una "pista o un percorso in discesa", che si appiattisce sul fondale marino. Peter Lindberg ritiene inoltre che la “cresta” sia realizzata in materiale più morbido che il pilastro e il cerchio.

- oltre al foro di 25 cm di diametro c’è un’altra stranezza che non sarà rivelata fino alla distribuzione del documentario

- Peter Lindberg: ”Se qualcuno mi dicesse che gli alieni fanno navi spaziali in materiali come pietra o asteroidi....avremmo la certezza di averne trovata una”.

- Circa a 2 chilometri dall’ oggetto circolare c’è una montagna tipo "vulcano". Si tratta di un rilievo di 50 metri di altezza con la forma di un vulcano classico. Ha un "fumo", una nube di materiale indefinibile nella parte superiore. Attualmente non vi è alcuna nota attività vulcanica nella regione del Baltico.

- Non è un oggetto riguardante le guerre mondiali

Problemi che possono essere di relativa importanza:

1) Il satellite non ha funzionato quando la barca era direttamente sopra l'oggetto, ma a pochi metri di distanza ha funzionato di nuovo.
2) i problemi elettrici sono stati vissuti sia nella prima spedizione che nella seconda, ma la squadra non è sicura che siano legati all’anomalia, problemi tecnici sono abituali nelle spedizioni di ricerca.
3) Un forte segnale radio di 40-50 megahertz è stato captato quando erano vicini all'oggetto. Dennis ha detto che non proveniva dall'oggetto.
4) Il termometro segnava una temperatura di -1° C sul fondo del mare, quando avrebbe dovuto essere +4 ° C (questo può essere o non essere rilevante, può essere un errore di lettura o un malfunzionamento delle apparecchiature.)

Attualmente la Ocean X è alla ricerca disperata di fondi per la preparazione di una nuova spedizione sull’anomalia per risolvere alcuni aspetti ancora oscuri sul ritrovamento. I tempi stringono, sia per le condizioni climatiche del Mar Baltico in rapido peggioramento con il passare delle settimane, che per l’agguerrita concorrenza che presto potrebbe presentarsi. Trovandosi in acque internazionali nessuno può rivendicare alcun diritto sull’anomalia e la segretezza sulle coordinate può essere intesa come un tentativo di proteggersi da eventuali spedizioni più attrezzate pronte a balzare sulla “ricca preda”. Già sono state fatte molte speculazioni sulle coordinate e ci sono persone che dicono di averle e presto o tardi qualcun altro si immergerà sull’anomalia (le unità militari navali di USA, U.K., NATO e Svezia probabilmente già conoscono l’esatta posizione dell’anomalia) per rivelarci tutti i suoi segreti.
28/08/2012 11:58
 
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ANOMALIA DEL BALTICO: IN AUTUNNO LE IMMAGINI 3D

Articolo di Sabrina Pieragostini
Fonte: www.extremamente.it/2012/08/27/anomalia-del-baltico-in-autunno-le-nuove-immagini...

Sulla cosiddetta “anomalia del Baltico”, il mistero che sta appassionando milioni di internauti, ci sono una notizia cattiva e una buona. La cattiva è che la Svezia, in agosto, è chiusa per ferie: anche gli analisti e i ricercatori fanno vacanza, quindi nessuno sta elaborando i dati raccolti sui fondali del Golfo di Botnia. La buona, però, è che entro l’autunno le ultime informazioni in merito all’enigmatico oggetto verranno rese pubbliche.
Lo ha affermato lo stesso Peter Lindberg, proprietario della goletta a caccia di tesori sommersi che nel giugno del 2011 ha individuato con il sonar quella strana formazione nel centro del Baltico e che poi, nel luglio scorso, ha guidato una nuova missione di ricerca. Intervistato da Disclose Tv, l’imprenditore svedese non ha nascosto tutti i dubbi che l’osservazione ravvicinata ha sollevato.



La spedizione- denominata OceanXteam- voluta proprio per chiarire, una volta per tutte, cosa fosse adagiato veramente in fondo al mare, ha infatti prodotto più domande che risposte. A partire dal primo interrogativo dirimente: quel grande oggetto tondeggiante, dal diametro di 60 metri, è naturale o artefatto? è una comune roccia dalla forma solo un po’ anomala o ciò che resta di una costruzione del passato? Le cose cambiano parecchio…
Le varie ipotesi bizzarre che nel corso nei mesi si sono alternate (dal cerchio in pietra stile Stonehenge all’arma segreta nazista, passando ovviamente da quella più gettonata, quella del disco volante precipitato) finora sono rimaste solo idee: nessuna prova ha potuto sostenere l’una rispetto all’altra. Ma anche l’eventualità della semplice concrezione geologica sottomarina non ha trovato riscontri. Neppure con l’osservazione ravvicinata, confessa Lindberg.
Ma il fenomeno, singolare, che ha più volte ostacolato le riprese e gli esami scientifici- una sorta di alterazione del campo magnetico che spesso mandava in tilt le apparecchiature elettroniche nel raggio di 200 metri- ha comunque convinto i cacciatori dell’OceanXteam che là sotto c’è qualcosa di strano e che vale la pena di continuare ad indagare.
Nonostante i problemi e i black-out, i sub della missione hanno realizzato decine di immagini in alta qualità 3-D che attendono di essere sviluppate, visionate ed analizzate. Per l’appunto, dopo la pausa estiva che blocca, a quanto pare, le attività lavorative in Svezia. E neppure l’attenzione e la curiosità che a livello mondiale ha caratterizzato l’intera vicenda hanno potuto velocizzare la pratica. Quindi bisognerà aspettare tra settembre e novembre per vedere, in forma tridimensionale., quello che le macchine fotografiche subacquee hanno immortalato.
Peter Lindberg ha però aggiunto un dettaglio nuovo, rispetto a quanto diffuso nello scorse settimane. Ovvero, l’anomalia sembra formata da due distinte sezioni: una parte superiore circolare al di sopra di una base incassata nel fondale marino. Non è molto, per capire cosa sia. Per questo, è già prevista una terza spedizione scientifica sul posto. Ma per l’estate 2013: il clima a queste latitudini sta già diventando proibitivo per le immersioni. Insomma, la storia continua…
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