Il caso di Pierfortunato Zanfretta

Ciao a tutti..... sono sempre io..Piero Zanfretta....continuo a raccontare le mie vicissitudini....("SE VI STUFATE DITEMELO CHE LA SMETTO!!!!!")....
IL RACCONTO CONTINUA...La mia vita fu trascinata insieme alla mia azienda..... (la VAL BISAGNO ist.di vigilanza) in giro per le televisioni.... tipo( Portobello, Antenna 3 milano, radio varie) ecc.... ecc...ma dopo poco tempo.....il 27 di dicembre.... ...mentre ero in servizio notturno, come sempre, risentii il sibilo e mi portai a Scoffera..... li senza mai esserci stato mi avviai su un monte chiamasto Rossi, anche il paese si chiama cosi'..dove nacque Frank Sinatra..... alle 23:55 rincontrai di nuovo gli alieni.
Scesi dalla macchina e mi avviai verso di loro.... mi rendevo conto che la mia volontà non era mia, mi presero... e sempre loro... i due alieni giganti verdi e squamosi mi trasportarono con questa enorme luce verde sulla stesso disco, mi riportarono in un altra stanza, io mi ribellai come sempre ma ero costretto a fare ciò che volevano, probabilmente cercavano di calmarmi, ma io tiravo calci e pugni, non riuscivo a digerire la loro mostruosità.... Poi mi misero dentro ad un macchinario.. in piedi, mi misero un casco sulla testa che mandava forti scariche elettriche.. Mi tennero lì circa 1 ora, poi mi fecero altri esami....... ad un tratto sentii che mi parlavano dentro la mia mente in una lingua strana.... la cosa che mi colpii è che io rispondevo nella stessa lingua e nello stesso momento mi chedevo cosa stavo dicendo, io gridavo come un forsennato, li offendevo come cani,dopo mi portarono in un altra stanza dove c'era un grande schermo video, lì c'era uno di loro... diverso dagli altri... che mi fece consegnare la sfera campione la quale la dovevo consegnare al Dott. Hynek,ma ero tanto inpaurito e inc......to che la lanciai contro quello dentro lo schermo... scoppiò il finimondo...Oramai non me ne fregava più niente, non mi inportava di morire, corsi in direzione di dove ero già passato e anche lì botta di culo, toccai qualcosa che mi riportò giù.... mi ritrovai in un bosco impaurito... non ricordavo più niente dopo aver girato a vuoto per ore al buio.... I colleghi mi ritrovarono e mi riportarono giù in città.
Alle 06:00 tornai a casa piangendo, e amareggiato... non capivo cosa mi stava succedendo..... io non auguro a nessuno di passare quello che ho vissuto io....................
Ciao a domani Piero Zanfretta (2° incontro) -29 settembre 2013-
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Ciao a tutti.....sono Piero Zanfretta e vado avanti con la mia pena raccontandola a voi...
E' chiaro che per me si mettevano male le cose.. oramai non vivevo più bene..... i giornali di tutta Italia parlavano di me, ed ogni posto in cui andavo mi assillavano..... ma io continuavo a fare il mio lavoro notturno.
Dopo 35 giorni ricominciai a sentire il sibilo dietro la nuca.... cosi, alle 23:00 com...e un automa, mi riportai di nuovo a Rossi..........Trovai una nebbia strana, ma la cosa particolare è che vedevo benissimo la strada.... Quando arrivai sul piazzale scesi dalla macchina e mi avviai a piedi su per una mulattiera..... anche lì era tanto buio, ma io vedevo benissimo (un altra persona sarebbe caduta giù dal burrone se non avesse avuto la pila)..... mi chiedevo cosa ci facevo lì......Senza motivo camminai per 2 km finchè arrivai vicino a un grosso albero...... lì arrivò una piccola luce, si fermò davanti a me e ad un tratto si formò un enorme luce alta 3 metri e larga 2, non sapevo cosa fare, "AVEVO PAURA", ad un tratto uscirono 2 esseri,.... i soliti.... li sentii dentro la testa........ una voce mi diceva di entrare e di non aver timore di nulla, ma nel mio sedere non passava nemmeno uno spillo dalla paura che avevo per questi esseri, nel vero senso della parola...."sono mostruosi"...... poi entrai in un lungo corridoio dove finiva in un enorme stanza, al centro di questa, c'era una scatola metallica sopra un enorme pietra quadrata....... tre di loro mi fecero sedere, mi mostrarono come si apriva la scatola, poi dopo avermela fatta provare a me di fronte a loro in modo che avessi capito mi dissero che avrei dovuto cercare il prof. Hynek, portarlo su e farlo entrare nella luce e consegnarla a lui...... io iniziai a gridare..... dissi che non sapevo nemmeno chi era costui e in quel momento sentii un dolore atroce alla testa..... gridai ...."basta"... poi svenni.............. Quando mi ripresi loro erano andati via, così.....scappai facendo il corridoio e uscii dalla luce.... quando la luce sparì rimasi disorientato, non so quanto camminai ma verso le 3 i colleghi mi trovarono e mi riportarono giù in città.
Raccontai quello che potevo perchè non ricordavo molto (4° INCONTRO) ........scusate sono molto stanco a domani ............... ciao.......... Piero Zanfretta.. -29 settembre 2013-
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Ciao a tutti sono Piero Zanfretta qualche tempo dopo cercai il prof. Hynek chiamandolo al telefono negli Usa ma mi dissero che era in qualche parte del mondo allora gli scrissi tramite un amico che parlava e scriveva l'inglese e anche lì mi mando' una lettera che non aveva tempo di venire in Italia e che mi avrebbe mandato un altra persona per ritirarla.Ma io mi
domando: possibile essendo un gran...de scienziato non ti interessa una cosa cosi importante? In fondo non l'ho cercato io, doveva soltanto venire a Genova, l'avrei portato nella luce ed io ero libero invece mi mandò un'altra persona che venne con la pretesa di dare la scatola a lui, ma lo mandai a pigliarselo in quel posto e gli dissi di dire al prof. Hynek che se la cosa gli interessava doveva venire lui.La cosa finì lì chiaramente, la mia Direzione mi chiamò in ufficio: lì mi presentò un giornalista, il sig. Rino Di Stefano come tanti altri ma credo che lui era il numero 1, persona molto corretta ancora oggi; insomma chiese se mi sentivo di fare un'ipnosi dal Dott Mauro Moretti perchè avevo molti buchi, vuoti di memoria così accettai.
Così quel giorno arrivò, conobbi il Dott. Moretti, mi mise a mio agio in presenza di altre persone, mi fece sdraiare su un lettino, mi fece rilassare, poi mi disse: . Mentre parlava chiusi gli occhi per suo ordine, poi li riaprii e gli dissi quando iniziavamo; ma non mi ero reso conto che erano passate 3 ore, vidi solo le loro facce al mio risveglio, increduli e scioccati, ma io non ricordavo nulla di quella 1° seduta. Ma purtroppo la cosa non finì lì, i giornali iniziarono ad attaccarmi, che l'ipnosi non valeva come prova, così pensarono di farmi fare il siero della verità ( il Pentothal).Così andammo a Milano dal prof. Marchesan: lì ci fu presente il prof. Mosconi, poi alle 09:30 mi inserirono l'ago nel braccio. Anche lì mi addormentai, ma subito dopo mi svegliai e mi resi conto che erano le 12:45 e anche lì vidi le loro facce, increduli di ciò che raccontai. Mi guardavano preoccupati e anche il mio amico e ricercatore Luciano Boccone ,anche lui choccato chiaramente. C'era tutta la Direzione della Val Bisagno ma alla fine a me non mi vollero raccontare nulla di quello che dissi: chiaramente dovetti firmare un foglio per fare quel siero e rendere le persone lì presenti non responsabili se mi fosse successo qualcosa.Tornammo a casa alla sera, sempre più amareggiato. Ciao a tutti a domani sera Piero Zanfretta. -01 ottobre 2013-
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...e su Facebook gli segnalano pure i racconti...
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[Modificato da OggettoVolanteIdentificato 07/10/2013 16:36]

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I'm a man with a mission.
A boy with a gun.
I got a picture in my pocket of the lucky one.
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