Il caso di Pierfortunato Zanfretta

Ciao a tutti, sono Piero Zanfretta. Ultimamente qualcuno si era divertito a far sparire i miei racconti, speriamo bene.
Dopo tante disgrazie l'Istituto della Val Bisagno Vigilanza decisero di togliermi dalla zona di Torriglia e mi misero a fare servizio in città, così mi diedero la zona di Quarto Sturla Quinto Corso Europa e dintorni. Per qualche mese andò tutto bene e io ne ero contento: le disgrazie... si erano calmate.Dopo tutto quello che mi era accaduto un po' di pace ci voleva.............. ma non fu così in una sera di servizio, iniziai a sentirmi strano, mi resi conto che c'era qualcosa che non andava.Erano le 23:30, mentre entravo a Villa Andreina vidi dietro la casa in via Pio Settimo un bagliore; poi mi chiamò la Sala Operativa chiedendomi se era tutto a posto.
Dissi si alla S.O., a parte un bagliore tutto a posto.In quel momento sentii il sibilo dietro la nuca, uscii dalla villa di corsa, presi la mia Mini Minor e mi portai al distributore di benzina in Corso Europa.Ero a secco: scesi dalla macchina, presi la pistola della benzina e ad un tratto si aprì una grande luce vicino all'officina. Uscirono due esseri che mi facevano cenno di avvicinarmi a loro, io terrorizzato chiesi al signore davanti a me se vedeva anche lui quegli esseri.Lui entrò velocemente nella sua Dyane 6 e scappò, poi mi avviai verso la luce: entrai.Mi ritrovai affianco a questi due esseri che mi immobilizzarono sopra ad un altro tavolo facendomi soffrire atrocemente con esperimenti sulla testa; li pregavo e chiedevo a DIO di farmi morire ma non mi ha mai ascoltato... io non so se sono nostri fratelli dell'universo ma in quel momento stavo per perdere la pazienza dal dolore.Dopo due ore mi liberarono, li sentivo parlare in una strana lingua, mi dicevano di stare calmo che non mi volevano fare del male;io oramai ero fuori di me poi decisero di farmi rivestire.Quando ero pronto ci avviammo verso una sala dove c'erano 7 cilindri di vetro alti 2 metri e mezzo e 2 metri di circonferenza.Appena passato davanti vidi nel primo cilindro un uomo preistorico in piedi dentro ad un liquido celeste, vivo, che mi guardava.Nel secondo (cilindro) sembrava una grande spugna.Nel terzo e quarto cilindro altri esseri; ma quando vidi gli altri 3 cilindri vuoti iniziai a dare calci, pugni, spintoni e altro.Pensavo che volessero mettermi dentro anche a me a far compagnia a quei poveri disgraziati.Poi devo aver combinato qualcosa, riuscii a far cadere uno di quelli.Poi terrorizzato scappai e poco dopo mi ritrovai a camminare sul monte Fasce: poi vidi la mia macchina, corsi, poi presi la radio e chiesi aiuto.Dopo un'ora arrivarono i colleghi e mi acconpagnarono giù in città.Raccontai tutto quello che mi accadde e come sempre mi guardarono come un matto: poi come sempre andai a casa, l'indomani riiniziò l'inferno.Ciao a domani. -10 ottobre 2013-
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Ciao a tutti, sono Piero Zanfretta.Io vado avanti con i racconti delle mie esperienze, se vi pesa ditelo e io non scrivo più.
Passarono parecchi mesi, la mia azienda mi diede per fare la zona una Vespa 125 Primavera.Secondo loro mi avrebbero tenuto più d'occhio nel caso si fosse avverata un'altra situazione precedente e per un periodo come sempre questi esseri mi lasciarono in pace.Ma purtroppo non f...u così :una sera in piena estate iniziai a sentire di nuovo il sibilo e mi sentivo chiamare.Mi prese il terrore, non sapevo cosa fare, chiamai la Sala Operativa dicendo che stavo di nuovo male così uscii dalla villa di Viale Quartara, salii sulla Vespa: non feci a tempo a fare 100 metri che la Vespa iniziò a volare.Chiamavo aiuto ma pian pianino vedevo le case sempre più piccole, la moto si avviava verso il Monte Fasce.Intanto la Val Bisagno faceva chiudere tutte le strade in modo che se mi vedevano mi avrebbero bloccato; ma loro, i colleghi, guardavano le strade così chiusi gli occhi:ero incollato sulla moto, non potevo cadere e dopo poco tempo la moto si abbassò verso la zona di Uscio.Quando toccai terra trovai di nuovo loro. Cercai di scappare ma un raggio verde mi bloccò;
poi sempre due di loro mi presero e mi portarono sull'astronave o disco volante, mi rispogliarono e ricominciavano a fare esperimenti dolorosi su di me.Piangevo, gridavo, oramai la mia testa stava per inpazzire, ero oramai allo stremo delle forze e credo che persi i sensi.Erano le 23:40.Alle 04:00 mi ritrovai seduto vicino alla moto e non ricordavo quasi niente, poi vidi arrivare una macchina della Val Bisagno e quattro colleghi diedero l'allarme che mi avevano trovato. .Non li riconobbi subito,così dalla disperazione gli lanciai un enorme masso danneggiando la macchina, poi mi saltarono addosso, mi bloccarono,mi calmarono ma non risero più vedendo in che condizioni ero: mi portarono all'ospedale poi non tornai in me.Lo so, è da non credere ma è accaduto.Che mi credete o no non me ne importa niente,le ho vissute di persona.Ciao a tutti. Piero Zanfretta. -13 ottobre 2013 -
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Per chi avesse interesse per sentire Zanfretta dal vivo,breve conferenza a Roma:
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