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Il paradiso a Moorea

Ultimo Aggiornamento: 12/04/2013 18:59
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10/04/2013 23:05
 
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Lussureggiante isola verde le cui montagne selvagge attraversate da molti fiumi con spettacolari cascate fanno da contrasto a una barriera corallina meravigliosa .
Ci troviamo a nella fascia tropicale a circa 17 gradi di latitudine sud e a circa 17 km a norodovest di Tahiti.

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All'interno dell'isola troviamo una natura incontaminata. I fiori, le cascate, le piantagioni di ananas e anfratti isolati contribuiscono a creare una magica atmosfera selvaggia.




L'isola ha origini vulcaniche ed è nata tra 1,5 e 2,5 milioni di anni fa dal punto caldo nel mantello al di sotto della placca oceanica che ha originato tutte le Isole della Società.
Moorea è in realtà un vulcano spento. La Baia di Cook e la Baia di Opunohu segnano i bordi del fondo dell'antico cratere. L'isola oggi ha la forma di un triangolo equilatero rovesciato. La barriera corallina che circonda l'isola forma una laguna stretta e poco profonda.
Moorea un tempo era chiamata Aimeho (che significa Lucertola gialla). Prima che gli europei raggiungessero l'isola era densamente abitata. Poi nel 1767 arrivò Wallis, seguito negli anni seguenti da altri esploratori, commercianti e, dal 1800, dai missionari. Gli europei introdussero armi, alcol, nuove malattie, sfruttamento e la popolazione calò rapidamente per tutto il XIX secolo.

Grazie alla barriera corallina le acque sono calde, limpide e prive di forti correnti marine. Questo fa si che le acque di Moorea siano adatte anche a sub poco esperti. Il fondale marino, grazie alla barriera corallina, alle rocce e agli speroni, ai pesci tropicali, è estremamente interessante da vedere. Sull'isola sono presenti molti centri diving.



A partire dai primi anni del 1900, la parte interna di Moorea è stata utilizzata per avviare numerose piantagioni di cotone, canna da zucchero e caffè. Oggi invece la maggior parte delle piantagioni produce ananas. Gli ananas di Moorea sono particolarmente apprezzati perchè molto dolci.



Papetoai Village
Gli appassionati di storia devono fermarsi a visitare la chiesa a pianta ottagonale situata a Papetoia, sulla costa nord dell'isola. Costruita dalla London Missionary Society nel 1822, è il più antico edificio di origine europea ancora utilizzato dell'intero Oceano Pacifico.

Temae
Situato al km 1. E' famoso per i suoi danzatori, che si esprimono al meglio a luglio di ogni anno con le feste dell'Heiva.

Maharepa
Km 4 e 5. Nel villaggio si trovano bellissimi pareo e la Maison Blanche. costruita nel XIX secolo, è un ottimo esempio di casa coloniale dei tempi delle piantagioni di vaniglia. Dal 1860 al 1960 la produzione di vaniglia costituì la più importante attività economica dell'isola, ma una malattia infettò le piantagioni ponendo fine a questa attività.

Baia di Cook e Paopao
Dal km 6 al km 9. La baia di Cook è uno dei due poli turistici dell'isola, insieme a Punta Hauru. Alberghi, ristoranti e negozi si susseguono lungo tutta la costa. In fondo alla baia di Cook si trova il villaggio di Paopao, con un mercato del pesce ora in disuso dopo François Ravello realizzò i suoi murales. L'attività principale della zona è la coltivazione dell'ananas.

Baia di Oponohu
Dal km 14 al km 18. La baia, molto meno edificata di quella di Cook, è ancora quasi incontaminata e molto adatta per escursioni a piedi o in bicicletta.

Papetoai
Questo piccolo villaggio fu scelto come quartiere generale dell'Oceano Pacifico dai missionari della London Missionary Society nel 1811. Durante il decennio del 1870 i missionari costruirono nel paese una chiesa ottagonale, che è il più antico edificio europeo ancora esistente nel sud del Pacifico. La chiesa, come spesso accadeva, fu eretta sopra un antico marae, dedicato al dio Oro.

Punta Hauru
Dal km 25 al km 30. E' la principale area turistica di Moorea, grazie alla spiaggia lunga 5 km. Poco al largo della punta ci sono i motu Tiahura e Fareone, facilmente raggiungibili a nuoto e adatti allo snorkeling.

Marae Nuurua
E' un marae in riva al mare. Un impressionante parete di blocchi di coralli s'innalza al bordo dell'acqua. Segue poi una costruzione su tre livelli, fiancheggiata da due monoliti con dei petroglifi ben conservati. Il tempio era dedicato al Dio Taaroa, molto venerato prima che si affermasse il Dio Oro.

Baia di Atiha
E' un tranquillo villaggio di pescatori che richiama gli appassionati di surf.

Marae Nuupere
Situato a sud ovest del villaggio di Maatea, è un imponente tumulo di blocchi di corallo. Purtroppo è su un terreno privato non accessibile al pubblico.

Afareaitu
Anche se è il centro amministrativo dell'isola, il paese è davvero molto piccolo. Ospita il marae Umarea, il più antico dell'isola, che risale al 900 d.C. Da vedere anche le due cascate di Afareaitu.

Vaiare
Il vilaggio ha un importante porto collegato via traghetti con Papeete, un vivace mercato e un traffico stranamente caotico per essere in Polinesia. E' la porta di ingresso di molti turisti sull'isola di Moorea.

Teavaro e Temae
Sono le spiagge più belle dell'isola. Le acque poco profonde sono ideali per lo snorkeling. Quando la corrente marina arriva da sud, sulla barriera corallina davanti alle spiagge si formano alcune delle onde più potenti della Polinesia.

Valli di Paopao e Opunohu
Dal fondo delle due grandi insenature di Moorea partono due valli che si spingono verso l'entroterra per ricongiungersi a sud del massiccio del Monte Rotui. In epoca precoloniale le valli erano densamente abitate e con molti marae. La valle di Opunohu in particolare ha un elevatissimo numero di marae ben conservati ed è il principale sito archeologico dell'isola.

Ed ora un tramonto visto dall'isola..



A presto.. [SM=g27985]


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