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Preparazione alla ISS International Space Station

Ultimo Aggiornamento: 19/10/2014 12:26
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17/09/2014 14:10
 
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L-175: Affrontare la realtà: altri sei mesi di addestramento prima del nostro turno!
INVIATO IL 2 GIUGNO 2014 DA SAMANTHA CRISTOFORETTI



European Astronaut Centre (Colonia, Germania), 2 giugno 2014—Quattro notti fa ho visto i miei amici della Expedition 40/41 salire sul loro razzo e, qualche ora dopo, diventare un punto luminoso sempre più piccolo nel cielo notturno di Baikonur. Dopo avere seguito il loro attracco riuscito alla ISS, ho volato di ritorno a Mosca e poi a casa in Europa. Sono passati quattro giorni da quando ho lasciato il Kazakistan ma le immagini hanno continuato a ritornare, come se una parte di me stesse ancora indugiando lì. Forse perché ora siamo l’equipaggio primario ed è dove il nostro percorso ci porterà ancora fra sei mesi. Forse perché è come vivere una vita diversa per due settimane e non volete lasciarla andare. Forse perché tornare indietro significa affrontare la dura realtà che abbiamo sei mesi di intenso addestramento davanti a noi, prima di poter salire noi stessi su quel razzo.

La saggezza della pianificazione prevede due settimane di vacanza dopo il flusso di backup e prima di saltare nel flusso dell’equipaggio primario, tuttavia i vincoli della programmazione hanno richiesto un’eccezione nel mio caso, così eccomi qui all’European Astronaut Centre per una settimana di addestramento sul payload (carico utile) e l’ATV.

Proprio nella mattinata mi sono ritrovata con Sasha per un po’ di addestramento di ripasso sul rendezvous e l’attracco dell’ATV. Dopo una breve rassegna dei possibili malfunzionamenti fatta dal nostro istruttore Oleg, abbiamo messo alla prova le nostre capacità nel simulatore e ristabilito rapidamente la nostra buona coordinazione di equipaggio. Dopo tutto, non è passato poi tanto tempo dal nostro ultimo esame. (Vedete L-291).

Nel pomeriggio ho avuto un corso sull’assemblaggio dell’esperimento Plasma Kristall 4, in arrivo sulla Stazione in autunno. PK-4, da installare in Columbus, è un esperimento congiunto ESA/Russia per lo studio delle proprietà del plasma complesso in microgravità, con le sessioni vere e proprie di esperimenti che inizieranno l’anno prossimo.

Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS.

Fonte dati: www.astronautinews.it/2014/06/02/l-175-affrontare-la-realta-altri-sei-mesi-di-addestramento-prima-del-nostr...


L-174: Prepararsi a quello che sarà un momento toccante in orbita
INVIATO IL 3 GIUGNO 2014 DA SAMANTHA CRISTOFORETTI



European Astronaut Centre (Colonia, Germania), 3 giugno 2014—Oggi ancora un po’ di addestramento sull’ATV all’European Astronaut Centre per Sasha e me.

Questa volta ci siamo concentrati sul monitoraggio dell’allontanamento, cioè le procedure che i membri dell’equipaggio seguono con il controllo a terra il giorno della partenza, per assicurarsi che l’ATV si sganci dalla Stazione ed esegua un’adeguata accensione di allontanamento per mettere un po’ di distanza di sicurezza fra sé stesso e la ISS. È previsto che il prossimo ATV venga lanciato e si agganci alla ISS quest’estate e sarà ancora agganciato al modulo di servizio a novembre, quando arriverò sulla Stazione.

Quando Sasha e io faremo veramente il monitoraggio dell’allontanamento in orbita, sarà un momento piuttosto toccante per noi e per la comunità spaziale europea: la partenza dell’ATV5 Georges Lemaître segnerà la fine del programma Automated Transfer Vehicle, che ha compreso le missioni riuscite ATV1 Jules Verne, ATV2 Johannes Kepler, ATV3 Edoardo Amaldi e ATV4 Albert Einstein, e ha dimostrato robustezza nelle operazioni e una tecnologia di attracco automatico estremamente precisa. Sarà con sentimenti contrastanti che lo guarderemo volare via verso un rientro distruttivo nell’atmosfera. Forse lo vedrete come una meteora!

Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS.

Fonte dati: www.astronautinews.it/2014/06/03/l-174-prepararsi-a-quello-che-sara-un-momento-toccante-in...

L-173: Lavorate con i fluidi sull’ATV? Controllate le etichette!

INVIATO IL 4 GIUGNO 2014 DA SAMANTHA CRISTOFORETTI



European Astronaut Centre (Colonia, Germania), 4 giugno 2014—Oggi una lunga simulazione di ripasso per Sasha e me sulle operazioni della fase attraccata dell’ATV: tutto quello che accade fra le fasi dinamiche dell’attracco e lo sgancio, è la fase attraccata. In quel periodo l’ATV è una parte integrante della ISS.

Durante quei mesi di sfruttamento, ai membri dell’equipaggio potrebbe essere chiesto per esempio di iniziare il trasferimento di gas nell’atmosfera della ISS dai serbatoi dell’ATV, se quel particolare veicolo ha portato a bordo aria, azoto od ossigeno. Altri compiti riguardano il trasferimento di acqua dai serbatoi dell’ATV alla grandi riserve d’acqua nel modulo di servizio russo. Una volta che i serbatoi d’acqua dell’ATV sono vuoti, ai membri dell’equipaggio potrebbe essere chiesto di riempirli di urina dai contenitori di urina più piccoli… sebbene questo venga fatto meno frequentemente oggi che ricicliamo la maggior parte dell’urina a bordo.

Oggi abbiamo anche simulato la preparazione dell’ATV per lo sgancio. Alla fine della missione, prima della partenza, alcuni oggetti, come i rivelatori di fumo e le luci, vengono rimossi dal veicolo e conservati sulla Stazione per essere utilizzati come riserve, visto che lo stesso equipaggiamento è usato in tutti i moduli.

Nella foto potete vedere il pannello di interfaccia con le valvole che controllano il trasferimento dei fluidi. Prima di qualsiasi operazione, è una buona idea controllare l’etichetta del serbatoio con cui lavorerete: se ha già un contrassegno arancione, non è il serbatoio giusto da cui prendere l’acqua!

Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS.

Fonte dati: www.astronautinews.it/2014/06/04/l-173-lavorate-con-i-fluidi-sullatv-controllate-le-et...

L-168: Kubik, una scatola che vi fa girare!
INVIATO IL 9 GIUGNO 2014 DA SAMANTHA CRISTOFORETTI



Località italiana, 9 giugno 2014—È tempo di vacanze! Mi sto godendo qualche piacevole giorno d’estate nel mio paese d’origine, l’Italia, ricaricando le batterie prima della fase finale dell’addestramento.

L’ultimo giorno di addestramento prima delle vacanze è stato giovedì della settimana scorsa. Non ho potuto scrivere il diario, comunque, perché quel giorno c’era molto in ballo dopo l’addestramento. Per dirne una, all’European Astronaut Centre abbiamo organizzato la prima videoconferenza con il mio collega Shenanigan Alexander Gerst: molte troupe televisive e persone dei media sono venute a fargli domande per circa 20 minuti. Alex sembrava in forma e già molto a suo agio con l’assenza di peso.

In seguito ho avuto una piacevole intervista con i miei amici di AstronautiCAST—la stessa banda di appassionati di spazio esperti che traducono il mio diario in italiano. Se capite l’italiano, ecco l’intervista (proprio all’inizio del podcast).

Ma ho fatto anche un po’ di addestramento. Per esempio ho avuto una riunione sul Kubik, un’unità autonoma dell’Agenzia Spaziale Europea, che fornisce una temperatura controllata fra 6°C e 38°C per i campioni viventi, come le colture cellulari. Grazie a un componente interno centrifuga, che potete vedere nella foto, i campioni possono essere sottoposti ad accelerazioni variabili, impostabili fra 0,2G e 2G a passi di 0,1G. Se i campioni devono solo essere esposti a un ambiente in assenza di peso, la centrifuga è sostituibile con un componente interno passivo.

Il Kubik è un modo semplice ed economico per eseguire esperimenti di scienze della vita sulla Stazione Spaziale.

Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS.

Fonte dati: www.astronautinews.it/2014/06/09/l-168-kubik-una-scatola-che-vi-fa...

L-167: NightPod: inseguire la Terra per fare foto più nitide
INVIATO IL 10 GIUGNO 2014 DA SAMANTHA CRISTOFORETTI



Località italiana, 10 giugno 2014—L’ultima attività di addestramento la settimana scorsa è stata una lezione su NightPod, un sistema che si interfaccia con le fotocamere sulla ISS per aiutare gli astronauti nella fotografia notturna.

Come probabilmente sapete, scattare fotografie in condizioni di bassa illuminazione richiede tempi di esposizione più lunghi. Anche se il soggetto non si sta muovendo, è difficile ottenere una foto nitida senza l’uso di un treppiede, visto che il leggero tremore della mano è abbastanza per causare sfocature. Un treppiede fisso, tuttavia, serve a poco quando state cercando di fotografare la Terra di notte dalla Stazione Spaziale, perché il bersaglio si sta muovendo rapidamente nel campo di vista. Potreste provare a ruotare la fotocamera per compensare il movimento—e alcuni sono piuttosto abili in questo—ma NightPod lo fa molto meglio.

Il sistema è montato su un supporto nella Cupola, in modo che la fotocamera sia rivolta verso la grande finestra al nadir. Dopo l’inizializzazione, il software chiede dei dati in ingresso relativi all’altitudine corrente e l’orientamento della Stazione Spaziale; basandosi su questi dati, calcola la rotazione necessaria da impartire alla fotocamera in modo che il bersaglio sulla superficie della Terra appaia fermo nel suo campo di vista. Ed ecco che ci siete: potete avere tempi di esposizione più lunghi senza compromettere la nitidezza.

Questa sarà la mia ultima nota del diario per questa settimana di vacanza. Come sempre, ci vediamo dall’altra parte!

Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS.

Fonte dati: www.astronautinews.it/2014/06/10/l-167-nightpod-inseguire-la-terra-per-fare-foto-piu...

L-156: Frequenze di comunicazione aperte
INVIATO IL 22 GIUGNO 2014 DA SAMANTHA CRISTOFORETTI



Località italiana, 21 giugno 2014—Quello di oggi è un Diario di Bordo speciale, scritto direttamente in italiano, bypassando eccezionalmente il valido (e valoroso!) lavoro di traduzione di AstronautiNEWS.

Ufficialmente sono ancora in vacanza, quindi niente storie di vita da astronauta oggi. Prima di partire per Houston domani e riprendere il mio addestramento, però, voglio dedicare qualche parola al lancio di Avamposto 42!

Come sapete, si tratta del sito dedicato alla missione Futura, l’avamposto di Futura nella rete. Perché si chiami proprio Avamposto 42 l’ho spiegato qui.

Non esagero se dico che la nascita di Avamposto 42 per me è la realizzazione di un sogno, che coltivo ormai da un paio di anni. Se si è realizzato è perché ci hanno creduto in molti e sono loro davvero grata! È meraviglioso vedere come intorno ad Avamposto 42 si sia aggregato un gruppo di persone e di organizzazioni che condividono una visione comune: informare e appassionare, raccontare e coinvolgere, trasmettere e ascoltare, intorno ai due viaggi che iniziano insieme. Uno è la missione Futura stessa, l’altro un viaggio di consapevolezza nel mondo della nutrizione. Perché abbiamo un corpo soltanto, meglio conoscere le istruzioni per l’uso: è la nostra unica astronave per tutta la vita!

Naturalmente siamo soltanto all’inizio, diciamo che siamo nel warm-up. Aggiusteremo alcune cose, ne svilupperemo altre. Mi piacerebbe molto se partecipaste attivamente con le vostre idee e opinioni! Potete scrivere su Linea Aperta, ma anche @Avamposto42 su Twitter e la pagina Facebook Avamposto42 sono in ascolto. Le frequenze di comunicazioni sono aperte, nelle due direzioni.

Buon weekend!

Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS.

Fonte dati: www.astronautinews.it/2014/06/22/l-156-frequenze-di-comunicazione...

To be continued ! [SM=g8278]


Se vuoi volare alto circondati di aquile non di polli !!!



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