" LA PROVA DELL'ASSENZA DI PROVE " Confronto con VINCENZO SINAPI su " UFO - I DOSSIER ITALIANI " a cura di Polvere di Stelle e Italian Research

Sparviero 555, 21/05/2014 19:16:

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Vedi perché sono riluttante ad intervenire qui ....

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Qui dove, nel forum? E che ci sono, i mostri?
Ti faccio notare che anni addietro tutti noi eravamo discretamente convinti vi potesse essere qualche realtà aliena sul pianeta; fatto sta che anno dopo anno molti di noi non sono riusciti assolutamente a rinvenire discrete prove sugli Ufo , mentre tu ,tentando di mantenerti ancorato a casi dell'ultimo cinquantennio, hai invece proseguito come se nulla fosse.
Questo perchè l'ufologia sia in Italia (che altrove) è letteralmente errata: da una parte il Cisu provvede solo a catalogare i casi, dall'altra il Cun provvede solo a pubblicizzare eventi&riviste.
Solo Malanga si è accorto che mancava totalmente un apparato scientifico che sottoponesse i casi ufo ad un accurato controllo.
E se ne accorse quando si affiancò al Cun: non vi era una squadra di tecnici e specialisti, ma solo giornalisti/redattori,disegnatori/scrittori/organizzatori di sala/di banchetti/telefonisti/editori/umanisti/grafici/illustratori/filosofi/intervistatori/speaker/storici/sociologi sparpagliati per il paese con una rete capillare di fan che raccoglievano le notizie più recenti.
Se solo si fossero usate le risorse per analisi e strumenti scientifici forse, oggi, qualche dato lo si sarebbe ricavato. Basta un radar terrestre..... qualche scanner di radiofrequenza..... qualche telescopio motorizzato.... qualche fotocamera nell'ultravioletto o nell'infrarosso..... qualche rilevatore magnetico ...... un software qui, uno lì ..... alcune videocamere sempre attive ....... telefoni cellulari connessi a un pc ..... se l'Ufo c'è, verrà immortalato in qualche modo! Insomma, investire i fondi negli strumenti sarebbe ottimale per la ricerca. Bisognerebbe puntare sulla costruzione di piccole basi Hessdalen e vigilare sul territorio italiano.
E invece no.... ci si raduna a San Marino o in un paesino in provincia di Pescara o Treviso a blaterare anni e anni su cosa sia il puntino in una foto e su come Dio controlli la Nasa che controlla i grigi che rapiscono gli irlandesi che vengono chiusi nei contenitori di plexiglass e poi sparsi nei terreni assieme a cavalli e bovini mutilati a laser e infettati dal morgellons.
E bla-bla-bla, bla-bla-bla, poi viene fatta l'intervista a Mr Smith dell'esercito Usa che non può dirci nulla perchè ha giurato segreto di Stato ma che quando viene in Europa si sbafa 8 hamburger e ananas ogni mattina e poi riparte su un volo in prima classe portandosi appresso una cassa di vini francesi e così via,in un crescendo di testimonianze assurde e inconcludenti che nulla fanno che non spettacolizzare un tavolo ornato di fiori durante un'assemblea annuale. A me prende lo sbadiglio ogni volta che sento che in giro c'è qualche conferenza ufologica, mi sembra di andare lì ad assistere a TribunaPolitica o di essere sottoposto alla visione della corazzata Potemkin cui poi seguirà ampio dibattimento.Ecchepalle.
Ovvio che poi arriva un Urzi e ve la mette nelle chiappe a tutti, filmando un bottone e facendo divulgare da Caria e Garofalo il fatto che con l'uso di 'attrezzature professionali e costosi software d'analisi grafica' si sia riusciti a riprendere un vero disco volante in alta quota. E vallo a dimostrare poi che quello è un bottone o una rondella! Specie se quelle immagini finiscono su riviste, libri e giornali o con l'appoggio di un Maussan che era sempre sostenuto ampiamente dal Centro Ufologico Nazionale. Questo non è uno sfogo cagionato dall'assenza di prove nel libro di Sinapi, bensì una normalissima visione scaturita dalla presa di coscienza che l'ufologia si sia infognata ad un punto tale che è bene resti affogata e sommersa. Bisogna ripartire e abbattere il vecchio ordine, perchè a nulla può portare. Il vecchio sistema di analisi ufologica è errato, inconcludente, dispersivo, umanizzato e sentimentalizzato all'inverosimile (anzichè essere tecnico e oggettivo), non porta frutti se non quelli del puro passatempo tra amici/conoscenti, ma a quel punto me ne esco in ristorante con gli amici d'infanzia, anzichè illudermi nella saletta dell' UfoGroup 159 in via delle Castagne e leggere un libro di Lissoni in compagnia dell'addotta immaginaria.