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Il caso Punta Raisi

Ultimo Aggiornamento: 06/11/2011 11:12
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Post: 155
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Utente Junior
03/11/2011 18:11
 
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Re: Re:
Provo ad orientare diversamente questa discussione.

Innanzitutto chi ha resuscitato questo caso, che come dice giustamente PhotoBuster andrebbe lasciato nel dimenticatoio, è stato Paolo Bolognesi, che ne è praticamente ossessionato.
Non capisco perchè, pur non essendone parte in causa, non riesce a farsene una ragione e appena possibile lo ritira fuori, usandolo a mo' di aglio per scacciare il vampiro-CUN. [SM=g7607]

Adesso vi racconto una storia di fantasia.

Un bel giorno in una rinomata struttura ospedaliera si presenta un rispettabilissimo avvocato con delle lastre che mostrano uno strano oggetto nel suo stomaco, che lui ritiene essere un tumore.
Il caso viene passato al primario del reparto di oncologia, il quale conferma che si tratta effettivamente di un tumore e che va operato al più presto.
L'avvocato finisce sotto i ferri e sorpresa delle sorprese dallo stomaco gli tirano fuori un pupazzetto di barbapapà.

Il primario non può negare l'evidenza, ma dal canto suo afferma che quello che aveva visto nella radiografia era un tipo di tumore già visto in altri casi, anche in Inghilterra ed in Cina.

L'assistente che aveva visto le radiografie invece riconosce subito il giocattolo perchè suo figlio ne ha uno uguale. Come ha fatto il primario a non riconoscere barbapapà? Comincia quindi lo sputtanamento del luminare perchè ha toppato.

Il primario allora va dall'avvocato e gli dice "brutto stro**o, perchè sei venuto quì per un presunto tumore e ti sei fatto aprire lo stomaco, quando invece avevi ingoiato un pupazzetto di barbapapà?" E l'avvocato risponde "io non ho ingoiato nessun barbapapà, il mio era un vero tumore altrimenti non mi sarei mai sottoposto ad un intervento chirurgico, non sono mica pazzo."

Lo sputtanamento comunque è ormai inevitabile, dallo stomaco è uscito barbapapà e l'avvocato può dire quello che gli pare ma i fatti sono incontestabili.

Purtroppo a rimetterci non è solo il primario, un luminare nel suo campo, ma tutta la struttura ospedaliera che con questo caso si vede screditata. Magari il dipartimento di Ortopedia dell'ospedale è un esempio di eccellenza, ma comunque viene travolto dalla vicenda.

Il fatto che nel corso della sua carriera il primario abbia contribuito a salvare centinaia di vite umane sembra essere un fattore irrilevante, un solo errore può appannare irrimediabilmente la sua immagine e quella dei suoi collaboratori.


Ora, la storiella è chiaramente una semplificazione, però mi serve per fare i seguenti ragionamenti:

1) In questa vicenda il CUN, analogamente alla struttura ospedaliera, è da considerarsi parte lesa.
2) Pinotti ha dato fiducia ad un pilota di linea così come il primario ha dato fiducia ad un avvocato, ritenendolo una persona affidabile.
3) A seguito dello sputtanamento, non solo Pinotti ma tutti i suoi collaboratori vengono screditati. Eppure nel CUN ci sono molte persone valide che di questo caso non se ne sono occupate e analogamente al reparto di ortopedia dell'ospedale vengono criticate ingiustamente.
4) Dalle varie fazioni della comunità ufologica, al pari di paramedici, assistenti, altri medici di altri ospedali, tutti si sentono in diritto di dare un parere sulla vicenda. Facile puntare il dito col senno del poi.
5) Pinotti ricopre un ruolo chiave nell'ufologia e più di ogni altro ha contribuito alla divulgazione di queste tematiche tramite libri, riviste e partecipazioni in trasmissioni televisive. Analogamente al primario di oncologia, che ha salvato centinaia di vite umane, è ancora in grado di contribuire al bene della società e non ha senso compromettere la sua posizione per uno stupido errore.

Ma soprattutto quì si vuole distogliere l'attenzione dal vero nodo della matassa, ovvero il comandante Garofalo.
Come avevo anticipato in un precedente post, il suo comportamento è e rimane inspiegabile così come quello dell'avvocato della mia storiella.

1) Il comandante Garofalo non si cela dietro uno pseudonimo e non fa niente per tutelare la sua identità, andando perfino in televisione a raccontare la sua storia.
2) Nega davanti all'evidenza, continuando ad affermare che ha fotografato un vero UFO.
3) Analogamente all'avvocato che si fa operare e si ritrova con una cicatrice in pancia, il comandante Garofalo essendosi esposto in prima persona viene massacrato dalle critiche. A quale scopo?
Perchè l'avvocato avrebbe ingoiato un barbapapà? E' forse un masochista in cerca di attenzioni? Oppure ha avuto una contropartita? E da chi?
Oppure è in buona fede e l'ha ingoiato senza accorgersene, e si è fatto operare credendo effettivamente di avere un tumore?


Meditate gente, meditate....

Ultima cosa prima di chiudere:

biancofive, 02/11/2011 09.08:


... verrebbe però da chiedersi come mai ricercatori indipendenti che non hanno ne tempo ne mezzi per fare ricerca sul campo ma solo al computer, sono molto più abili a smascherare i falsi UFO di chi dovrebbe farlo per "professione".



Questa cosa non ha senso, il CUN filtra la stragrande maggioranza dei casi che gli pervengono come falsi. Riceviamo decine e decine di segnalazioni che vengono identificate con aerei, uccelli, insetti, lens flare, lanterne cinesi, i led del modem ADSL riflessi sul vetro della finestra, un pezzetto di carta igienica appiccicato con lo sputo al vetro della finestra, un sasso che rimbalza sull'acqua di uno stagno e chi più ne ha più ne metta. Non mi venite a dire che l'ufologo dietro al monitor del PC è in grado di scoprire i falsi UFO meglio di chi dovrebbe farlo per "professione" perchè questa cosa ha senso.

E' come dire che l'assistente che ha riconosciuto il pupazzo di barbapapà è più bravo del primario. Può capitare una volta, forse...

Ciao,
Carlo
____________________________________________________

« Chi il pensier non sa attaccare,
attacca il pensatore »
Paul Valéry (1871-1945)
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