Mi riservo di leggere quanto prima il lavoro di Gucumatz, nel frattempo vorrei proporre la mia ipotesi (che solo raramente ho espresso pubblicamente) sull' origine dei cerchi nel grano (quelli ritenuti "autentici" e non prodotti dall' uomo).
Credo che sia possibile una situazione che si possa avvicinare, con tutte le eventuali varianti, a questa:
I crop circles "autentici" sembrano presentare alcune caratteristiche peculiari, tra le quali un' irradiazione di microonde.
Poniamo questo scenario:
si stanno sperimentando (e sembrerebbero anche attivi) da diversi decenni i cosiddetti "satelliti killer" nell' ambito dello Scudo Spaziale, sia da parte degli USA che dell' Unione Sovietica.
Questi satelliti sarebbero dotati di cannoni laser in grado di abbattere qualsiasi minaccia (missili a testata nucleare e non, satelliti spia, ecc.) tramite questo armamento. Ma come testarne l 'efficacia e calibrarne la precisione ? Mica si può "sparare" una cannonata laser su un qualsiasi punto del pianeta (anche in zona desertica o in pieno oceano un tale fascio sarebbe visibile da grande distanza e sarebbe comunque rilevato da altri satelliti della fazione opposta). Poniamo il caso che questi cannoni laser siano sostituiti da cannoni a microonde (quindi un fascio di microonde molto elevato) e per testarne e calibrarne la precisione sia stato inserito nel software del satellite un "disegno" da riprodurre a lunga distanza tramite un programma apposito; la stessa cosa che facciamo noi con un pantografo, seguendo le linee di un disegno ed ingrandendolo o rimpicciolendo secondo il rapporto di proporzione che abbiamo scelto con questo strumento.
Praticamente il software comanderebbe il cannone a microonde puntato su un punto della Terra dove un' eventuale "test" sarebbe effettuato, e dove meglio se non in una distesa perfetta come può essere un campo di grano, piatto, uniforme, senza sconnessioni che possano far risultare deformato il risultato di quella trasposizione dal software al terreno, e quindi poi facilmente interpretabile se il risultato è una calibrazione ed una precisione effettuata con successo oppure se necessiti di ulteriori correzioni.
Personalmente (ma non ho letto il lavoro di Gucumatz, e non so quindi se ha incluso questa ipotesi) ritengo questa una spiegazione più razionale di tante altre che sembrano più dettate da una visione new-age del fenomeno che da qualcosa di concreto e materiale, diciamo terra-terra (o aria-terra, in questo caso, se preferite...
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Bye
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Paolo Bolognesi