Big Pharma pensa solo al profitto

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Sheenky Oo
00giovedì 9 agosto 2012 13:00
BIG PHARMA PENSA SOLO AL PROFITTO

Fonte: multimedia.lastampa.it/multimedia/benessere/lstp/169009/

Scienziati lanciano l’allarme “ricerca”: le aziende farmaceutiche, secondo loro, metterebbero il profitto dinnanzi alle scoperte scientifiche e mediche. Questo atteggiamento sarebbe la causa della cosiddetta “crisi dell’innovazione”, ritenuta tale per la presunta difficoltà nello scoprire nuove molecole o terapie, ma che invece troverebbe una ragione nel diverso e perverso modo di investire i finanziamenti, favorendo unicamente il marketing.



La denuncia è apparsa sul prestigioso BMJ, il “British Medical Journal”, a opera di due scienziati: il dottor Donald Luce, dell’University of Medicine del New Jersey e Joel Lexchin della York University di Toronto. «La situazione dello sviluppo di nuove molecole è rimasta ferma 50 anni fa – scrivono i ricercatori – Gli incentivi per lo sviluppo di farmaci sono sbagliati e hanno distorto i comportamenti all’interno del settore».

Secondo quanto denunciato, le multinazionali del farmaco investono nel marketing ben il 25% dei ricavi, contro un misero 1,3% riservato alla ricerca, «anche se l’industria sostiene che il costo di portare un nuovo farmaco sul mercato è di circa 1 miliardo di dollari», sottolineano infatti gli scienziati. «Se i costi dello sviluppo hanno avuto un sostanziale aumento tra il 1995 e il 2010, pari a 34,2 bilioni di dollari – aggiungono Luce e Lexchin – i ricavi per le società sono aumentati di 6 volte più velocemente. E le aziende evitano di menzionare questo straordinario ritorno economico».

Una situazione che dunque fa comprendere come la ricerca seria abbia davvero bisogno di incentivi. A motivo di ciò, i ricercatori chiedono alle autorità di controllo dei farmaci in tutto il mondo «di bloccare l’approvazione di nuovi farmaci di scarso valore terapeutico e offrire premi in denaro in sostituzione della copertura brevettuale solo per molecole veramente nuove».
sgittario
00giovedì 9 agosto 2012 13:48
Re:
Sheenky Oo, 09/08/2012 13.00:

BIG PHARMA PENSA SOLO AL PROFITTO

Fonte: multimedia.lastampa.it/multimedia/benessere/lstp/169009/

Scienziati lanciano l’allarme “ricerca”: le aziende farmaceutiche, secondo loro, metterebbero il profitto dinnanzi alle scoperte scientifiche e mediche. Questo atteggiamento sarebbe la causa della cosiddetta “crisi dell’innovazione”, ritenuta tale per la presunta difficoltà nello scoprire nuove molecole o terapie, ma che invece troverebbe una ragione nel diverso e perverso modo di investire i finanziamenti, favorendo unicamente il marketing.

La denuncia è apparsa sul prestigioso BMJ, il “British Medical Journal”, a opera di due scienziati: il dottor Donald Luce, dell’University of Medicine del New Jersey e Joel Lexchin della York University di Toronto. «La situazione dello sviluppo di nuove molecole è rimasta ferma 50 anni fa – scrivono i ricercatori – Gli incentivi per lo sviluppo di farmaci sono sbagliati e hanno distorto i comportamenti all’interno del settore».

Secondo quanto denunciato, le multinazionali del farmaco investono nel marketing ben il 25% dei ricavi, contro un misero 1,3% riservato alla ricerca, «anche se l’industria sostiene che il costo di portare un nuovo farmaco sul mercato è di circa 1 miliardo di dollari», sottolineano infatti gli scienziati. «Se i costi dello sviluppo hanno avuto un sostanziale aumento tra il 1995 e il 2010, pari a 34,2 bilioni di dollari – aggiungono Luce e Lexchin – i ricavi per le società sono aumentati di 6 volte più velocemente. E le aziende evitano di menzionare questo straordinario ritorno economico».

Una situazione che dunque fa comprendere come la ricerca seria abbia davvero bisogno di incentivi. A motivo di ciò, i ricercatori chiedono alle autorità di controllo dei farmaci in tutto il mondo «di bloccare l’approvazione di nuovi farmaci di scarso valore terapeutico e offrire premi in denaro in sostituzione della copertura brevettuale solo per molecole veramente nuove».



E purtroppo non è solo questo il problema. C'è anche da aggiungere che buona parte delle medicine che prendiamo servono più a continuare a farci star male piuttosto che a guarire. Basta vedere la chemioterapia, cui è notizia di questi giorni che addirittura aiuta le cellule tumorali a riprodursi, mentre uccide le difese immunitarie (ho avuto diverse esperienze dirette). Oppure gli antidolorifici, che spesso devono essere accompagnati da protezioni allo stomaco, che a sua volta hanno altri effetti collaterali che non ci dicono.

Praticamente una volta che inizi.....
Hybrid1973
00giovedì 9 agosto 2012 20:56
Saggio e veggente chi ha creato il detto: "l'importante è la salute"!!
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