Ciao a tutti, Rieccomi tra voi!
Mi inserisco nella discussione perché l'argomento è interessante e si presta a varie riflessioni...
Riguardo quello che ha detto kosline, penso che non sia sbagliato in linea di principio, ma potrebbe anche essere che proprio a causa dello sviluppo in corso certe funzioni dell'organismo siano in fase di "perfezionamento", dunque magari certi sensi (come la vista, ma magari anche al di là dei cinque comunemente intesi) siano leggermente sensibili a cose per le quali l'organismo "finale" non è programmato, come se avessero bisogno di ultimare la taratura... Non so se sono riuscito a spiegarmi, è un'intuizione che mi è venuta così... In effetti non è detto che l'organismo più sviluppato sia quello con percezioni maggiori, anzi, in natura ho l'impressione che più un animale è "inferiore" nella scala evolutiva, più ha necessità di sensi efficienti per difendersi dai numerosi pericoli che lo circondano, mentre un esere più evoluto e in testa alla catena alimentare, come l'uomo, può permettersi di "dimenticarsi" qualche senso per strada, tanto non ne ha così bisogno. L'importante è dunque avere sensibilità nei campi che servono alla sopravvivenza, dell'udito di un pipistrello ad esempio non ce ne faremmo granché. Ma qualche retaggio potrebbe essere sopravvissuto e, perché no, riemergere ogni tanto nell'infanzia, quando ancora l'organismo non è ben "inquadrato" nella sua configurazione finale...
Ovviamente queste sono solo mie speculazioni personali, non sono né un biologo né un etologo, quindi potrei dire un oceano di fesserie...
Comunque quando si tratta di cose del genere non è assolutamente semplice capire con cosa si ha avuto a che fare, infatti purtroppo la mente umana è un campo ancora avvolto dal mistero più fitto. Non ci sono punti di riferimento certi per poter dire cosa corrisponda davvero ad una realtà esterna oggettiva e (quasi sempre) nascosta e cosa invece sia il frutto della mente che può lavorare al di là della nostra volontà e alterare completamente la percezione del reale.
Mi ricordo di un episodio che mi era capitato quando ero piccolo, avrò avuto 7/8 anni ed ero al mare con i miei genitori. Una notte, ad un'ora imprecisata mi sono svegliato e guardando verso il muro, dove si proiettava il tenue bagliore di una lucetta notturna posta nell'altra stanza, che disegnava una sagoma rettangolare sul muro, ad un tratto ho visto distintamente la sagoma stessa staccarsi dal muro, venire verso di me e chinarsi sul mio letto, per poi, con mio enorme stupore, rimboccarmi le coperte e rientrare nel muro al suo posto. Poco dopo ho sentito dei rumori in salotto. Era mio padre che si era alzato per bere. Gli ho chiesto se avesse sentito o visto qualcosa di insolito, ma mi ha detto di no e ovviamente mi ha detto di dormire che avevo fatto un brutto sogno. A me la spiegazione non ha mai soddisfatto e la cosa mi ha lasciato abbastanza inquietato anche per le notti seguenti, perché io mi sentivo perfettamente sveglio e la visione era assolutamente reale, tanto che non ho avvertito nessuna soluzione di continuità tra l'apparizione e il dialogo con mio padre (al quale ho ripetuto la mia storia la mattina dopo e il quale mi ha ripetuto che secondo lui era solo un sogno, confermandomi però che lui non l'avevo sognato e si era alzato davvero).
Adesso, a distanza di anni, suppongo, che possa essere stato mio padre stesso a rimboccarmi le coperte (le quali dopo la manifestazione erano effettivamente rimboccate) e che in qualche modo la mia mente, ancora annebbiata dal sonno, abbia sovrapposto a questo fatto un "sogno lucido" o un'allucinazione apparentemente assurda, ma mi lascia tuttora stupito l'estremo realismo del tutto.
C'è da dire che cose del genere accadono anche alle persone adulte, ad esempio una collega di un mio amico, a quanto so, ha tuttora degli episodi di allucinazioni mattutine assolutamente realistiche e del tutto assurde, durante le quali vede distintamente cose come il diavolo (con corna e tutto) seduto sul letto che le parla, o dei passeri appollaiati su un mobile che ripetono ossessivamente "in fila per sette, in fila per sette", o altre amenità del genere...
Potrebbe anche essere che in realtà queste immagini sono dei tentativi di comunicazione di entità provenienti da "altri piani dell'esistenza", chi lo sa, ma possono tranquillamente essere "semplici" parti della mente, che quando comincia a lavorare fuori controllo diventa imprevedibile.
Niente di più facile dunque che un bambino, per il quale, avendo meno esperienza di vita, è molto meno netto il confine tra reale e immaginario, interagisca con queste visioni come se fossero assolutamente reali, senza distinguerle dalle comuni esperienze di tutti i giorni...
Ma, ripeto, questa è solo una possibile chiave di lettura, non so se questa sia la spiegazione a tutto, in cuor mio penso di no, ma non si può neanche ignorarla a mio parere...