EX(TRA)TERRESTRE - Un' ipotesi di lavoro

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Paolo Bolognesi
00venerdì 14 ottobre 2011 01:02
Ciao a tutti.

Vorrei proporre, anche su cortese richiesta di alcuni utenti, questo mio articolo, basato sul contenuto del mio secondo libro sul fenomeno UFO “EX(TRA)TERRESTRE - UFO, Uomini, Dei”, per far sì che sia da stimolo per quelle che io chiamo “nuove strade di ricerca” che possano far uscire la ricerca ufologica dall’ apatia in cui versa da alcuni decenni.
E’ mia convinzione infatti che la ricerca ufologica sulle “lucine” notturne e sulle foto e filmati di presunti testimoni non possa condurre alla spiegazione del fenomeno UFO (non c’ è riuscita in 70 anni), soprattutto al giorno d’ oggi, dove con la tecnologia video e l’ informatica si può fare di tutto, e smascherare i falsi diventa sempre più difficile. E’ servita, certamente, e potrà servire come casistica e per confronti, ma secondo me bisogna resettare tutto (senza dimenticare i dati raccolti finora, i quali potrebbero servire per sostenere nuove ricerche) e ripartire da zero, percorrendo nuove strade e guardando al fenomeno UFO con occhi diversi.
La mia non vuole essere una verità assoluta, anzi, è passibile di correzioni, aggiunte, tagli e quant’ altro possa migliorarla, ma è il risultato di oltre 35 anni di ricerca, riassunti prima nel mio primo libro “UFO La Verità Scomoda”, pubblicato 5 anni fa, con i dati in mio possesso fino ad allora, e completati per la parte che avevo lasciato in sospeso in questo.
Ovviamente non lo considero un punto d’ arrivo, poiché… la ricerca continua !
Buona lettura.

EX(TRA)TERRESTRE

Tempo fa arrivai alla conclusione che era necessario intraprendere, per cercare di trovare quella “prova concreta certa”, nuove strade di ricerca, al di fuori dello stereotipo che vuole esseri alieni al comando di questi oggetti volanti non identificati.
Ma non sapevo suggerire quali potessero essere quelle strade.
Fino a quando lessi prima su una rivista italiana del settore, ed in seguito ascoltai in un video su internet la risposta data da Richard Hoagland, ex consulente NASA, discusso protagonista di molte dichiarazioni a proposito di presunte tracce di antiche costruzioni su Marte e sulla Luna, il quale, alla domanda se ritenesse che gli autori di quelle opere fossero alieni, egli rispose: “Extraterrestri, non Alieni”.
Questa frase mi colpì profondamente, anche se non riuscivo a capirne il perché: c’ era qualcosa di nascosto in quelle parole, ed era mia intenzione scoprirlo. Così indagai e scoprii che “Extraterrestre” ed “Alieno” non significano esattamente la stessa cosa, anche se sarebbero sinonimi…
Il dizionario Garzanti così recita in merito:

EXTRATERRESTRE
Sillabazione/Fonetica
[ex-tra-ter-rè-stre].
Etimologia Composta di “extra” e “terrestre”.
Definizione agg. e s. m. e f. che è o avviene fuori della Terra: spazio extraterrestre; fenomeni extraterrestri | che proviene da altri mondi, diversi dalla Terra: (esseri) extraterrestri, ipotetici abitatori di altri pianeti o corpi celesti.

Quindi “che provengono da altri mondi”, “Ipotetici abitatori di altri pianeti o corpi celesti“. Sottintendendo l’ indipendenza dal luogo di origine degli stessi.

ALIENO
Sillabazione/Fonetica
[a-liè-no]
Etimologia Dal lat. aliìnu(m) ‘altrui’, deriv. di ali°us ‘altro’ Definizione agg. 1 contrario, avverso: un uomo alieno da compromessi.
2 (lett.) che appartiene ad altri; estraneo

Quindi “alieno alla Terra”; “non originario della Terra”.
Le due terminologie sono sinonimi ma con diverse definizioni , ed intendono due stati diversi.

Quindi:
EXTRATERRESTRE…
Chiunque provenga dall’ esterno del pianeta Terra, indipendentemente dall’ origine.

ALIENO…
Proveniente dall’ esterno del pianeta Terra ma…
NON ORIGINARIO DELLA TERRA.

A questo punto, mi sono chiesto:
ALIENI…EXTRATERRESTRI…o…EX…TERRESTRI?
Proseguendo nelle indagini, scoprii che di “Ex-Terrestri” qualcuno ne aveva già parlato.

E' stato il G.O.R.U. - Gruppo Osservazione Ricerche UFO - La Spezia

Operante negli anni ’70 e guidato da Stelio Asso, scomparso qualche anno fa.
Attualmente esistente ma non operativo.
Ha raccolto i risultati delle proprie ricerche in un dossier, pubblicato anni fa.
Qui sotto, in breve, le Conclusioni del Dossier GORU
“Poiché, durante le osservazioni visive, ed i riscontri fotografici e video, gli occupanti degli UFO avvistati e documentati hanno mostrato sembianze prettamente umane, si ritiene questi essere “Ex-Terrestri” componenti di una civiltà evoluta precedente la nostra che in epoche imprecisate hanno preso la via dello spazio, per motivi a noi sconosciuti, ed ora stanno facendo ritorno al loro pianeta d’ origine, con azioni preventive di ricognizione”.
Questa conclusione mi ha letteralmente sconvolto: in un attimo mi sono passati davanti agli occhi gli oltre trentacinque anni studio e ricerca personale sul fenomeno, e mi si è fissata nella mente la convinzione che quella era la strada giusta per dare una risposta al fenomeno UFO.
Nella conclusione del Dossier GORU possiamo effettivamente riscontrare alcuni punti fermi dei casi di avvistamento UFO e dei contatti con i loro occupanti da parte dei testimoni: in moltissimi incontri ravvicinati con gli occupanti degli UFO, i testimoni li descrivono come simili all’ uomo; i cosiddetti “Nordici”.



Ed i “grigi” ?
Molti testimoni di incontri con gli occupanti e molti presunti addotti (nonché il famoso colonnello Philip Corso) li indicano come “entità biologiche artificiali”, creati dagli stessi “Nordici” e sembra che siano alle loro dipendenze; degli “operai”, insomma.



In questa ottica anche le presunte “abduction” avrebbero un senso logico.
Molti presunti rapiti dichiarano di essere stati sottoposti ad una sorta di “prelievi”, analisi, ecc.
Le donne in particolar modo raccontano di aver subito esami e prelievi dall’ apparato riproduttivo.
Sappiamo che la lunga permanenza nello spazio causa degli scompensi, delle carenze al corpo umano, a livello osseo e muscolare, e non ancora confermato, anche a livello genetico.
Questi “Ex-Terrestri” potrebbero avere necessità di “materiale biologico” per sopperire a questi scompensi.
Forse anche per quanto riguarda la loro riproduzione.
E quale migliore materiale biologico se non quello…umano, cioè compatibile al 100% con il loro organismo poiché essi stessi sono umani ?

EX-TERRESTRI, QUINDI CIVILTA’ EVOLUTE PRIMA DELLA NOSTRA

Anni fa, quando intrapresi una nuova strada di ricerca imperniata su possibili civiltà evolute prima della nostra, indagando anche nella paleoantropologia e nell’ evoluzione umana, trovai dati molto interessanti, ma mi mancavano quei riscontri, quella prova certa e concreta che potesse sostenere il mio lavoro (prova che presenterò più avanti). Negli ultimi tempi questa prova, come dicevo in precedenza, la scienza l’ ha trovata, ed il mio lavoro ha trovato la conferma ed una nuova spinta per continuare su questa strada.

ANTICHISSIME CIVILTA’ EVOLUTE ?

Quando sarebbero potute esistere eventuali civiltà evolute prima della nostra ? Qualche decina o centinaia di migliaia di anni fa, ma anche milioni di anni addietro. Ufficialmente i primi ominidi fecero la loro comparsa 2 milioni di anni fa.

Perché questa congettura di altre civiltà avanzate prima della nostra ?
Innanzitutto la teoria dell’ evoluzione di Darwin è ufficialmente decaduta, anche se viene ancora insegnata nelle scuole.
La prova che smonta la teoria di Darwin è quella ottenuta dal “Progetto Genoma Neanderthal” del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia, che ha preso il via nel 2006 sotto la guida di Svante Paabo, che ha dimostrato che l’ibridazione tra Neanderthal e Sapiens è avvenuta e che ancora oggi alcune persone di origine europea ed asiatica ne conservano le tracce all’ interno del proprio DNA.
Di conseguenza, contrariamente a quanto teorizzato da Darwin, il Neanderthal non fu un nostro predecessore, ma un contemporaneo dell’ Homo Sapiens. Quindi l’ Homo Sapiens Sapiens…non ha preso il posto del Neanderthal nella scala evolutiva, ma è un discendente dell’ incrocio tra due linee evolutive !
Erano due linee evolutive diverse, e così molto probabilmente, tutti i generi Homo ! Allora bisogna prendere in considerazione che ogni genere Homo abbia avuto una evoluzione a sé stante, precedendo, affiancando o distaccando gli altri.
E non è detto che si siano estinti tutti e sia sopravvissuto solo il Sapiens.



La loro non estinzione potrebbe spiegare la questione delle varie differenze a livello morfologico dei vari ceppi umani, evidenziando queste classificazioni in diversi segmenti; i più “attendibili” sono:
Caucasica: di cui fanno parte europei, nordafricani, americani, indiani dell’India.
Negroide: Africani dell’africa subsahariana.
Mongoloide: Asiatici e in generale i popoli con gli occhi a mandorla.
Australoide: Aborigeni australiani, Melanesiani, Papuani, Nativi americani.



La paleoantropologia ci spiega che la diversità dei vari ceppi umani è dovuta al fatto che gruppi di Homo Sapiens Arcaico vivevano separati da centinaia o migliaia di chilometri e assunsero, a causa del loro totale isolamento, caratteristiche fisicamente diverse dovute all’adattamento all’ambiente in cui si trovavano a vivere. E se invece questa diversità, talmente accentuata, come si può vedere dall’ immagine sopra, fosse dovuta al fatto che ogni ceppo umano è il discendente di un genere Homo ? (Quindi non si sarebbero estinti lasciando solo il Sapiens dominatore della Terra, ma siano sopravvissuti tutti o quasi tutti i generi Homo classificati ?).
2 milioni di anni per ogni genere Homo: considerati i diversi resti fossili ritrovati e classificati come generi differenti si arriva a 7 generi Homo: Rudolfensis, Habilis, Ergaster, Antecessor, Erectus, Neanderthal e Sapiens, per citare i più conosciuti. Quindi non 2 ma 14 milioni di anni di evoluzione !
Noi ci siamo evoluti al livello attuale in questi due milioni di anni, se consideriamo l’ ipotesi delle evoluzioni distinte, ma altri generi Homo precedenti a noi avrebbero potuto avere un’ evoluzione più rapida.
Diverse evoluzioni, da ceppi diversi, da un comune antenato che era forse più umano che scimmia…
Ma quale posizione avrebbero occupato nel corso dell’evoluzione del genere Homo queste varie classi evolutive, indipendenti l’ una dall’ altra ?
In un inquadramento planetario possiamo ipotizzare una situazione inversa a quella attuale.
Oggi la maggioranza del pianeta è giunta ad un livello tecnologico elevato, e le zone occupate da popolazioni che vivono allo stato primitivo sono una minima parte. Milioni di anni fa, potrebbe essersi verificata la situazione contraria: un genere Homo potrebbe avere raggiunto, nel corso di poche migliaia di anni (il tempo che è servito alla civiltà attuale per giungere ai livelli di conoscenza odierni) il nostro livello, se non superiore, mentre il resto del pianeta rimaneva allo stato primitivo.
Non dimentichiamo che attualmente sul nostro pianeta vivono all’ incirca 6,5 miliardi di persone, ma solamente 2000 anni fa, all’ inizio della nostra era, la popolazione mondiale ammontava a circa 250 milioni di persone, mentre secondo alcune ricerche 12.000 anni fa, quando il genere Homo uscì dalla preistoria, sulla Terra vivevano solamente 5-10 milioni di persone.
Quindi un genere Homo, dopo 2 milioni di anni avrebbe potuto raggiungere un livello tecnologico come il nostro, mentre altre linee evolutive sarebbero comparse sulla Terra successivamente, e data la bassissima densità di popolazione, non sarebbero mai venuti a contatto con la linea tecnologicamente evoluta, se non quando erano i loro componenti a manifestarsi, venendo identificati come “Dèi” o “Esseri Superiori”.

Ma di questi “esseri superiori” vi sono delle tracce, dei reperti che possano testimoniare la loro esistenza in un remoto passato ? Forse si, anche se indirettamente.

POSSIBILI REPERTI “ANOMALI” (OOPARTS)

Alcuni reperti, classificati e riconosciuti dalla scienza ufficiale, mostrano caratteristiche “fuori posto” rispetto all’ epoca cui sono datati.
Un esempio per tutti i monili di cui sotto:
In Colombia, nella Valle del Cauca, vennero ritrovati alcuni artefatti appartenenti alla cultura Calima (l° secolo a.C. - ll° secolo d.C.), e tra questi alcune miniature, scoperte trent' anni fa dall' archeologo Alan Landsburg ed oggi ammirabili in diversi musei del mondo. Vengono definite dagli archeologi "Colganti Zoomorfi" vale a dire "composizioni aventi forma animale" o identificate con stilizzazioni di pappagalli, insetti o pesci.







E' evidente che in comune con questi animali hanno ben poco. Per molte di queste il viso addirittura appare umanizzato, e nessuna mostra il becco tipico di un uccello.
La maggior parte di queste miniature è esposta al Museo dell' Oro di Bogotà, presso la Banca Nazionale della Colombia, Al Museo Britannico di Londra, ed allo Smithsonian Institute di Washington.
Tutte le miniature misurano poco più di 5 centimetri e sono tra gli artefatti precolombiani più stupefacenti al mondo. Infatti, sebbene gli esperti di culture ispaniche li identifichino come oggetti di culto dalla forma animale, la loro aerodinamicità è sorprendentemente analoga a quella dei moderni jet con ali a delta. Può sembrare incredibile ma questa caratteristica è stata verificata da ingegneri aeronautici che ne hanno comprovato l' attitudine al volo.
Queste miniature furono dapprima oggetto di attenzione da parte di Ivan Sanderson, biologo, archeologo e scrittore, che per primo notò il loro aspetto "tecnologico". Successivamente l' ingegnere tedesco J.A. Ulrich, pilota di jet, dedusse che l' artefatto riproduceva perfettamente un caccia a reazione SAAB F-104, appena entrato, a quei tempi, in dotazione all' Aeronautica svedese. Anche un ufficiale tedesco, tenente Peter Belting, si interessò alle miniature riproducendo una di queste in scala 1:16 con materiale di schiuma per valutarne l' aerodinamicità, dotandolo di un motore elettrico e radiocomando.
Le prove eseguite sul modellino hanno dimostrato che si trattava di un aereo manovrabile e dotato di un' eccellente stabilità nel volo a vela. Gli spagnoli Romàn Molla, Justo Miranda e Paula Mercado hanno ricostruito modelli in scala di questi piccoli monili, e sottoponendoli alla galleria del vento ed a programmi di simulazioni di volo, confermarono che le miniature erano perfettamente aerodinamiche ed adatte al volo. A questo punto ci si chiede come sia possibile che popolazioni vissute circa 2000 anni fa fossero a conoscenza di tecnologie tipiche della nostra epoca. Avevano visto qualcosa che riprodussero in un "Culto Cargo" (culto legato ad oggetti tecnologici divinizzati) oppure replicarono il ricordo mitizzato di macchine appartenute ad epoche precedenti ed a una cultura evoluta scomparsa ?
Un’ ipotesi affascinante, certamente, quella di altre civiltà evolute prima della nostra, ma qualcuno potrebbe contestare (anzi, è già stato fatto…) che non sono mai stati ritrovati resti di “costruzioni moderne” attribuibili ad antiche civiltà evolute prima della nostra.
Recentemente sono stati prospettati gli scenari che si presenterebbero dopo alcuni periodi se il genere umano dovesse scomparire dal pianeta oggi.
Quindi di punto in bianco popolazione mondiale “0”.
Cosa accadrebbe?
Da subito il sistema elettrico non funzionerebbe più e dopo appena 10 giorni, a parte un complesso idrologico in America, in tutto il mondo cesserebbe l’attività elettrica.
In appena 1 anno la Terra diventerebbe una giungla urbana piena di animali di ogni specie... dai lupi agli orsi, piena di insetti e topi. Dall’asfalto comparirebbero le piante sottili, erba = animali erbivori = predatori (gatti, cani, lupi ecc..)
Dopo 2 anni la vegetazione avvolgerebbe completamente i palazzi che lentamente inizierebbero a distruggersi.
Dopo 10 anni tutte le case in legno sarebbero distrutte dagli insetti.
Dopo 100 anni l’ 80% delle costruzioni in cemento armato crollerebbe.
Dopo 1.000 anni tutto il mondo sarebbe coperto di vegetazione, resterebbero in piedi solo alcuni grattacieli più alti.
Dopo 10.000 anni non esisterebbe più traccia di nulla. Il mondo sarebbe completamente diverso da quello di oggi. Qualsiasi traccia umana scomparirebbe.
Questo fa molto pensare!
Quindi, se in un tempo molto lontano (milioni di anni fa) fossero vissute delle civiltà terrestri evolute come quelle di oggi, quali tracce potremmo trovare ?
NULLA !
Se dopo “soli” 10.000 anni nulla può resistere al tempo, dopo milioni di anni, cosa si potrebbe sperare di trovare ?
Inoltre pensiamo solamente al petrolio, formatosi da resti di organismi biologici e vegetali, una volta presenti sulla superficie terrestre, il quale si trova oggi migliaia di metri sotto la crosta terrestre.
I resti di un’ eventuale civiltà evoluta tecnologicamente (edifici, strade, veicoli, ecc.) potrebbero essere finiti, a causa di cataclismi naturali, ma anche per il movimento delle placche tettoniche della crosta terrestre, centinaia se non migliaia di metri al di sotto di essa.
Senza contare eventuali cataclismi che potrebbero essere stati causa della scomparsa di interi continenti leggendari (Atlantide, Mu, Lemuria, per esempio), provocati da impatti meteorici o da enormi tsunami causati da maremoti di inaudita violenza.
Dopotutto, se ci pensiamo attentamente, quello che gli archeologi rinvengono sotto pochi metri di terreno sono i resti di civiltà relativamente recenti, datate qualche migliaio di anni solamente.
Una eventuale civiltà esistita alcuni milioni di anni fa, circoscritta in un’ area ristretta del pianeta, sarebbe pressocchè introvabile, anche se le sue costruzioni ed i suoi artefatti tecnologici fossero stati simili ai nostri.

SONO ESISTITE CIVILTA’ PROGREDITE PRECEDENTI ALLA NOSTRA ?

Un possibile scenario evolutivo

Torniamo per un attimo alla questione delle evoluzioni parallele: se i vari generi Homo hanno avuto ognuno una propria linea evolutiva, allora noi non discendiamo dalle scimmie ?
A quanto pare, no.
Anzi, sembrerebbe proprio il contrario…
Alcuni citologi, cioè quegli scienziati che studiano i cromosomi, hanno confrontato la struttura dei cromosomi di uomini e scimmie, e sono arrivati alla sconcertante conclusione che i cromosomi del “comune antenato” erano simili a quelli dell’ uomo, non a quello delle scimmie.
Da sottolineare che i primati hanno nel loro patrimonio genetico 48 cromosomi, mentre gli esseri umani ne hanno solamente 46.
Due cromosomi sono un bel po’ di DNA rimosso dal genoma umano, se si vuole prendere in considerazione la nostra discendenza dai primati, e ciononostante, tale “rimozione” ci ha reso “superiori” ai nostri presunti progenitori.
Inoltre, non ha senso il fatto che anche con due cromosomi mancanti nel nostro genoma, condividiamo il 95% del genoma dello scimpanzé ed il 90% di quello del gorilla.
Inoltre, due biologi molecolari, Alan Templeton, della Washington University di St. Louis, e successivamente Morris Goodman della Wayne State University School of Medicine scoprirono che da quando la linea umana si era distaccata da quella degli scimpanzé (secondo la teoria di Darwin), gli ominidi avevano registrato 13 “refusi” (errori) nel DNA mitocondriale, contro i 34 dello scimpanzè .
Questo stava a significare che dal punto di vista biologico, l’ uomo era molto meno variato rispetto al “comune antenato” di quanto lo fosse la scimmia.
In altre parole significava che l’ uomo era molto meno evoluto delle scimmie africane, e che quindi il comune antenato era piuttosto uomo che scimmia, e che la linea evolutiva umana era rimasta, per così dire, bambina, rispetto a quella quadrumane.
L’ orologio molecolare dell’ uomo si era fermato, rispetto a scimpanzé e gorilla, i quali mostravano nel loro ideogramma un accentuato logorio della vita.
Quindi la congettura di Darwin secondo cui l’ ascendente comune di uomini e scimmie fosse sostanzialmente una scimmia, e che essa fosse rimasta pressappoco qual’ era, mentre l’ uomo si era profondamente trasformato, è venuta a cadere.
L’ uomo è rimasto fermo.
Da ricordare: questi dati illustrati da eminenti genetisti affermano che nel punto di biforcazione dai nostri presunti antenati scimmieschi c’ erano le molecole ed i cromosomi dell’ essere umano.
E nulla può escludere che quell’ essere fosse ancora più umano di noi.
Ma esistono prove dell’ esistenza di generi Homo equiparati al Sapiens milioni di anni prima di questi ?
Alcune PROVE CONCRETE E REALI scoperte ufficialmente pochi anni fa hanno confermato che esseri simili all’ Homo Sapiens camminavano sulla Terra ben prima della sua comparsa “ufficiale”, datata circa 200.000 anni fa…
E’ una mattina dell’estate 1978.
Un gruppo di ricercatori guidati da Mary Leakey scopre uno degli spettacoli più straordinari che un paleoantropologo possa immaginare: una serie di impronte lasciate sulle ceneri vulcaniche circa 3 milioni e 700.000 anni fa da due ominidi.
Siamo a Laetoli, in Tanzania (Africa).



Una delle impronte di Laetoli



La famosa "Passeggiata di Laetoli"



Il calco dell' impronta di Laetoli ed il disegno derivato confrontato con un piede umano moderno

Tra gli anni ‘80 e ‘90 si era imposta l’idea che fossero di un Australopitecus Afarensis, ma oggettivamente questa attribuzione è improntata ad un’ ideologia evoluzionista.



la ricostruzione di un australopiteco

Il piede di Afarensis è ben diverso da quello che si rivela a Laetoli.
La controversia sulla conformazione del piede dell’ Australopiteco Afarensis è stata fino ad oggi il punto di forza su cui si basava la teoria evoluzionistica; infatti i suoi sostenitori hanno sempre affermato che questo ominide, nonostante fosse un primate arboricolo, camminasse anche in posizione eretta e di conseguenza dovesse avere un piede anatomicamente formato (quindi come il nostro) per sostenere questa posizione.
I primati arboricoli avevano (ed hanno) la prerogativa di avere i quattro arti prensili, con pollici ed alluci opponibili, mentre il genere Homo ha solamente i pollici con questa caratteristica. Finora non era mai stato ritrovato uno scheletro di australopiteco completo di estremità inferiori, quindi il gioco della scienza ufficiale di attribuire all’ australopiteco le orme di Laetoli non aveva mai incontrato molta resistenza.
Ma nel 1998, lo scheletro di un ominide vissuto circa tre milioni e mezzo di anni fa e’ stato ritrovato inglobato nella breccia di una grotta a Sterkfontein, una localita’ a una cinquantina di chilometri a nord di Johannesburg, in Sudafrica.
Si tratta di un esemplare di Australopiteco di cui si e’ conservato il cranio completo di mandibola e gran parte dello scheletro delle gambe e delle braccia (femore, tibie, piedi, omero, radio). Le ossa ancora in parte inglobate nel blocco di roccia indicano un individuo adulto alto circa un metro e venti centimetri.
La scoperta e’ stata fatta da un gruppo di ricercatori dell’ universita’ di Witwatersrand (Johannesburg), diretti dal paleoantropologo Ron Clarke, da anni impegnati nella zona.
L’ importanza del ritrovamento sta sia nell’ alta antichita’ del reperto (la celebre Lucy rinvenuta in Etiopia nel 1974 e’ datata a circa 3,2 milioni di anni), sia nella relativa completezza dello scheletro che ha permesso di stabilire definitivamente che l’ Australopiteco camminava in posizione eretta pur avendo ancora caratteristiche del piede che gli permettevano di arrampicarsi agevolmente sugli alberi.
Quindi piedi prensili con alluce opponibile, come tutti i primati.



Il disegno del piede di un Australopiteco

Questa è la conferma che le impronte di Laetoli non appartengono ad un australopiteco, ma ad un essere con le stesse caratteristiche morfologiche e strutturali (del piede e quindi di tutto l’ apparato scheletrico) di un essere umano moderno, vissuto 3,7 milioni di anni fa quindi 1,7 milioni di anni prima della presunta data della sua comparsa sulla Terra (2 milioni di anni fa con l’ H. Habilis) e contemporaneo degli australopitechi.
Chi era quell’ essere umano moderno che lasciò quelle impronte ?
Una linea evolutiva del genere Homo che già allora aveva tutte le caratteristiche di un essere umano moderno, quando i generi Habilis, Erectus, Sapiens erano ancora lontani dall’ apparire sulla Terra ?
Avendo questi 1,5 milioni di anni di evoluzione precedente rispetto agli altri generi Homo (e 3,5 milioni rispetto al Sapiens), dove sarebbe potuto giungere il loro sviluppo fino alla comparsa del Sapiens ?
Ma torniamo alla domanda che ci siamo posti in precedenza: in milioni di anni, quante civiltà evolute si sarebbero potute sviluppare ? Ognuna in piccole parti del nostro pianeta, mentre il 90% di esso era popolato da ominidi “arrivati dopo” ed ancora allo stato primitivo, mentre il ceppo “antico” era giunto ad uno sviluppo tecnologico pari o superiore al nostro ?
Molti miti delle popolazioni antiche nei loro testi sacri parlano di “Ere” del genere umano, sviluppatosi più volte e più volte giunto al termine per vari motivi (cataclismi naturali o provocati, ecc.).
Le cinque ere dei Maya, per esempio.
Ogni era avrebbe avuto la durata di decine di migliaia di anni; sufficiente a sviluppare una civiltà tecnologica pari o superiore alla nostra (che ha un’ età stimabile vicina ai 10.000 anni).
Possiamo includere in queste civiltà leggende come Atlantide o quella che viene citata nei testi sacri indiani che parlano di Vimana, guerre nucleari nell’ antichità, ecc.
E tutto questo si sarebbe ripetuto in varie ere, con il genere Homo più progredito che per qualche motivo a noi sconosciuto scompariva (o se ne andava) e lasciava in eredità ai “primitivi”, tramite conoscenze tramandate oralmente o sotto forma di documenti, o anche tramite pochi sopravvissuti (o volontari), le loro conoscenze, affinchè potessero progredire, ed arrivare, un giorno, al loro stesso livello tecnologico.
Questo, secondo il mio ragionamento, includerebbe anche la tecnologia per compiere viaggi spaziali.
Mi riaggancio ai miti dei vari popoli della Terra che parlano di Dèi venuti dallo spazio per insegnare loro le arti ed i mestieri, l’ agricoltura, la lavorazione dei metalli, le scienze, ecc. ecc.
A questo punto ci possiamo chiedere: cosa sono gli UFO ?
Il GORU arrivò alla conclusione che gli UFO sarebbero dei velivoli spaziali pilotati da ex…terrestri ! Non “Extraterrestri” ma “Ex-Terrestri” !
Esseri umani discendenti di civiltà evolute prima della nostra i quali presero la via dello spazio per colonizzarlo e periodicamente alcuni di loro tornarono (e tornano tutt’ora) sulla Terra per aiutare le popolazioni “primitive” (gli altri rami del genere Homo) a crescere, dando adito alle leggende degli dei, dei “popoli delle stelle”, ecc. ecc.
A questo punto dobbiamo chiederci: allora gli dèi dei popoli dell’ antichità, i quali contribuirono alla nascita di vari miti e religioni sul nostro pianeta, erano umani progrediti ?
Se così fosse, bisognerebbe riscrivere la storia dell’umanità.
Ma chi potrebbe riscriverla ?
Noi “terrestri” no di sicuro.
Solamente coloro che conoscono la verità, e nessuno più di questi “Ex-Terrestri” potrebbe conoscerla meglio, lo potrebbe fare.
Certo, proprio loro, poiché essi sono tra noi da tempo immemorabile, hanno guidato il genere umano fino allo sviluppo attuale, manovrando da dietro le quinte senza uscire allo scoperto.
Hanno creato ed occupato i posti di potere fin dalla notte dei tempi, sotto forma di associazioni più o meno segrete, alcune giunte fino ai nostri giorni, le quali tuttora costituiscono il cosiddetto “Governo Occulto”, il quale non sarebbe, come si potrebbe pensare, un Governo Ombra, ma è l’ insieme dei potenti della Terra, dai politici ai grandi banchieri, dai vari rappresentanti delle principali religioni della Terra ai grandi finanzieri.
Al termine di questo mio lavoro presento una personale spiegazione alternativa riguardante la non diffusione (o cover-up) da parte di chi è a conoscenza di eventuali “visite” sul nostro pianeta di esseri provenienti dallo spazio esterno.
Il cover-up attuato fino ad ora riguardo al fenomeno UFO non sarebbe stato organizzato per nascondere un’ eventuale presenza sul nostro pianeta di esseri originari di altri mondi.
In realtà lo scopo sarebbe un altro…
Un’ eventuale destabilizzazione del potere mondiale non sarebbe dovuta alla rivelazione di una presenza sulla Terra di esseri alieni ma da una storia del nostro pianeta falsata, una colossale montatura organizzata fin da tempi antichissimi, che nasconde il ricordo della passata conoscenza scientifica, tecnologica e culturale, portata avanti dai discendenti di quelle antichissime civiltà (vedi: i “Padroni del Mondo”, “gruppi segreti”, ecc.).
Una storia “costruita a tavolino” migliaia, se non milioni di anni fa, portata avanti sino ad oggi.
Il presunto “patto scellerato”, come lo hanno definito alcuni presunti rivelatori, non sarebbe altro che un accordo già stabilito alla stesura di questo piano, per permettere a questi Ex-Terrestri di prelevare materiale biologico da esseri umani per le loro esigenze, ed allo stesso tempo di nascondere la loro presenza con il mito degli alieni.
Dopotutto, come potrebbero spiegare al mondo che fin dall’ alba dei tempi siamo stati tutti ingannati ?
Molto meglio far credere ad una visita di esseri alieni, sarebbe meno traumatico per la popolazione terrestre anche se realmente gli alieni fossero qui !
Anzi, se così fosse, chi manovra i fili si sarebbe garantito definitivamente la copertura dell’ inganno !
Quello che ci viene nascosto non è la presenza di alieni sulla Terra, ma la verità sulle nostre origini e sulla storia del nostro pianeta !
Una verità la quale se svelata porterebbe alla comprensione che il mondo in cui viviamo sarebbe come la verità di “Matrix”: dentro di noi l’ illusione, inculcata; fuori la realtà.

Concludendo: non sono gli UFO “il Grande Segreto” ma è ciò che è celato dietro ad essi che è assai più importante.

Paolo Bolognesi


“Chi controlla il passato controlla il futuro.
Chi controlla il presente controlla il passato”.


GEORGE ORWELL (scrittore, autore di “1984”)



P.S.- Per chi fosse interessato ad approfondire i punti che fanno da collegamento alla mia ipotesi, nel mio libro “EX(TRA)TERRESTRE - UFO, Uomini, Dei” questo mio lavoro è presentato in maniera più esaustiva.

P.P.S.- Si potrebbe riassumere il tutto con il titolo “Gli UFO siamo noi” che Sabrina Pieragostini, giornalista di ITALIA1 ha dato all’ articolo che ha pubblicato sul suo blog www.extremamente.it/2011/07/22/gli-ufo-siamo-noi-intervista-a-paolo-b... basato sull’ intervista fattami dalla stessa al Convegno di Rho del 6 marzo scorso.



Ant59.
00lunedì 17 ottobre 2011 17:46
L'ipotesi che vede la storia del pianeta Terra un possibile susseguirsi di civiltà umane anche evolute tecnologicamente e poi scomparse è sicuramente suggestiva.
Ci sono però a mio parere dei punti critici:
Questa ipotetica civiltà avrebbe improvvisamente deciso in blocco di lasciare il pianeta Terra e colonizzare lo spazio ma
quali potrebbero essere state le motivazioni di un evento tanto significativo e per dirigersi verso dove, alla ventura?
Organizzare un'evacuazione di massa numericamente significativa(difficilmente una grande civiltà si potrebbe sviluppare su numeri esigui di popolazione) non mi pare cosa semplice.
Poi c'è il discorso del ritorno al pianeta d'origine,cioè la Terra.Perchè dopo essere andati via migliaia e migliaia di anni fa e per chi sà dove,questi ex terrestri sentirebbero il bisogno di tornare ad una terra natia dove hanno perso ogni contatto
ed ogni legame e le cui generazioni successive,non credo proprio possano nutrire una qualsivoglia nostalgia per un pianeta narrato forse solo sui loro libri di storia?
Sull'ipotesi che alcuni di questi ex terrestri stiano muovendo le fila dei destini umani a mò di burattinai,mi lascia ancora
più perplesso a meno che non si voglia sposare tesi complottiste tipo gli Illuminati.
Insomma a me sono sorti questi dubbi ai quali solo l'amico Paolo potrebbe dare una risposta......o più propriamente.......una
ipotesi di risposta........ [SM=g6330]
KOSLINE
00lunedì 17 ottobre 2011 19:12
bene Paolo grazie per averla postata , stanoce con calma la leggo [SM=g8182]
Paolo Bolognesi
00lunedì 17 ottobre 2011 22:41
Re:
Ant59., 17/10/2011 17.46:

L'ipotesi che vede la storia del pianeta Terra un possibile susseguirsi di civiltà umane anche evolute tecnologicamente e poi scomparse è sicuramente suggestiva.
Ci sono però a mio parere dei punti critici:
Questa ipotetica civiltà avrebbe improvvisamente deciso in blocco di lasciare il pianeta Terra e colonizzare lo spazio ma
quali potrebbero essere state le motivazioni di un evento tanto significativo e per dirigersi verso dove, alla ventura?



Ciao Ant59,

le motivazioni di lasciare in blocco il nostro pianeta, come ho ipotizzato nel mio articolo, potrebbero essere state naturali, come ad esempio cataclismi a livello planetario, oppure causate da loro stessi, come l' inquinamento massiccio o un' ecatombe nucleare (quello che molti scienziati prevedono per il nostro futuro).
Il punto sul dove si siano potuti dirigere è effettivamente ostico, ma potrebbe effettivamente essere stata una fuga "alla ventura", magari su arche spaziali, tipo "sfere di Dyson", dove un ecosistema abbia permesso di viaggiare nel cosmo di generazione in generazione, fino a trovare un pianeta che potesse ospitarli.




Organizzare un'evacuazione di massa numericamente significativa(difficilmente una grande civiltà si potrebbe sviluppare su numeri esigui di popolazione) non mi pare cosa semplice.



Infatti ho precisato che alcuni "volontari" (ed ovviamente si sottintende un numero non esiguo, dovendo coprire tutta la superficie del pianeta) siano rimasti, per insegnare agli altri abitanti della Terra, rimasti "primitivi" ad evolversi.



Poi c'è il discorso del ritorno al pianeta d'origine,cioè la Terra.Perchè dopo essere andati via migliaia e migliaia di anni fa e per chi sà dove,questi ex terrestri sentirebbero il bisogno di tornare ad una terra natia dove hanno perso ogni contatto
ed ogni legame e le cui generazioni successive,non credo proprio possano nutrire una qualsivoglia nostalgia per un pianeta narrato forse solo sui loro libri di storia?



E perchè no, invece ?
Se tu emigrassi in una nazione lontana, non sentiresti il deiderio, dopo alcuni decenni, di tornare alla tua patria natìa per vedere cosa è cambiato ? In questo caso tornerebbero per vedere se quei "primitivi" che loro hanno lasciato abbiano imparato, su insegnamento dei volontari rimasti, ad evolversi e fino a che livello, se inferiore, pari o superiore al loro.



Sull'ipotesi che alcuni di questi ex terrestri stiano muovendo le fila dei destini umani a mò di burattinai,mi lascia ancora
più perplesso a meno che non si voglia sposare tesi complottiste tipo gli Illuminati.



Complottismo o no, Illuminati o altri, questa è la sostanza.



Insomma a me sono sorti questi dubbi ai quali solo l'amico Paolo potrebbe dare una risposta......o più propriamente.......una
ipotesi di risposta........ [SM=g6330]



Spero di essere stato esauriente nelle mie...ipotesi di risposta ! [SM=g7749]


eone nero
00lunedì 17 ottobre 2011 22:56
Paolo complimenti per il tuo ottimo ed esaustivo articolo, già ero a conoscenza delle tue ricerche e fa sempre piacere vederle arricchite di nuovi particolari. [SM=g7562]

Penso non ti sia sfuggita la ricerca di effettuata nella cava di Qesem a 12 km da Tel-Aviv da parte dell'università di tale città, sono state ritrovate delle lame (ossidiana presumo) databili in un periodo tra i 382 mila e i 200 mila anni.

Notiamo che la storia torna sempre più indietro.

www.archaeologydaily.com/news/201110117374/Ancient-production-line-remnants-fo...

Il sito dedicato alla ricerca

www.tau.ac.il/humanities/archaeology/projects/qesem/in...

E qua una pubblicazione con tanto di lame all'opera.

www.tau.ac.il/humanities/archaeology/directory/barkay%20papers/Paleolithic%20cutlery%20Antiquity%20...
Paolo Bolognesi
00lunedì 17 ottobre 2011 23:18
Re:
eone nero, 17/10/2011 22.56:

Paolo complimenti per il tuo ottimo ed esaustivo articolo, già ero a conoscenza delle tue ricerche e fa sempre piacere vederle arricchite di nuovi particolari. [SM=g7562]

Penso non ti sia sfuggita la ricerca di effettuata nella cava di Qesem a 12 km da Tel-Aviv da parte dell'università di tale città, sono state ritrovate delle lame (ossidiana presumo) databili in un periodo tra i 382 mila e i 200 mila anni.

Notiamo che la storia torna sempre più indietro.

www.archaeologydaily.com/news/201110117374/Ancient-production-line-remnants-fo...

Il sito dedicato alla ricerca

www.tau.ac.il/humanities/archaeology/projects/qesem/in...

E qua una pubblicazione con tanto di lame all'opera.

www.tau.ac.il/humanities/archaeology/directory/barkay%20papers/Paleolithic%20cutlery%20Antiquity%20...



Grazie eone nero per il tuo sempre gradito apprezzamento del mio lavoro.

Si, sono al corrente del ritrovamento, e se la datazione verrà confermata la scienza paleontologica dovrà rivedere molti punti finora ritenuti "certi".
Pian piano la vera storia del genere umano sta venendo a galla.

eone nero
00lunedì 17 ottobre 2011 23:48
Re: Re:
Paolo Bolognesi, 17/10/2011 23.18:



Grazie eone nero per il tuo sempre gradito apprezzamento del mio lavoro.

Si, sono al corrente del ritrovamento, e se la datazione verrà confermata la scienza paleontologica dovrà rivedere molti punti finora ritenuti "certi".
Pian piano la vera storia del genere umano sta venendo a galla.




E' la verità, è una teoria che mi affacina e devo dire che al contrario di tanti ricercatori sei una persona disponibilissima che condivide e discute le sue teorie, e sai perfettamente che non è roba da poco vedendo il clima che aleggia nella ricerca di frontiera, quindi i complimenti sono doverosi. [SM=g8147]

Aggiungo altri elementi per i lettori.




"Il salto tecnologico di Homo erectus

Nuovi ritrovamenti complicano il dibattito fra quanti ritengono che Homo erectus abbia avuto origine in Africa orientale e quanti sostengono un'origine asiatica


Homo erectus sarebbe stato in grado di fabbricare sofisticati utensili già 1,8 milioni anni fa, vale a dire almeno 300.000 anni prima di quanto si pensasse. Ad affermarlo è uno studio pubblicato su Nature, da un gruppo di paleoantropologi della Rutgers University e del Columbia University Lamont-Doherty Earth Observatory."

Continua qua.

lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Il_salto_tecnologico_di_Homo_erectus...


Confermato il bipedismo perfetto di Lucy & C.

Una nuova analisi delle tracce di impronte fossili di Laetoli conferma che l'andatura bipede è stata acquisita dagli antenati dell'uomo circa 3,7 milioni di anni fa, ben prima di quanto generalmente ritenuto


lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1348735

Laetoli Footprints Preserve Earliest Direct Evidence of Human-Like Bipedal Biomechanics

www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone...


GALAXY-3000.
00mercoledì 19 ottobre 2011 17:08
Certo che ormai la teoria di Darwin sull'evoluzione delle specie animale e vegetali fa ormai acqua da tutte le parti.
Questo se aggiunto alle recenti scoperte sul superamento della velocità della luce da parte dei neutrini sta a dimostrare che
la Scienza è in continua evoluzione e grosse novità,direi epocali,si profilano all'orizzonte.
Paolo Bolognesi
00mercoledì 19 ottobre 2011 19:12
Re:
GALAXY-3000., 19/10/2011 17.08:

Certo che ormai la teoria di Darwin sull'evoluzione delle specie animale e vegetali fa ormai acqua da tutte le parti.
Questo se aggiunto alle recenti scoperte sul superamento della velocità della luce da parte dei neutrini sta a dimostrare che
la Scienza è in continua evoluzione e grosse novità,direi epocali,si profilano all'orizzonte.



E' indubbio.
Ciononostante si insegna ancora nelle scuole ed i Darwinisti si ostinano a sostenerla. Sicuramente non è del tutto errata, ma non corrisponde più all' evidenza dei dati riscontrati.
Ricordo che viene chiamata "teoria" dell' evoluzione di Darwin perchè appunto...si basa su una teoria avanzata oltre 100 anni fa, e non su dati oggettivi !
I dati oggettivi sono quelli (e non solo) quelli che ho riportato nel mio articolo.


PhotoBuster
00mercoledì 2 novembre 2011 18:35
Re: Re:
Paolo Bolognesi, 19/10/2011 19.12:



E' indubbio.
Ciononostante si insegna ancora nelle scuole ed i Darwinisti si ostinano a sostenerla. Sicuramente non è del tutto errata, ma non corrisponde più all' evidenza dei dati riscontrati.
Ricordo che viene chiamata "teoria" dell' evoluzione di Darwin perchè appunto...si basa su una teoria avanzata oltre 100 anni fa, e non su dati oggettivi !
I dati oggettivi sono quelli (e non solo) quelli che ho riportato nel mio articolo.





ok, presentare prove.

Perchè se lo affermi, hai in mano la più grossa teoria scientifica degli ultimi 100 anni. E vinci il Nobel, credimi.

Se le prove sono "quello ha detto questo, ma la comunità scientifica lo censura" pregasi astenersi perditempo.

Fino ad ora la teoria evolutiva E' ancora validissima (con le modifiche degli ultimi anni) e per chi non lo ricordasse
enuncia semplicemente che le specie si adattano all' ambiente che le circonda, modificandosi nel tempo (non da una generazione ad un altra, ci vogliono millenni).

Un esempio? L' australia, nicchia evolutiva che ha "creato" delle forme di vita che nemmeno potevamo immaginarci (un mammifero oviparo, ad esempio)

Per il resto del "lavoro" si sta mischiando la farina con la sabbia: inutile portare dentro forzatamente la paraarcheologia quando si sa benissimo ad esempio che gli "aerei" erano solamente delle rappresentazioni delle divinità (dovi i triangoli al posto delle ali erano simbologie legate alle divinità stesse) vi devo forse ricordare il tormentone di palenque per rinsavire?

Allora: o si parla di archoilogia o di ufologia: stargate e la fantascienza la lascerei ai telefilm, eh.


Paolo Bolognesi
00mercoledì 2 novembre 2011 23:56
Re: Re: Re:
PhotoBuster, 02/11/2011 18.35:



ok, presentare prove.



Ma leggi o guardi solo le figure ?
Le prove sono quelle esposte sopra, da Svante Paabo del “Progetto Genoma Neanderthal” del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia (sarà mica un pirla, questo ?), due biologi molecolari, Alan Templeton, della Washington University di St. Louis, e successivamente Morris Goodman della Wayne State University School of Medicine (altri due deficenti ?) ed aggiungo, non citati nel mio articolo, ma i cui testi mi sono tornati utili per il mio lavoro, gli italiani Giovanni Monastra, biologo, Giuseppe Sermonti, genetista e Roberto Fondi, paleontologo (tre poveracci con una vita di ricerca nel loro campo che danno fuori di testa ?).
E molti altri che con una piccola ricerchina con Google ti impegneranno nella lettura per i prossimi due/tre anni.
Oltre alle impronte di Laetoli ed il ritrovamento dello scheletro quasi integro di un australopiteco ad opera dell' equipe del paleoantropologo Ron Clarke (Ron Clarke, mica bau-bau micio-micio) a Sterkfontein, in Sudafrica che smentisce tutte le congetture che volevano le orme di Laetoli attribuite ad un australopiteco.



Perchè se lo affermi, hai in mano la più grossa teoria scientifica degli ultimi 100 anni. E vinci il Nobel, credimi.



Vedi che non hai capito ciò che hai letto (allora non hai letto davvero ! Da quello che scrivi ho qualche dubbio) ?
Eventualmente il nobel non lo vincerei io, ma gli scienziati che hanno presentato questi dati.



Se le prove sono "quello ha detto questo, ma la comunità scientifica lo censura" pregasi astenersi perditempo.



Questa tua frase conferma il mio dubbio espresso sopra: non hai letto l' articolo, hai guardato solo le figure...
Quelli presentati sopra sono dati, non parole.



Fino ad ora la teoria evolutiva E' ancora validissima (con le modifiche degli ultimi anni) e per chi non lo ricordasse
enuncia semplicemente che le specie si adattano all' ambiente che le circonda, modificandosi nel tempo (non da una generazione ad un altra, ci vogliono millenni).



Eggià, peccato che scienziati biochimici, biologi, genetisti, cosmologi, paleontologi, antropologi, stiano lentamente contrastando la teoria evoluzionistica di Darwin con dati scientifici e non con altre teorie (come è effettivamente quella di Darwin: una teoria, senza prove a sostegno).
Un link: www.mascellaro.it/node/17284?quicktabs_1=1 (un articolo tratto da "Il Foglio")



Un esempio? L' australia, nicchia evolutiva che ha "creato" delle forme di vita che nemmeno potevamo immaginarci (un mammifero oviparo, ad esempio)



E questo che significa ?



Per il resto del "lavoro" si sta mischiando la farina con la sabbia: inutile portare dentro forzatamente la paraarcheologia quando si sa benissimo ad esempio che gli "aerei" erano solamente delle rappresentazioni delle divinità (dovi i triangoli al posto delle ali erano simbologie legate alle divinità stesse) vi devo forse ricordare il tormentone di palenque per rinsavire?



Rappresentazioni di divinità ?
Da oltre trent' anni a questa parte la scienza li ha senpre bollati come "colganti zoomorfi", vale a dire "composizioni aventi forma animale" o identificate con stilizzazioni di pappagalli, insetti o pesci. Hanno cambiato idea ?



Allora: o si parla di archoilogia o di ufologia: stargate e la fantascienza la lascerei ai telefilm, eh.



Io qui parlo di entrambi.
E stargate me lo guardo su Sky.


sgittario
00giovedì 3 novembre 2011 09:04
Provo a dare solo un contributo personale: non vi fidate troppo delle date geologiche; in molti casi sono sbagliate pure quelle.... anche la stratigrafia ha le sue pecche.

Sandro Ciambella
Paolo Bolognesi
00giovedì 3 novembre 2011 12:16
Re:
sgittario, 03/11/2011 09.04:

Provo a dare solo un contributo personale: non vi fidate troppo delle date geologiche; in molti casi sono sbagliate pure quelle.... anche la stratigrafia ha le sue pecche.

Sandro Ciambella



E' vero, ma è su queste datazioni, riconosciute dalla scienza ed usate dalla stessa che ci si deve basare.


PhotoBuster
00giovedì 3 novembre 2011 19:48
Che vuoi farci Paolo, il leggere le teorie di cui parli,
e il non trovare riscontri oggettivi sugli studi nel restante mondo scientifico mi dà da pensare.

Una cosa è il Darwinismo, un' altra l' evoluzionismo moderno. Sono due cose ben distinte.

Poi vedi, il mostrare delle impronte fatte originariamente su un pianoro fangoso e fare una comparazione
1:1 senza compensare il probabile trascinamento dei piedi nella massa fangosa mi fa pensare.
Ricordi? Abito a trento, e a Marco, a 15 km quindi, cè un pianoro simile, dove invece che impronte di ominidi, sono impresse quelle dei dinosauri. Le impronte sono allungate rispetto alla normale forma del piede, proprio per un fattore di trascinamento.

Poi oopart, incroci improbabili e ragionamenti come quello del perchè gli alieni vorrebbero il nostro DNA: a malapena sai capire cosa pensa una persona della tua stessa cultura, hai serie difficoltà a capirne una di un altra cultura (ad esempio un sudafricano o un eschimese) e mi venga un colpo se sei capace di ipotizzare seriamente e con basamenti scientifici la psicologia di razze aliene, grigi o nordici che siano (e questi ultimi ereditati da Adamski e Meier.....sappiamo tutti di che natura erano i dischi adamskiani e di meier, come sappiamo da dove venivano le fenomenali amazzoni nordiche da lui fotografate: da una trasmissione TV [SM=g8346] ).

Quindi scusami se mi basta molto meno tempo dei due anni da te trascorsi a studiarti i dossiers per capire che cè qualcosa che non fila.
Già con queste premesse, la tua ipotesi (fantasiosa) che parte dagli ominidi, per passare attraverso razze aliene improbabili, con oopart che spuntano a destra e a manca (mi sembra tu abbia dimenticato il vecchio Zacharias Sitchin, che mostrava "mappe d' atterraggio" ....su pietra! Alta tecnologia aliena....) e improbabili percorsi logici a me qualche dubbio permane.

Forse perchè son cose già viste e già sentite (slacciate tra loro) ed ereditate a piene mani da Berlitz e Kolosimo. [SM=g8251]

E poi, scusami, parli di "ufologia ferma ai blocchi di partenza"? Gli oopart che hai mostrato ad esempio son 40 anni che li han sbufalati, per favore. Li ha pubblicati Kolosimo più di 50 anni fa. [SM=g7869]

Per concludere, mi meraviglio che con l' esempio lampante di una nicchia evolutiva come l' Australia (o le galapagos) , che ha dato via a specie diverse e a diversi percorsi evolutivi tu risponda "e questo che significa".

Ti lascio alle tue convinzioni, quando cambiano la teoria dell' evoluzione avvisami.
Di certo non mi cimento nel volerti far cambiare idea. Tieni presente che se già 3-4 delle tue idee sono già sbagliate, il risultato non può che essere in linea con questo [SM=g10631]
eone nero
00giovedì 3 novembre 2011 23:40
La rapida diffusione dell’uomo moderno in Europa

Una nuova datazione di un frammento di mandibola ritrovato nel 1927 ha rivelato che il reperto risale a oltre 41.000 anni fa, confermando sul piano archeologico la teoria che i primi umani convissero con i Neanderthal e aiutando a definire con precisione la velocità con cui l'uomo moderno si diffuse in tutta Europa durante l'ultima era glaciale


www.lescienze.it/news/2011/11/02/news/fu_molto_rapida_la_diffusione_delluomo_moderno_in_europa...


Paolo Bolognesi
00venerdì 4 novembre 2011 00:49
Re:

PhotoBuster, 03/11/2011 19.48:

Che vuoi farci Paolo, il leggere le teorie di cui parli,
e il non trovare riscontri oggettivi sugli studi nel restante mondo scientifico mi dà da pensare.



Io gli indirizzi dove andare a cercare te li ho dati, se poi non vuoi scomodarti, ti faccio rispondere da una persona che conosci abbastanza bene:





Poi vedi, il mostrare delle impronte fatte originariamente su un pianoro fangoso e fare una comparazione
1:1 senza compensare il probabile trascinamento dei piedi nella massa fangosa mi fa pensare.



E certo, perchè la comparazione l 'ho presentata io, se lo avesse fatto che so, un Piero Angela, tutti zitti e clap-clap ! ! !

Inoltre, in un terreno fangoso non si tende a trascinare i piedi, ma a sollevarli per non "toccare" con la punta delle dita il livello del fango, al di sopra del nostro piede che per il peso del corpo è "affondato" di qualche centimetro. Inoltre la spinta dell' alluce nella camminata, tipica del piede umano, avrebbe eventualmente causato un distaccamento dell' alluce dalle altre dita, come appare nel calco (prova a camminare a piedi nudi nel fango e poi contestami questa).



Ricordi? Abito a trento, e a Marco, a 15 km quindi, cè un pianoro simile, dove invece che impronte di ominidi, sono impresse quelle dei dinosauri. Le impronte sono allungate rispetto alla normale forma del piede, proprio per un fattore di trascinamento.



O per un fattore di "peso" che faceva scivolare quei bestioni quando camminavano sul fango, mentre un ominide, molto più leggero, non risentiva di questo effetto ?



Questi passi non mi sembrano "trascinati"...



Poi oopart, incroci improbabili e ragionamenti come quello del perchè gli alieni vorrebbero il nostro DNA: a malapena sai capire cosa pensa una persona della tua stessa cultura, hai serie difficoltà a capirne una di un altra cultura (ad esempio un sudafricano o un eschimese) e mi venga un colpo se sei capace di ipotizzare seriamente e con basamenti scientifici la psicologia di razze aliene, grigi o nordici che siano (e questi ultimi ereditati da Adamski e Meier.....sappiamo tutti di che natura erano i dischi adamskiani e di meier, come sappiamo da dove venivano le fenomenali amazzoni nordiche da lui fotografate: da una trasmissione TV [SM=g8346] ).



E questo cosa centra con quello che ho scritto ? Non ho mai scritto nulla di quello di cui parli sopra: non è che ti confondi con Malanga ? [SM=g7761]



Quindi scusami se mi basta molto meno tempo dei due anni da te trascorsi a studiarti i dossiers per capire che cè qualcosa che non fila.



Cioè quando devono essere gli altri ad andare a studiare i link che indichi tu lo devono fare, pena essere tacciati di ignoranza, quando lo si dice di fare a te, ti improvvisi autodidatta ed automaticamente sai tutto di evoluzione umana, biologia, paleoantropologia, genetica, ecc. ecc. ?
Complimente, scommetto che non sei neanche andato a scuola, genio come sei !



E poi, scusami, parli di "ufologia ferma ai blocchi di partenza"? Gli oopart che hai mostrato ad esempio son 40 anni che li han sbufalati, per favore. Li ha pubblicati Kolosimo più di 50 anni fa. [SM=g7869]



Parli sempre di "sbufalamenti" vari, però mai che indichi un link dove si dichiara questo.
Strano...
E poi sbufalati cosa: se parli dei "colganti zoomorfi" ossia rappresentazioni di volatili la loro interpretazione vale tanto quanto quelli dei modellini di aerei.



Ti lascio alle tue convinzioni, quando cambiano la teoria dell' evoluzione avvisami.



E' già cambiata.
Sei tu che sei rimasto indietro.

Anche secoli fa si pensava che la Terra fosse piatta.
Finchè qualcuno non dimostrò che era rotonda.
Alex1304
00mercoledì 16 novembre 2011 14:12
Sign. Bolognesi
É un piacere conoscerla,ho letto la sua teoria tutta d'un fiato e la trovo molto interessante !
Sinceramente penso che abbiamo molte prove indirette della sua teoria es


Disegno trovato in una grotta nel deserto del Sahara , datato 6000 ac


O come questo ttrovato in Tanzania risalente a 29000 ac





Questo é il link di una discussione ,riguardante dipinti nella storia


ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=...

Grazie per la sua attenzione !
Stige81
00mercoledì 16 novembre 2011 16:00
Un ringraziamento al Sig. Bolognesi mi sembra d'obbligo, visto che si deve sempre e comunque rispettare il lavoro degli altri.

Appunto perciò, rispetto il lavoro ma non lo condivido appieno. A dire il vero mi pongo a metà dell'opera. Non ho mai creduto pienamente all'evoluzione umana come il susseguirsi delle specie risalenti alla famiglia dei primati, così come non credo agli ooparts.
Proprio per questo principio, mi baso principalmente sul significato di pareidolia, con valore del tutto soggettivo e fine a sé stesso. Non credo proprio che un disegno raffigurato in una grotta possa fare riferimento ad esseri equivalenti alla specie extraterrestre e personalmente li prendo per quello che sono: dei disegni e delle rappresentazioni soggettive.
Sarebbe come prendere in riferimento l'arte contemporanea e farla interpretare in virtù della sua rappresentazione.

Quelle opere dovrebbero indicare l'effettiva creatività di chi ha voluto realizzarlo. Cioè abbiamo avuto Tolkien che si è sbizzarrito con i vari Balrog, Elfi, Ent e via discorrendo; come possiamo non immaginare che altri non abbiano avuto una qualche vena creativa? (detto in parole povere ma il concetto credo si capisca)

Senza dimenticare anche la clipeologia, ma anche in questo caso la questione è abbastanza chiara, solo rappresentazioni pittoresche di ciò che l'artista voleva rappresentare, ma niente di vero.
Paolo Bolognesi
00mercoledì 16 novembre 2011 17:16
Re:
Alex1304, 16/11/2011 14.12:

Sign. Bolognesi
É un piacere conoscerla,ho letto la sua teoria tutta d'un fiato e la trovo molto interessante !



Ti ringrazio per l' apprezzamento Alex1304, ma non chiamarmi Sig., mi fai sentire più vecchio di quello che sono ! [SM=g7869]




Sinceramente penso che abbiamo molte prove indirette della sua teoria es


Disegno trovato in una grotta nel deserto del Sahara , datato 6000 ac


O come questo ttrovato in Tanzania risalente a 29000 ac




Si, li conosco quei graffiti, ma io preferisco chiamarli indizi, piuttosto che prove. Per prove si intende un qualcosa che certifica una teoria, un' indizio è qualcosa che sostiene quella teoria ma non ne certifica l' esattezza.




Questo é il link di una discussione ,riguardante dipinti nella storia


ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=...

Grazie per la sua attenzione !



Si, ho già visitato anche questo link.
Anzi, appena avrò un attimo di tempo aprirò una discussione su ufoonline sul mio lavoro.


Paolo Bolognesi
00mercoledì 16 novembre 2011 17:24
Re:
Stige81, 16/11/2011 16.00:

Un ringraziamento al Sig. Bolognesi mi sembra d'obbligo, visto che si deve sempre e comunque rispettare il lavoro degli altri.



E dàgli con il Sig. ! [SM=g10781] [SM=g7869] [SM=g7869] [SM=g7869]



Appunto perciò, rispetto il lavoro ma non lo condivido appieno. A dire il vero mi pongo a metà dell'opera. Non ho mai creduto pienamente all'evoluzione umana come il susseguirsi delle specie risalenti alla famiglia dei primati, così come non credo agli ooparts.
Proprio per questo principio, mi baso principalmente sul significato di pareidolia, con valore del tutto soggettivo e fine a sé stesso. Non credo proprio che un disegno raffigurato in una grotta possa fare riferimento ad esseri equivalenti alla specie extraterrestre e personalmente li prendo per quello che sono: dei disegni e delle rappresentazioni soggettive.
Sarebbe come prendere in riferimento l'arte contemporanea e farla interpretare in virtù della sua rappresentazione.

Quelle opere dovrebbero indicare l'effettiva creatività di chi ha voluto realizzarlo. Cioè abbiamo avuto Tolkien che si è sbizzarrito con i vari Balrog, Elfi, Ent e via discorrendo; come possiamo non immaginare che altri non abbiano avuto una qualche vena creativa? (detto in parole povere ma il concetto credo si capisca)

Senza dimenticare anche la clipeologia, ma anche in questo caso la questione è abbastanza chiara, solo rappresentazioni pittoresche di ciò che l'artista voleva rappresentare, ma niente di vero.



Condivido pienamente la tua interpretazione per gli Ooparts e le raffigurazioni di dipinti e graffiti; infatti, come ho spiegato ad Alex1304, non le considero prove ma solo indizi per sostenere un' ipotesi. Se poi questi indizi dovessero portare, assieme ad altri dati, alla conferma che un' ipotesi è corretta, in quel momento allora diventerebbero prove.


Stige81
00mercoledì 16 novembre 2011 17:33
Re: Re:
Paolo Bolognesi, 16/11/2011 17.24:


E dàgli con il Sig. ! [SM=g10781] [SM=g7869] [SM=g7869] [SM=g7869]




Eh Paolo, sei sempre più grande di me, e come si dice, rispetto per i più anziani [SM=g7611]



Condivido pienamente la tua interpretazione per gli Ooparts e le raffigurazioni di dipinti e graffiti; infatti, come ho spiegato ad Alex1304, non le considero prove ma solo indizi per sostenere un' ipotesi. Se poi questi indizi dovessero portare, assieme ad altri dati, alla conferma che un' ipotesi è corretta, in quel momento allora diventerebbero prove.



Beh, per quel che riguarda gli indizi concordo pienamente, per cui possiamo fantasticare sulla soggettività che questi possano portare. Personalmente sono abbastanza scettico che possano incastrarsi con dei fatti tangibili.
Comunque sia concordo pienamente con il concetto da te esposto [SM=g7562]
Paolo Bolognesi
00mercoledì 16 novembre 2011 17:42
Re: Re: Re:
Stige81, 16/11/2011 17.33:



Eh Paolo, sei sempre più grande di me, e come si dice, rispetto per i più anziani [SM=g7611]



[SM=g7869] [SM=g7869] [SM=g7869] [SM=g7869] [SM=g7869] [SM=g7869] [SM=g7869]



Beh, per quel che riguarda gli indizi concordo pienamente, per cui possiamo fantasticare sulla soggettività che questi possano portare. Personalmente sono abbastanza scettico che possano incastrarsi con dei fatti tangibili.
Comunque sia concordo pienamente con il concetto da te esposto [SM=g7562] [



[SM=g8861]


Alex1304
00mercoledì 16 novembre 2011 19:22
Re: Re:
Paolo Bolognesi, 16/11/2011 17:16:

Alex1304, 16/11/2011 14.12:

Sign. Bolognesi
É un piacere conoscerla,ho letto la sua teoria tutta d'un fiato e la trovo molto interessante !



Ti ringrazio per l' apprezzamento Alex1304, ma non chiamarmi Sig., mi fai sentire più vecchio di quello che sono ! [SM=g7869]




Sinceramente penso che abbiamo molte prove indirette della sua teoria es


Disegno trovato in una grotta nel deserto del Sahara , datato 6000 ac








Grazie mille
Veramente gentile , avrei mille domande !
Per caso ha qualche news riguardo il caso di Oopart ,trovati da Klaus Dona in America centrale, vedendo i due personaggi e conoscendo le loro gesta ero giunto alla conclusione del falso , pero non riesco a trovare altre news
ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=...

Spero di non esser troppo [SM=g8322]
[SM=g8861]

Paolo Bolognesi
00giovedì 17 novembre 2011 07:18
Re: Re: Re:
Alex1304, 16/11/2011 19.22:



Grazie mille
Veramente gentile , avrei mille domande !
Per caso ha qualche news riguardo il caso di Oopart ,trovati da Klaus Dona in America centrale, vedendo i due personaggi e conoscendo le loro gesta ero giunto alla conclusione del falso , pero non riesco a trovare altre news
ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=...

Spero di non esser troppo [SM=g8322]
[SM=g8861]




No, nessuna notizia oltre quelle che già conosciamo.
Personalmente su questo caso nutro moltissimi dubbi, sia per il personaggio, abbastanza controverso, sia per i reperti.
Per questi ultimi i miei dubbi vengono dal fatto che le rappresentazioni sono troppo "moderne" per averle disegnate un essere umano di migliaia di anni fa. Mi spiego meglio: anche ammettendo che millenni orsono la Terra sia stata visitata da esseri extraterrestri con le loro astronavi, e questi esseri abbiano preso contatto con gli indigeni, questi ultimi non avevano il background tecnologico/culturale per rappresentare quegli esseri con le eventuali tute spaziali nè tantomeno le loro astronavi, così simili ai dischi "adamskiani". Li avrebbero rappresentati con quello che conoscevano, non sicuramente con disegni così "tecnologici".
Tanto per fare un esempio; hai presente la stele di Palenque ?




Anche se ciò che è raffigurato è stato interpretato come una scena mistica, per molto tempo gli si è attribuita la rappresentazione di un uomo ai comandi di una navicella spaziale (in effetti assomiglia molto a questo), ma disegnato con uno stile molto figurativo ed arzigogolato, non certamente una rappresentazione con tratti moderni.
Opinione personalissima sul caso di Klaus Dona, ovviamente.


Alex1304
00giovedì 17 novembre 2011 14:13
Re: Re: Re: Re:
Paolo Bolognesi, 17/11/2011 07:18:



No, nessuna notizia oltre quelle che già conosciamo.
Personalmente su questo caso nutro moltissimi dubbi, sia per il personaggio, abbastanza controverso, sia per i reperti.
Per questi ultimi i miei dubbi vengono dal fatto che le rappresentazioni sono troppo "moderne" per averle disegnate un essere umano di migliaia di anni fa. Mi spiego meglio: anche ammettendo che millenni orsono la Terra sia stata visitata da esseri extraterrestri con le loro astronavi, e questi esseri abbiano preso contatto con gli indigeni, questi ultimi non avevano il background tecnologico/culturale per rappresentare quegli esseri con le eventuali tute spaziali nè tantomeno le loro astronavi, così simili ai dischi "adamskiani". Li avrebbero rappresentati con quello che conoscevano, non sicuramente con disegni


Anche se ciò che è raffigurato è stato interpretato come una scena mistica, per molto tempo gli si è attribuita la rappresentazione di un uomo ai comandi di una navicella spaziale (in effetti assomiglia molto a questo), ma disegnato con uno stile molto figurativo ed arzigogolato, non certamente una rappresentazione con tratti moderni.
Opinione personalissima sul caso di Klaus Dona, ovviamente.





Come sempre gentillissimo per la risposta [SM=g8861]
Speriamo di avere presto notizie allora ! Anche se come te nutro un certo scetticismo!
Bisognera un giorno fare qualcosa a questi ciarlatani [SM=g8251] , rovinano l'ufologia seria
Alla prossima , aspettando un prossimo articolo
Grazie paolo

eone nero
00giovedì 24 novembre 2011 14:38
L’HOMO ERECTUS NAVIGAVA IN MARE APERTO


H. erectus / Stegodonte (elefante del tardo Pleistocene, Indonesia).
Gerbil / Museo Tautavel


Immaginate un gruppo di Homo erectus, i più antichi esponenti della nostra famiglia, che vivono in prossimità della costa su un’isola dell’Indonesia, ben lontani da un’altra rigogliosa isola, visibile solo a poche miglia al largo. Un giorno, mentre sono sulla riva, una mandria d’elefanti esce dalla vicina foresta e attraversa la spiaggia, entra nell’oceano e comincia a nuotare in mare aperto verso l’altra isola. Potrebbe essere questa l’esperienza che fa scattare un processo creativo nei nostri antenati che li stanno guardando? La loro immaginazione si arricchisce non solo del desiderio di raggiungere tale isola, ma anche delle idee su come farlo? Potrebbe questo periodo di pensiero creativo concludersi con l’invenzione di una zattera abbastanza grande da contenere più persone, il cibo e l’acqua? Se saremo in grado di acquisire elementi di prova di questa situazione nel passato remoto, nei primi giorni di Homo erectus, saranno poi gli archeologi a fissare la data e il luogo di uno degli eventi più straordinari in tutta la storia umana, un passo importante per l’evoluzione della mente umana.



Elefanti che nuotano / Africa - Foto tomas2002 / Web Shots


Gli elefanti sono di gran lunga i più forti e grandi tra i mammiferi, colonizzatori attraverso il mare. Sono nuotatori su lunghe distanze e sono stati visti attraversare grandi distanze nell’acqua, sia dolce, sia salata. Mandrie di elefanti hanno nuotato per 48 ore consecutive attraverso i grandi laghi africani. Elefanti hanno nuotato nel mare su una distanza di 48 km, a volte raggiungendo una velocità di 2,7 km / h. Gli elefanti spesso nuotano al largo delle isole in India. Quando nuotano su lunghe distanze, a volte trainano altri individui che hanno bisogno di riposo. Le loro casse toraciche sono molto ben disegnate per la respirazione, e un piccolo branco è in grado di creare una colonia, con il suo potenziale riproduttivo. Diverse specie d’elefanti hanno attraversato il mare in Indonesia a est delle isole di Giava, e verso le Filippine, dove hanno continuato a evolversi e la specie nana si è evoluta.


Da Tangaroa a Wallacea



Tangaroa sul Pacifico - Foto tangaroa.nettblogg


Nel 1947 l’avventuriero norvegese Thor Heyerdahl, nella sua Kon Tiki Expedition, navigò con una grande zattera di balsa, progettata secondo un modello andino o sudamericano, verso ovest attraverso il Pacifico per 101 giorni. La zattera era stata progettata e costruita da costruttori navali indigeni delle popolazioni che vivono ancora intorno al lago Titicaca, sulla Cordigliera delle Ande. La teoria di Thor Heyerdahl, che anticamente i sudamericani avessero viaggiato verso la Polinesia, era inizialmente controversa, ma il libro sulla spedizione è diventato immediatamente un best–seller e il film documentario ha vinto un Academy Award. Il mondo è ormai consapevole del fatto che i popoli indigeni e le antiche civiltà potrebbero aver costruito grandi zattere che potevano compiere con successo lunghi viaggi in mare aperto. Nel 2006 il nipote di Thor Heyerdahl, Olav Heyerdahl, era con l’equipaggio della Tangaroa (così chiamata dal nome del gran Dio del mare Maori), il cui viaggio attraverso il Pacifico onorò il grande Thor Heyerdahl.



First Mariner’s Project / Zattera di bambù da Flores a Timor
Foto First Mariner’s Project – National Geographic Project 2008



Millenni prima dei primi resti conosciuti di imbarcazioni, l’Homo erectus viaggiava su enormi distanze a nord, verso la regione mediterranea, e migliaia di miglia ad est e in Asia. Non vi è alcuna prova diretta archeologica che l’Homo erectus si spingesse in alto mare, ma l’argomento che possa averlo fatto con zattere di tronchi è molto forte e le implicazioni sono molto importanti. Se si vuole raggiungere un’isola al largo, o si costruisce una grande zattera o barca, o si affronta il nuoto su lunga distanza. Forse questa premessa è semplice e condivisibile, ma si discute in dettaglio solo sulla possibilità recente di un tale exploit. La maggior parte dei siti dell’Homo erectus è molto difficilmente databile con precisione, e le prove della presenza dell’Homo erectus in località che sono sempre state isole è stata scoperta solo di recente. La capacità d’attraversare l’acqua rappresenta una tappa importante nella storia dell’evoluzione umana.



Sahul – Sonda / Wallace Line - Mappa – Alberto Salguero / Wikipedia


Robert G. Bednarik e il First Mariners Project dell’Istituto Internazionale di Archeologia di replicazione in Australia hanno condotto eccezionali ricerche, per individuare i più antichi marinai. Bednarik studia la presenza dell’Homo erectus in Indonesia e le origini della navigazione marittima. Ha pubblicato su entrambi i temi, articoli su riviste accademiche e in sedi destinate al più ampio pubblico. La presenza dell’Homo erectus è da tempo nota in Indonesia, sull’isola di Giava, con i primi fossili risalenti a 1,51–1,10 milioni d’anni fa. L’Homo erectus poteva camminare sino a Giava sul Sonda Shelf, una massa continentale oggi sommersa che collegava la penisola malese, Kalimantan, Borneo, Sumatra e Giava, con ampie valli. Sondaland, che è un’estensione dell’Asia continentale, e la piattaforma continentale della Sonda, non si estendono ulteriormente ad est di Giava. Quando un più basso del livello del mare permetteva che Sonda formasse un vasto territorio emerso, anche l’Australia e la Nuova Guinea erano unite da un gran ponte di terra superficiale per formare la massa continentale conosciuta come Sahul.



Wallacea / Le piccole isole della Sonda - Foto satellitare – NASA


Tuttavia, zone di mare aperto rimanevano tra il bordo orientale di Sonda e il margine occidentale dell’Australasia in tutto il tardo Pliocene e Pleistocene. La fauna tipica del sud–est asiatico non si estende al di là della linea di Wallace. Le isole più in basso del Sonda avevano animali distintivi che includevano elefanti, sia di taglia normale, sia nani. In queste acque vi sono isole che sono sempre state circondate dal mare durante il periodo dell’Homo erectus. Se si trova la prova dell’Homo erectus, su queste isole oceaniche più di 500.000 anni fa, avremo trovato la storia dei primi viaggi marittimi.
La linea di Wallace segna il bordo della piattaforma continentale dell’Asia e di Sonda. Si trova tra le isole di Nusa Tenggara (Lesser Sonda Islands) come Borneo, Sulawesi (Celebes), Bali e Lombok. Questo confine naturale è stato notato per primo da Alfred Russel Wallace, naturalista britannico, che ha concepito una Teoria dell’Evoluzione coincidente con quella di Charles Darwin. Considerando che la distanza per via d’acqua tra Bali e Lombok è di soli 35 km, la ‘durezza’ della linea di Wallace è impressionante.



La linea di Wallace - Mappa – Teresa Zubi Karte / Dive Sites in Indonesia


Wallacea comprende le isole tra Sondaland (penisola malese, Sumatra, Borneo, Giava e Bali) e la vicina Oceania (Australia e Nuova Guinea). Queste isole sono sempre state circondate da acque profonde, e non potrebbero mai essere state raggiunte attraverso un percorso terrestre, anche quando il livello del mare durante i periodi glaciali era più basso. Queste isole, per essere raggiunte, hanno richiesto che l’Homo erectus sapesse costruire zattere o barche. La linea di demarcazione Wallacea traa Australia e Nuova Guinea, è chiamata Lydekker’s Line. Vicino all’Oceania tocca: Australia, Tasmania, le isole Aru, Nuova Guinea e le Isole Salomone. A volte durante il Pleistocene, sul livello del mare in questa regione era di 130 metri più basso rispetto a quello attuale e le isole della Nuova Oceania erano riunite a formare il continente noto come Sahul.
Le isole di Wallacea, tuttavia, non sono mai state unite in questi intervalli di freddo nel Pleistocene. Qui sta l’importanza del loro carattere distintivo bio–geografico e la sfida all’Homo erectus. La fauna di queste isole è stata, e lo è ancora, meno diversificata da quelli ad ovest rispetto a loro. Le isole di Wallacea vedono pochi mammiferi terrestri, uccelli di terra, pesci d’acqua dolce o provenienti dal continente asiatico, a causa dell’ostacolo presentato da un viaggio nell’ oceano aperto. Quasi la metà delle specie di vertebrati terrestri del Wallacea sono endemiche (cioè non si trovano in nessun altro luogo). E Wallacea era originariamente quasi completamente coperta da una foresta umida di un gran numero di specie di piante endemiche di latifoglie.
Sulle isole di Wallacea è la prova che conferma che l’Homo erectus fu il primo marinaio, una pietra miliare nella storia umana. Possiamo presumere che i primi potenziali uomini di mare fossero affascinati dalle isole facilmente visibili, poco lontane dalle loro rive. La curiosità è sempre presente nella coscienza umana. Che cosa si trova là fuori? Cibo? Pericolo? (Il contatto visivo con l’isola non può essere documentato fino al Pleistocene superiore e alle migrazioni umane verso l’Australasia).



First Mariner’s Project / Costruzione d'una zattera di bambù, 2008
Foto First Mariner’s Project – National Geographic Project 2008



L'Homo erectus costruisce la prima zattera e viaggia verso l’isola di Flores in Wallacea

Molto tempo prima dell’avventuroso viaggio verso un’isola, Homo erectus non solo vedeva occasionalmente qualche mandria d’elefanti fare il bagno nel mare di un’isola, ma è probabile che tentasse la pesca in mare da piccole zattere. La testimonianza archeologica implica che l’‘invenzione’ d’una più zattera più resistente, capace d’affrontare il mare, possa quasi essere un’estensione di routine della capacità intellettuali dell’Homo erectus già in uso quotidianamente.
E’ molto improbabile che i primi marinai che si avventurarono sul mare usassero canoe o piroghe. Non vi è alcuna prova solida dell’uso del fuoco durante il periodo di certezza archeologica della presenza dei primi Homo erectus sulle isole di Wallacea, ed è quasi impossibile costruire una piroga dal tronco d’un albero cavo senza l’uso del fuoco. La piroga più antica conosciuta proviene dai Paesi Bassi, e risale al 8600 a.C. Nel Mesolitico tempi, il moderno H.sapiens dominò il pianeta per decine di migliaia di anni. Homo erectus si era evoluto nei nostri immediati antenati, prima di estinguersi, prima che il Pleistocene superiore e l’ultima era glaciale iniziassero, verso il 110.000 a.C.
Possiamo concludere che la prima traversata dell’oceano fu compiuta su zattere fatte con tronchi, legati insieme con corda di dure fibre vegetali e / o di fronde di palma. Il bambù era abbondante in Wallacea, e forse alcuni tronchi di legno approdati sulla spiaggia, facili da assemblare e non troppo decomposti, potevano essere utili come legni supplementari. Ebbene, qual è la prova che Homo erectus è stato il primo ominide a viaggiare sul mare? Non abbiamo i resti delle loro imbarcazioni oceaniche. Zattere costituite da tronchi legati insieme sarebbero quasi impossibili da identificare con una scoperta archeologica. Abbandonate quando la riparazione non era più possibile, o distrutte dal mare, sarebbero state presto scomposte e disperse e non possono più essere identificate come un oggetto costruito dall’essere umano. Forse finalmente il ritrovamento d’una pagaia potrebbe essere una prova, ma non ne sono state trovate da questa remota epoca.



Isole di Wallacea - Mappa – Teresa Zubi Karte / Dive Sites in Indonesia


La piattaforma della Sonda era una foresta densa, non sempre facile da attraversare, in tutto il Medio Pleistocene (da 780.000 a 13.000 anni fa). Tale situazione esisteva solo quando il livello del mare era più basso. Sumatra, Giava, Bali e Kalimantan costituivano periodicamente ponti raggiungibile via terra, e non era necessario viaggiare per mare per raggiungerle. Prima che Homo erectus arrivasse in Indonesia è stato su Giava e ciò è stato datato a 1,51–1,02 milioni di anni fa. La possibilità di pescare al largo deve essere stata rapidamente scoperta e apprezzata, e possiamo supporre che brevi viaggi di pesca diventassero una priorità.
L’evoluzione della navigazione marittima ha portato alla capacità di attraversamento di braci di mare di 30 km e alla colonizzazione dell’isola di Flores, verso 840.000 a.C. (tardo Pleistocene inferiore). Questo viaggio comporta la prima colonizzazione di Lombok e Sumbawa, le due grandi isole tra Bali e Flores. Anche nei momenti in cui il livello del mare era ai livelli più bassi, due bracci di mare dovevano essere attraversati per raggiungere l’isola di Flores. In primo luogo si doveva attraversare il canale tra Bali e Lombok, poi i 9 km di distanza tra Sumbawa e Flores. L’attraversamento dello Stretto di Lombok può essere stato il primo viaggio nella storia della navigazione oceanica, con l’obiettivo di conquistare una nuova isola o un nuovo territorio.



Flores_Moni Kelimutu - Fotografia – Serenade / Wikipedia


L’isola di Flores è a metà strada tra la Sonda e il Sahul ed è stata il primo obiettivo per l’insediamento dei primi Homo erectus nella regione. Il Bacino Soa occupa una vasta regione interna, sull’isola di Flores. Si estende per 20 km x 10 km ed è circondato da montagne e vulcani attivi. Durante gran parte della sua storia è stata un grande lago. A volte, grazie alla formazione d’un fiume, il lago è stato drenato e la Soa è diventata un bacino di pascoli a savana. C’è un fiume d’uscita ancora presente. Gli archeologi hanno trovato fossili e utensili di pietra in sedimenti tufacei che si sono formati nel bacino Soa durante i periodi ‘secchi’.
Tra i fossili, negli strati di depositi vulcanici del Bacino Soa di Flores, vi sono molti resti d’elefanti Stegdon e ci sono, nel Paleolitico Inferiore, strumenti umani compiuti nella Formazione Ola Bula, Flores centrale. Nel sito Menge Mata, 19 campioni di prodotti paleomagnetici consentono di stimare l’età del sedimento, che contiene gli strumenti, a 780000 anni. La traccia di fissione offre la stessa analisi di sedimenti, prodotti in un’epoca di ~ 800.000–720.000 anni fa.


Ricominciare da qui

All’inizio il deposito di 850000 – 920000 anni fa non contiene alcun manufatto (Periodo 1). 3 si riferisce al periodo di fossili e pietre strumenti depositati presso Mata Menge e altre cinque località tra 800000 e 700000 anni. Il caso è chiuso! Homo erectus come primo marinaio, navigava in zattera all’isola Wallacea di Flores più di 3 / 4 milioni di anni fa!



Pleistocene medio – strumenti da Giava - Fotografia – Retno Handini / Science Magazine


Strumenti di pietra analoghi a quelli reperiti su Flores sono stati trovati su altre isole in acque profonde della Wallacea: Timor centrale, Timor occidentale, Roti e Sulawesi. I reperti da Timor e Roti sono stati individuati in depositi del Pleistocene medio. Stegodonti sono stati individuati a Atambua, Timor Ovest in sei siti della formazione Weaiwe. Un frammento osseo di Stegodonte trovato alla To’os era stato fracassato ed aveva anche subito un incendio, forse deliberatamente appiccato (chi o che cosa appiccò il fuoco?).
Stegodonti e Homo erectus vivevano fianco a fianco su Timor. Anche se non vi è alcuna solida prova che l’uomo cacciasse gli Stegodonti, essi potrebbero essersi dedicati al recupero delle carcasse trovate occasionalmente. Strumenti di pietra sono stati trovati in almeno sei siti di Stegodonti, ma ciò potrebbe indicare il recupero e il trattamento delle carcasse, e non la caccia attiva. L’Homo erectus indonesiano viaggiava eventualmente da Alor a Timor, su una distanza di 60 a 100 km di mare aperto.
L’uomo s’era lanciato sul mare, molto prima che noi – ‘uomini moderni’ – apparissimo sulla Terra. Le implicazioni per l’evoluzione del nostro cervello e le capacità intellettuali sono impressionanti!



Dal Cile alla Micronesia / Mata Rangi III / Spedizione spagnola, 1999 - Foto: Historic Tall Ship Replicas


Nota su rocce, tempo geologico e cultura
‘Pleistocene’ si riferisce ad una precisa era geologica. ‘Paleolitica’ si riferisce alla cultura. Ci sono i periodi del Pleistocene Basso (1.8–0.78 milioni d’anni fa), Medio (0.78–0.13 milioni d’anni) e Pleistocene Superiore (0.12–0.01 milioni d’anni) e non si sovrappongono esattamente con i periodi delle culture paleolitiche: Inferiore, Medio e Superiore. Inoltre, ogni cultura presenta un diverso lasso di tempo su diversi continenti. Ad esempio, gli strumenti del Paleolitico Inferiore, che sono generalmente considerati come un po’ grezzi e di progettazione elementare, persistono in alcune parti dell’Asia in tutta l’ultima era glaciale (Pleistocene superiore come era geologica). In Europa, all’arrivo del Paleolitico Inferiore gli utensili di pietra sono scomparsi, mentre l’ultima glaciazione (Pleistocene superiore) aveva inizio. Inoltre, la persistenza di utensili del Paleolitico Inferiore nel Pleistocene superiore in certe zone non implica la persistenza del nostro antenato Homo erectus, primo uomo di mare della nostra storia.

Fonti:

www.environmentalgraffiti.com

www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=246
KOSLINE
00giovedì 24 novembre 2011 22:23
azzarola ragazzi veramente importanti le notizie che inserite , tante bisognerebbe farle studiare a scuola ,e sicuramente rivedere tanti testi storici [SM=g8337]
eone nero
00venerdì 25 novembre 2011 01:36
Re:
KOSLINE, 24/11/2011 22.23:

azzarola ragazzi veramente importanti le notizie che inserite , tante bisognerebbe farle studiare a scuola ,e sicuramente rivedere tanti testi storici [SM=g8337]



Quando la scuola non avrà più le imposizioni del Vaticano allora si insegnerà l'archeologia e l'Antropologia.

Ma siamo nell'Isola di Utopia. [SM=g10650]







eone nero
00venerdì 25 novembre 2011 01:50
Re: Re:
eone nero, 25/11/2011 01.36:



Quando la scuola non avrà più le imposizioni del Vaticano allora si insegnerà l'archeologia e l'Antropologia.

Ma siamo nell'Isola di Utopia. [SM=g10650]




Ho citato questa istituzione dato che è quella che ha deciso i libri di Storia in Italia, da altre parti ci sono altri monoteismi che hanno dettato legge dicendo che l'uomo sino al 4004 a.E.V. non esisteva.

E mi spiace anche per i fuffologi che speculano sugli alieni e rendono l'uomo zerbino e succube degli dei o dei presunti alieni.

L'uomo ha capacità incredibili da centinaia di millenni.

Grazie Paolo per aver dato lo spunto. [SM=g8147]






Stige81
00venerdì 25 novembre 2011 10:10
Re: Re: Re:
eone nero, 25/11/2011 01.50:



E mi spiace anche per i fuffologi che speculano sugli alieni e rendono l'uomo zerbino e succube degli dei o dei presunti alieni.

L'uomo ha capacità incredibili da centinaia di millenni.




Questo l'ho sempre sostenuto. Ridicolizzare sull'intelletto umano è quanto di più stupido si possa pensare.
La cosa più terrificante è che quando c'è una nuova scoperta si usa l'alibi del reverse-engineering o di visioni paranormali, senza contare il fatto che l'uomo ha una sua intelligenza. I libri di fantascienza (e qui P.K. Dick impera) bisognerebbe prenderli per quelli che sono, così come le proprie fantasie.
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