Il secondo X-37B ha trascorso un anno in orbita by USAF !

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KOSLINE
00domenica 11 marzo 2012 20:32
Il secondo spazioplano USAF, lo X-37B, ha superato un anno in orbita lunedì 5 marzo.
Gli obiettivi della missione sono segretatati. Secondo quanto riporta la stessa USAF il veicolo si trova in buono stato e la sua missione prosegue come previsto.
X-37B era stato lanciato da ULA con un Atlas V il 5 marzo 2011.

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Il Colonnello Tom McIntyre, responsabile del programma, riferisce che i risultati degli esperimenti che si stanno conducendo durante la missione sono molto buoni, in ogni caso l'anno in orbita è valso gli investimenti eseguiti per questo programma sperimentale.
L'intenzione di USAF è quella di gettare le basi e trovare uno standard per i futuri spazioplani.

X-37B, conosciuto anche come Orbital Test Vehicle, dispone di una sezione cargo non pressurizzata delle dimensioni del vano di un pickup.
USAF mantiene il segreto circa il payload, che potrebbe essere volto a sperimentare le reali capacità di questo veicolo al suo secondo volo.
Le speculazioni circa il payload spaziano da esperimenti scientifici, a sensori sperimentali di riconoscimento e monitoraggio, fino a innovativi sistemi di telecomunicazione.
Il veicolo è alimentato grazie ai pannelli solari, è progettato per riportare a terra integro l'intero carico della paylod bay.

Nel 2010 il primo X-37B ha trascorso 224 giorni in orbita prima di eseguire un atterraggio automatico presso la base di USAF di Vandenberg, in California.

Stando ad alcune dichiarazioni, USAF avrebbe intenzione di eseguire anche una terza missione in un prossimo futuro; infatti dopo il completamento degli obiettivi e la conclusione della missione attualmente in corso gli sforzi si concentreranno sul terzo volo del veicolo, che potrebbe avvenire già verso fine anno.

La seconda missione originariamente prevedeva un periodo di permanenza in orbita di circa 270 giorni, è stata estesa poiché le circostanze permettevano di poter sfruttare al massimo le potenzialità di questo veicolo, come ha ha dichiarato il Maggiore Tracy Bunko, portavoce al Pentagono.
In ogni caso non è ancora stata comunicata alcuna data di atterraggio per X-37B #2.
Prima del lancio USAF aveva dichiarato che durante il secondo volo si sarebbero testati a fondo il design e le performance del veicolo, spingendolo oltre quanto era stato fatto durante la prima missione.

Costruito da Boeing X-37 era nato come un programma sperimentale NASA, nel 2004 è stato acquisito dal Dipartimento della Difesa, che lo ha affidato all'USAF nel 2006.

Stazioni di tracciamento indipendenti e alcuni osservatori riportano che il veicolo si trova al momento in un'orbita di 205×212 miglia con un'inclinazione di circa 43°. La traccia, che deriva dalla proiezione dell'orbita sulla Terra, si ripete ogni 31 rivoluzioni, in un periodo di 2 giorni. Questo tipo di orbita è simile a quella di molti satelliti di ricognizione e monitoraggio, tuttavia le prove non sono sufficienti per esserne certi, ha riferito Ted Molczan, un rispettato osservatore amatoriale.

fonte dati : www.astronautinews.it

L'articolo ci dice che :

USAF mantiene il segreto circa il payload



Poi scrive delle indiscrezioni su cosa si stia sperimentando nello spazio con il X-37B, oltre alla sua resistenza operativa, sistemi di telecomunicazioni, ma soffermiamoci su un altra indiscrezione :

sensori sperimentali di riconoscimento e monitoraggio



E quindi mi domando a cosa servono questi sensori ?

Una voce che circola in giro , e che nell X-37B si stia testando un Arma che avrebbe due differenti applicazioni , una Militare e l'altra scientifica , un raggio Laser alimentato a batterie a decadimento nucleare a radioisotopi , le stesse appena montate sul Rover Curiosity in viaggio per Marte , e vista la difficoltà enorme di colpire un qualcosa che nello spazio viaggia ad altissime velocità partendo da un punto che viaggia ad altissime velocità, spesso e volentieri differenti fra loro , la questione tecnica diventa veramente difficile ,specie se pensiamo che il raggio laser debba non solo colpire il bersaglio , ma magari per essere efficacie ha bisogno di un tempo continuo di irradiazione si dice:

almeno dai 5-10 secondi per poter mettere fuori uso un satellite a determinate distanze (non reperibili)

, questi sensori che possono essere solo a riconoscimento ottico , in quanto il bersaglio non produce calore, e un software dedicato che già funziona in maniera differente sugli aerei da combattimento, devono essere calibrati e testai per portare a termine questo arduo compito, è l'unico modo per farlo e provarli e riprovarli, li sul campo, in questo caso lo spazio [SM=g1420769]

Lo scopo militare e' avere un arma, che possa mettere fuori uso satelliti militari avversi con una semplicità disarmante, e soprattutto in maniera economica e in multi sequenza ...

Lo scopo scientifico , che possa essere utile per la pulizia spaziale , un problema non da poco vista la spazzatura spaziale che si e' accumulata negli anni ..

Sarà scienza o fantascienza ? solo il tempo potrà dircelo , io personalmente dico che e' più scienza che fantascienza , ma questa e' solo la mia opinione, Voi che ne pensate ? [SM=g1950684]
Gabrjel
00domenica 11 marzo 2012 21:39
Potrebbe anche essere entrambe le cose...
Possibile?
KOSLINE
00domenica 11 marzo 2012 22:03
Re:
Gabrjel, 11/03/2012 21.39:

Potrebbe anche essere entrambe le cose...
Possibile?



Se esiste realmente certo, lo scopo ha una doppia valenza almeno cosi si vocifera .... l'USAF ha chiesto aiuto alla Nasa, e la Nasa vuole la sua parte ..... [SM=g8814]


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