Intervista a Leonardo Dragoni

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Gabrjel
00mercoledì 18 gennaio 2012 08:36
Ritengo utile porre domande a chi da anni studia con passione e, soprattutto, con serietà il fenomeno dei crop circle.
Esse, infatti, possono far emergere quelle sfumature del discorso che, o per motivi di tempo o per una sorta di pudore intellettuale, difficilmente vengono poste all’attenzione dei lettori.
Fa al nostro caso Leonardo Dragoni, fondatore e gestore del sito www.cropfiles.it e autore del bel libro "La verità sui cerchi nel grano: tesi e confutazioni di un fenomeno discutibile".



Mi ha molto stupito la firma di Giorgio Pattera, noto believer, nella presentazione del libro.
Perché la tua ricerca, in quanto essenzialmente “scettica”, va nella direzione esattamente opposta rispetto a quella del ricercatore parmense.
Quindi, come mai rivolgersi proprio a lui?



Mi aspettavo prima o poi questa domanda, e ti ringrazio perché mi da modo di chiarire questo aspetto.
Tu hai letto il mio libro, quindi sai che nel redigerlo ho tenuto un approccio austero e saggistico, cercando di essere super-partes e di dare spessore quanto più possibile autorevole ai contenuti (senza per questo rinunciare ad esporre il mio punto di vista). Ci tenevo che queste caratteristiche fossero riconosciute anche da chi ha una forma mentis diversa dalla mia. Non so se ci sono riuscito, ma l’intento era questo. Alla prefazione di Pattera si aggiunge perfino un intervento dell’editore, che occupandosi anch’Egli dell’argomento, ed avendo un punto di vista diametralmente opposto al mio (è paradossalmente uno dei motivi per cui l’ho preferito), ha voluto premettere poche righe. Nelle quali però, prima di prendere le distanze, ammette un “encomiabile lavoro di ricerca e studio dell’Autore” e confessa che “Non è certamente possibile confutare le conclusioni di una ricerca razionalmente inoppugnabile”. Mentre Pattera parla di “fenomeni frettolosamente etichettati come misteriosi o sconosciuti, ma sulla cui oggettività non si affronta mai una serena discussione.”
Ecco, credo così di averti risposto. Io cercavo una serena discussione sulle oggettività. Sarebbe certamente stato più facile e comodo per me rivolgermi ad amici scettici, o a qualcun altro, altrettanto autorevole, che ha un punto di vista più assimilabile al mio. Invece ritengo che sia bene confrontarsi con pareri discordi, e ottenere che un lavoro venga riconosciuto come valido anche da chi non lo condivide.
A questo ovviamente possiamo aggiungere altre motivazioni più accessorie, e cioè che ritengo Pattera una persona informata, seria e corretta. I suoi reportage per il Centro Ufologico Nazionale e per il Centro Ricerche Esobiologiche “Galileo” (rispettivamente come responsabile del coordinamente scientifico per le analisi di laboratorio, e come vicedirettore) non sono mai faziosi. Uno dei problemi per cui non si riesce a fare una corretta informazione sui cerchi nel grano, è proprio la partigianeria. Io volevo a tutti i costi rifuggirla. Dopo di che Pattera resterà della sua opinione, ed io della mia. E il lettore, si farà la sua. Senza indottrinamenti.

L'intervista continua qui: ufologando.altervista.org/index.php/crop-circle/85-intervista-a-leonardo...

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