Le lenti di Visby

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eone nero
00domenica 5 maggio 2013 04:49
Risfogliando una vecchia rivista ho trovato un riferimento alle Lenti di Visby, inizio con una semplice citazione di Wiki ed un articolo del 2007 del Centro Ufologico Taranto in attesa di poter approfondire questa vecchia vecchia memoria che si era persa nelle mie sabbie del tempo.

"Le lenti di Visby (chiamate a volte anche lenti di Fornsa) sono una collezione di manufatti a forma di lente costruiti con quarzo, ritrovati in numerosi tumuli vichinghi sull'isola di Gotland, in Svezia. Sono stati datati tra l'XI ed il XII secolo. Alcuni erano incastonati nell'argento completi di filigrana, con la cornice che ricopriva la parte posteriore della lente, e venivano probabilmente usati come gioielli. È stato ipotizzato che le lenti stesse fossero più antiche delle cornici che le contengono. Alcune di queste lenti possono essere osservate presso il museo storico Fornsal di Visby, mentre altre sono nel Nationalmuseum di Stoccolma. Alcune sono andate perse.
Nel 1950 Otto Ahlström fece notare che molte avevano una superficie asferica,[2] dimostrando così che le conoscenze ottiche erano più sviluppate nel Medioevo di quanto si credesse fino a quel momento. La loro forma è molto simile alle moderne lenti asferiche utilizzate negli occhiali"

it.wikipedia.org/wiki/Lenti_di_Visby



OOPARTs": LENTI DI CRISTALLO VICHINGHE DEL XI° SECOLO




Lenti ritrovate nell'isola di Gotland, in Svezia, in un sito vichingo risalente all'undicesimo o dodicesimo secolo dopo Cristo e conservate in un museo. Composte da cristallo di rocca, esse sono di forma asferica ottimizzata, tanto da fornire, secondo scienziati tedeschi, prestazioni equivalenti a quelle progettate secondo i criteri più moderni. Viene riportato il parere di Olaf Schmidt, dell'Università di Scienze Applicate di Aalen, secondo cui: "Alla luce di questi risultati dobbiamo rivedere le nostre convinzioni riguardo alle conoscenze di ottica nel Medio Evo. Sembra che la progettazione di lenti di forma ellittica sia stata scoperta molto prima di quanto pensassimo. In seguito tale conoscenza si è perduta per quasi un millennio." Si precisa, poi, che Karl-Heinz Wilms, uno scienziato in pensione ex dipendente della ditta Rodenstock, fu il primo a mostrare, in un museo di Monaco di Baviera, l'impressionante capacità di formare immagini posseduta da una di tali lenti. Egli in seguito contattò il su nominato Olaf Schmidt e Bernd Lingelbach, dell'Istituto di Ottica Oftalmica, perché esaminassero tale lente ed altre simili, che erano in mostra in un museo di Visby, in Svezia, ed erano state utilizzate (come lenti d'ingrandimento) in gioielleria. Tale lente è composta, come già precisato, da cristallo di rocca, ha un diametro di 50 mm ed è spessa, al centro, circa 30 mm. Schmidt sostiene che la simmetria delle lenti suggerisce che siano state lavorate al tornio e le zone piatte sui poli indicano che queste sono state realizzate con la stessa tecnica, pertanto ambedue le caratteristiche possono avere un'origine comune.Secondo lui le lenti potrebbero essere state realizzate in qualche parte dell'Europa orientale ed essere state utilizzate per cauterizzare le ferite, accendere il fuoco e come lenti d'ingrandimento per artigiani. La squadra di analisti tedeschi ha misurato ciascuna lente proiettando il suo profilo su di uno schermo e sovrapponendole una griglia di quadrati, poi fotografando l'immagine così ottenuta. Il modello tridimensionale della forma della superficie della lente ha mostrato che essa si avvicina molto a quella di un ellissoide (la superficie ottenuta facendo ruotare un'ellisse nello spazio); la qualità dell'immagine è almeno pari a quella delle ottiche moderne

centroufologicotaranto.blogspot.it/2007/10/ooparts-lenti-di-cristallo-vichin...

Hybrid1973
00domenica 5 maggio 2013 15:43
Dall'articolo non esce fuori nulla che le renda incompatibili con le tecniche di lavorazione del tempo.
Come mai nel link si parla di ooparts?
eone nero
00lunedì 6 maggio 2013 00:35
Hybrid1973, 05/05/2013 15:43:

Dall'articolo non esce fuori nulla che le renda incompatibili con le tecniche di lavorazione del tempo.
Come mai nel link si parla di ooparts?



Forse perchè il centro Ufologico Taranto come la rivista che era il Giornale dei Misteri spesso hanno enfatizzato alcuni elementi, forse per il motivo che la storia non dava determinate conoscenze in mano ai vichinghi.

Come ho due minuti voglio scendere a fondo.




OggettoVolanteIdentificato
00lunedì 6 maggio 2013 00:47
In Europa i vetri furono lavorati e utilizzati come lenti da microscopia da Galileo ed altri scienziati dell'epoca,ma solo nel 1600; questi dell'articolo vengono inquadrati come funzionali già nel 12esimo secolo,per cui....ritengo siano classificabili come ooparts.
eone nero
00lunedì 6 maggio 2013 01:50
OggettoVolanteIdentificato, 06/05/2013 00:47:

In Europa i vetri furono lavorati e utilizzati come lenti da microscopia da Galileo ed altri scienziati dell'epoca,ma solo nel 1600; questi dell'articolo vengono inquadrati come funzionali già nel 12esimo secolo,per cui....ritengo siano classificabili come ooparts.



Grazie delle puntualizzazioni, su Eclisseforum discutemmo di lente risalente a circa 4-4.5 mila anni, e come qua non ci si perde in voli pindarico-esotici.

Spero di poter apportare nuovo materiale.




KOSLINE
00lunedì 6 maggio 2013 22:57
Interessante.

Cmq tante cose si sono perse nel tempo per tanti fattori, quindi non mi stupirei se qualcuno aveva inventato o meglio trovato l'arcano delle lenti, come possono essere state fatte per ornamento, io rimasi affascinato quando vidi le grandi macchine del passato, non pensavo minimamente che nell antichità si utilizzavano tutte quelle macchine veramente ingegnose..

[SM=g8278]
Sheenky ffz
00mercoledì 8 maggio 2013 18:12
Non so se possa centrare direttamente con l'argomento...

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