Reincarnazione: le vite precedenti sono falsi ricordi?

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Sheenky Oo
00sabato 17 novembre 2012 11:45
Fonte: www.ufoonline.it/2012/11/16/reincarnazione-le-vite-precedenti-sono-solo-falsi-...

Nelle persone che sperimentano presunti ricordi di una vita precedente, queste memorie iniziano solitamente a manifestarsi da bambini. Ma se si confronta la registrazione dei racconti originari con quelli fatti da adulti, si scopre che metà di questi non corrisponde affatto ai resoconti infantili, che sono quindi o vistose distorsioni o false memorie. Stranamente, queste persone conservano ben pochi altri ricordi dell'infanzia, e molti preferiscono la "vita passata". Quindi i ricordi sembrano mancare decisamente di costanza nel tempo. A stabilirlo è una ricerca condotta a Reykjavik da due psicologi dell'Università d'Islanda, E. Haraldsson e M. Abu-Izzedin, che in un articolo pubblicato sul “Journal of Nervous & Mental Diseas” e ripresa dal sito italiano LeScienze.



L'esperienza di questi “ricordi” - che ha qualche punto di contatto con quella ben più frequente dei déjà vu - può incidere notevolmente sulle convinzioni e le scelte di chi la sperimenta, anche se non sono stati condotti studi sistematici in proposito.

Per colmare almeno in parte questa lacuna, Haraldsson e Abu-Izzedin sono partiti dall'osservazione che questi presunti ricordi vengono riferiti con maggior frequenza da bambini. Hanno quindi rintracciato 28 adulti, membri della comunità dei drusi del Libano, che negli anni settanta, quando erano bambini, erano stati intervistati in proposito. A registrarne accuratamente i racconti era stato Ian Stevenson, biochimico e psichiatra della University of Virginia School of Medicine, che si dedicò attivamente allo studio di diversi fenomeni parapsicologici.

I ricercatori hanno rilevato che 12 dei 28 soggetti asserivano di avere tuttora ricordi ben precisi della loro vita passata; altri 12 riferivano di averne ancora qualche ricordo.

L'esame delle risposte raccolte in questo nuovo studio, tuttavia sarà una delusione per chi crede nella reincarnazione. E non tanto perché, sulla trentina di memorie di una vita passata riferite in media da ciascun bambino, gli adulti ne conservavano in media solo otto: il problema è che metà di questi ricordi non corrispondeva affatto a quelli raccontati molti anni prima.

Dunque – osservano i ricercatori – o le registrazioni di Stevenson erano state lacunose (cosa non molto probabile poiché lo psichiatra era un sostenitore della reincarnazione, alla ricerca di quanti più dati possibile per confortare la sua tesi), oppure metà dei resoconti di oggi sono falsi ricordi o vistose distorsioni di quelli originari. Inoltre, tre dei soggetti non sapevano nemmeno dire se la loro fosse una memoria diretta o un ricordo del fatto che in famiglia se ne era parlato molto.

Stranamente, rilevano ancora Haraldsson e Abu-Izzedin, alla domanda su che cos'altro ricordassero della loro prima infanzia, i soggetti hanno saputo riferire molto poco o addirittura nulla. In compenso, il 21 per cento ha affermato che la sua vita precedente era migliore di quella attuale. In ogni caso, concludono gli autori, non vi sono indizi che la memoria di una presunta vita passata abbia influito negativamente sul percorso esistenziale di queste persone, che svolgono tutte una vita normalmente attiva.
Hybrid1973
00sabato 17 novembre 2012 21:10
Sera a tutti e buona domenica per domani.

Per me avere ricordi di altre vite, non averne o il fatto che si modifichino nel tempo, non prova nulla.
Molti ricordi anche della vita reale - o attuale - si modificano nel tempo solo che non sempre c'è qualcuno che li conosce ed è lì a farti notare le differenze di versione.

E poi l'avere ricordi di vite precedenti dovrebbe essere giustificato da "cause superiori" altrimenti li avremmo tutti o nessuno. Probabilmente servono per stimolare un qualche tipo di "reazione" a possibilità più aperte per chi li vive o per chi in qualche modo è sensibile.

Per il teorema dell'indimostrabilità di dio però, non Possono a loro volta essere dimostrati perchè dimostrare che esiste dio, renderebbe non spontaneo l'atteggiamento dell'individuo; atteggiamento che sarebbe alla base delle vite molteplici.
Sheenky Oo
00domenica 18 novembre 2012 08:49
Be, il fatto che dovremmo averli tutti non è esatto...
Parlo di come stanno le teorie a riguardo, quindi naturalmente nulla di accertato.

Di norma chi ha ricordi di vite precedenti, è perchè gli (la vita precedente) è stata bruscamente interrotta (ucciso, incidente, ecc...).
E questo viene fuori da vari ricercatori.
Basta leggere un libro qualunque a riguardo, per rendersene conto.

Per quanto riguarda invece il fatto, appunto, che dovremmo aver tutti, ricordi, esiste un'altra spiegazione.
L'anima (o comunque quella nostra parte immortale - comunque la si voglia chiamare) può non aver ancora avuto una vita terrena.
Mi spiego meglio.
Io adesso sto vivendo.
Non ho ricordi di vite passate, perchè prima del 1987 (mio anno di nascità), non ho avuto precedenti reincarnazioni.
In pratica, la mia anima, prima di allora, o non c'era o è stata bella e buona ad aspettare questo momento per portarmi alla vita.
A dimostrazione di questo infatti, quelle persone che hanno dei ricordi della vita precedente, vanno a raccontare di essere in un tempo lontano, anche di vari secoli.
Quindi tra una vità e quella dopo può passare anche molto tempo.
Nulla quindi vieta che un'anima, non possa ancora aver avuto un esperienza terrena (aver vissuto insomma).
sgittario
00domenica 18 novembre 2012 12:01
Re:
Sheenky Oo, 18/11/2012 08:49:

Be, il fatto che dovremmo averli tutti non è esatto...
Parlo di come stanno le teorie a riguardo, quindi naturalmente nulla di accertato.

Di norma chi ha ricordi di vite precedenti, è perchè gli (la vita precedente) è stata bruscamente interrotta (ucciso, incidente, ecc...).
E questo viene fuori da vari ricercatori.
Basta leggere un libro qualunque a riguardo, per rendersene conto.

Per quanto riguarda invece il fatto, appunto, che dovremmo aver tutti, ricordi, esiste un'altra spiegazione.
L'anima (o comunque quella nostra parte immortale - comunque la si voglia chiamare) può non aver ancora avuto una vita terrena.
Mi spiego meglio.
Io adesso sto vivendo.
Non ho ricordi di vite passate, perchè prima del 1987 (mio anno di nascità), non ho avuto precedenti reincarnazioni.
In pratica, la mia anima, prima di allora, o non c'era o è stata bella e buona ad aspettare questo momento per portarmi alla vita.
A dimostrazione di questo infatti, quelle persone che hanno dei ricordi della vita precedente, vanno a raccontare di essere in un tempo lontano, anche di vari secoli.
Quindi tra una vità e quella dopo può passare anche molto tempo.
Nulla quindi vieta che un'anima, non possa ancora aver avuto un esperienza terrena (aver vissuto insomma).



In effetti Hybrid quello che sta dicendo Sheenky si avvicina di più alla "realtà". Scusate se vado troppo su l'esoterico. All'interno del nostro pianeta c'è una caverna, se non mi sbaglio chiamata appunto la "caverna della creazione" molto ben nascosta, protetta, fatta di cristalli. Ognuno di loro è una rappresentazione singola delle nostre esperienze di vite passate. Quello è il vero senso del "Vaso di Pandora". In ognuno di loro sono memorizzate tutte le nostre esperienze di vite vissute da quando siamo venuti per la prima volta su questo piano (pianeta se preferite). Pertanto, quanto detto sopra, vuol dire che stiamo "pescando" dal passato, il che ci aiuta a riprendere le nostre esperienze ed a non commettere sempre gli stessi errori. Questo significa "Evoluzione", non quella puramente darwiniana, obsoleta che pensa che la natura si adatti casualmente sull'ambiente.
Scusate se mi sono spinto un po avanti, ma oramai mi conoscete e sapete che quello che dico "NON E'" per convicervi dei miei pensieri o altro. Metto sul piatto quello che so, poi ognuno ne trae le proprie conclusioni.


Sheenky Oo
00domenica 18 novembre 2012 12:21
Ho un vago ricordo di aver letto qualcosa a riguardo, ma non ricordo dove.
Altre informazioni in merito (o qualche link)?
sgittario
00domenica 18 novembre 2012 17:30
Re:
Sheenky Oo, 18/11/2012 12:21:

Ho un vago ricordo di aver letto qualcosa a riguardo, ma non ricordo dove.
Altre informazioni in merito (o qualche link)?



Caro Seenky, quello che ho scritto sopra è un semplice ricavato di tante letture che ho effettuato in questi ultimi 10 anni. Mi fu dato un libro da un'amica che non ricordo nemmeno il titolo (forse MAGISTER) e mi era molto piaciuto. Da quel momento, piano piano ho cercato le giuste esperienze del caso, acquistando dapprima libri come "La vita dopo la morte", oppure testi di Igor Sib"aldi e Silvia Brown. Naturalmente non è che bisogna credere a tutto quanto gli autori dicono che sia, ma bisogna farsi guidare dalla propria coscienza, saper distinguere, discernere, filtrare. Ricordiamoci che quello che ci differenzia degli altri e motivo per cui siamo unici, è la propria coscienza, impressa nel nostro DNA. Per dire che il fatto di credere o no a certe cose non dipende certo dal cervello che è solo un finalizzatore, ma dal livello della nostra coscienza proviente, appunto, dalle esperienze fatte in epoche passate. Motivo per cui si parla di "Risveglio" è proprio quello in un certo senso di rinascere a nuova vita" come appunto hanno gia fatto grandi maestri del passato come quelli raffigurati nei monumenti sull'isola di Pasqua.
Comunque se una cosa la desideri veramente alla fine riesci nel risultato. Se desideri conoscere conoscerai, se desideri sapere, saprai. Come e quando avverrà nel momento opportuno. Almeno così a me è successo.
Hybrid1973
00domenica 18 novembre 2012 17:54
Ciao Sandro e Sheenky.

Ognuno ha la sua verità e in base a quella orienta la sua vita. Anche l'ateo lo fa.
Nessuno può sapere chi conosce la verità più vicina alla Verità.

Ciò che conta secondo me è indagare per una questione di rispetto verso sé stessi, per essere in pace se ciò che le correnti più comuni non riescono a soddisfare.
Lo si fa con tutto: se una macchina non va la si cambia.

Non è escluso che nel corso di una vita le opinioni riguardo qualche argomento possono cambiare; accade anche per i "credo", siano essi religiosi o politici o ufologici.

L'importante secondo me è che ciò in cui si crede sia vagliabile dalla propria logica e sia convincente per sé. Poi un domani quando non ci starà più bene addosso e non sarà più adatto alla persona che saremo diventati, sarà possibile anche toglierselo.
Sheenky Oo
00domenica 18 novembre 2012 18:22
Re: Re:
sgittario, 18/11/2012 17:30:


Comunque se una cosa la desideri veramente alla fine riesci nel risultato. Se desideri conoscere conoscerai, se desideri sapere, saprai. Come e quando avverrà nel momento opportuno. Almeno così a me è successo.



Parole sante...non hai idea (anzi si, probabilmente ce l'hai) di quante volte mi sia capitata questa cosa.

Hybrid1973, 18/11/2012 17:54:

Ciao Sandro e Sheenky.

Ognuno ha la sua verità e in base a quella orienta la sua vita. Anche l'ateo lo fa.
Nessuno può sapere chi conosce la verità più vicina alla Verità.

Ciò che conta secondo me è indagare per una questione di rispetto verso sé stessi, per essere in pace se ciò che le correnti più comuni non riescono a soddisfare.
Lo si fa con tutto: se una macchina non va la si cambia.

Non è escluso che nel corso di una vita le opinioni riguardo qualche argomento possono cambiare; accade anche per i "credo", siano essi religiosi o politici o ufologici.

L'importante secondo me è che ciò in cui si crede sia vagliabile dalla propria logica e sia convincente per sé. Poi un domani quando non ci starà più bene addosso e non sarà più adatto alla persona che saremo diventati, sarà possibile anche toglierselo.



Perfettamente d'accordo amico mio [SM=g27988]
Sheenky Oo
00domenica 18 novembre 2012 19:24
Ecco chi era!
Kryon!
E chi se lo ricordava più il nome...
Qualcosa qui: www.stazioneceleste.it/kryon/64K_2008.htm
sgittario
00domenica 18 novembre 2012 20:20
Re:
Hybrid1973, 18/11/2012 17:54:

Ciao Sandro e Sheenky.

Ognuno ha la sua verità e in base a quella orienta la sua vita. Anche l'ateo lo fa.
Nessuno può sapere chi conosce la verità più vicina alla Verità.

Ciò che conta secondo me è indagare per una questione di rispetto verso sé stessi, per essere in pace se ciò che le correnti più comuni non riescono a soddisfare.
Lo si fa con tutto: se una macchina non va la si cambia.

Non è escluso che nel corso di una vita le opinioni riguardo qualche argomento possono cambiare; accade anche per i "credo", siano essi religiosi o politici o ufologici.

L'importante secondo me è che ciò in cui si crede sia vagliabile dalla propria logica e sia convincente per sé. Poi un domani quando non ci starà più bene addosso e non sarà più adatto alla persona che saremo diventati, sarà possibile anche toglierselo.



Anche io condivido le tue riflessioni, sei sulla strada giusta...
sgittario
00domenica 18 novembre 2012 20:22
Re:
Sheenky Oo, 18/11/2012 19:24:

Ecco chi era!
Kryon!
E chi se lo ricordava più il nome...
Qualcosa qui: www.stazioneceleste.it/kryon/64K_2008.htm



Grande maestro Kryon, se siamo capaci di comprenderlo.... [SM=g27988]


eone nero
00lunedì 19 novembre 2012 01:25
Quando si ricerca le fedi vanno lasciate da parte soprattutto quelle recenti figlie della teosofia e della new-age.

Poi ognuno può credere a ciò che vuole ma quando ci sono riscontri palesi che ciò non corrisponde al vero, bisognerebbe mettersi in discussione.

sgittario
00lunedì 19 novembre 2012 10:41
Re:
eone nero, 19/11/2012 01:25:

Quando si ricerca le fedi vanno lasciate da parte soprattutto quelle recenti figlie della teosofia e della new-age.

Poi ognuno può credere a ciò che vuole ma quando ci sono riscontri palesi che ciò non corrisponde al vero, bisognerebbe mettersi in discussione.




Ciao Eone,
per quanto mi riguarda posso dirti questo: per chi va avanti per fede o per correnti di pensiero sono in accordo con te; ma, anche se non è il mio caso, sono sicuro che anche questo fa parte della nostra vita; non è importante la strada scelta, è importante arrivare a capire.
Di mio ti dico che ho e ho avuto parecchi riscontri in merito poi, come giustamente tu dici, bisogna sempre mettersi in discussione e continuare a cercare la verità.


ggiacinto
00giovedì 29 novembre 2012 12:25
Buongiorno, come ho appena scritto nella mia presentazione, vorrei darvi, in qualche modo, testimonianza che l'evoluzione spirituale attraverso la reincarnazione, non è pura fantasia, almeno per quanto mi riguarda, avendo avuto dei riscontri molto concreti, e prove oggettive. A volte può capitare che qualcuno decida di farti sapere, di spiegarti il perché della vita in corso, prima ci ridevo un pò sopra, giustificavo tutto con delle coincidenze casuali, alla fine erano troppe, e mi sono fermato a capire.

ggiacinto
00giovedì 29 novembre 2012 13:26
Re:
Sheenky Oo, 17/11/2012 11:45:

Fonte: www.ufoonline.it/2012/11/16/reincarnazione-le-vite-precedenti-sono-solo-falsi-...

Nelle persone che sperimentano presunti ricordi di una vita precedente, queste memorie iniziano solitamente a manifestarsi da bambini. Ma se si confronta la registrazione dei racconti originari con quelli fatti da adulti, si scopre che metà di questi non corrisponde affatto ai resoconti infantili, che sono quindi o vistose distorsioni o false memorie. Stranamente, queste persone conservano ben pochi altri ricordi dell'infanzia, e molti preferiscono la "vita passata". Quindi i ricordi sembrano mancare decisamente di costanza nel tempo. A stabilirlo è una ricerca condotta a Reykjavik da due psicologi dell'Università d'Islanda, E. Haraldsson e M. Abu-Izzedin, che in un articolo pubblicato sul “Journal of Nervous & Mental Diseas” e ripresa dal sito italiano LeScienze.



L'esperienza di questi “ricordi” - che ha qualche punto di contatto con quella ben più frequente dei déjà vu - può incidere notevolmente sulle convinzioni e le scelte di chi la sperimenta, anche se non sono stati condotti studi sistematici in proposito.

Per colmare almeno in parte questa lacuna, Haraldsson e Abu-Izzedin sono partiti dall'osservazione che questi presunti ricordi vengono riferiti con maggior frequenza da bambini. Hanno quindi rintracciato 28 adulti, membri della comunità dei drusi del Libano, che negli anni settanta, quando erano bambini, erano stati intervistati in proposito. A registrarne accuratamente i racconti era stato Ian Stevenson, biochimico e psichiatra della University of Virginia School of Medicine, che si dedicò attivamente allo studio di diversi fenomeni parapsicologici.

I ricercatori hanno rilevato che 12 dei 28 soggetti asserivano di avere tuttora ricordi ben precisi della loro vita passata; altri 12 riferivano di averne ancora qualche ricordo.

L'esame delle risposte raccolte in questo nuovo studio, tuttavia sarà una delusione per chi crede nella reincarnazione. E non tanto perché, sulla trentina di memorie di una vita passata riferite in media da ciascun bambino, gli adulti ne conservavano in media solo otto: il problema è che metà di questi ricordi non corrispondeva affatto a quelli raccontati molti anni prima.

Dunque – osservano i ricercatori – o le registrazioni di Stevenson erano state lacunose (cosa non molto probabile poiché lo psichiatra era un sostenitore della reincarnazione, alla ricerca di quanti più dati possibile per confortare la sua tesi), oppure metà dei resoconti di oggi sono falsi ricordi o vistose distorsioni di quelli originari. Inoltre, tre dei soggetti non sapevano nemmeno dire se la loro fosse una memoria diretta o un ricordo del fatto che in famiglia se ne era parlato molto.

Stranamente, rilevano ancora Haraldsson e Abu-Izzedin, alla domanda su che cos'altro ricordassero della loro prima infanzia, i soggetti hanno saputo riferire molto poco o addirittura nulla. In compenso, il 21 per cento ha affermato che la sua vita precedente era migliore di quella attuale. In ogni caso, concludono gli autori, non vi sono indizi che la memoria di una presunta vita passata abbia influito negativamente sul percorso esistenziale di queste persone, che svolgono tutte una vita normalmente attiva.




Con riferimento alla mia esperienza personale, i ricordi di una vita passata possono cambiare o affievolirsi secondo il nostro percorso spirituale: non dobbiamo dimenticare che il tempo non esiste, e che il passato, presente e futuro convivono nel medesimo tempo, se alcune religioni ci chiedono di pentirci, è in qualche modo per salvare contemporaneamente il nostro passato, dove ne consegue il futuro, pertanto il susseguirsi degli eventi spesso non è chiaro in un racconto.

[SM=g8865]

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