Scenari pericolosi nel futuro d'Europa.

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danielozma
00giovedì 24 novembre 2011 13:41
eone nero
00giovedì 24 novembre 2011 16:02
GERMANIA: QUELLO CHE GLI ALTRI NON VI DICONO!



Mentre tra Mari…o Monti si viaggia alla ricerca di una presumibile credibilità perduta tra i meandri della speculazione mondiale con l’ombra di una imponente oligarchia finanziaria mondiale a Bruxelles… «Credo che potremo andare più decisamente a fondo…». Mario Monti, in conferenza stampa a Bruxelles, si rende conto che «andare a fondo», in tempi di crisi, non è una frase felice. E ci ironizza lui stesso sopra: «…a fondo nel senso buono, incisivamente». Poi, rivolto al presidente della Commissione europea, Jose Manule Barroso, che sorride accanto a lui, il capo del governo italiano rimarca: «Il presidente conosce così bene l’italiano che può cogliere anche queste sfumature».
Ovviamente la stella opaca e cadente di Roubini suggerisce che per l’Italia il punto di non ritorno è ormai passato da tempo, seguito nella missione dei templari della speculazione mondiale da un manipolo di analisi prezzolati della domenica, come quelli ad esempio di Credit Suisse e il loro NOVE % altra fantasia della premiata ditta chi più ne ha, più ne metta.
Quelli di Pimco si sono svegliati osservano in lontananza la recessione possibile, oltre il 50 % di probabilità, sono in tanti quelli che arrivano piano, piano in fondo hanno bisogno di tempo, il tempo per mettere al riparo sull’arca di Noè i loro risparmi, le loro speculazioni.
Anche la Lagarde e il Fondo Monetario Internazionale si sosno accorti che se salta l’Europa sarà una depressione globale, mentre in Italia fuggono cercando di costruirsi un rifugio antiatomico per il nulla che verrà, crescita stagnante, disoccupazione di massa, rivolte sociali. L’Ungheria è solo il cavallo di Troia per far comprendere al mondo e alle banche che vi hanno investito che i Paesi dell’Est europeo non resteranno immuni da questa crisi.
Ma andiamo oltre e osserviamo quello che sta accadendo nella Crande Gemania, il paese rifugio per eccellenza, solido, granitico, indistruttibile, di cui spesso in Italia si cantano le lodi.
Ieri la Bundesbank ha tagliato le stime di crescita della Germania per il 2012 collocandole in una forchetta compresa fra lo 0,5 e l’1%, ovvero a un livello decisamente più basso di quello pronosticato dalla stessa banca centrale tedesca a giugno (+1,8%). La Germania dovrà inoltre tagliare il proprio debito pubblico per continuare ad avere la fiducia dei mercati sottolineando che «ci vorranno anni» per riportarlo sotto il 60% del Pil dall’80% di oggi. La lunga crisi dei debiti sovrani comincia a ripercuotersi anche sulla locomotiva d’eurolandia?
Ma sentite un pò cosa ci racconta il famigerato der Spiegel …The German government likes to pride itself on its solid finances and claim the country is a safe haven for investors. But Germany’s budget management is not nearly as exemplary as it would have people believe, and the national debt is way over the EU’s limit.
In some respects, Italy’s finances are in much better shape-
Ma certo ci voleva un giornale tedesco per dire agli igenui italiani che in fondo per certi versi le finanze italiane sono messe meglio di quelle tedesche, senza contare che nessuno sa ancora bene come venga contabilizzata l’immondizia detenuta dalla famigerata Kreditanstalt für Wiederaufbau, banca tedesca istituita in Germana nel 1947 dagli Stati Uniti per finanziare la ricostruzione mediante i fondi ERP. L’80% del suo capitale è detenuto dal Governo federale e il 20% dai Länder, una sorta di Cassa dei depositi e prestiti italiana, non contabilizzata a differenza dell’Italia nel loro debito pubblico che sarebbe ben oltre il 100 % altro che 60 0 80 %
.Mi raccomando però non raccontatelo troppo
in giro non vorrei che qualche anima sensibile se la prendesse troppo, nel scoprire che in fondo non stiamo poi cosi male come qualcuno vorrebbe far credere urlando dalla mattina alla sera, anche se il mal comune non è un mezzo gaudio in questa situazione. Questa è la traduzione del testo del der Spiegel…
Il governo tedesco ama vantarsi delle sue finanze solide e rivendicare il paese come un rifugio sicuro per gli investitori. Ma la gestione del bilancio della Germania non è così esemplare come si vorrebbe far credere, e il debito nazionale è oltre il limite della UE.
Ma udite, udite… Per certi aspetti, le finanze italiane sono in condizioni molto migliori.
Quando si tratta di stabilità fiscale, la frugalità e la responsabile gestione economica, il cancelliere tedesco Angela Merkel e il ministro delle finanze Wolfgang Schäuble hanno un solo modello di riferimento: se stessi.
Il cancelliere loda se stessa e il suo team per aver “una bussola chiara per la riduzione del debito”, e insiste: “Le nostre finanze in ordine sono un bene per il nostro Paese”.
(…) La Germania, dice Schäuble, è un “rifugio sicuro” per i capitali di tutto il mondo, perché “ il mondo intero ha grande fiducia nelle prestazioni e nella solidità delle politiche fiscali della Repubblica federale di Germania”.
Gli sviluppi nei mercati finanziari sembrano dargli ragione. La scorsa settimana, i sospetti degli investitori internazionali hanno raggiunto il nucleo stabile della zona euro. Gli investitori hanno dato il via ad un massiccio selloff di titoli emessi da paesi considerati presumibilmente modello come la Finlandia e Austria cercando rifugio in titoli di Stato tedeschi.
Ma è discutibile il fatto che la Germania possa essere vista per molto tempo ancora come un rifugio di stabilità e sicurezza. In realtà, le finanze del governo tedesco non sono in buona forma come il cancelliere e il ministro delle Finanze vorrebbe farci credere.
Il debito pubblico in percentuale del PIL è già a più del 80 per cento, rispetto ad altri paesi dell’Unione Europea non è assolutamente esemplare, ma in media al meglio.
Quando si tratta del loro rapporto debito e PIL, anche i paesi in difficoltà come la Spagna sono in forma migliore, con valori significativamente più bassi del 80 per cento.
“I think that the level of German debt is troubling,” says Luxembourg Prime Minister Jean-Claude Juncker, whose country has a debt-to-GDP ratio of just 20 percent. “Penso che il livello del debito tedesco è preoccupante”, dice il primo ministro lussemburghese Jean-Claude Juncker, il cui paese ha un debito-PIL di appena il 20 per cento.
Poi l’articolo parla delle misure fiscali e del budget tedesco dei regali politici, segnalando come la Merkel e Schäuble hanno abbandonato l’obiettivo di consolidamento di bilancio probabilmente in vista delle elezioni del prossimo anno aggiungo io.
Jens Weidmann, il presidente della banca centrale tedesca, la Bundesbank, avverte che i tagli fiscali, dovranno almeno essere compensati con altre parti del bilancio. “Germany mustn’t lose any time in balancing its budget,” he says(…) .
Altre figure chiave suggeriscono anche che la Germania non sta facendo così come alcuni credono. E il bilancio del governo federale attualmente sembra essere sulla buona strada per rispettare un nuovo “tetto del debito” la regola presente nella costituzione tedesca, che richiede al governo di ridurre il nuovo l’indebitamento quasi a zero entro il 2016.
(…) Il saldo primario è diventata una figura importante nei programmi di salvataggio per la Grecia, Portogallo e Irlanda. In cambio di sostegno, i paesi donatori, in particolare la Germania, si aspettano che i paesi beneficiari generino elevati avanzi primari di bilancio nei prossimi anni.. Essi sostengono che questo non è solo indispensabile, ma anche fattibile.
Ironia della sorte, la Germania ha vissuto raramente entro le proprie norme in passato. Dal 2002 al 2006, ad esempio, il saldo primario del Paese era cronicamente in deficit.
In confronto, l’Italia ha generato un avanzo primario medio del 1,3 per cento del PIL nello stesso periodo. Secondo le proiezioni della Commissione Europea, la Germania non ci arriverà nemmeno nel 2012. Nel 2013, si prevede di raggiungere un avanzo primario del 1,5 per cento.
Ancora una volta al confronto, l’Italia prevede di raggiungere un avanzo primario del 3,1 per cento il prossimo anno e 4,4 per cento nel 2013. Se il governo del nuovo Primo Ministro italiano Mario Monti impone programmi di austerità, come richiesto dalla Banca Centrale Europea (BCE) Presidente Mario Draghi e altri, le eccedenze saranno probabilmente ancora più alte .
La Germania è ancora lontana da numeri come questi, che hanno l’obiettivo di stabilizzare il rapporto debito-PIL al 60 per cento, un obiettivo lontano davvero. Per raggiungere questo obiettivo entro 10 anni, dice Christian Breuer, un esperto finanziario con la sede a Monaco presso l’ Ifo Institute for Economic Research, “La Germania, anche nella più ottimistica delle ipotesi, avrebbe bisogno di un avanzo primario del 2 per cento.”
(…) Finora il governo tedesco ha basato le sue previsioni di bilancio esclusivamente sulla presunzione di forte sviluppo economico. Questo non è probabile che sia il caso per molto tempo, soprattutto se l’economia continua a raffreddarsi e fiscali declino dei ricavi. Polleit crede che la mancata attitudine a risparmiare durante la ripresa economica sta arrivando al pettine. “Come misura precauzionale, il governo tedesco dovrebbe imporre un nuovo programma di austerità”, dice Polleit, facendo notare che se così non fosse, la Germania corre il rischio di essere esaminata più da vicino dalle agenzie di rating.
Infatti, la Germania, sta ora godendo sui mercati obbligazionari, per la gioia del suo ministro delle finanze,ma tutto ciò potrebbe rapidamente evaporare. (…) Ma se quei tassi di interesse dovessero aumentare in media di solo l’1 per cento, il bilancio del governo tedesco si troverebbe ad affrontare un onere aggiuntivo annuale di € 20 miliardi nel medio termine.
E cosi avanti snocciolando altri numeri sino ad arrivare alla realtà di tutti i giorni mentre i mercati si sono occupati delle fragili banche tedesche ieri da ultima Commerzbank…
German Banks Said to Face Higher Capital Requirements From EBA
2011-11-22 15:11:40.154 GMT By Nicholas Comfort and Aaron Kirchfeld Nov. 22 (Bloomberg) — German banks including Commerzbank AG may face higher capital requirements than those announced last month as Europe’s banking regulator considers revising its criteria, people briefed on the matter said. The European Banking Authority may release details of the capital needs and underlying conditions as soon as next week,
said the people, who declined to be identified because the discussions are private. Some aspects of the evaluation are yet to be decided and the EBA will hold meetings of supervisors to discuss them, a European Union official said. (…)
…senza dimenticare che …
JPMorgan Sued by BayernLB Over Mortgage-Backed Securities (1)
2011-11-22 16:41:03.20 GMT (Updates with lawsuit claims in second paragraph.)
By David McLaughlin Nov. 22 (Bloomberg) — JPMorgan Chase & Co., the biggest
U.S. bank by assets, was sued for fraud by German lender Bayerische Landesbank over losses on about $2.1 billion in mortgage-backed securities. JPMorgan units concealed the truth about the poor quality of the loans underlying the securities and knew that credit
ratings misrepresented their risk, BayernLB said in a lawsuit filed yesterday in New York State Supreme Court. “This misconduct has resulted in astounding rates of default on the loans,” BayernLB said. Most of the securities have been downgraded to junk, it said.
… si gli “Idioti di Dusseldorf” gli chiamano gli americani, quelli che hanno ripulito per avidità tutta la loro spazzatura, la Crande Germania, mentre noi in Italia siamo già falliti, siamo finiti ieri come urlano gli avvoltoi travestiti da menestrelli.

icebergfinanza.finanza.com/2011/11/23/germania-2/
danielozma
00venerdì 25 novembre 2011 13:10
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