Sri Lanka 29 dicembre 2012 - Un’alga aliena in un meteorite ?

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biancofive
00lunedì 14 gennaio 2013 17:38
Ricordate la storia dei batteri marziani scoperti in un asteroide ritrovato in Antartide, il famoso meteorite ALH 84001? Anni dopo l’annuncio, avvenuto nel 1996 con tanto di endorsement da parte dell’allora presidente USA, Bill Clinton, si scoprì che probabilmente i presunti fossili di batteri alieni altro non erano che concrezioni geologiche. Per questo la prudenza è d’obbligo e il condizionale inevitabile, parlando della ricerca appena pubblicata sul Journal of Cosmology da un gruppo di scienziati delle Università di Buckingham e Cardiff, nel Regno Unito, e del Medical Research Institute di Colombo, la capitale dello Sri Lanka. Qui, il 29 dicembre 2012, era caduto un piccolo meteorite. Non così piccolo da disintegrarsi in atmosfera: fu recuperato nei dintorni di Araganwilla, un villaggio nel centro-nord dell’isola, e subito sottoposto a indagini. Il meteorite sembrerebbe portare con sé un passeggero. Un’alga di origine extraterrestre.

Diatomea aliena - Si tratterebbe di un’alga unicellulare, simile alle diatomee, alghe composte da un’unica cellula comparse sulla Terra 135 milioni di anni fa. La domanda è quindi ovvia: non si tratta forse di un fossile proveniente dal nostro pianeta? Forse il meteorite è un pezzo della Terra scagliato nello spazio qualche centinaio di milioni di anni fa e ricaduto ora sulle nostre teste. Ma secondo i ricercatori l’ipotesi di una contaminazione “è esclusa dal fatto che le abbondanze di elementi all’interno delle strutture corrispondono strettamente a quelle della matrice circostante”. Detto in altri termini, il fossile di diatomea sarebbe ben integrato all’interno del meteorite, il quale potrebbe essere arrivato insieme alla cometa Encke, che passa periodicamente dalle nostre parti.


La presunta diatomea fossile nella meteorite dello Sri Lanka.

Forma di vita extraterrestre? - Le diatomee non possono prodursi se non attraverso meccanismi biologici. Meccanismi cioè che includono la combinazione di complesse molecole organiche a formare una struttura vivente. Le diatomee acquisiscono l’energia necessaria al loro sostentamento dell’ambiente circostante e sono in grado di riprodursi: le due condizioni che gli scienziati associano alla vita. Anche se si tratta fondamentalmente di un’unica cellula, se la scoperta fosse confermata sarebbe di portata storica. Infatti, anche se nei frammenti di comete e meteoriti si sono spesso trovate molecole organiche semplici e persino amminoacidi, l’esistenza di chimica organica al di fuori della Terra non vuol dire che possa esistere anche la vita. La chimica è una cosa, la biologia è un’altra. E qui potremmo avere a che fare con una struttura di tipo biologico. Con una forma di vita, cioè, di origine extraterrestre.



Le perplessità sulla scoperta - Ma c’è molto scetticismo in merito. La rivista in questione, il Journal of Cosmology, pur definendosi una rivista scientifica peer-reviewed, è stata oggetto di forti controversie da quando è stata fondata nel 2009. Nel marzo del 2011 la pubblicazione di un articolo di un ingegnere della NASA, Richard Hoover, sulla scoperta di possibili cianobatteri fossili extraterresti in una meteorite, ha scatenato un putiferio. La NASA ha preso le distanze da quell’annuncio, e si scoprì che il paper era stato rifiutato da più prestigiose riviste negli anni precedenti. Forti perplessità emergono inoltre dall’accostamento fatto dagli scienziati autori della pubblicazione riguardo un’altra scoperta all’interno del meteorite: strutture simili a cellule rosse che potrebbero essere collegate al misterioso fenomeno della “pioggia rossa” che ha coinvolto la regione indiana di Kerala nel 2001. Secondo le teorie convenzionali, nell’acqua caduta ci sarebbero state spore provenienti da alghe marine forse sollevate da trombe d’aria sull’Oceano indiano. Una teoria eterodossa subito rimbalzata sui media internazionali, e ripresa dal programma Voyager, tirava invece in ballo l’ipotesi aliena: la pioggia rossa conterebbe organismi extraterrestri e, secondo la ricerca pubblicata sul Journal of Comsology, il meteorite srilankese presenterebbe proprio le stesse cellule rosse al suo interno. Non c’è da stupirsi, dunque, che la notizia abbia provocato di più di un mugugno nella comunità scientifica internazionale.


Link articolo distribuito sotto licenza Creative Commons
andrea chiantore
00lunedì 14 gennaio 2013 19:21
Leggendo l'articolo la questione cellule rosse mi lascia molto freddino... però le immagini delle "presunte diatomee" sono molto belle.
Spero che la questione in ambito scientifico si focalizzi su quelle (chiarendo anche e soprattutto se non derivano da una contaminazione locale).
biancofive
00lunedì 14 gennaio 2013 19:33
La prima testata a diffondere la notizia dovrebbe essere il Journal of Cosmology che di recente è stato duramente criticato in quanto a credibilità.






eone nero
00martedì 15 gennaio 2013 02:22
andrea chiantore
00martedì 15 gennaio 2013 21:38
Quindi si tratterebbe di materiale molto primordiale (condrite carbonacea), catturato da un cometa.
Secondo gli autori l'ambiente "cometale" avrebbe poi fornito le condizioni adatte per lo sviluppo di vita microbica.
Boh... perplesso... [SM=g27994]
eone nero
00mercoledì 16 gennaio 2013 12:30
andrea chiantore
00mercoledì 16 gennaio 2013 17:57
Grande Attivissimo! e grandi tutti quelli che hanno smascherato 'sta storia...
che dire... peccato, sarebbe stato carino [SM=g27992]
biancofive
00mercoledì 16 gennaio 2013 18:30
Re:
andrea chiantore, 16/01/2013 17:57:

Grande Attivissimo! e grandi tutti quelli che hanno smascherato 'sta storia...
che dire... peccato, sarebbe stato carino [SM=g27992]


Purtroppo si Andrea, avevo già visto quel link... me lo aveva indicato Gucumatz...

Comunque io alla storia della panspermia ci credo sempre di meno.





_INSIDER_
00mercoledì 16 gennaio 2013 18:47
andrea chiantore, 16/01/2013 17:57:

Grande Attivissimo! e grandi tutti quelli che hanno smascherato 'sta storia...
che dire... peccato, sarebbe stato carino [SM=g27992]

In verità il merito andrebbe al blogger di Bad Astronomy, che ha fatto un popò di articolo.

andrea chiantore
00mercoledì 16 gennaio 2013 19:41
Re:
_INSIDER_, 16/01/2013 18:47:

In verità il merito andrebbe al blogger di Bad Astronomy, che ha fatto un popò di articolo.




Assolutamente! [SM=g27985] [SM=g8861] [SM=g8861]
eone nero
00giovedì 17 gennaio 2013 03:27
Non nego di aver avuto un sussulto di speranza come venni avvisato della notizia essendo poco sul web, anche se immediatamente pensai non è la prima volta che vengono date notizie eclatanti come questa, probabilmente non erano state condotte indagini approfondite e ratifiche contando che ultimamente il Journal of cosmology era oggetto di critiche, e soprattutto perchè il link di diversi articoli portava al sito Panspermia.org.

Ieri mattina dopo aver visitato il blog di Attivissimo è svanita anche la flebilissima speranza che ci fosse qualche motivo per approfondire.

Articolo in italiano preso da uno dei commenti del blog di Attivissimo.

www.queryonline.it/2013/01/16/organismi-viventi-dallo-spazio-p...

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