00 27/12/2011 09:39
Stefano, dal tuo articolo:

[SM=g7935] "Però, tutti i segni rilevati e tutti i dati a disposizione (invito ad osservare bene le foto pubblicate) portano a pensare che le mosche siano morte, nel caso in questione, per infezione da Entomophthora muscae."

[SM=g7935] "Ebbene, su diciotto analisi di laboratorio presentate (quattro consultabili per intero, le altre solo nelle linee essenziali), solo una presenta la storia delle mosche, quella relativa al già citato cerchio di Cherhill.
Che, non dimentichiamolo, ha tutta l’aria di essere la conseguenza di un fenomeno meteorologico."

Scusate il solito francesismo, ma che chiavica di cerchio... [SM=g7869]


Anche se a qualcuno può dar fastidio e viene mal digerito, l'articolo del CICAP offre le medesime constatazioni:

www.cicap.org/new/stampa.php?id=273166

da cui le CONCLUSIONI:

Al momento della stesura di questo articolo è quasi trascorso un anno dall'inizio dell'indagine, e benché già solo dopo qualche settimana, avendo studiato il trattato sull' Entomophthora muscae[3] mi fosse perfettamente chiara la causa più plausibile della morte delle mosche della formazione di Cherhill del Luglio 1998, ho dovuto seguire ancora diverse strade per completare l'intero puzzle della vicenda.
Il mondo del paranormale, dell'ufologia, e di chi scrive di argomenti come i crop circles è costantemente infarcito di "ipotesi di lavoro", condizionali e congiuntivi che lasciano sempre aperta la porta al mistero. Contrariamente al numero di articoli e argomenti presentati, ben di rado è possibile leggere lavori che scavino sufficientemente in profondità e che vadano oltre i classici pochi ingredienti che riescono immancabilmente a sedurre il lettore già ben predisposto al mistero fine a sé stesso oppure alternativamente alla spiegazione di un mistero con un nuovo mistero. Con questa mia indagine, invece, ho cercato di scandagliare il più possibile in profondità un argomento ben specifico con un obiettivo ben preciso, e cioè fare maggiore chiarezza possibile. Spero di essere riuscito a trasmettere correttamente lo spirito e i risultati di questa mia indagine. Sarebbe interessante dedicare dello spazio alle considerazioni critiche sui risultati ottenuti, sul metodo e sui tempi con cui sono stati ottenuti ma forse è più opportuno lasciare tutto questo all'intelligenza del lettore.

Francesco Grassi
Ingegnere
Segretario CICAP Lombardia