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La crisi della ricerca UFO in Italia: si accende il dibattito

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  • Gabrjel
    00 13/02/2012 10:17
    Qual’è il termometro della ricerca UFO in Italia? E’ la domanda che si pongono gli addetti ai lavori del settore. Tra questi Salvatore Giusa, presidente del Centro Ufologico Siciliano. Il giudizio dell’ufologo isolano non è dei più teneri. Ombre della crisi per un sistema, forse un metodo, che sembra evolversi vorticosamente. A dire di Giusa, severo come mai in precedenza riguardo all’apporto del materiale presente sul web, servirebbe una svolta per evitare la prospettiva di un declino di interesse e qualità di materiale nel nostro paese.



    Riceviamo e pubblichiamo:

    “Sono molto deluso dell’ufologia italiana. Navigando su internet, non c’è giorno che non vengono pubblicate foto delle solite lucette notturne che frequentemente sono di colore diverso, e un  numero crescente di  volatili che appaiano nelle maggior parte delle immagini. Questi ultimi alla fine vengono bollati come avvistamenti UFO.
    Ho paura di come l’ufologia italiana sta penalizzando tale ricerca. Gli ufologi seri, quelli di una volta, dove sono andate a finire? Eppure una volta era tutto diverso. Da quando internet  a preso piede ci ha portati alla deriva e alla spaccatura dei vari gruppi. E come se l’ufologia italiana si sia frantumata in migliaia di pezzi ed infine ogni singolo tronco tira per se. Si fa troppo confusione, molti siti che parlano di UFO ed extraterrestri creando nel contempo  un’immesso passaparola di notizie tra i vari siti e blog.
    Niente di nuovo sotto il sole dunque?Anzi c’è anche un aumento delle cosiddette sfere di luce che vengono viste da ogni angolo di Italia dal sud al nord, ma rifacendo una intera scrematura di queste sfere quello che ne rimane sostanzialmente è una minima parte che poi possiamo definire degna di attenzione.
    Voglio ribadire che effettivamente non stiamo andando da nessuna parte. Se non cerchiamo di fare gruppo, di lavorare insieme e di non attaccarci per gelosia, non andremo molto lontano”.


    Fonte: Notiziefresche
    [Modificato da Gabrjel 13/02/2012 10:36]
  • Gabrjel
    00 13/02/2012 10:20
    Questo tema mi è sempre stato a cuore...
    Non condivido comunque totalmente il pensiero qua sopra. Da quello che scrive sembra quasi che il motivo delle rotture tra associazioni e ricercatori sia dovuto ad internet, mentre la colpa di ciò è solamente delle persone. Internet è un mezzo, e non una scusa da adottare.
    [SM=g27993]
  • Gabrjel
    00 13/02/2012 10:31
    Le recenti dichiarazioni di Salvatore Giusa, presidente del CUS (Centro Ufologico Siciliano), inerenti su una crisi della ricerca UFO in Italia, hanno destato interesse nelle schiere di semplici appassionati ed addetti ai lavori accendendo, di fatto, un dibattito tra questi ultimi. Sulla questione interviene con una nota Antonio De Comite. Il presidente del Centro Ufologico Ionico esprime il suo punto di vista sull’argomento.



    Riceviamo e pubblichiamo:

    “Ho letto con interesse l’intervento di Salvatore Giusa, presidente del Centro Ufologico Siciliano. Non c’è che dire, sono d’accordo su ciò che ha dichiarato. Purtroppo, l’Ufologia italiana vive un periodo di disinteresse globale e come materia di studio sembrerebbe essere in uno stato comatoso, situazione davvero – direi – di difficile risoluzione.
    La colpa principale è di questa frammentazione che si è creata con l’avvento del web. Tutti ormai si reputano ufologi, e (in molti casi) senza che questi abbiano mai letto un libro serio di Ufologia. Tutti si danno battaglia con insulti, invidie, depistaggi e senza mai puntare, concretamente, ad una unione di intenti tra tutti gli “addetti al lavori” e le associazioni che si occupano di questa tematica.
    E, anche, se qualcuno auspica ad unione tra gruppi, poi alla “prova del 9”sono i primi che non vogliono la collaborazione di alcune persone o gruppi. E, purtroppo, ne sono testimone io stesso.


    Sono tutte parole al vento.

    Io vedo l’Ufologia italiana, ma non solo di questo Paese, verso la scomparsa lenta e inesorabile. Non  ci nascondiamo dietro un dito: non ci sono più casi interessanti da anni e quei pochi rimasti vengono anche spiegati convenzionalmente, dopo anni di ricerca e studi, al 99% dei casi.
    La frammentazione si evince anche dai molti siti e blog che propongono le solite notizie, come una sorta di inquietante “copia e incolla” mediatico. Noi, come Centro Ufologico Ionico, ci siamo mossi e abbiamo rischiato a “cambiare” e abbiamo inaugurato “XY Web Radio”, radio online (sia registrata che in streaming) che sta ottenendo un grosso successo: oltre 545 ascolti in “soli” 20 giorni circa di vita. Vuol dire che questa scelta ci ha premiato e vuol dire che la gente vuole qualcosa di diverso dalla solita informazione di routine.
    Perchè non proporre, visto il grosso successo di una web radio, un network radiofonico dove ospitare eventuali altre radio online italiane che si occupano di UFO e mistero? Potrebbe essere, chissà, una strada per una collaborazione in simbiosi tra vari gruppi e non far morire, una volta per tutte, l’Ufologia (intesa come movimento) che rimane – ribadisco – in uno stato davvero difficile”.


    Fonte: Notiziefresche
    [Modificato da Gabrjel 13/02/2012 10:37]
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    eone nero
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    00 13/02/2012 14:54
    Mi sembra che ciò che sta succedendo sia una cosa normalissima, questo è il frutto di un'ufologia tesa non a cercare di indagare su una tematica interessante ma bensì spesso e sovente per i propri tornaconti personali, vedasi vendite libri o riviste dei più assurdi, conferenze che spesso e sovente rendono qualche soldino, e soprattutto presenze nei media.

    Le classi giovani logicamente hanno pagato questa gestione sulla quale mi autocensuro.

    Ricordo che per strane alchimie che evito ora di elencare sono stati censurati anche i libri, vi sfido a trovare Passport to Magonia in italiano, e non ditemi che non ne sarebbe fregato niente a nessuno perchè non è vero, solo che quella visione dava fastidio ad un'altra visione prettamente extraterrestre più consona a determinate linee di pensiero.

    Questo è solo un piccolissimo esempio per non parlare di falsi conclamati ed evidenti anche ad un bambino spacciati per veri, non dimentichiamo che non ho mai visto rettifiche ufficiali su casi risolti.

    Questo andazzo logicamente grazie anche ai media ha aumentato le fantasie collettive, aiutato dai deliri di diversi contattisti addotti sponsorizzati spesso e sovente da diverse sigle seguendo il triste esempio anche del MUFON.

    Altro elemento negativo è stata una parte di ufologia che seguendo i beceri modelli americani pregni di new-age ha finito di disintegrare il campo, come non bastassero i già marcati sensazionalismi.

    Questa è ufologia, no di certo.

    mi chiedo di che cosa ci si deve lamentare?

    Quando si inizierà nuovamente a ricercare e collaborare anzichè pensare ad apparire ed a fare convegni, non dimentichiamo che dal 1947 ad oggi non si è fatto un solo passo avanti nella ricerca. [SM=g27992]

    Ci si lamenta che si è sempre in lotta, se si fosse scevri da personalismi e dalla voglia per alcuni di comparire per altri di guadagnare, sicuramente le unioni e le collaborazioni ci sarebbero.

    Una ricerca non ha padroni ma deve essere condivisa ed i risultati devono essere di tutti.

    Purtroppo sono decenni che l'ufologia fa nulla per la ricerca e molto per i singoli, non solo in Italia ma ovunque a parte rari e spesso anonimi casi.

    Spero che cambi anche se sono scettico a tal proposito conoscendo il bipede uomo per i suoi comportamenti, una bella replica dell'Open Source informatico sarebbe un ottima strada da percorrere.




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    Compito della scienza non è aprire una porta all'infinito sapere, ma porre una barriera all'infinita ignoranza.
  • Gabrjel
    00 13/02/2012 16:35
    Parole sante caro eone...
    Parole sante...
    [SM=g27992]
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    biancofive
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    00 13/02/2012 17:40
    Salvatore Giusa fotografa bene la situazione dell'ufologia nel nostro paese, questa è la realtà... triste ma sempre realtà.

    Ritengo però internet una grande risorsa per la libera informazione ed il costruttivo confronto, spesso il mezzo è stato usato male, è vero ma non possiamo non ricordare quanto di buono attraverso internet si è fatto.

    Ci sono state molte menti e molte capacità "prestate" alla sana ufologia da coloro che con l'ufologia non ci campano, da coloro che non si pavoneggiano ufologi ma hanno competenze che aiutano a districarsi in questo humus ufologico che non produce sempre frutti buoni... anzi.

    Internet da la voce al popolo di appassionati che non ha bisogno di sofisticate analisi per avere la certezza che una sorpresina di un ovetto Kinder, non può essere un'astronave aliena, che non ha bisogno di consulenze psichiatriche per stabilire che il contattato di turno non riceve messaggi da Ashtar Sheran, che non ha bisogno di un fototecnico per capire che un bottone o una bolla di sapone non possono essere astronavi aliene, che non ha bisogno di un meteorologo per capire che una nuvola è una nuvola e non un'astronave aliena.

    Dov'erano tutti gli ufologi che adesso gareggiano per primeggiare quando l'ufologia veniva banalizzata e trasformata in un fenomeno da baraccone ? Eh... dov'erano ?!

    Siamo seri, quando si legge un libro, un articolo che parla di ufologia qual'è la prima cosa che si dovrebbe fare ?

    Stabilire se chi l'ha scritto è credibile o meno, giusto ?

    Chi tra gli appassionati informati di ufologia sa dirmi di chi ci possiamo fidare, chi può essere credibile ?



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  • Gabrjel
    00 13/02/2012 18:09
    Nessuno e tutti possono essere credibili.
    È giusto leggere ed ascoltare le diverse parti, e una volta fatto questo ragionare con la propria testa.
    Il problema è che moltissime persone non ragionano più con il proprio cervello, ma prendono per oro colato quello che gli altri dicono.
    [SM=g27992]
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    Carlo Rofena
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    00 13/02/2012 18:12
    Il problema dell'ufologia è solo uno: manca l'oggetto dello studio.

    Ciao,
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  • Gabrjel
    00 13/02/2012 18:19
    A mio parere manca più lo studio serio. E quei pochi che lo fanno di norma non hanno un gran seguito. E questo è veramente incomprensibile per come la vedo io.
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    zomas65
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    00 13/02/2012 19:41
    Re:
    Carlo Rofena, 13/02/2012 18.12:

    Il problema dell'ufologia è solo uno: manca l'oggetto dello studio.

    Ciao,
    Carlo




    solo questo carlo?
    non è che mancano anche gli ufologi? o meglio, non è che mancano dei protocolli e delle linee guida condivise, al di là delle sigle di appartenenza?
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    Profondo_Blu
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    00 13/02/2012 21:46
    Re: Re:
    zomas65, 13/02/2012 19.41:




    solo questo carlo?
    non è che mancano anche gli ufologi? o meglio, non è che mancano dei protocolli e delle linee guida condivise, al di là delle sigle di appartenenza?




    Secondo me hai centrato il punto zomas. Non si fa che ripetere che l'ufologia non ha fatto un solo passo avanti da qui a sessant'anni, che ci sono solo sensazionalismi, nessuna prova certa, ecc, ecc, ecc... Ma da cosa dipende questo? Io non penso che TUTTI gli ufologi indistintamente siano solo dei ciarlatani in mala fede che si inventano baggianate farlocche per vendere libri e fare conferenze, molti lo sono senza dubbio, ma penso ci sia anche gente onesta che ricerca perché crede genuinamente in quello che fa. Il problema è che in ugologia, a differenza di altre discipline scientifiche non esiste un metodo di ricerca comunemente accettato, non esistono dei criteri oggettivi che possano consentire di confrontare dati e teorie, ciascuno ricerca a livello dilettantistico come più ritiene opportuno, spesso commettendo grossolani errori metodologici, magari in buona fede. Ad esempio, banalmente, se uno è convinto della validità dell'ipotesi ET potrebbe mettere nel calderone e finire con l'avallare anche testimonianze dubbie che però sono in linea con le sue idee e tralasciarne altre che sembrerebbero condurre in altre direzioni, mentre un altro può partire da un'altra ipotesi e prendere a sua volta solo quello che gli fa comodo. Poi magari in entrambe le ricerche ci sono elementi validi, ma è imposibile a posteriori capire cosa è attendibile e cosa no, per cui finisce che tocca buttare tutto nella pattumiera ritrovandosi al punto di partenza.

    Se prendiamo altre discipline come ad esempio la Fisica, si è potuto progredire nella conoscenza essenzialmente grazie al lavoro di chi di volta in volta era venuto prima, che è stato discusso, verificato indipendentemente da più persone riconosciute competenti e unanimamente avallato, andando a costituire un nuovo punto di partenza per generazioni future. Come diceva Newton "If I have seen further it is by standing on the shoulders of Giants". Ognuno aggiunge un tassello al mosaico e così piano piano si può progredire. Non sempre questo metodo è efficiente al 100%, a volte sono state prese delle cantonate, ma in linea di massima produce dei risultati.

    In ufologia che succede? Ciascuno di solito si accosta alla materia senza considerare il lavoro degli altri, vuoi perché non del tutto attendibile, vuoi perché non in linea col proprio pensiero, e riparte da zero ad indagare. Difficilmente si troveranno due ufologi che dicono esattamente le stesse cose e giungono alle medesime conclusioni. Quando ho letto il romanzo "La congiura dell'Apocalisse" di Sidney Sheldon (a tema spionistico-ufologico), l'autore nella postfazione precisava di essersi molto documentato sull'argomento, e di aver trovato un sacco di libri che dimostravano inequivocabilmente l'esistenza degli UFO e altrettanti che ne dimostravano senza ombra di dubbio la non esistenza. Come si fa a giungere a conclusioni così opposte? E' chiaro che qualcosa non va...

    Per andare avanti in altre discipline è necessario dedicarsi ad anni ed anni di studi solo per conoscere cosa hanno scoperto altri prima di noi, per poi dedicarsi ad anni ed anni di ricerche e sperimentazioni al fine di trovare il proprio piccolo tassello da aggiungere al mosaico. Immaginiamo cosa possa fare un ricercatore isolato partendo da zero ed avanzando "a naso" in un campo come l'ufologia, che potrebbe riguardare un fenomeno che va ben al di là delle nostre capacità di comprensione e per studiare efficacemente il quale dovrebbe essere necessario padroneggiare molto bene un sacco di altre discipline, come Fisica, Biologia, Ingegneria, Psicologia, Medicina, Astronomia, solo per citarne alcune. E per di più un fenomeno estremamente elusivo e sfuggente, su cui non si possono eseguire esperimenti controllati e che è estremamente difficile studiare direttamente.
    E bisogna aggiungere secondo me un'altra cosa: a parte l'ipotesi "fenomeni naturali", molte delle altre ipotesi tra cui velivoli militari top-secret e astronavi aliene presuppongono un'intelligenza alla base del fenomeno (lo so che non è provato, ma non abbiamo nemmeno elementi per scartare queste ipotesi dal ventaglio, dunque bisogna tenerne conto), il che renderebbe lo studio del fenomeno molto più difficile, perché ci sono di mezzo fattori ancora più incontrollabili e imprevedibili oltre alla possibilità, che non va a sua volta scartata, di cover-up vari ed eventuali (nel caso alieno per ovvi motivi di sicurezza e prudenza, nel caso di tecnologia terrestre per ancora più ovvi motivi di segreto militare, e via discorrendo).

    In tutto questo marasma come può la ricerca condotta allo sbaraglio in modo dilettantistico, nei ritagli di tempo, senza conoscenze particolari e senza poter far affidamento sul lavoro di altri produrre un avanzamento nella conoscenza? Non può, e personalmente mi stupirei del contrario.
    L'opinione di chiunque vale quanto quella di chiunque altro, dunque ciascuno dice la sua, ci si insulta, si litiga, ci si confronta, ma alla fine ognuno va a casa con le proprie personali idee che saranno differenti da quelle di chiunque altro.
    E a meno di ipotizzare un'irrealistica joint-venture di università ed istituti di ricerca considerati "seri" per studiare il fenomeno con fondi considerevoli e serio impegno, personalmente vedo poche possibilità di miglioramento. Sicuramente se gli ufologi unissero le forze e stabilissero dei criteri comuni ed obiettivi per "validare" il rispettivo lavoro potrebbero migliorare la situazione e forse piano piano acquisire un po' più di credibilità presso il "mondo scientifico", a cui poi fanno riferimento anche la gente comune e i politici, ma per come è la situazione attuale, con le ormai insanabili divisioni , trincee e fazioni contrapposte, mi sembra un'utopia ancora più grossa della precedente. L'unica speranza forse potrebbero essere le generazioni future, ancora non contaminate dalle rivalità dei "grandi vecchi", potrebbe valere la pena di investire su di loro, ma chi dovrebbe investire e come dovrebbe procedere alla loro formazione? Boh, sinceramente non ne ho la più pallida idea, mi spiace davvero di non poter essere più ottimista, ma al momento ahimé la vedo così... [SM=g27992] [SM=g8161]
  • Gabrjel
    00 13/02/2012 23:06
    Post da incorniciare profondo blu!
    [SM=g8335]
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    Paolo Bolognesi
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    00 13/02/2012 23:51
    Re:
    eone nero, 13/02/2012 14.54:

    Mi sembra che ciò che sta succedendo sia una cosa normalissima, questo è il frutto di un'ufologia tesa non a cercare di indagare su una tematica interessante ma bensì spesso e sovente per i propri tornaconti personali, vedasi vendite libri o riviste dei più assurdi, conferenze che spesso e sovente rendono qualche soldino, e soprattutto presenze nei media.

    Le classi giovani logicamente hanno pagato questa gestione sulla quale mi autocensuro.

    Ricordo che per strane alchimie che evito ora di elencare sono stati censurati anche i libri, vi sfido a trovare Passport to Magonia in italiano, e non ditemi che non ne sarebbe fregato niente a nessuno perchè non è vero, solo che quella visione dava fastidio ad un'altra visione prettamente extraterrestre più consona a determinate linee di pensiero.

    Questo è solo un piccolissimo esempio per non parlare di falsi conclamati ed evidenti anche ad un bambino spacciati per veri, non dimentichiamo che non ho mai visto rettifiche ufficiali su casi risolti.

    Questo andazzo logicamente grazie anche ai media ha aumentato le fantasie collettive, aiutato dai deliri di diversi contattisti addotti sponsorizzati spesso e sovente da diverse sigle seguendo il triste esempio anche del MUFON.

    Altro elemento negativo è stata una parte di ufologia che seguendo i beceri modelli americani pregni di new-age ha finito di disintegrare il campo, come non bastassero i già marcati sensazionalismi.

    Questa è ufologia, no di certo.

    mi chiedo di che cosa ci si deve lamentare?

    Quando si inizierà nuovamente a ricercare e collaborare anzichè pensare ad apparire ed a fare convegni, non dimentichiamo che dal 1947 ad oggi non si è fatto un solo passo avanti nella ricerca. [SM=g27992]

    Ci si lamenta che si è sempre in lotta, se si fosse scevri da personalismi e dalla voglia per alcuni di comparire per altri di guadagnare, sicuramente le unioni e le collaborazioni ci sarebbero.

    Una ricerca non ha padroni ma deve essere condivisa ed i risultati devono essere di tutti.

    Purtroppo sono decenni che l'ufologia fa nulla per la ricerca e molto per i singoli, non solo in Italia ma ovunque a parte rari e spesso anonimi casi.

    Spero che cambi anche se sono scettico a tal proposito conoscendo il bipede uomo per i suoi comportamenti, una bella replica dell'Open Source informatico sarebbe un ottima strada da percorrere.







    Quoto tutto, eone nero, soprattutto questo pezzo:

    "non dimentichiamo che dal 1947 ad oggi non si è fatto un solo passo avanti nella ricerca".

    Dobbiamo renderci conto che la ricerca come è stata condotta fino ad ora non può portare più nulla di nuovo. E' servita per creare un database immenso, il quale potrà servire, ma bisogna trovare nuove strade di ricerca.
    L' indagare sulle "lucine notturne" non ha mai portato e non porterà a dare una spiegazione al fenomeno UFO.
    E tantomeno le indagini sui casi corredati da foto e video. Al giorno d' oggi sono moltissimi i casi smascherati come falsi, e tra non molto sarà anche difficile smascherarli, con l 'evoluzione delle tecnologie foto-video.
    Non parliamo poi delle sole testimonianze verbali. Chi garantisce per l' onestà del presunto testimone ? E non mi si venga a dire che la credibilità del testimone dipende dalla sua posizione nella società.

    Bisogna guardare al fenomeno UFO con occhi diversi...




    Bye

    --

    Paolo Bolognesi

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    00 14/02/2012 17:48
    Re:
    Carlo Rofena, 13/02/2012 18.12:

    Il problema dell'ufologia è solo uno: manca l'oggetto dello studio.

    Ciao,
    Carlo


    Ciao Carlo, ed allora il 10% di casi inspiegabili dove li mettiamo ?

    Perché il 10% di migliaia di casi l'anno fanno un bel numero, 100... 200...500... casi inspiegabili secondo il CUN e secondo il CISU.

    Dove sono questi casi... ne vogliamo parlare ?



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    Ant59.
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    00 14/02/2012 18:08

    Il problema dell'ufologia è solo uno: manca l'oggetto dello studio.



    Sono d'accordo con Carlo,il problema è che manca l'oggetto dello studio e cioè un ufo vero e proprio in carne ed ossa o meglio in viti e bulloni o in qualcosaltro.Però non bisogna dimenticare che i tantissimi avvistamenti di ufo negli ultimi decenni non possono essere poi ridotti a niente,avranno anch'essi un peso specifico o no?



    Dov'erano tutti gli ufologi che adesso gareggiano per primeggiare quando l'ufologia veniva banalizzata e trasformata in un fenomeno da baraccone ? Eh... dov'erano ?!

    Siamo seri, quando si legge un libro, un articolo che parla di ufologia qual'è la prima cosa che si dovrebbe fare ?

    Stabilire se chi l'ha scritto è credibile o meno, giusto ?

    Chi tra gli appassionati informati di ufologia sa dirmi di chi ci possiamo fidare, chi può essere credibile ?




    Parole sante.I succitati ufologi hanno minato la credibilità dell'ufologia tutta,a furia di stare dietro a schiere di personaggi che più che di ufologia avrebbero dovuto occuparsi di stregoneria......



    Non si fa che ripetere che l'ufologia non ha fatto un solo passo avanti da qui a sessant'anni



    Presupponendo che l'ipotesi aliena alla base della spiegazione ufo
    sia quella giusta,non credo che tutti i giorni siamo visitati da eventuali astronavi aliene,quindi eventualmente alcuni avvistamenti
    potrebbero essere genuini ma lo spazio temporale tra una visita aliena ed l'altra potrebbe essere anche di decenni inframmezzati da parecchi avvistamenti "errati" anche se in buona fede o spiegabili con più terreni scenarii.....quindi di passi avanti non è facile farne se le "visite" sono rarefatte e tutti i giorni stiamo a discutere di falsi e dintorni perchè di cose veramente significative in cielo non se ne scorgono.
    In sintesi, non mi sembra il caso di colpevolizzarci troppo tutti quanti e specialmente gli Ufologi che studiano seriamente il fenomeno: dei pochi passi fatti non ne ha colpa,probabilmente,nessuno.
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    zomas65
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    00 14/02/2012 19:40
    vedo, anzi leggo, un pò di confusione:
    esiste un fenomeno, su questo credo siamo tutti d'accordo.
    questo fenomeno si presenta con delle caratteristiche, di cui credo prima o poi ci si deve confrontare per poter una volta per tutte escludere ciò che NON vi appartiene:
    crop circles, antichi astronauti, atlantide e così via.
    è inutile che qualcuno cominci a rompre l'anima difendendo i crop o atlantide, ashtar sheran e quant'altro
    il "core" del problema è il seguente. esistono delle segnalazioni su strane anomalie nei cieli. scopo della scienza è indagare la natura, e con natura si intende tutto ciò che esiste ed è tangibile, o che perlomeno "interagisce" con quel che ci circonda.
    se ad oggi, perlomeno ufficialmente, non abbiamo ancora una risposta, la colpa, miei cari, non è di baiata e delle milabs, o di urzi e le sue foto, la colpa è di chi dovrebbe indagare "scientificamente", quindi gli scienziati, e non lo fa.
    questo vuoto deve per forza di cose essere riempito, e chi lo riempie?
    gli ufologi, of course.
    ma sono gli ufologi "idonei" a indagare il fenomeno? per me no.
    ovviamente esistono esempi di appassionati che pur non essendo scienziati sanno o hanno saputo colmare con la serietà e l'entusiasmo i deificit di uomini e mezzi in determinati campi della scienza (gli astrofili ad esempio, o i naturalisti), ma per far ciò bisogna adeguarsi ai metodi e alla serietà della scienza.
    perchè le associazioni italiane non cercano un punto di incontro prima di tutto "metodologico"?
    alcuni anni fa scrissi queste stesse cose sul forum del cun, credete sia successo qualcosa?
    OVVIO CHE NO.
    se non si cerca di dialogare, annullando i personalismi, le diatribe, l'atteggiamento (anche spocchioso) del "la mia teoria è meglio della tua", possiamo continuare altri 600 anni così.
    come diceva il tale, l'ufologia è una cosa troppo seria per lasciarla agli ufologi.
    ah, di esempi da imitare e seguire ve ne sono un bel pò: pier lugi sani non era uno scienziato, ma credetemi, era molto più serio e rigoroso di tanti scienziati di professione che conosco.
    [Modificato da zomas65 14/02/2012 19:43]
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    Utente Master
    00 14/02/2012 22:17


    Mi sovviene da pensare : Ma da che pulpito viene la predica

    Anzi dovrei dire chi e causa del suo mal pianga se stesso , mi ricordo il signore in questione alle conferenze del fratinolo spalleggiarsi con la poddola TRAVIS WALTON Caponi e Fakettari vari , poco tempo fa no all alba dell adolescenza , e tante altre cose, su via non scherziamo ,a furia di fare sensazionalismo spicciolo da due soldi o per racimolare due soldi, prima o poi si paga il conto cari Fufologi o pardon autoproclamati Ufologi [SM=g8278]



    Se vuoi volare alto circondati di aquile non di polli !!!



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    Profondo_Blu
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    00 15/02/2012 02:44
    Re:
    zomas65, 14/02/2012 19.40:

    vedo, anzi leggo, un pò di confusione:



    Caro zomas, stai dicendo proprio quello che ho scritto sopra!
    Hai ragione anche a dire che non è necessario essere "scienziati" per studiare scientificamente un fenomeno (infatti se una persona ha un titolo di studio accademico non è affatto detto che sia un buono scienziato), ma è necessario, ancora prima, applicare in modo corretto il metodo scientifico (oltre ad avere conoscenze davvero estese in moltissimi campi). E questo sembra poco ma è già difficilissimo, soprattutto perché nessuno ti paga per ricercare sugli UFO, se ci aggiungiamo tutte le difficoltà di cui sopra mi sembra perfino superfluo stupirsi del fatto che non si siano fatti grandi passi in avanti.


    biancofive, 14/02/2012 17.48:

    Ciao Carlo, ed allora il 10% di casi inspiegabili dove li mettiamo ?

    Perché il 10% di migliaia di casi l'anno fanno un bel numero, 100... 200...500... casi inspiegabili secondo il CUN e secondo il CISU.

    Dove sono questi casi... ne vogliamo parlare ?



    Secondo me ciò che Carlo vuole dire, come ho scritto anch'io sopra, è che il fenomeno è estremamente sfuggente e di difficile studio, per la sua estrema rarità ed imprevedibilità, manca il fenomeno sotto mano da poter studiare, dunque è inevitabile che la ricerca si svolga prevalentemente su congetture e sentito dire (cosa che non giova molto alla scientificità). Diverso discorso andrebbe fatto per la ricerca strumentale, ma quello è un campo particolare e non alla portata di tutti, soprattutto per l'estrema perseveranza e sacrificio che richiede, oltre alle sofisticate strumentazioni...

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    zomas65
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    00 15/02/2012 14:25
    Re: Re:
    Profondo_Blu, 15/02/2012 02.44:



    Caro zomas, stai dicendo proprio quello che ho scritto sopra!
    Hai ragione anche a dire che non è necessario essere "scienziati" per studiare scientificamente un fenomeno (infatti se una persona ha un titolo di studio accademico non è affatto detto che sia un buono scienziato), ma è necessario, ancora prima, applicare in modo corretto il metodo scientifico (oltre ad avere conoscenze davvero estese in moltissimi campi). E questo sembra poco ma è già difficilissimo, soprattutto perché nessuno ti paga per ricercare sugli UFO, se ci aggiungiamo tutte le difficoltà di cui sopra mi sembra perfino superfluo stupirsi del fatto che non si siano fatti grandi passi in avanti.


    biancofive, 14/02/2012 17.48:

    Ciao Carlo, ed allora il 10% di casi inspiegabili dove li mettiamo ?

    Perché il 10% di migliaia di casi l'anno fanno un bel numero, 100... 200...500... casi inspiegabili secondo il CUN e secondo il CISU.

    Dove sono questi casi... ne vogliamo parlare ?



    Secondo me ciò che Carlo vuole dire, come ho scritto anch'io sopra, è che il fenomeno è estremamente sfuggente e di difficile studio, per la sua estrema rarità ed imprevedibilità, manca il fenomeno sotto mano da poter studiare, dunque è inevitabile che la ricerca si svolga prevalentemente su congetture e sentito dire (cosa che non giova molto alla scientificità). Diverso discorso andrebbe fatto per la ricerca strumentale, ma quello è un campo particolare e non alla portata di tutti, soprattutto per l'estrema perseveranza e sacrificio che richiede, oltre alle sofisticate strumentazioni...





    ciao caro, piacere di ritrovarti qui!
    in effetti ho scordato di quotarti nel tuo intervento del tutto condivisibile.
    vediamo adesso cosa succede con la notizia che pinotti "apre" i suoi archivi, chissà se lo farà anche per i famigerati documenti segreti del cun, oggetto qualche anno fa di scintillanti editoriali.