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Informazioni generali su Luigi Rapuzzi Johannis.



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L.R. Johannis, pseudonimo di Luigi Rapuzzi (Sacile, 14 maggio 1905 – Milano, 21 settembre 1968), è stato un pittore e scrittore italiano di fantascienza.Utilizzò anche vari pseudonimi, tra cui N. H. Laurentix e Louis H. Steyner. Fu autore di alcuni pionieristici romanzi di fantascienza in Italia, pubblicati negli anni cinquanta dalla rivista specializzata del settore Urania, edita dalla Arnoldo Mondadori di Milano.

-Biografia :

Nato a Sacile, allora in provincia di Udine, oggi in provincia di Pordenone, Rapuzzi si mosse dal luogo natio per la prima volta durante la Resistenza che contrappose anche nella sua regione gli antifascisti ai fascisti e ai nazisti tra il 1943 e la fine della Seconda guerra mondiale. Partigiano, ormai prossimo ai 40 anni, Rapuzzi s'impegnò nella lotta, finendo con l'essere catturato due volte dalle milizie della Repubblica Sociale Italiana. Emigrato fra 1947 e 1951 negli Stati Uniti d'America, rientrato in patria Rapuzzi cominciò a scrivere romanzi di quella fantascienza che non aveva ricevuto certo incoraggiamenti dal regime di Mussolini, probabilmente infastidito dall'eccesso di "americanismo" di quel genere letterario che ben si sposava con gli ideali "democratici" colà vigenti e che abbastanza poco si armonizzava invece con quelli "imperiali" del Fascismo. Grazie all'amicizia stretta durante la guerra con Giorgio Monicelli, storico responsabile di Urania, allora unica rivista di fantascienza in Italia, nel 1954 si vide pubblicare il 20 aprile, col n. 41, il romanzo C'era una volta un pianeta, seguito l'anno dopo, col n. 110 del 22 dicembre, dal romanzo Quando ero aborigeno. Pubblicò vari altri romanzi di successo di un genere che sarà chiamato dell'archeologia spaziale e che per vari aspetti precorreva la produzione di successo di Peter Kolosimo. Fra essi si ricordano Risonanza cosmica (Urania, n. 128 del 21 giugno 1956, pubblicato con lo pseudonimo di N. H. Laurentix) e La rivolta dei Jeols (Galassia, 5, 1957) e Il satellite perduto, cui nocque il fatto di essere troppo a ridosso della realtà delle prime imprese spaziali.



L'operazione tuttavia più lungimirante, anche se non baciata dalla fortuna economica, fu probabilmente nel 1957 la fondazione a Udine della rivista mensile Galassia, di cui uscirono solo cinque numeri e di cui creò le copertine, e della Casa Editrice Galassia, che pur nella breve esistenza pubblicò in Italia alcuni tra i migliori classici del genere fantascientifico e sostenne alcune giovani leve della fantascienza italiana.




-Opere

C'era una volta un pianeta (1954), Urania n. 41

Quando ero aborigeno (1954), Urania n. 110

Quelli dell'altro spazio (1954)

Risonanza cosmica (1956), Urania n. 128 (come N. H. Laurentix)

La rivolta dei Jeols (1957), Galassia n. 5 (come Louis H. Steyner)

Il satellite perduto (1957)

Le lacrime della luna (1958





-Bibliografia

Vittorio Curtoni, Le frontiere dell'ignoto. Vent'anni di fantascienza italiana, Milano, Editrice Nord, 1977.
alcune informazioni sono tratte da un articolo di Silvano Bertossi apparso sul quotidiano friulano Messaggero Veneto del 29 luglio 2011 in occasione dell'omaggio all'artista nella manifestazione culturale Avostanis organizzata dall'associazione culturale Colonos di [Lestizza].

-Collegamenti esterni

Bibliografia italiana di L. R. Johannis nel Catalogo della letteratura fantastica pubblicata in Italia.





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Compito della scienza non è aprire una porta all'infinito sapere, ma porre una barriera all'infinita ignoranza.