00 08/04/2012 17:23
Da Jerry Ercolini:

Allora: le ricerche sui fenomeni luminosi transitori in atmosfera vengono effettuati non solo con il monitoraggio ottico/fotografico/video, ma soprattutto con la ricerca in onde radio.
Qualsissi corpo che entra a grande velocità in atmosfera, tende a surriscaldarsi, quindi crea uno stato di plasma che permette di vedere una forte luminosità; tale plasma tende a ionizzare l'aria attorno al corpo( in questo caso si sta parlando di un meteorite) e quindi a creare campi elettromagnetici da cui si sprigionano onde radio.
Con apparati radio VLF a volte (ma non è così semplice) si possono intercettare le onde naturali emesse durante il transito di un meteorite nell'atmosfera, con un range di frequenza che va dai 0Khz ai 130khz; spesso però è difficile ottenere questo, a causa delle forti interferenze degli apparati radioelettrici costruiti dall'uomo, quindi si può ricorrere alla tecncia del meteorscatter.
Il meteorscatter praticamente funziona così: con un buon apparato radioricevente, ci si può sintonizzare su frequenze radio ben precise e quando il segnale radio viene per un attimo interrotto, significa che in quell'istante un meteorite è entarto in atmosfera raggiungendo quote che interferiscono con i segnali radio emessi da stazioni.
Praticamente c'è un punto che emette il segnale e uno che lo riceve: il meteorite entra ed interferisce col segnale emesso.
Chi effettua il meteorscatter, con sofwares particolari per radioamatori, può tracciarne il grafico di passaggio con la precisione in diretta dell'evento. Si può anche registrarne il suono dell'interferenza.
Il segnale ripeto, non è quello emesso dal meteorite (quello sarà semmai in banda VLF- VERY LONG FREQUENCY, radionatura), ma l'interferenza del meteorite su segnali radio di emittenti sulla superficie terrestre.
La tecnica del meteorscatter può essere applicata anche a quote maggiori rispetto a quelle meteoritiche.
La tecnica del meteorscatter sta alla base della radioastronomia, sia amatoriale che professionale: più gli apparati radioriceventi sono evoluti e complessi, più aumenta la precisione di ricezione/ascolto.
Visto che anche le comunicazioni radio oggi sono passate quasi tutte in digitale, l'aspetto analogico rimane molto più libero e quindi si ottiene una miglioria nella qualità della ricezione.
Se in contemporanea si ottengono anche i filmati di un meteorite, si può ricavarne una notevole triangolazione di velocità quota e direzione, determinandone aprossimativamente il quadrante di cielo di provenienza (esistono software appositi...) ed eventualmente anche l'area di impatto al suolo se non frammenta prima. Il lavoro è molto lungo in fase di analisi,ma molto tecnico e valido.

Ecco il tracciato radio in meteorscatter del bolide meteoritico del 31/03/2012 alle 21.52 che ho ricavato da una delle mie postazioni: