00 12/04/2012 15:54
BruttoDentro, 12/04/2012 14.34:




Carl Jung, inconscio collettivo, archetipi junghiani... ti dicono qualcosa? [SM=g27985]




"Carl Gustav Jung cominciò a occuparsi di UFO negli anni '40, leggendo tutto quanto veniva pubblicato sull'argomento e nel 1958, tre anni prima di morire, pubblicò questo saggio denso e provocatorio, che può esser letto come una puntuale interpretazione psicologica del fenomeno, ma anche come una ricapitolazione essenziale delle sue principali idee sulla psiche, e insieme come un messaggio - uno degli ultimi - in cui trovano posto le speranze e i timori che egli nutriva circa il futuro dell'umanità. Le principali idee sull'argomento erano state elaborate già da tempo, tant'è vero che, in una lettera del 6 febbraio 1951, indirizzata alla dottoressa Beatrice Hinkle di New York, Jung scriveva tra l'altro: "[…] E' comunque singolare che l'esistenza dei dischi volanti non sia stata ancora provata in modo decisivo […] Non sono riuscito a decidere se si tratta di una diceria accompagnata da allucinazioni individuali o collettive, oppure di fatti obbiettivi. Se si tratta di una voce, allora deve necessariamente trattarsi di un simbolo che proviene dall'inconscio[…] In un'epoca in cui il mondo è diviso da una cortina di ferro, dobbiamo attenderci ogni genere di cose bizzarre: nella vita dell'individuo ciò equivarrebbe a una dissociazione completa, compensata per lo più da simboli di totalità e unità […] Il fenomeno dei dischi volanti potrebbe essere le due cose insieme, nel qual caso si tratterebbe di un fenomeno sincronistico." Concetti analoghi vengono espressi anche in Ricordi sogni riflessioni, in cui si allude agli UFO come a prodotti di "una compensazione psichica, che ha assunto la forma di simboli circolari dell'unità, che rappresentano una sintesi degli opposti all'interno della psiche." Ma è naturalmente nel presente saggio che le intuizioni junghiane vengono organizzate ed estesamente argomentate. L'interesse di Jung appare motivato dall'incontro tra un evento sociale ampiamente diffuso (le voci relative all'avvistamento di dischi volanti) e la particolare situazione storica del momento. Jung vi accenna ripetutamente. Si era negli anni '50, in piena "guerra fredda". Da non molto la "cortina di ferro" era calata a dividere l'Oriente dall'Occidente e lo scoppio di un nuovo conflitto mondiale - e della catastrofe atomica che molto probabilmente esso avrebbe provocato - sembrava a molti imminente. A questo pericolo Jung aggiungeva i rischi connessi al "vertiginoso aumento della popolazione" e al correlativo restringimento dello spazio vitale, nonché il proliferare di grandi organizzazioni politiche e sociali che, "non appena diventano fine a se stesse, divorano la natura umana come se fossero una formazione cancerosa, e si rendono autonome" (sembra una anticipazione della battaglia contro le multinazionali!)."

www.arpajung.it/sorgenti/mandala_nello_spazio.htm




_______________________________________________________________________________________

Compito della scienza non è aprire una porta all'infinito sapere, ma porre una barriera all'infinita ignoranza.