00 12/05/2012 04:05
Re: Re:
KOSLINE, 11/05/2012 23.46:




Quoto 100% Insider , e se non erro la prima volta quando fu mandato a casa chiamò lui la stampa, poi certi commenti anche rivolti agli studenti per me poteva evitarli, come poteva evitare di andare davanti a scuola l'altro giorno, qua ci sono accuse gravi e come giustamente dici il lavoro e l'onorabilità , certi atteggiamenti possono essere solo controproducenti per lui ....



Riquoto ed aggiungo: Lo professò non se la sentiva di andare all'istituto per consegnare documenti da solo. Lo scrive lui stesso.
Siccome i carabinieri giustamente non si muovono per certe "cavolate" allora lo professò chiamò un suo collaboratore. Poi sempre lo professò riconosce negli aggressori i genitori di una ragazza D.A., evidentemente li conosce !
Secondo me questi lo hanno avvisato di non farsi più vedere. Ma aimè lo professò ci doveva ritornare, oppure avrebbe potuto consegnare i documenti in altro modo senza presentarsi (Non sò se sia possibile, forse qualche firmetta è necessaria, non lo sò).
Stà di fatto che il mio cervello suggerisce posizioni molto gravi.
Posso capire uno stato d'ira ma devo capirne la causa. Non penso che un genitore di un alunno D.A., se non direttamente coinvolto, possa essere preda di tale ira. Nella fiducia avrebbero atteso i risvolti della vicenda, come d'altronde tutti gli studenti schierati dalla parte dello professò. Invece forse la fiducia è venuta a mancare, ma merita riflessione per quale motivo sia scattata l'ira. Inoltre mi chiedo, anzi, osservo che l'aggressione è avvenuta all'esterno dell'istituto. Allora, o codesti genitori si sono piazzati ad attendere lo professò, oppure sono stati avvisati.

E nel frattempo l'"essere" ha preso paura e se n'è tornato da dove è arrivato.

Che brutta pagina per lo professò.



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