00 15/10/2012 15:05
zambu83, 15/10/2012 08.36:

....Francamente penso che per quanto vivide e realistiche siano questo tipo di esperienze,esse siano dovute solo agli effetti di molecole tipo endorfine rilasciate dal nostro organismo quando inizia il danno biologico da ipossia. [SM=g8268]



Quoto ciò che hai detto perchè è ciò in cui credo anch'io.
L'ho premesso perchè sto per iniziare uno dei miei discorsi ai quali è raro che mi venga risposto forse perchè sono discorsi da pazzo.
Per cui non vi biasimo ma sapete che in quanto ibrido, cioè fatto di due parti - anche contrastanti - mi piace dare un colpo al cerchio e uno alla botte.

Secondo la filosofia detta contattista (come ad esempio la teosofia) il medium che entra in trance viene "posseduto" da "entità" di elevatura morale pari e non superiore al medium stesso.
Per cui la "verità" che viene fuori dalle sedute spiritiche, dipende "dall'altezza" dello spirito che parla.

Da medium di elevata moralità (che presunzione direi io), sono uscite parole che spiegano il perchè i defunti percepiscano realtà diverse.
Il morto, quando è appena diventato tale, non è molto diverso dal vivo che era. Il suo modo di vedere le cose non è obbiettivo e malgrado percepisca alcuni aspetti della nuova realtà, li interpreta a modo suo, seguendo i suoi schemi mentali, i suoi credo, i suoi preconcetti.
Per cui tutti percepiscono una realtà che però non è la Realtà. Nei casi di defunti spiritualmente poco evoluti, la percezione non è molto diversa da una situazione onirica con la quale si può interagire davvero poco.
Per cui due esseri appena morti e potenzialmete vicini nello "spazio" (anche se di spazio non si può più parlare) potrebbero osservare eventi anche molto diversi.
Il pagano potrebbe vedere i campi elisi, l'indiano i verdi pascoli, il mussulmano 7 vergini e così via, il credente vedrebbe la luce di dio mentre l'ateo sarebbe circondato dal buio in una specie di sonno che gli fa credere di non esistere più.

L'unica cosa che rincuora di questi stati di premorte è che tutti sentono questa grande beatitudine.
Quindi visto che la morte è l'unica cosa certa della vita, anche i più sfortunati sanno che almeno un attimo di gioia li aspetta quando il cervello muore.
Bello no?
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Esistono solo 10 tipi di persone: quelle che conoscono il codice binario e quelle che non lo conoscono.