00 20/04/2014 17:48
area5151, 19/04/2014 21:28:



1) se fosse un dispositivo alieno in funzione?



Probabile. In natura non si ha generazione di quelle frequenze per tempi talmente lunghi, siamo su emissioni da banda di telefonia. Creati artificialmente,insomma. Ma se non si ripete nei mesi, è impossibile attribuire caratteristica aliena a un pianeta trasmittente lontano circa 100 anni luce.

area5151, 19/04/2014 21:28:



2) Perchè una civiltà aliena dovrebbe sempre secondo il seti essere interessata a mettersi in comunicazione con la nostra civiltà?



Prendila per ipotesi, il Seti spesso presume. Nella realtà delle cose potrebbe trattarsi di segnali che sfuggono da altre civiltà non necessariamente intenzionate a contattarci. Oppure anche un macchinario che vaga nello spazio da un milione di anni, una sonda di passaggio, senza nessuno a bordo. Ne abbiamo migliaia pure noi,seppur attualmente in orbita....


area5151, 19/04/2014 21:28:



3) perchè il seti prende solo per assodato dei segnali con determinati parametri, partendo sempre dal concetto che qualcuno dall'altra parte abbia la voglia di voler comunicare con noi? Se non gliene fregasse nulla di far sapere ad altri che ci sono?



Si tratta di parametri 'universali'.Sono onde che ,laddove presenti,indicano la presenza di un manufatto tecnologico, onde che non si confondano con le miriadi di altre frequenze generate da fenomeni gravitazionali/chimici/magnetici/elettrici. La RadioAstronomia è una branca molto giovane, si cerca di 'rubare' e individuare nell'universo qualche impulso simile a quelli che noi generiamo da oltre un secolo in quantità. Certamente agli altri potrebbe non fregargliene nulla di noi, ma a noi invece di loro importa eccome! Sarebbe una svolta epocale. [SM=g8336] Il Seti si occupa di 'furti siderali',facendo radio-ascolto, origliando nascostamente a insaputa dei non-terrestri.
area5151, 19/04/2014 21:28:



4) non dovrebbero essere anche presi come segnali di vita intelligenti tutti quei segnali che non sono stati inviati volontariamente, ma captati nello spazio involontariamente? In fondo quante soap opera abbiamo inviato nello spazio con i nostri segnali radiotelevisivi e non volevamo comunicare con nessuno in quel caso?



Hai sollevato un problema annoso. Molti dei nostri segnali spediti a distanza hanno la remota possibilità di ritornare indietro, col rischio di essere scambiati per trasmissioni extraterrestri. Anche quest'ultimo nel grafico potrebbe avere origine terrestre.
Non possiamo analizzare tutte le frequenze,perchè si indeboliscono minuto dopo minuto con la distanza, ma solo alcune specifiche tipo quelle relative all'idrogeno per motivi legati al 'dimensionamento fisico' del captatore e alla lunghezza d'onda.

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I'm a man with a mission.
A boy with a gun.
I got a picture in my pocket of the lucky one.
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