00 08/09/2014 23:37
Innanzitutto, complimenti per l'italiano e grazie per lo stimolante quesito.
Parlo per me:





Come conciliate il vostro approccio scientifico con una tematica che, per sua stessa natura, oggettivamente sfora ed esula (in buona parte) dalla branca scientifica?



La scienza studia la realtà.
O ciò che sappiamo degli ufo si appoggia a delle leggi della fisica che l'umanità ancora non ha compreso/scoperto, o ci troviamo di fronte a dei falsi. Per quanto sia apparentemente inconciliabile con la fisica l'argomento ufo, se esso è reale deve in qualche modo rientrare in fenomeni possibili.





Fin dove possono arrivare legittimità ed efficacia di prove scientifiche e tangibili, e dove finisce/comincia quella linea di demarcazione da cui(ri)partire per provare a considerare altre ipotesi non (cor)rispondenti alla nostra esigenza di concretezza?



Ovviamente se sono quì a parlare di ufo significa che do una chance al fenomeno quindi ritengo che nel mondo ci sia gente che possa effettivamente avere visto qualcosa al di fuori dell'ordinario, anche se temo che oltre il 99% degli avvistamenti sia riconducibile a fenomeni ordinari.
E questa è la mia personale linea che mi porta a seguire ancora l'argomento.
Al di fuori di questo ogni video, ogni testimonianza, ogni foto per essere probante, deve essere dimostrabile, suffragata da prove, al di là di ogni dubbio, non deve mostrare segni di manipolazione. Deve essere... una prova.
Altrimenti si resta nel circo dell'ufologia che vanta già miriadi di bestie.





Quanto quest'ultima può - paradossalmente - inficiare una ricerca che magari, per essere completa, necessita (anche) di quegli strumenti che non siamo abituati a considerare tali? Intuito, istinto, sensazioni profonde; il famoso "sesto senso", la fiducia verso persone che riteniamo e sentiamo sincere (e che magari non hanno né possono fornirci prove) e verso noi stessi quando "sentiamo" qualcosa; canali di potenziale comunicazione che di scientifico hanno ben poco (come i sogni) ed, in sintesi, tutto quello che può rientrare nella concezione di "fede" (da intendere non in un'accezione cristiana, e quindi religiosa, ci tengo a specificarlo)?



può inficiare al 100%.
Il sesto senso, il "sentire" qualcosa, la fede (non religiosa ma anche sì) è ciò che di più soggettivo esiste e scientificamente (di questo tipo di impostazione parliamo) sono riconducibili a chimica del cervello. Ho persone di fiducia, familiari stretti che hanno visto ufo. Non conta.
L'istinto e l'intuito invece magari sono più concrete nella capacità di indirizzare l'agire dell'individuo ma non sono affidabili per sostenere scientificamente un'argomentazione. Per esempio i matematici possono avere l'intuizione di una ben precisa correlazione tra elementi di geometria ma finchè non lo dimostrano al mondo accademico, resta un'ipotesi. A volte sempre in matematica si dice "intuitivamente si capisce che..." però c'è sempre una dimostrazione a reggere. L'istinto è ciò che resta della radice animale che abbiamo. Va usato solo in casi estremi.





Per concludere, quanto siete disposti ad essere elastici (con gli altri e con voi stessi) in (e verso) un campo che, inevitabilmente, necessita di elasticità per andare avanti e progredire?



Elasticità infinita; sono sempre aperto a nuove segnalazioni.
Si può prendere in considerazione un avvistamento o una testimonianza però, finquando non si palesa malafede o contraffazione.





E fino a che punto, in tal senso, la scienza smette di essere "progresso" e diventa un limite che può bloccare ricerca e conoscenza?



La scienza che conosciamo noi in prima persona è tecnologia e alimenta solo il consumismo. Quella scienza di cui parliamo quì non è alla conoscenza di tutti; vieni a sapere qualcosa a volte solo per caso!
Ma è quella che porta progresso, perlomeno in una parte del pianeta.
Quindi essa non è MAI un limite.
Il limite alla ricerca è proprio segnato da quelle caratteristiche umane di cui parlavamo sopra.
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Esistono solo 10 tipi di persone: quelle che conoscono il codice binario e quelle che non lo conoscono.