Il tema di questa discussione contiene anche, come ha scritto biancofive:
proprio in questo terreno fertile, dove non ci sono ne regole, ne verità incontestabili, ne associazioni universalmente riconosciute a difesa di una sana ufologia, nascono le più disparate realtà più o meno organizzate dove sembra che più che una ricerca della verità ci sia una corsa all'oro ufologico, inteso non solo come facile guadagno, dove si moltiplicano conferenze, seminari, libri, dvd, riviste, il tutto rigorosamente a pagamento.
Per quale misterioso motivo quindi non si dovrebbe parlare dei fondi raggranellati dalla Sentinel Italia? Poco tempo addietro, con l'aiuto della filiale Ansu milanese, ho personalizzato un tablet pc con Android come supporto alle indagini ufologiche. Per ora ne abbiamo fatti due esemplari, uno spedito alla Sede Centrale Ansu e l'altro lo usiamo noi in Lombardia, per fare cio' non abbiamo fatto altro che l'autotassazione personale. Bolognesi scrive:
Per l' ennesima volta hai deviato il topic della discussione verso il sottoscritto e la Sentinel Italia (o Camelot in altri casi).
Semmai siamo completamente in tema. Se non si deve parlare dei fondi della Sentinel Italia, quando l'inizio della discussione e' a tutto spettro ed in teoria si puo' parlare del finanziamento dell'Ansu o di altre associazioni, farebbe uno strano effetto. Circa la mia uscita dai Camelot aveva promesso anni addietro di pubblicare tutte le e-mail, perche' non lo ha fatto? E' ancora in tempo, vediamo che effetto fa' sull'ufologia italiana leggere la vera storia... Quando le pubblica che voglio farmi un sacco di risate!
Eone Nero scrive:
Ti chiedo scusa vedendo l'estratto di quel messaggio postato da Daniele e firmato da Malanga dove parlava di 25 iscritti rimango basito!
Non ti devi meravigliare di nulla, invece. Malanga si era INVENTATO che i membri del Cun fossero solo 25 ed ha diffuso questa bugia dal web, questa e' disinformazione sul successo delle altre associazioni per esaltarsi. Quando c'e' stata la riunione preparatoria della nuova Redazione di Area Di Confine c'ero io, c'era Pinotti, c'era Caria ed altri. Davanti a Carpeoro e Cappiello il Pinotti ha esordito dicendo che il Cun era la prima associazione ufologica italiana, ho affrontato la questione e l'ho zittito. Proprio cosi', ho vinto davanti a tutti quello scambio di opinioni... Immagino che poi, in mia assenza, sia stato riaffermato un mito di superiorita' e che i leader della Acacia Edizioni ci abbiano pure creduto. Questo e' un aspetto dell'ufologia italiana, l'autocelebrazione nascondendo i meriti degli altri. Quando ho detto che Carlo Rofena ha creduto alla "disinformazione interna" del Cun mi riferivo al fatto che dentro al Cun si racconta che il loro gruppo sarebbe il primo in Italia, come del resto detto anche da Eone Nero:
E con 200 iscritti si ha il monopolio dell'Ufologia in Italia, come letto diverse volte?
Ho dovuto litigare nel forum del Cun per questa pretesa ed autoinventata superiorita'. Se per caso leggo testi del Cisu mi da' l'idea che si considerino il meglio dell'ufologia italiana? Se navigo nel forum dei Camelot trovo autocelebrazioni che hanno fatto ridere altri gruppi? Altri ancora hanno trovato motivi per dire "siamo meglio noi" per ragioni puramente soggettive come la perfezione ideologica o un solo fattore positivo di vantaggio? Sembra che ci sia un po' uno sgomitare per poter urlare "noi siamo il meglio". Quando Carlo Rofena scrive:
O forse ti riferisci al fatto che reputo il CUN la più grande associazione che si occupa di ufologia in Italia
devo rispondere che l'alleanza degli Stargate, regolarmente registrati come associazioni, conta ben piu' di 200 adesioni ed anche una crescente disponibilita' strutturale. Dovrei dire che Lissoni a suo tempo ha scritto sul web che l'Usac aveva piu' strumentazione scientifica del Cun, e potrei fare una sfilza di argomenti in cui il Cun e' secondo, terzo, quinto ma mai primo. Questo testo di Carlo Rofena potrebbe diventare un succoso aiuto a chi odia Pinotti:
Escluso Pinotti che per mantenersi scrive libri e dirige la rivista, i cui introiti non c'entrano nulla con la cassa del CUN, tutti gli altri iscritti campano dello stipendio del proprio lavoro.
Anche Baiata ha avuto i suoi tornaconti economici, riuscendo a coinvolgere ed USARE un sacco di gente, soprattutto Malanga pero' per motivi mai chiariti. Pero' sono sempre gli altri i collusi, i disinformati, i manipolati, ed alla fine il Baiata trovera' ancora appoggi in nome della salvezza dell'ufologia "indipendente" (che forse non esiste nemmeno). Vi ricordate nel 2008 il grande casino perche' si urlava al dominio editoriale totale da parte di Pinotti, la chiamata alle armi per la salvezza dell'ufologia indipendente in edicola? Invece e' stata l'editoria vicina a Baiata e Malanga a sopravvivere, e questo a posteriori la dice molto lunga su cosa stava realmente accadendo, e che i rischi erano fortemente esagerati. Si stava tuonando per ragione di salvezza dell'ufologia o per interessi del portafoglio, manipolando lo stesso Malanga da coinvolgere nel conflitto? Non dimentichiamo che Baiata e' stato lui, ben prima e per lungo tempo, dentro la "Redazione massonica" che ci sarebbe stata ai vertici della Acacia Edizioni... Come mai basta che Baiata fa' la povera vittima e Malanga accorre in suo soccorso travolgendo ed attaccando chiunque? Provate a rispondervi a questa domanda senza facili ragionamenti basati sull'affinita' ideologica. Baiata ha aperto e chiuso un sacco di giornali, l'ultima rivista ha resistito alla crisi ma c'e' il trucco, gestisce infatti Lavinia Pallotta.
Circa il caso di Filiberto Caponi rispondo a Carlo Rofena, e' un fatto che e' stato inizialmente pubblicato su un giornale del Cun, con tanto di copertina dedicata. La foto nitida di un alieno in copertina puo' aiutare le vendite? Ovviamente si', negarlo e' ridicolo. Non per niente oggi sono elementi Cun che fanno notare come, altrove, si usano titoloni ed argomentazioni sensazionali che aiutano a vendere. Ed hanno ragione, il sensazionalismo e le emozioni fanno vendere mentre la ragione no, non e' colpa mia se il mercato spesso e' cosi'. Sono in tanti che hanno rinfacciato al Cun di aver prima pubblicato e poi denunciato, sono stati coinvolti dei giornali che comunque ai tempi avevano Baiata in Redazione (e non dimentichiamolo), se non si fosse dato prima clamore nazionale al caso Caponi lo si sarebbe potuto bloccare con una minaccia di denuncia dietro le quinte. O no? Questa storia di rovinare un giovane non vi ha generato simpatie generali.
Buona giornata.