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Le stelle ci chiamano

Ultimo Aggiornamento: 25/08/2013 20:06
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21/08/2013 00:57
 
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Si è appena concluso a Dallas il primo Starship Congress: quattro giorni di conferenze e tavole rotonde sul sogno di portare la specie umana oltre i confini del sistema solare, a colonizzare altri mondi. Una sfida che richiederebbe il lavoro di più generazioni, ma che secondo molti esperti consentirebbe all'umanità di realizzare il suo vero potenziale.

[IMG]http://i43.tinypic.com/2my6uch.jpg[/IMG]

Se noi esseri umani non rincorressimo idee ambiziose, anche quelle tanto ambiziose da sembrare folli, non saremmo qui oggi. Di sicuro, l’esplorazione dello spazio non sarebbe mai nemmeno cominciata. Quindi perché non cominciare a ragionare seriamente sull’ipotesi, per quanto remota, di un viaggio interstellare che un giorno porti la nostra specie ben oltre i confini del sistema solare? É quello che ha fatto la conferenza Starship Congress, che tra il 15 e il 18 agosto ha riunito a Dallas astronomi, ingegneri spaziali, economisti, antropologi accomunati dal sogno del viaggio interstellare. Quattro giorni di tavole rotonde e conferenze organizzate da Icarus Interstellar, una organizzazione di ricerca no profit la cui missione è rendere possibile il viaggio interstellare entro il 2100. Quattro giorni che sono giunti a una conclusione pressoché unanime: per quanto grandi siano gli ostacoli tecnici, la specie umana deve sviluppare sul lungo periodo la capacità di effettuare viaggi interstellari, se vuole realizzare pienamente il suo potenziale. E se vuole mettersi al sicuro dal rischio di una sua estinzione, che fatalmente diverrà sempre più grande di generazione in generazione.

La Terra, tanto per cominciare, è esposta costantemente al rischio di un impatto catastrofico con un asteroide. Gli astronomi che li studiano sono oggi in grado di dirci con sufficiente sicurezza che nessuno di dimensioni preoccupanti ci colpirà nel prossimo secolo. Ma questo può bastare sì e no a tranquillizzare noi, i nostri figli e forse i nostri nipoti. Dopodiché, i nostri eredi dovranno incrociare le dite o sperare che nel frattempo qualcuno abbia creato per tempo un sistema anti meteorite. Senza contare che il nostro pianeta ha comunque una data di scadenza, per quanto lontana, legata alla fine della nostra stella tra qualche miliardo di anni.

Ben prima di allora, come hanno evidenziato due speaker alla conferenza i futurologi Heath Rezabek e Nick Nielsen, l’umanità corre il rischio di sfruttare fino all’esaurimento le risorse del pianeta Terra e andare incontro nella migliore delle ipotesi a una “stagnazione” che porterà a un costante peggioramento delle condizioni di vita delle future generazioni di esseri umani nel corso dei secoli e dei millenni.

Che fare allora? Realizzare un viaggio interstellare, che sia con un veicolo autonomo o con una vera e propria corazzata stellare che trasporti un’intera popolazione umana verso altri mondi da colonizzare, richiederebbe il lavoro di più generazioni attraverso almeno un secolo se non di più. Un po’ come la costruzione delle grandi cattedrali nel passato: chi le progettava e chi posava le prime pietre non aveva alcuna speranza di vederle finite, ma trasmetteva alle generazioni successive le competenze necessarie e la visione da cui nasceva il progetto. Come giustificare oggi un’impresa del genere, di fronte alla crisi economico-finanziaria del mondo occidentale e di fronte agli enormi problemi che ancora pesano su gran parte dell’umanità, a cominciare da povertà, denutrizione e malattie? Non sarebbe meglio affrontare prima quei problemi? I partecipanti alla conferenza se lo sono chiesto, ma come spesso avviene quando si parla dell’impresa spaziale, hanno risposto che la domanda è mal posta. Semplicemente iniziare a lavorare su un progetto del genere costringerebbe a sperimentare e sviluppare nuove tecnologie (dall’energia alla medicina alla conservazione dei cibi) che avrebbero comunque un impatto immediato sull’economia terrestre e sul miglioramento complessivo delle condizioni di vita, qualcosa che una tecnologia concentrata su obiettivi a breve termine non potrebbe mai ottenere.

Certo, i problemi sono enormi. Sistemi di propulsione, di terraforming, di produzione di energia…tutti temi ampiamente trattati a Dallas. Ma prima ancora, servirebbe un sistema economico diverso, in grado di procurare le enormi risorse finanziarie necessarie a sostenere un programma di ricerca e sviluppo della durata di diversi decenni. Come ha spiegato l’economista Armen Papazian, “l’infrastruttura economico-finanziaria del mondo crea un collo di bottiglia evolutivo” per la nostra specie. Il “classico” sistema dell’acquisto del debito pubblico degli Stati da parte di investitori e risparmiatori non potrebbe mai finanziare un’impresa di questo tipo. Qualche speranza può venire dai progetti di sfruttamento minerario degli asteroidi, che rappresenterebbe una fonte extra di ricchezza per la nostra specie.

In ogni caso, molti speaker alla conferenza si sono detti d’accordo che la chiave per arrivare ai viaggi interstellari sia trasformare prima il Sistema solare in una risorsa da sfruttare. Per estrarre materiali e fonti di energia da altri pianeti, per costruire avamposti verso obiettivi più lontani, per testare sistemi di propulsione e atterraggio che potrebbero un giorno portare i nostri discendenti su mondi abitabili, o per capire come renderli abitabili.

Sembra folle? A molti probabilmente sì, ma non sembrava altrettanto folle andare sulla Luna solo qualche decennio prima? Di certo la conferenza di Dallas ha mostrato che c’è una comunità scientifica e tecnica che prende molto sul serio l’idea del viaggio interstellare, e che non vede l’ora di iniziare a lavorarci. Anche se i frutti del lavoro, nella migliore delle ipotesi, li vedrebbero solo i loro pronipoti.


Articolo di: Nicola Nosengo

Fonte dati: www.media.inaf.it/2013/08/20/le-stelle-ci-chiamano/

Starship Congress: www.icarusinterstellar.org/congress-announcement/

Icarus Interstellar: www.icarusinterstellar.org/

i futurologi Heath Rezabek e Nick Nielsen :
www.icarusinterstellar.org/2013-starship-congress-speaker-announcement-heath-rezabek-and-nick-nielsen-xrisk-101-existential-risk-for-interstellar-advocates-space-and-time-for-understanding-and...


Se vuoi volare alto circondati di aquile non di polli !!!



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21/08/2013 15:11
 
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Fino a qualche tempo fa pensavo che una civiltà ottenesse una nuova tecnologia per raggiungere posti irraggiungibili fino a quel momento, come per "premio" per una maturità etica raggiunta. Pensavo che i popoli che avessero raggiunto la possibilità di viaggiare nello spazio, l'avessero ottenuta in due soli possibili modi:
O recuperando un ufo crash
O arrivandoci con la propria tecnologia

I primi sarebbero i cattivi, coloro cui manca l'etica necessaria per rispettare le forme di vita che incontreranno nei loro viaggi. I secondi sono i buoni.

Ma mi sbagliavo. Parlandone con char_aznable (utente di questo forum) mi ha suggerito che le navi che hanno portato i conquistadores e le loro atrocità nel nuovo mondo, non erano frutto di reverse engeenering, ma prodotti dell'ingegno di quella stessa civiltà.

Cosa farebbe l'umanità se dopo un viaggio di 100000 anni nello spazio incontrasse un pianeta abitabile ma occupato? Proseguirebbe nell'ignoto o cercherebbe di stabilirsi li?
Magari se la società presente è tecnicamente inferiore si comporterebbe come i conquistadores. Se invece è superiore, spegnerebbe i motori fingendo un'avaria nella speranza di un soccorso della locale Lampedusa per poi insinuarsi subdolamente.

O se il pianeta fosse libero andrebbe lì come uno sciame di locuste ad esaurire tutte le risorse riproponendo così una nuova era di stupro della natura, dimenticatosi ormai della triste fine del pianeta natale?

No cari miei, fortunatamente l'economia non permette questo smacco. La soluzione attuale ai problemi della terra non è la fuga ma è risolvere i problemi della terra.
Non nascondiamoci dietro un dito. Nel mercato della guerra ci sono fondi sufficienti a superare qualsiasi crisi. Dietro il consumismo c'è la tecnologia per portare progresso e soddisfare i bisogni di ogni malnutrito sulla terra. Questo lo so io, lo sai tu, e lo sanno anche i "grandi" della terra che sono grandi solo perché anche li non conta il cervello o la volontà di fare davvero qualcosa, ma conta solo il portafogli.
[Modificato da Hybrid1973 21/08/2013 15:14]
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22/08/2013 12:25
 
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Re:
Hybrid1973, 21/08/2013 15:11:



O se il pianeta fosse libero andrebbe lì come uno sciame di locuste ad esaurire tutte le risorse riproponendo così una nuova era di stupro della natura, dimenticatosi ormai della triste fine del pianeta natale?



Tolte le tribù indigene o similari, chi più chi meno, purtroppo per adesso siamo tutti inquinatori...

Concordo con te che dobbiamo migliorare, che stiamo maltrattando questo pianeta che ci dona la vita, e penso che la pagheremo cara questa cosa tra non molto tempo, e magari su un altra Terra le cose andrebbero diversamente (per insegnamenti passati) o magari no, non so, spero sempre in un evoluzione migliore e positiva del genere Umano...

Però il discorso oltre che etico (cosa fare con altre razze Aliene o con altri pianeti, cose importanti ma il bene e il male certe volte e' relativo, perchè dipende dai punti di vista), diventa per adesso pratico esistenziale (qualcuno direbbe un problema alla volta), tra qualche miliardo di anni, se non impariamo a viaggiare tra le Stelle, senza ombra di dubbio ci estingueremo, questo e' qualcosa che già sappiamo, questo e' un problema serio e concreto che riguarda il futuro e la vita dei nostri figli, quindi qualcuno incomincia a pensare di cercare una soluzione..!

[SM=g27988]


[Modificato da KOSLINE 22/08/2013 12:47]


Se vuoi volare alto circondati di aquile non di polli !!!



22/08/2013 18:12
 
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Re: Re:
KOSLINE, 22/08/2013 12:25:




Concordo con te che dobbiamo migliorare, che stiamo maltrattando questo pianeta che ci dona la vita, e penso che la pagheremo cara questa cosa tra non molto tempo, e magari su un altra Terra le cose andrebbero diversamente (per insegnamenti passati) o magari no, non so, spero sempre in un evoluzione migliore e positiva del genere Umano...

Però il discorso oltre che etico (cosa fare con altre razze Aliene o con altri pianeti, cose importanti ma il bene e il male certe volte e' relativo, perchè dipende dai punti di vista), diventa per adesso pratico esistenziale (qualcuno direbbe un problema alla volta), tra qualche miliardo di anni, se non impariamo a viaggiare tra le Stelle, senza ombra di dubbio ci estingueremo, questo e' qualcosa che già sappiamo, questo e' un problema serio e concreto che riguarda il futuro e la vita dei nostri figli, quindi qualcuno incomincia a pensare di cercare una soluzione..!

[SM=g27988]

Mah vedendo quel che accade un pò in tutto il mondo meriteremmo l'estinzione anxhe ORA!

L'essere umano è ancora incivile e barbaro. Solo capace di distruggere.




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22/08/2013 20:49
 
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Kos hai detto bene:
la vita dei nostri figli.

Noi viviamo per le nostre famiglie, per i nostri cari, per i nostri figli e per i loro, cioè per tutti quelli il cui sangue è legato al nostro. La nostra visione di affetto è legata indissolubilmente alla continuazione del nostro DNA, ma non di quello umano, ma di quello personale.
La visione della vita è meramente egoistica ed egocentrica ed è per questo che le persone "esterne" al tuo mondo non contano nulla per ogni essere umano;
il "prossimo" evangelico è tutt'altro che fratello.

Rimanendo nell'esempio della famiglia cosa facciamo quando il nostro orto tende ad essiccare e a diventare sterile?
Lo concimiamo, lo curiamo, rimuoviamo parassiti ed erbacce.
Cosa facciamo con le nostre case quando il tempo lascia segni su di esse?
Le manuteniamo, le ristrutturiamo per continuare a viverci, non è che ne compriamo un'altra.

Ma non siamo affatto in grado di mantenere la Terra che è la casa di tutti in buone condizioni.
Certo che siamo tutti inquinatori.
Non so tu ma io non ho le capacità di inventare qualcosa per lo sfruttamento delle energie rinnovabili ma c'è qualcuno al mondo che sarebbe anche in grado di farlo ma non ha fondi perchè i soldi (senza tirare fuori cospirazionismi) servono per appagare la bramosia di ricchezza delle famiglie potenti che se ne fregano del resto della gente e della Terra - casa di tutti - e l'unica idea che gli viene in mente è di andare via perchè come diceva non mi ricordo chi, "se voi morite la Terra vive; se la Terra muore voi morite".

Quindi perchè ripristinare l'habitat Terra quando c'è la soluzione della fuga? Meriteremmo l'estinzione subito, me per primo, non sono questo stinco di santo.
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22/08/2013 21:23
 
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Re:
Hybrid1973, 22/08/2013 20:49:



La nostra visione di affetto è legata indissolubilmente alla continuazione del nostro DNA, ma non di quello umano, ma di quello personale.



Non tutti dai, ci sono state, ci sono e sperò ci saranno persone che lavorano anche per un bene comune oltre al loro bene. [SM=g27988]


Il mondo non e' tutto negativo, ci sono tante cose e persone positive, non per niente siamo diventati 7 Miliardi di persone oggi nel 2013, e viviamo il triplo di 1000 anni fa, in maniera sicuramente sotto tanti aspetti migliore, questi dati ci dicono che anche se lentamente e con mille problemi ancora da risolvere, ci EVOLVIAMO ...





Quindi perchè ripristinare l'habitat Terra quando c'è la soluzione della fuga? Meriteremmo l'estinzione subito, me per primo, non sono questo stinco di santo



Statti sicuro che la pagheremo cara il fatto di trascurare questa Terra, tutto torna nella vita (spero di sbagliarmi)

Detto questo, nessuna Fuga Hybrid, questa Terra tra un tot di tempo non sarà più ospitale alla vita, perchè il Sole piano piano ci spazzerà via (se prima non ci estinguiamo per colpa nostra o per altri problemi Astronomici o terrestri), l'unica soluzione e' andare via, altra soluzione non esiste perchè la Terra tiene una data di scadenza...

Ps) Più del 70% dell inquinamento del pianeta si potrebbe già estirpare grazie alle Missioni Spaziali fatte qui nel nostro sistema Solare e poter vivere meglio e soprattutto più sicuri... [SM=g27990] , ma per adesso la maggior parte della gente pensa che siano inutili o poco funzionali e quindi nisba..

Speriamo meglio per il futuro... [SM=g8335]








[Modificato da KOSLINE 22/08/2013 21:36]


Se vuoi volare alto circondati di aquile non di polli !!!



25/08/2013 20:06
 
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Re: Re:



Detto questo, nessuna Fuga Hybrid, questa Terra tra un tot di tempo non sarà più ospitale alla vita, perchè il Sole piano piano ci spazzerà via (se prima non ci estinguiamo per colpa nostra o per altri problemi Astronomici o terrestri), l'unica soluzione e' andare via, altra soluzione non esiste perchè la Terra tiene una data di scadenza...




Il fine dell'essere umano è la prosecuzione della specie.
Inoltre sappiamo che il Sole ci mangerà fra qualche miliardo di anni.
Quindi in teoria sarebbe auspicabile un progresso tecnologico in questo senso.Sappiamo però che l'operato dell'uomo è inversamente proporzionale al progresso. L'essere umano si adopera per migliorare le condizioni di vita eppure ogni volta tende a distruggere quel che faticosamente ha costruito.
Andando avanti così quindi rimarrà ben poco dell'essere umano sulla Terra. Prima ancora della catastrofe stellare ci sarà la catastrofe ambientale.
Credo che per come siamo oggi (eticamente parlando) sia sbagliato anche solo pensare a come conquistare lo spazio. Commetteremmo gli stessi errori che stiamo commettendo oggi.
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