E se la morte non esistesse? Se la vita fosse un qualcosa che cambia?

Allora; innanzi tutto premetto che non so rispondere al tuo quesito però ho visto il video ed ho lasciato un commento all'autore che - spero - riporti la fonte di una notizia di questo genere.

Premetto anche che potrei aver capito male.

Comunque sia non mi pare che la questione sia proprio questa; infatti il testo del video non dice che si può influenzare A PIACERE il risultato di un esperimento;
dice bensì che a livello di particelle quantiche (e cioè nella micro-realtà) colui che osserva determina - PASSIVAMENTE - il risultato dell'esperimento.
Questo si traduce nel concetto di creazione-percezione della realtà da parte di ognuno.
Mi spiego meglio.
Se io e te osservassimo un evento a livello quantistico potremmo ritrovarci nella stuazione descritta nel video e cioè di osservare due risultati diversi (ripeto che non so se è vero che sia successo agli scienziati; però supponiamo che lo sia).
Ovviamente questo mette in crisi la possibilità di fare ipotesi di ricerca e di formulare un principio scientifico che si lega alla ripetibilità dell'esperimento.
Applicando questa legge al mondo in cui vivi, ogni volta che tu fai un "esperimento di vita" tipo battere con la racchetta una pallina di tennis o colpire con la mazza una palla da golf, queste micro variazioni (a livello quantico) determinano una imprevedibilità della direzione della palla che farà la differenza in un tiro efficace o in un fallimento; ho fatto due esempi sportivi ma il principio è applicabile a ogni decisione che prendi, ogni "esperimento di vita" che fai.
Quando il video dice "[gli scienziati hanno scoperto che] causa/effetto, sperimentatore/esperimento, soggetto/oggetto in realtà non erano divisibili" introduce un concetto "pesante" per l'uomo e per la razionalità, molto difficile da accettare;
in un certo senso afferma che se io hybrid osservo un certo risultato e tu ne osservi un altro, significa che in qualche modo si è destinati ad osservare quel fenomeno e che c'è qualcosa in te - che non è la volontà - che influisce sul risultato ed è quindi qualcosa di - perdonatemi il termine - "sovrannaturale";
questo evento è messo in moto da te nel momento stesso in cui tu lo vai ad osservare per cui tu crei la realtà che ti circonda influenzando passivamente dei fenomeni che se affrontati da altri (o non affrontati da nessuno) darebbero risultati diversi anche senza l'intervento della volontà.

Fa anche un altro esempio; dice che se noi accendessimo un microscopio elettronico per osservare la posizione di una microparticella, l'elettronica dello strumento influirebbe sulla sua posizione modificando la "naturalezza" del fenomeno che si intende osservare.

Poi per quel che riguarda dove vuole andare a parare il video, è - secondo me - il concetto di apparente divisione tra soggetto e oggetto nella realtà che si discosta dalla Realtà di Dio, nella quale soggetto e oggetto, osservatore e osservato, amante e amato, vittima e carnefice, uomo e donna (e così via) sono eternamente uniti in uno stesso Essere (dove essere non sta per creatura ma coniugazione all'infinito del verbo essere) e cioè senza tempo, senza spazio, senza forma e così via;

per esperienza personale ti posso garantire che - purtroppo - la visione delle cose che il video propone si sposa molto bene col concetto di Dio, se vuoi attribuirgli tutte quelle caratteristiche proprie di un dio e cioè: che è eterno, immutabile, immanente, trascendente, infinito, assoluto e via dicendo...

se vuoi (o vorrete tutti) ne potremo riparlare.