Ciao Eone,
l'intervista di Haselhoff l'avevo letta ma mi aveva lasciato piuttosto perplesso, nel senso che le sue mi sembravano le risposte dell’appassionato di turno e non di un uomo di scienza.
E' comunque un personaggio strano.
Se vai sul suo sito personale trovi solo roba di musica.
Se fai la ricerca su wikipedia in inglese anche li viene presentato solo come chitarrista (appena nella bibliografia si fa cenno ai suoi libri sui crop nelle varie lingue).
Su quella italiana non esiste.
In pratica, per una brevissima parentesi della sua vita si è occupato di cerchi nel grano, poi più nulla, salvo rimanere "vivo" nelle infinite discussioni fra croppisti.
Ma io mi chiedo, perché lo ha fatto e perché ora non lo fa più?
Una volta lessi che si era stufato delle critiche, ma io credo che se uno è convinto di aver trovato qualcosa di straordinario non molla tanto facilmente. Penso piuttosto che alla fine si sia reso conto di aver fatto un buco nell'acqua (naturalmente è solo una mia sensazione indimostrabile, tanto è vero che nell’articolo non l’ho scritta).
Ricordo l'analisi di Gucumatz, è in stile Cicap (il che non è certo un’offesa).
Io penso che i cerchi siano tutti di origine umana, ma anche che in alcuni rari casi le modalità non siano state proprio convenzionali (farò un articolo).
Così come penso che le vere anomalie non siano la solita solfa di cui si legge (mosche morte, allungamenti etc) ma legate alle luci che sembrano comparire sui campi (anche in questo caso scriverò qualcosa).
Si, sarebbe interessante capire perchè li fanno e perchè vengano usati certi simboli. Credo che come hai sottolineato tu ci siano essenzialmente interessi economici(e non potrebbe essere diversamente, vista l'organizzazione che ci deve essere dietro), ma anche il desiderio (soprattutto per le formazioni più semplici) di farsi quattro risate alle spalle di chi propone teorie imbarazzanti.
Un’ultima cosa, mi sono preso la briga di andare a vedere nel sito del BLT
www.bltresearch.com/proffcons.php
chi sono gli scienziati che collaborano al progetto.
Ebbene, non c’è un solo agronomo (ma fisici, ingegneri, astronomi etc), cioè manca lo specialista delle spighe, quello che dovrebbe saperne di più.
Ma è mai possibile?
E’ come se andassi dal carrozziere e trovassi un panettiere.
Ovviamente sembra che di questo non se ne sia accorto nessuno …
Stefano Panizza