00 25/11/2011 16:43
Intervista tra l'addotta Annalisa Cisi e il contattista Maurizio Cavallo

Non ero sicuro se aprire questa nuova discussione in questa cartella od in quella che precede [Di tutto e di più] nella sezione UFOLOGANDO, comunque eccoci qua...

Leggendo questa intervista rilasciata dal contattista Maurizio Cavallo all'addotta/contattista Annalisa Cisi, mi sono imbattuto in alcune affermazioni di Cavallo che mi hanno lasciato esterrefatto, eccole:

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A: Che cosa pensi di Nibiru?

M: Come avevo già diffusamente scritto ne Alle Sorgenti del Tempo – ed. Verdechiaro, 2009, Nibiru è uno dei nomi atavici del pianeta Venere, coniato a memoria di quando, circa 180 milioni di anni fa, espulso dall’allora Sole dell’antico sistema solare – Giove – in una traiettoria instabile e disordinata, intersecando pericolosamente e perturbando le originali orbite degli altri corpi celesti entrava ripetute volte in collisione con il pianeta Marte e con la Terra, la quale allora, possedeva una massa di circa 10/12 volte superiore all’attuale. Venere, nato dall’immenso corpo gassoso di Giove a seguito delle caotiche turbolenze innescate nel nostro quadrante planetario, in un’orbita erratica instabile e in perenne rotta di collisione, vagò per alcune ere simile a una fiammeggiante cometa divenendo oscuro simbolo d’orrore e annientamento: il “pianeta dell'attraversamento" dei Sumeri. Nibiru (Serpente di fuoco o Dragone fiammeggiante) fu il nome che gli uomini di allora diedero a quell’incandescente corpo celeste che seminava terrore e morte ma fu anche latore di vita: la dea scarlatta del mutamento; torrenti di ammoniaca, zolfo, amminoacidi, spore, batteri, molecole esotiche si combinavano incessantemente tra loro modificando irreversibilmente i codici portanti della vita. Nibiru, il Pianeta X, Eris, Nemesis, Hercólubus, Pazuzu, Quetzalcóatl e pure la Gerusalemme Celeste della mistica biblica, secondo le informazioni da me ricevute altro non sarebbero che i vari epiteti con i quali in tempi diversi e da differenti culture, di volta in volta furono indicati il pianeta Venere, gli enormi vascelli extraplanetari che solcavano i cieli del nostro geoide e perfino alcuni personaggi associati ai mondi extradimensionali dai quali provenivano.
Nibiru o Pazuzu similmente al “Tengu”, demone alato della saga giapponese, è nella fattispecie l’ulteriore mitologica rielaborazione superstiziosa dell’ancestrale cronaca che vide in uno scenario di cosmica apocalisse l’errante pianeta Venere attraversare gli spazi e come un mostruoso sibilante demone dagli artigli di fuoco avventarsi su mondi e pianeti dilaniandoli e inabissandoli nel suo nero mantello di caligine, pece e zolfo. Il terrificante serpente incandescente, luciferino messaggero, in un remoto passato annientò gli uomini con calamità e disgrazie: peste, cancrena, indicibili sofferenze e oscure malattie… e rinnovò la vita quale oggi la conosciamo.


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So che nel nostro forum ci sono appassionati di astronomia che potrebbero dare il loro contributo nel confermare o meno le affermazioni di Cavallo e non ditemi che anche questa volta sarà "la seconda che ho detto".

Avrei potuto evidenziare altre parti dell'intervista, ma come sapete il grassetto costa. [SM=g7574]



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