Ciao a tutti, per la serie "a volte ritornano", rieccomi qua per la mia canonica apparizione bimestrale sulle pagine del forum!
Questa discussione sull'Egitto mi ha fatto tornare in mente l'interesse che ho coltivato per un certo tempo per questi temi, soprattutto per le piramidi, e mi piacerebbe conoscere la vostra opinione su un paio di questioni riguardanti la Grande Piramide.
Ambedue partono, udite, udite, dalla visione di altrettante puntate di Voyager, in cui sono state fatte delle considerazioni che mi hanno dato da pensare.
La prima è: se la grande Piramide era davvero la tomba del faraone Cheope, oltre al fatto che al suo interno non sono presenti geroglifici, disegni o iscrizioni di alcun tipo (ma quelli potrebbero essersi anche cancellati), perché sarebbero stati costruiti i famosi condotti comunicanti verso l'esterno e secondo taluni allineati con certe stelle specifiche, quando tale condizione contrasta totalmente con la necessità di isolamento dagli agenti atmosferici esterni richiesta dalla mummificazione? Voglio dire, li hanno costruiti apposta attraverso tonnellate di arenaria, non è che sono venuti per caso, dunque dovevano avere una funzione che non poteva per forza di cose andare d'accordo con le esigenze di una sepoltura egizia. O sì?
La seconda questione invece porta da tutt'altra parte: durante un'altra puntata di Voyager, mi pare uno speciale sull'Egitto, si discuteva se le tre piramidi rispondessero o meno ad un disegno preciso oppure l'allineamento con le stelle della cintura di Orione fosse un banale caso. Da una parte c'era uno studioso di archeoastronomia del Politecnico di Milano, il quale sosteneva che non poteva trattarsi di un caso e che le tre piramidi facevano parte di un complesso progettato e costruito tutto insieme secondo un disegno preciso. Dall'altra parte l'immancabile Zahi Hawass, che invece negava nel modo più assoluto tale ipotesi, sostenendo che con la sua équipe durante vari scavi, hanno riportato alla luce le tombe degli architetti e dei costruttori delle piramidi con le loro famiglie, le quali sono state datate in periodi diversi e distanti tra loro e confermerebbero la datazione ufficiale e l'attribuzione ai tre faraoni distinti delle piramidi in qualità di monumenti funebri. Ma questo non spazzerebbe via senza possibilità di appello tutte le ipotesi che vogliono le piramidi antecedenti alla datazione ufficiale e utilizzate "abusivamente" dagli egizi in seguito? Anche perché in effetti ha poco senso l'idea che un faraone di punto in bianco si attribuisca la paternità di un monumento che esisteva già e conoscevano tutti, peraltro costruendo in varie date successive tombe di immaginari architetti e operai, ben sapendo che non poteva ingannare i suoi contemporanei perché le piramidi erano sotto gli occhi di tutti, ma solo per fare uno "scherzone" a noi posteri...
Qualcuno sa qualcosa di più o ha qualcosa da dire sui due aspetti di cui sopra? Mi scuso in anticipo se la risposta è già contenuta negli articoli postati in queste pagine, ma non ho avuto proprio il tempo di leggerli...