Egitto misterioso

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eone nero
00venerdì 17 febbraio 2012 10:11
Re:
ufologo 555, 17/02/2012 10.07:

Riguardo alla "Grande Piramide" o Piramide di "Cheope", ho postato molto anch'io, con tanto di esperimenti : www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=2064&whichpage=7 [SM=g27993]






Mi hai letto nel pensiero. [SM=g8814] [SM=g9962]

Puoi postare qualcosa anche qua riguardante gli esperimenti della piramide?

Intanto leggevo questo.

Potere della Piramide

Cosa c'è di speciale nelle piramidi? Perchè si trovano per tutto il mondo e perchè sulla griglia della Terra?
Gli egittologi ci dicono che gli Egiziano hanno costruito le piramidi in Egitto come sepolcri dei faraoni, ma non è stata trovata alcuna mummia nella Grande Piramide poi chiamata Khufu. In seguito ad essa, sono state costruite delle piramidi di qualità molto inferiore e sicuramente sono state usate come sepolcri. Ora però diversi archeologi pensano che le piramidi come quella di Giza servissero a propositi ben diversi.
Per scoprire a cosa servissero, sono state costruite 20 grandi piramidi in diversi luoghi in Russia dal 1990. Si trovano vicino a Mosca e in Ucraina. Tutte le piramidi sono fatte di fibra di vetro, la più grande è alta 44 metri e pesa 55 tonnellate. Ad oggi è stata condotta una ricerca per oltre 10 anni sotto la supervisione di Alexander Golod, direttore della Defence Enterprise a Mosca. Hanno partecipato molti scienziati Russi di famose Accademie nei campi della scienza medica, della biofisica e della fisica.


Piramide Russa (Cortesia di Alexander Golod,)

Hanno raccolto molti dati indicanti che le piramidi esibiscono uno sconosciuto "potere". Gli studi hanno rivelato che le piramidi potenziano il sistema immunitario degli organismi, migliorandone la salute. I semi posizionati nella piramide da 1 a 5 giorni hanno portato ad un incremento del 30-100% nel raccolto. I militari Russi hanno misurato una colonna di energia sopra la piramide che continua per diversi kilometri in aria. Lo strato di ozono è migliorato nell'area delle piramidi e l'attività sismica nella zona è diminuita. Un pozzo di petrolio vicino ha dato una maggior produzione dato che il petrolio è divenuto meno viscoso. I rapporti sono stati confermati dalla Russian academy of Oil and Gas.
Altro effetto incredibile della piramide è quello sulla coscienza umana. Sono stati condotti esperimenti su 5000 criminali tenuti, a loro insaputa, in celle di granito sottoposto all'energia convogliata dalla Piramide (ndt. correzione dalla precedente errata traduzione dal Russo apportata da Wilcock nella sua ricerca in "The Divine Cosmos"). Gli studi hanno dimostrato che il comportamento dei carcerati è migliorato molto in pochi mesi.

Anche i medicinali sono stati esposti all'energia nella piramide e la loro efficacia è aumentata, mentre gli effetti collaterali sono diminuiti. Altri test sono stati eseguito con scorie radioattive da impianti nucleari e il livello di radioattività è diminuito dentro la piramide. L'acqua inoltre non congelava anche a 40° sotto zero e rimaneva in stato liquido per anni. I diamanti sintetizzati sono divenuti più rigidi e puri!
Tutto questo prova che l'effetto della piramide è reale e i Sovietici sono rimasti così convinti che Alexander Golod ha convinto il governo Russo nel 1998 a portare campioni di sostanze cristalline sottoposti all'energia della piramide, sulla stazione spaziale MIR a beneficio di questa astronave e del mondo in generale!

Altro rapporto sconvolgente sull'energia della piramide viene da Kirti Betai. In India il sig.Kirti Betai ha costruito 36000 piccole piramidi e le ha posizionate in una configurazione speciale per creare un sistema curativo. In questo modo ha fondato il Daya Dhaar Self Care Center, una organizzazione non-profit. I trattamenti con la Piramide sono gratuiti e senza esclusioni.
Il sig.Betai ha aiutato migliaia di persone che hanno visitato il centro. Arrivano testimonianze di guarigioni "miracolose" per malattie incurabili e Betai invita gli scienziati a studiare il suo lavoro.
Betai costruì la struttura per curarsi il fegato e i reni, dopo un errato trattamento medico. Fra i suoi pazienti ha curato anche sua moglie che aveva un asma cronico. Afferma di aver curato una donna dalla distrofia muscolare in due anni di trattamento. Quando entrò nel programma non poteva stare in piedi e dopo due anni poteva resistere 45 minuti. Campioni di sangue hanno indicato la sua guarigione. (10)

Ricapitolazione

La parola Greca per piramide è pyramidos e contiene la parola "pyr" che significa "fuoco" e "amid" che significa "nel mezzo". Quindi piramide significa "fuoco nel mezzo". La ricerca Russa ha mostrato che il potere della piramide è in effetti un "fuoco" al suo interno. La forma della piramide sembra agire come antenna per le onde di torsione. Si assume che la piramide concentri le onde di torsione che provengono dalla griglia della Terra, nel suo centro. Le pietre e le strutture megalitiche posizionate sui meridiani della griglia della Terra sono come aghi nel corpo energetico di Gaia, come dimostrato dalla ricerca con il dispositivo Earthgate.
Si suppone che l'infrastruttura megalitica fosse stata costruita da antiche civiltà avanzate come protezione dalle influenze cosmiche e usate per stabilizzare l'aura, i campi eterici della Terra.

Ora abbiamo un'evidenza per suggerire che l'infrastruttura megalitica venisse usata dalla civiltà Atlantidea per stabilizzare i movimenti delle placche tettoniche che causavano i terremoti e l'attività vulcanica attorno al pianeta. Gli Atlantidei comunque non hanno potuto prevenire lo spostamento dei poli che ha infine causato la distruzione di Atlantide.
Tutte le scoperte riportate in questo capitolo ci mostrano che dobbiamo drasticamente rivalutare ogni testo scritto sulla storia umana. Se non siete ancora convinti dell'esistenza di civiltà antiche avanzate, date una occhiata a questi geroglifi scoperti nel tempio Egiziano ad Abydos.





sgittario
00venerdì 17 febbraio 2012 11:56
Re: Re:
eone nero, 17/02/2012 10.11:




Ricapitolazione

La parola Greca per piramide è pyramidos e contiene la parola "pyr" che significa "fuoco" e "amid" che significa "nel mezzo". Quindi piramide significa "fuoco nel mezzo". La ricerca Russa ha mostrato che il potere della piramide è in effetti un "fuoco" al suo interno. La forma della piramide sembra agire come antenna per le onde di torsione. Si assume che la piramide concentri le onde di torsione che provengono dalla griglia della Terra, nel suo centro. Le pietre e le strutture megalitiche posizionate sui meridiani della griglia della Terra sono come aghi nel corpo energetico di Gaia, come dimostrato dalla ricerca con il dispositivo Earthgate.
Si suppone che l'infrastruttura megalitica fosse stata costruita da antiche civiltà avanzate come protezione dalle influenze cosmiche e usate per stabilizzare l'aura, i campi eterici della Terra.

Ora abbiamo un'evidenza per suggerire che l'infrastruttura megalitica venisse usata dalla civiltà Atlantidea per stabilizzare i movimenti delle placche tettoniche che causavano i terremoti e l'attività vulcanica attorno al pianeta. Gli Atlantidei comunque non hanno potuto prevenire lo spostamento dei poli che ha infine causato la distruzione di Atlantide.
Tutte le scoperte riportate in questo capitolo ci mostrano che dobbiamo drasticamente rivalutare ogni testo scritto sulla storia umana. Se non siete ancora convinti dell'esistenza di civiltà antiche avanzate, date una occhiata a questi geroglifi scoperti nel tempio Egiziano ad Abydos.








Ottima ricerca Eone. Uno dei motivi per cui venivano costruite le piramidi è quello detto qui sopra. Le onde di torsione, generate dalla Rivoluzione della Terra intorno al Sole e della sua rotazione su se stessa sono convogliate all'interno delle piramidi, costruite i punti strategici del nostro pianeta. La sala del "RE" nella Piramide di Cheope è quella che riceve più energia. Con questa energia gli antichi comunicavano fra loro con il pensiero. Era sufficiente mettersi in una di queste stanze e comunicare sia con altri luoghi della Terra che dello spazio! Altro che tombe..... Però attenzione: non tutti erano in grado di fare ciò bisognava avere una maggiore consapevolezza di SE e che le comunicazioni "telepatiche" avvenivano (e avverranno) attraverso la "Ghiandola pineale".

Iniziate a comprendere perchè ci hanno lasciato quei monumenti eterni? Per farci comprendere chi eravamo! Praticamente oggi siamo dei decaduti. Ma la nuova era è iniziata e le coscienze piano piano cresceranno.

Quanto riportato da Eone sopra è un'ottima testimonianza di ciò....



sgittario
00venerdì 17 febbraio 2012 12:10
Re: Re:
eone nero, 17/02/2012 10.11:



Ora abbiamo un'evidenza per suggerire che l'infrastruttura megalitica venisse usata dalla civiltà Atlantidea per stabilizzare i movimenti delle placche tettoniche che causavano i terremoti e l'attività vulcanica attorno al pianeta. Gli Atlantidei comunque non hanno potuto prevenire lo spostamento dei poli che ha infine causato la distruzione di Atlantide.
Tutte le scoperte riportate in questo capitolo ci mostrano che dobbiamo drasticamente rivalutare ogni testo scritto sulla storia umana. Se non siete ancora convinti dell'esistenza di civiltà antiche avanzate, date una occhiata a questi geroglifi scoperti nel tempio Egiziano ad Abydos.








Dimenticavo un dettaglio: Le strutture megalitiche non erano per scopi tettonici ed a provocare il diluvio con gli spostementi della crosta terrestre sono stati gli stessi Atlantidi.
Ne ho parlato, con diversi indizi/prove alla mano, al convegno UFOLOGICO di Tarquinia del 2009, organizzato dal carissimo Sandro Sacripanti.

Però quì andiamo OT. Pertanto mi fermo. Se volete saperne di più fatemi sapere. Al limite aprite un'altro post.


eone nero
00venerdì 17 febbraio 2012 12:21
sgittario, 17/02/2012 11.56:



Per farci comprendere chi eravamo! Praticamente oggi siamo dei decaduti. Ma la nuova era è iniziata e le coscienze piano piano cresceranno.

Quanto riportato da Eone sopra è un'ottima testimonianza di ciò....







Non concordo con la visione ottimistica della nuova era, le antiche Tradizioni parlano chiaramente di un'epoca oscura nella quale siamo immersi, vedasi le dottrine del Kalachakra, quelle tantriche, quelle greche, quelle Irministiche.

Che la si voglia chiamare Età del Ferro, Era dei Lupi o Kali Yuga poca differenza fa, antichi scritti e profezie sembrano scritte ai tempi attuali, vedasi il Vishnu Purana ad esempio.

Hai detto giustamente siamo in un'epoca di decadenza probabilmente l'ultimo ciclo prima del nuovo, ma bisogna ricordare che le date del cambio sono ancora lunghe ha venire, il Kalachakra pone la data del 2327 per la venuta del Rudrachakrin il Signore della Ruota e ultimo re di Shamballa, il Kalki ha parecchio da attendere, ma soprattutto tra un'era ed un'altre c'è un crepuscolo e un'alba che durano tempi immensi.

La decadenza è logicamente di imbarbarimento spirituale, inteso come valori fondanti di quella che veniva descritta come Età dell'Oro.

Ma non tutti i mali vengono per nuocere, probabilmente anche questo fa parte del Cammino, poi chi non supera pazienza, le conoscenze ci sono bisogna capirle, sembra facile [SM=g8161]

Tornando alla piramide penso avrai letto gli studi di Mario Pincherle e quelli di Gian Battista Ferlini.

www.mariopincherle.it/

www.scribd.com/doc/48737489/La-barriera-magnetica-G-B-Ferlini-ocr-...

Cosa pensi a tal proposito?

Grazie anticipate. [SM=g27985]


eone nero
00venerdì 17 febbraio 2012 12:26
sgittario, 17/02/2012 12.10:



Dimenticavo un dettaglio: Le strutture megalitiche non erano per scopi tettonici ed a provocare il diluvio con gli spostementi della crosta terrestre sono stati gli stessi Atlantidi.
Ne ho parlato, con diversi indizi/prove alla mano, al convegno UFOLOGICO di Tarquinia del 2009, organizzato dal carissimo Sandro Sacripanti.

Però quì andiamo OT. Pertanto mi fermo. Se volete saperne di più fatemi sapere. Al limite aprite un'altro post.





Apri pure [SM=g27985] [SM=g9962]

Onestamente ho la stessa visione del grande Prof. Solas Boncompagni, che dice che ci sono parecchi indizi che possono farci sospettare antiche civiltà perdute e la presenza di entità esogene al nostro pianeta.

Se poi vogliamo affrontare la visione dal punto di vista mitologico e con le canalizzazioni teosofiche, ottimo punto di partenza per ricercare tracce anche in questi canali.


Gabrjel
00venerdì 17 febbraio 2012 12:31
Concordo. Apri pure un topic, sono interessato pure io [SM=g8336]
ufologo 555
00venerdì 17 febbraio 2012 12:56
LA GRANDE PIRAMIDE DI "CHEOPE"



Il mistero delle piramidi di Egitto, che o con gli UFO o con una razza precedente, hanno a che fare...

Vorrei considerare alcune caratteristiche e scoperte per lo più trascurate o semplicemente interpretate dagli archeologi come "coincidenze", ma non ci spiegano come mai si trovino incorporate o esplicate solo in questo monumento...

1°) L'intera costruzione piramidale, avente m. 232.800 di lato e m. 148.208 d'altezza, è stata orientata a Nord con un errore di 4' e 35" di grado. Errore del tutto trascurabile se pensiamo che nel 1577 l'Osservatorio di Urianenborg ( dell'astronomo Ticho Brahe ) nonostante tutti i calcoli e strumenti a disposizione, è stato orientato con un errore di 18' d'arco... Se invece la costruzione piramidale fosse stata innalzata (come molti sostengono) molto prima della IV Dinastia, allora l'orientamento sarebbe stato perfetto (quindi l'errore attuale sarebbe dovuto alla variazione periodica dell'asse terrestre. Infatti, ogni 25826.6 anni, l'asse terrestre compie un'intera rotazione).

2°) Ebbene, questo particolare ciclo di 25826.6 anni, si può rilevare nella Grande Piramide, sommando le due diagonali della sua base quadrata.

3°) La pendenza delle sue quattro facce triangolari dà l'esatto valore di "Pi - greco": 3,1416; notevolmente più esatto di quello greco, calcolato in seguito. Lo stesso valore si ottiene anche in altri modi nella struttura, come ad esempio dividendo il perimetro di base 931,22 per il doppio dell'altezza, 296,416. Oppure, con opportune trasformazioni in cubiti egizi, dalla "Camera del Re". Cosicché questa grande costante matematica, cercata per secoli, si trova materializzata nella Grande Piramide e solo in questa!

4°) Le quattro facce triangolari rientrano leggermente in dentro, in verticale, che negli equinozi il Sole illumina 23andMe-Web-Site Nov-07 mezza faccia per volta!

5°) Il perimetro di base, espresso in cubiti, dà l'equivalente dei giorni dell'anno: 365,242. Lo stesso risultato si può ricavare moltiplicando per 3,1416 la lunghezza della "Camera del Re", in pollici piramidali. Il numero esatto non riuscì ad essere calcolato né dai Geci né dai Romani.

6° )Il cubito piramidale è quasi uguale al metro, ma in realtà più esatto: infatti, il cubito è basato su una frazione dell'asse terrestre (asse polare) anziché su un meridiano qualsiasi che varia secondo le latitudini e i contorni del pianeta.

7°) Il doppio del perimetro di base dà l'equivalente di 1' di grado all'equatore.

8°) Il peso dell'intera Piramide di Cheope per 10 alla 15a, dà il peso complessivo della Terra!

9°) L'altezza di ciascuna faccia triangolare dà l'equivalente di 1/600 di grado di latitudine! 10 ) Invece l'altezza complessiva della Piramide per 10 alla 9a, corrisponde alla distanza della Terra dal Sole: 248,208...

11°) Il pollice piramidale, moltiplicato per 100 miliardi, ci mostra inequivocabilmente il percorso della Terra lungo la sua orbita, con un'approssimazione superiore addirittura a quella ottenibile con la yarda o il metro francese!

12°) Il luogo di costruzione della Grande Piramide, situato al 30° parallelo, fa si che dista dal polo nord come quest'ultimo dal centro della Terra e di rimando alla Piramide, costituendo un perfetto triangolo equilatero basato sul raggio terrestre: Km. 6320.

13°) Si è detto che la Grande Piramide è stata eretta sotto il 30° parallelo Nord, ma anche sotto il 30° meridiano Est. Davvero spettacolare in quanto, quest'ultimo, attraversa più terre emerse, poiché entra dalla penisola Scandinava ed esce dalla punta meridionale dell'Africa (al contrario dello 0° di Greenwich ). Inoltre, questo meridiano, incrociandosi con il 30° parallelo Nord, fa sì che, a 45° (diagonalmente ad essi), dividono tutte le terre emerse in quattro parti uguali, cosicché la Grande Piramide viene a trovarsi AL CENTRO DEL MONDO!
Ma vi è un appunto che non deve sfuggire riguardo al 30° parallelo Nord: il vertice della Piramide si trova esattamente a 29°,58' e 51,22" di latitudine Nord; bene, quello che a prima vista sembra un dettaglio trascurabile è, al contrario, oltremodo accurato, poiché se si riflette che la posizione della Stella Polare appare spostata di 1' e 8",78 a causa della rifrazione atmosferica, si può comprendere perfettamente l'intenzione del costruttore...! Infatti, sommando 29°,58' e 51",22 alla percentuale fissa di rifrazione 1' e 8",78 si ottengono esattamente 30°...

14°) Il 30° parallelo Nord attraversa anche i due misteriosi "triangoli della morte": il "TRIANGOLO DELLE BEMUDA" (nell'oceano Atlantico) e il "TRIANGOLO DEL DIAVOLO" (nel Mare del Giappone). Infatti, queste aree, essendo distanti in ugual misura dal 30° meridiano Est, ed essendo i vertici di tali triangoli opposti tra loro, se prolunghiamo idealmente i due lati, formanti le punte opposte, fino a incrociarsi noteremo che si formerà un'ellisse al cui centro si troverà ... la Grande Piramide!

15° ) Il pavimento della "Camera del Re" (situata all'interno a un terzo dall'altezza dalla base) è un perfetto rettangolo aureo, le cui misure ci danno le dimensioni esatte dei due triangoli pitagorici fondamentali, ricorrendo sempre i numeri: 2,3,5 e 3.4.5!

16°) Il "Sarcofago" (dove non è stato mai sepolto nessuno, come nelle altre Piramidi, infatti i Re venivano sepolti nelle Mastabe!) costituito da granito rosso scuro, se percosso dà una tonalità sconosciuta.

17°) Ma la cosa più sensazionale è stata la scoperta di un flusso di ENERGIE emananti all'interno e all'esterno della costruzione piramidale, tutto ciò anche con modellini in scala della Piramide! (Esperimenti effettuati anche dal sottoscritto e alla portata di chicchessia. Ma questa è UN'ALTRA STORIA...) Mi scuso se sono stato lungo, ma ne sento poco parlare di queste caratteristiche per le quali ho avuto molte accese discussioni anche con mio fratello archeologo e alcuni egittologi UFFICIALI !

" VI FU UN'EPOCA IN CUI I SOVRANI D'EGITTO ERANO DEGLI DEI E QUESTI DEI VIVEVANO IN MEZZO AGLI UOMINI! L'ULTIMO DI LORO CHE REGNO' SULL'EGITTO FU HORUS, FIGLIO DI OSIRIDE."

( Erodoto,Libro II )




Quattro simboli sconosciuti presenti all'ingresso della Grande Piramide di Cheope (a sinistra). Sono simili a lettere dell'alfabeto greco, ed assomigliano molto ai simboli alieni rinvenuti sui rottami dell'UFO crash di Roswell (a destra).



ufologo 555
00venerdì 17 febbraio 2012 13:00
L'ENERGIA DELLA GRANDE PIRAMIDE

Nel 1972, l'attigua piramide di Chefren venne radiografata con i raggi cosmici per indagare le strutture interne e magari scoprire eventuali vuoti o stanze segrete ed ottenere così una specie di “lastra” dell'interno del complesso piramidale.
Ma l'esperimento fallì in maniera clamorosa quanto sconcertante ! ( Contrariamente alle volte in cui era stato effettuato con strutture varie ).
I dati ottenuti su nastri furono normalmente analizzati con un'apposito computer, ma i risultati furono INCOMPRENSIBILI...
Si provarono allora altri tipi di computers per leggere i nastri, ma i risultati CAMBIAVANO stranamente ogni volta... ( Tutt'al più sarebbero dovuti rimanere incomprensibili ma allo stesso modo ! ).
Erano contro tutte le leggi fisico-chimiche-elettroniche conosciute.
Il Dott. Gohed, direttore delle ricerche, ebbe a dire in seguito: “è una sfida a tutte le leggi conosciute; è scientificamente incomprensibile non penetrare in una normale struttura...!
Le speranze di una possibile ulteriore scoperta si sono rivelate come una massa di simboli privi di senso... E' come se UNA SPECIE DI INFLUSSO operi la dentro, sfidando le nostre cognizioni...”
Ed ecco spiegato il perché, secondo il mio modestissimo parere:
la cosa più sensazionale, riguardo la Grande Piramide ( che non chiamerò mai di Cheope ), è la scoperta di MISRERIOSE ENERGIE prodotte dalla sua forma geometrica !
Ma c'è di più: le stesse energie sono riscontrabili anche in tutti i modelli della Grande Piramide ed ogni tipo di modello costruito, “mummifica” qualsiasi tipo di materia organica morta!
Carne, pesce, uova, frutta, fiori, erbe, etc... Tutti vengono perfettamente conservati, anche per anni!
Di tutto questo gli Egizi non dovevano esserne a conoscenza..
E' risaputo infatti che non mummificavano i loro Re, ma imbalsamavano loro i corpi; in quanto svuotavano completamente il loro corpo privandolo di tutte le interiora e quelle parti che potessero causare putrefazione.
Quindi veniva trattato, con procedure speciali e cerimonie religiose appropriate, per sessanta giorni
( numero voluto più che altro dalla cerimonia religiosa , riportando tale trattamento, alla scomparsa periodica dal cielo Boreale della stella Sirio, Sothis ) in cui il corpo era tenuto in appositi bagni di aromi speciali, poi spalmati di unguenti appositi ed in fine, con cerimonie più o meno “sacre”che accompagnavano ogni atto, veniva in seguito fasciato con lunghe bende; alla fine di tutto questo, il corpo così preparato, veniva chiamato “mummia” e quindi deposto nel sarcofago, con una maschera d'orata, in luoghi sotterranei fuori dalla portata degli “sciacalli”, i profanatori di tombe per lucro.
La vera mummificazione, invece, avviene nei modellini in scala della Grande Piramide, con il soggetto intatto, così com'è, senza mai toccarlo o manometterlo per il periodo chiamato “d'incubazione”, che varia da alcuni giorni a qualche mese, a seconda delle dimensioni del soggetto da “trattare”e delle dimensioni della piramide.
Tale sconcertante ed affascinante scoperta avvenne per caso quando un giorno un certo Antoin Bovis, francese, durante un viaggio in Egitto, visitando la celeberrima Piramide, trovò nella “Camera del Re”, mummificati, alcuni topi e pipistrelli, entrati forse per caso ed in seguito morti forse per fame.
Invece di imputridirsi o marcire, come sarebbe stato naturale che avvenisse, erano lì, davanti ai suoi occhi stupiti!
Con un lampo d'intuizione, d'avvero provvidenziale, Bovis dedusse che proprio la forma geometrica della stessa piramide potesse essere la causa di ciò che era potuto avvenire in quella stanza, centro dell'intera costruzione: IL CUORE DELLA PIRAMIDE !
Così, più taedi, rientrato dal viaggio, volle provare se davvero la sua intuizione fosse davvero valida: realizzò un modellino in scala 1/500 della Grande Piramide, costruito con del semplice cartone, nel quale sistemò, ad 1/3 di altezza ( come è situata la “Camera del Re” ) dalla base, un gattino morto.
Attese una settimana e quando tornò a controllare, sotto la piramide, trovò il gattino perfettamente intatto e...solido, senza che emanasse alcun cattivo odore!
Provò allora con altre sostanze organiche: tutte puntualmente subivano lo stesso effetto...
La notizia, tra l'incredulità generale, fece comunque il giro del mondo, snobbata dagli egittologi e raccolta dai ricercatori privati; furono eseguiti altri svariati esperimenti, finché, da un ingegnere elettronico cecoslovacco, Karl Drbal, naccque addirittura il brevetto N° 91304, per modellini di piramide “tipo Cheope”.
Naturalmente anche questa stranezza si diffuse rapidamente dappertutto, poiché tale brevetto era stato concesso, senza capirne bene il funzionamento, come “affilatore di lamette da barba”.
Difatti questo piccolo modellino ( circa 10cm. D'altezza ) permette ad una semplice lametta da barba delle più comuni, di eseguire tra le 50 e le 100 rasature; purché, dopo l'uso, venga rimessa all'interno della piramide.
No è facile immaginare quanto abbia faticato quell'ingegnere a convincere la commissione per ottenere il brevetto, poiché in realtà non aveva argomenti validi per spiegare un tale fenomeno che avviene in una simile struttura di cartone!
Infatti passarono 10 anni prima che ottenesse il brevetto, dopo aver elaborato alcune sue teorie.
La Commissione non poté fare a meno di giudicare “del tutto eccezionale” l'invenzione ( la scoperta, direi io ) sottoposta ai loro occhi, proprio per l'alone di “mistero” che la circonda e per la semplicità della costruzione.
Approfittando della stranezza di questo brevetto, una ditta californiana di materie plastiche ( con evidente scopo di pubblicità ) mise in vendita alcune centinaia di modellini in plastica di piramide confezionati con una lametta da barba in omaggio...
Ma poco dopo la messa in circolazione dei modellini, quelli invenduti furono immediatamente ritirati dalla ditta, sospesa la produzione e tutto fu messo a tacere... il perché è fin troppo facile intuirlo!
Potrebbe essere un progresso, ma era un progresso al risparmio, e la “civiltà dei consumi” non perdona!
Possiamo fare qualsiasi paragone con le cose di tutti i giorni. Se fossero fatte per bene...
Si va nello Spazio, ma tutto ciò che usiamo è... difettoso.
Se c'è una cosa buona e utile e che durasse nel tempo viene celata o manomessa...
Questo è il progresso? Non importa la conoscenza! Che fine farà allora il libero pensiero?
Ma torniamo ad entusiasmarci delle meraviglie della Grande Piramide, o meglio, ai più trattabili modellini!
Si è del tutto incerti nel sapere cosa davvero succeda nello spazio racchiuso da tale forma geometrica.
Si sono fatte molte ipotesi, ma la più possibile pare sia quella delle ONDE COSMICHE provenienti dallo Spazio che vengono convogliate ed amplificate nel centro della piramide.
O all'azione DEL FLUSSO DEL TEMPO che, anch' essa amplificata dalla costruzione, rende capace di CONSERVARE la materia organica morta DISIDRADANDOLA così rapidamente da non permettere che abbia il tempo di impudritire.
Secondo recanti studi sembra invece che il tipo di energia che genera, amplifica ed irradia sia un tipo di RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA sull'ordine di onde millimetriche ( Nano-onde ).
Tale energia, irradiata all'esterno e concentrata nello spazio interno, è dovuta al semplice fatto, a detta di alcuni ricercatori, di possedere 5 punte: l'apice ed i 4 vertici della base!
Questi angoli, o punte, fungono da ricetrasmettitori di nano-onde.
Le radiazioni delle molecole o degli atomi dello stesso materiale di cui è formata la piramide, vengono convogliate, dagli angoli di base e da quello del vertice, tutti ad 1/3 d'altezza dalla base della piramide: cioè, nella “Camera del Re”!
Con ciò si ottiene una vera e propria focalizzazione di tutta questa energia ( per questo fu chiamata piramide? Dal greco :“pyro” significa “fuoco” ed “amid” sta per “centro”; quindi mettere al centro; a fuoco, come usiamo dire...).
Le molecole o gli atomi presenti in quell'area assorbono a loro volta l'energia ivi concentrata per effetto della risonanza.
Con l'incremento dell'energia viene ad espandersi l'orbita degli elettroni.
Così, più energia viene assorbita più l'espansione AUMENTA !
Arrivati ad un certo punto , se venisse assorbita troppa energia, gli atomi si...disintegrerebbero!
( Forse per questo che “la Camera del Re” è spostata rispetto al piano perpendicolare? )
Ma perché ciò accada, l'energia necessaria dovrebbe essere di gran lunga superiore a quella che può fornire la Piramide, così assistiamo “soltanto” agli effetti che stiamo scoprendo...
Ma nella “Camera del Re”....Questo lo vedremo più avanti!
Comunque, l'energia che riesce a concentrare la Piramide crea lo stesso UN' ATMOSFERA FORTEMENTE SATURA, con lunghezze d'onda attorno ai 10 “nanometri” !
Lo stesso tipo di energia viene irradiato, in parte, anche all'esterno della punta superiore ( apice ), ma non sembra avere gli stessi effetti, comunque alcune compagnie aeree evitano di far passare i loro aerei sopra le piramidi , poiché a volte si hanno strane anomalie nella strumentazione di bordo.
Ugualmente sembra accadere ai modellini in scala quando ci si accinge ad orientare una faccia della piramide a Nord ( posizione essenziale per gli esperimenti ) , si mette improvvisamente a girare o a vibrare pur indicando il Nord...
Una parte di questa energia sembra avvolgere l'intera costruzione.
E' stato riferito che più di un osservatore, di sera, abbia visto attorno alla Grande Piramide una strana luminescenza verdastra...
Forse fu per questo che non si poté “radiografare” tale struttura?



ufologo 555
00venerdì 17 febbraio 2012 13:00
IL “CUORE” DELLA GRANDE PIRAMIDE : “LA CAMERA DEL RE”

Sono state fatte molte supposizioni riguardo tale locale sistemato proprio all'incrocio delle bisettrici degli angoli, a 49,40 m. di altezza dalla base ( 1/3, praticamente ).
Senz'altro vi sarà stato un preciso motivo per la sua locazione.
Abbiamo visto che è situata proprio al centro di tutta l'ENERGIA che concentra la struttura piramidale.!
La differenza costituzionale delle rocce usate per erigere la Grande Piramide, prevalentemente materiale calcare ( materiale isolante ), con quella della “Camera del Re”, costituita da granito rosso, lascia aperto il campo ad ulteriori ipotesi: certamente è stato usato delgranito per sopportare meglio il peso dei rimanenti 90 e più metri di materiale sovrastante, però, il GRANITO ( considerato dagli egizi “Pietra Spirituale” ) sappiamo anche ( oggi ) che può produrre effetti, o fenomeni, piezo-elettrici dovuti alla matrice dei cristalli di QUARZO, MICA, e FELSPATO presenti in esso!
Da ciò nessuno può impedirci di arguire che “la Camera del Re” possa essere una CAVITA' RISONANTE o Camera di Risonanza!
SI, perché c'è un altro particolare : sulla “Camera” sono poste, ad intervalli regolari, lternate da intercapedini d'aria, 5 lastre di granito.
Se dovevano solamente aiutare a sopportare il peso della costruzione sovrastante alla “Camera del Re”, come mai hanno prevalentemente spazi vuoti tra di esse?
Non si può fare a meno di pensare ad un sistema di CONDENSATORE AD ARIA di tipo semplice...
Il tutto, insomma, come per immagazzinare l'ENERGIA prodotta in tale locale! Sollecitata dalla concentrazione delle “nano-onde” della struttura piramidale, creando attorno INTENSI CAMPI DI ENERGIA COMBINATA , ritenuta , non a torto, da alcuni , di “tipo universale” per le svariate applicazioni a cui si presta...!
Ma esiste anche una seconda maniera per stimolare il quarzo: L'ATTRITO e LA PRESSIONE.
E di questi ne ha...! Oltre 70 m. di duro calcare premono dall'alto ed ai lati la “Camera del Re”, proiettando così UN ULTERIORE CAMPO fortemente carico di ENERGIA AGGIUNTIVA E PERMANENTE !
Cosa aveva in mente dunque il suo architetto?
O sono, come sostengono gli egittologi, banali coincidenze ed affrettate conclusioni?
In quanto a coincidenze siamo davvero fuori dalla norma!
E riguardo l'energia, basta provare con i modellini...
Le ricerche e le scoperte più interessanti si stanno effettuando proprio nella nostra Era, e le altre scienze seguono parallelamente: forse proprio come si aspettavano i lontani ignoti costruttori della Piramide...
Non sembra possibile che gli antichi Egizi fossero al corrente di tutto quello che man mano stiamo scoprendo attorno alla Grande Piramide, altrimenti qualche accenno avremmo dovuto trovarlo da qualche parte. Loro scrivevano tutto e da tutte le parti, ma sulla Piramide niente!
E neppure oggi noi, che ci riteniamo all'avanguardia, sappiamo svelare i suoi segreti; Abbiamo scoperto per ora ( a parte tutte le altre indicazioni già menzionate ) che sembra essere un fantastico GENERATORE DI RADIAZIONI a frequenze combinate e dai molteplici usi...
Ma forse non siamo abbastanza evoluti da scoprire altro...
Molte cose stanno ad indicare che la Grande Piramide è simile ad un microcosmo dell'Universo: le sue linee schematiche tracciano una mappa del mondo e dei cieli; la sua forma rappresenta le strutture geometriche della natura ; le sue misure interne ed esterne descrivono i rapporti matematici di verità universale; la sua struttura incorpora simbologie archetipe; e lo scopo, il fine ultimo della piramide doveva essere quello di fornire un'indistruttibile enciclopedia dell'uomo e del mondo ( specialmente se con le lastre del rivestimento esterno, piene di iscrizioni, non avessero costruito le Moschee de Il Cairo...! ), e nello stesso tempo rende disponibile un contenitore o generatore di Energia Cosmica incorporante, probabilamente, l'intero spettro di campi energetici noti ed ignoti; una forma di ENERGIA TOTALE : Biocosmica e Psicotronica.
Infatti è davvero singolare questa multiformità di coinvolgere ed influenzare una vasta gamma di sostanze o stati, varianti dalle cristallizzazioni più dense agli stati immateriali della coscenza!
Da esperimenti effettuati con modelli di piramide, atti a contenere una persona all'interno ( seduta, con la testa rivolta a nord, come un lato della piramide, ed all'altezza di 1/3 dalla base ), si è notata un'elevata percentuale di fenomeni psichici vari, quali: Telepatia, Chiaroveggenza, Precognizione, Telecinesi, viaggiando davvero ai confini della realtà...
Comunque di benessere generale, accentuazione della concentrazione, meditazione ed elevazione dello spirito.
Durante un confronto con vari esperimenti, prima e dopo una seduta meditativa, in un modello di piramide, è risultata una notevole crescita e viluppo delle onde cerebrali “Alfa” e “Teta”...
altrettanto sembra accadere con piccoli modelli posti direttamente sotto il corpo di sperimentatori o malati. Quest'ultimi, a loro insaputa, sembrano guarire o per lo meno riscontrare una forte attenuazione di dolori di vari o genere come: emicranie, artrosi, reumatismi, bruciature, contusioni ed altri vari tipi di disturbi, anche in soggetti affetti da nevrosi o depressi.
Mentre un individuo sano avverte sensazioni di miglioramento nello stato generale, come un'ulteriore “carica” nelle energie psicofisiche.
Altri esperimenti: Si è purificata acqua inquinata lasciandola per parecchi giorni dentro la piramide; il latte si conserva fresco per parecchi giorni, trasformandosi in fine in yogurt, mentre del latte conservato in un altro recipiente di controllo, all'esterno della piramide, inacidisce; gioielli e monete anneriti vengono apparentemente ripuliti dalle linee di forza operanti all'interno della piramide; carne, uova, ecc. si mummificano e si disidratano; anche i fiori si disidratano ma mantengono il loro profumo, bellezza, forma e colore; le piante crescono più in fretta e si sviluppano meglio ( così per le semenze ); l'acqua “trattata” sembra avere un'infinità di applicazioni: bevuta favorisce la digestione; sulle ferite le rimargina prima e meglio; innaffiandoci le piante le favorisce nella crescita; I sapori del vino, tabacco, caffé, succhi di frutta, ecc. migliorano sensibilmente; alcuni esperimenti con batterie sembra abbiano parzialmente ricaricato il loro voltaggio; e così via...
Senz'altro per il miglior sfruttamento della piramide occorrerà ancora del tempo....
Ma si è fatto abbastanza oggi per poter tranquillamente affermare che nello spazio interno della piramide si verifica QUALCOSA che sfugge alle solite leggi naturali?
Sappiamo benissimo che forza di gravità e magnetismo agiscono, pur non comprendendone bene la natura o le modalità d'azione...
Purtroppo i ricercatori specializzati non sono molti, non essendo la cosa riconosciuta!
Sembra proprio che quando uno scienziato non trova spiegazioni “logiche” è più portato ad ignorarle che a studiarle ed affrontare le critiche del “mondo scientifico”!
Così, gli egittologi ignorano il problema e non corrono il “rischio” di riscrivere la Storia; gli appassionati continuano silenziosamente le ricerche, e noi...meditiamo.
Anche il nome “Cheope”ha qualcosa di affascinante però, se rivolto alla Grande Piramide: poiché sta a significare “ORIZZONTE LUMINOSO”...! Chi? Lui o la Piramide ?

Robert Bauval, in un servizio Tv, che appunto faceva riflettere gli ascoltatori su chi potessero essere questi "Dei"; di cui, fra l'altro, gli egittologi preferiscono tacere...
D'altra parte vorrei sapere come abbiano fatto gli antichi Egizi ad edificare simili "monumenti", con un po di birra secca e strumenti di rame !
Mi risulta che in 5000 anni, dal primo Re Menes fino alla XVIII Dinastia, progressi non ne hanno fatti: sono rimasti alla....biga!
Ed i loro Faraoni e dignitari di corte li seppellivano nelle Mastabe, sotto terra, per nasconderle ai profanatori di tombe.
Insomma, esclusi dei monumenti, cose "strabilianti" ( se avessero edificato la Grande Piramide, con tutta la sapienza in essa inglobata ) non ne hanno davvero fatte, come ci si aspetterebbe da una civiltà così longeva!
E se avessero conosciuto il vero potere dele piramidi non avrebbero imbalzamato i loro Faraoni ( considerati "sacri", quindi intoccabili )espiantando gli organi principali, custoditi nei vasi canopici, ma avrebbero posto il corpo "sacro" del loro Faraone tutto intero, nella Piramide per qualche giorno, e si sarebbe mummificato da solo! Questo per effetto dell'ENERGIA che concentra ed EMANA la Piramide!
Basta fare esperimenti con i modellini in scala e si ottengono risultati stupefacenti!



ufologo 555
00venerdì 17 febbraio 2012 13:01
ESPERIMENTI

Gli esperimenti da eseguire con i modellini di piramide, sono disarmatamente semplici.
Cominciamo dal primo e facilmente verificabile:
si prenda un pezzetto di carne qualsiasi, con dimensione cm. 5 di lunghezza, e di cm. 2, O 3, di larghezza,questo per spiegare che se il frammento di carne ( come qualsiasi altra cosa ) è di forma allungata, il lato più lungo va posizionato in direzione Nord-Sud. Se l'oggetto è informe, o rotondeggiante, in questo caso non ha importanza, logicamente.
L'oggetto va posizionato al centro della base piramidale ( si possono tracciare le due diagonali del quadrato di base per trovare in questo modo il centro esatto ). N.B. un lato del modellino della piramide ( o faccia ) DEVE essere orientato a Nord !
Il supporto deve essere sempre di materiale dielettrico: cartone, plastica, ecc...e dovrà essere alto sempre 1/3 dell'altezza della piramide che viene usata; la forma di detto supporto non ha nessuna importanza; la larghezza, beh, per quel pezzo di carne precedentemente preso in esame, può essere di 3, o 4 cm. di diametro, oppure quadrato ( per fare prima si prende un cartoncino, lo si arrotola, incollandolo, e sopra ci si incolla un 'altro cartoncino come base per sostenere l'oggetto da sperimentare.
La durata dell'esperimento, dipende dalla grandezza ( potenza ) della piramide e dall'oggetto messo dentro; per quel pezzo di carne ( in seguito darò le misure del modellino ) già al terzo giorno è "mummificato"; se lo si lascia invece per una settimana, siamo sicuri di mantenerlo così per alcuni anni.
Più si tiene dentro più durerà negli anni!
Perderà alla lunga un po di colore, ma resterà sempre come un pezzo di...legno, inodore!
Se qualcosa non dovesse funzionare ( tipo: allineamento errato del modellino ) la carne impudrirà già al secondo giorno , emanando cattivo odore e mostrando superficialmente un leggero strato di muffa...
Per un modello più grande, in modo ad esempio da mettervi un bicchiere di latte ( la cima del bicchiere, in questo caso, potrà superare di poco il terzo di altezza )si può attendere anche un mese; in superfice si noterà una crosta di formaggio o panna, ma non inacidirà...
Per i fiori, ad esempio una rosa profumata, sarebbe meglio appenderla diretamente ,con un filo, sotto l'apice della piramide, questo per far si che i petali non vadano troppo giù.La rosa, così appesa, deve arrivar esempre ad un terzo d'altezza ( dal basso ), praticamente il centro del corpo della rosa.
Se invece poniamo del miele, in un contenitore di plastica, un tappetto, non so, dopo alcuni giorni si solidificherà; se girando , anche di poco il modellino della piramide ( cioè spostandolo dall'allineamento Nord-Sud ),si vedrà il miele sciogliersi.. Riallineando il tutto si risolidificherà!
Queste sono le cose più semplici da sperimentare e che riscono perfettamente.
Il modello dovrà essere, possibilmente, lontano da campi magnetici ( senza esagerare! ), io ho eseguito degli esperimenti con il modellino sul tavolo della sala ( con "somma gioia" di mia moglie...), oppure, se vi è spazio, su di un armadio.
L'importante che il modello abbia lo spazio per essere orientato con una faccia a Nord.
Per gli esperimenti descritti prima, a portata di mano, basta avere il cartoncino di due normalissime cartelline porta documenti o fogli A 4, 25 x 35 cm.; dovranno essere ritagliati, secondo le misure che darò, meglio possibile, una volta ritagliate le quattro facce, o triangoli, si accosteranno tra di loro e verranno unite con un normalissimo nastro adesivo trasparente.

La base del modellino rimarrà vuota, in quanto l'angolo con i quattro spigoli di base, lo farà al momento che il modellino si appoggerà sul tavolo o un'altra superfice qualsiasi, ma, ripeto, senza metallo.
le misure di questo modello sono:

Altezza del modello montato: cm. 20
( da ritagliare ):
Lato di base: cm.31,4
Altezza del triangolo : cm.25,4
Ipotenusa : cm.29,8
1/3 d'altezza: cm.6,6

Altri modelli:
Altezza del modello montato: cm.25
( da ritagliare ):
Lato di base :cm.39,25
Altezza del triangolo :cm.31,78
Ipotenusa :cm.37,25
1/3 d'altezza:cm.8,3


Altezza modello montato: cm.30
( da ritagliare )
Lato di base :cm.47,1
Altezza del triangolo :cm.38,1
Ipotenusa :cm.44,7
1/3 d'altezza :cm.10

Ragazzi questo è tutto, fin troppo semplice, penserete, ma è così.
Poi ci sarebbe un'altra cosa... ma mi prendereste in giro!
Vabbeh, ve la dico. Il fatto che non ci credo anch'io a questo, però, funziona, bah!
Allora si prende del tondino di rame o di ferro da 2, o 3 mm. di sez., e si fanno due bacchette da un metro l'una, si piegano all'altezza di cm.80, ad angolo retto e... si, sono due bacchette da rabdomante!
Si impugnano con le braccia tese, con le punte delle stesse leggermente inclinate verso terra, quello che basta per fare qualche passo in modo da tenerle ( delicatamente, appena appoggiate tra le dita )sempre parallele tra loro: ad un certo punto quando arriverete sul vertice del modellino di piramide, posto preventivamente a terra, sempre orientato a Nord, vedrete con stupore vostro e di chi assisterà, che le bacchette s'incroceranno!
Provate quanto volete...
Non ci credo, ma...succede!

Volumi che possono interessare simili argomenti sono:

"I POTERI SEGRETI DELLE PIRAMIDI " di Bill Schul e Ed Pettit
(Armenia)

"L'ENERGIA DELLA PIRAMIDE" di Max Toth e Greg Nielsen
(Edizioni mediterranee)

Sono datati, ma forse...
A proposito di esperimenti, mi è tornato alla mente un fatto accaduto anni fa:
mi ero costruito , non proprio bene in verità una piramide in modo da mettermici seduto dentro, con la testa ad 1/3 d'altezza, ma dopo un po che ero la sotto e mi si è cominciata a piegare la chiave di casa, sono...scappato.
Non ho più ripetuto niente di quel genere.
Sembra che possano avvenire anche fenomeni di bilocazione e quant'altro; beh, poi da soli...
Napoleone, da sempre appassionato di egittologia, trascorse, durante la campagna d'Egitto, qualche minuto nella "Camera del Re", da solo: quando uscì, fu sorretto da un paio di suoi generali che gli chiesero cosa fosse accaduto, egli rispose che era meglio non dire niente, tanto non lo avrebbero creduto!
Apuleio racconta che fu iniziato dai "sacerdoti" egizi; fece un digiuno poi si stese nel "sarcofago" ed ebbe visioni assurde, come l'Egitto visto dall'Alto con il cielo nero , anche se splendeva forte il Sole! Cosa ne poteva sapere che ad una certa quota il cielo diventa scuro, in pieno giorno, e si possono osservare anche le stelle..?
Ecco, di aneddoti simili ne è piena la storia, però, Nerone, come avrebbe potuto descrivere un televisore, se non conosceva neppure l'elettricità?
Certo che l'energia può essere misursta, ma quale? quella che conosciamo noi!
Li, è come se vi fosse un campo energetico, diciamo da A fino a Z, noi ne misuriamo da L ad N, e l'altra? Non esiste!
Diedi, una volta, una bottiglietta, usata per un medicinale, piena di acqua "trattata" sotto una piramide, ad una conoscente che si stava lamentando che era la seconda volta che si faceva bruciare una verruca sulla mano; io le dissi, senza spiegarle niente, di provare a fare dei "bagnoli" con del cotone, un quarto d'ora per giorno.
Dopo una settimana tornò trafelata per dirmi che le era scomparsa la verruca, ed assolutamente desiderava conoscere quel medicamento!
Quando glielo dissi rimase a bocca aperta, come a dire: ma chi vuoi prendere in giro!
Poi, le feci leggere quello che avete letto voi, un po più lungo, ma è lo stesso.
Spiegazioni?
Le attendo anch'io...

ufologo 555
00venerdì 17 febbraio 2012 13:19
CONCENTRAZIONE DELL'ENERGIA ALL'INTERNO DELLA PIRAMIDE

(Disegni ed intuizione del sottoscritto ...) [SM=g27988]




































EVIDENZA DEI DUE FAMOSI "TRIANGOLI": Proiezione della "Grande Piramide"...?



Esperimento con della carne risalente a più di 30 anni fà...




Esperimento effettuato recentemente daLL'utente SHANTARAM!
(Carne e Kiwi)








Gabrjel
00venerdì 17 febbraio 2012 13:26
Grazie per aver riportato anche qua il materiale [SM=g27985]
ufologo 555
00venerdì 17 febbraio 2012 13:32
... Informazione, esperienze ... [SM=g27985]


sgittario
00venerdì 17 febbraio 2012 13:57
Complimenti Ufologo 555, piano piano esce fuori il meglio della conoscenza e le cose iniziano a collimare: un pezzo di qua, un pezzo di la.....
sgittario
00venerdì 17 febbraio 2012 13:59
Re:
Gabrjel, 17/02/2012 12.31:

Concordo. Apri pure un topic, sono interessato pure io [SM=g8336]



Scusate l'ignoranza, ma non ho mai aperto un topic. Potete farlo voi?

Grazie

eone nero
00venerdì 17 febbraio 2012 14:00
Dal sito informareonline.it le istruzioni per costruire la piramide in scala.




eone nero
00venerdì 17 febbraio 2012 14:04
sgittario, 17/02/2012 13.59:



Scusate l'ignoranza, ma non ho mai aperto un topic. Potete farlo voi?

Grazie




E' semplicissimo entri in questa sezione ed in alto trovi nuova discussione, si aprirà una finestra come quella che usiamo per scrivere, con nel primo campo in alto la voce titolo, il resto è uguale identico.

Se hai difficoltà sono qua. [SM=g27985]


sgittario
00venerdì 17 febbraio 2012 14:14
Re:
eone nero, 17/02/2012 14.04:



E' semplicissimo entri in questa sezione ed in alto trovi nuova discussione, si aprirà una finestra come quella che usiamo per scrivere, con nel primo campo in alto la voce titolo, il resto è uguale identico.

Se hai difficoltà sono qua. [SM=g27985]






Grazie Eone. Mi organizzo un po e poi apro.
eone nero
00venerdì 17 febbraio 2012 14:41
Intanto posto il brevetto di Karl Drbal (vedasi post precedente, sul metodo di tenere rasoi e lame affilate grazie ad un modello di piramide.

Non ho trovato studi scientifici purtroppo, quindi che dire sperimentare.


Republic of Czechoslovakia

Office For Patents And Inventions

Published August, 1959

Patent File Number 91304




The right to use this invention is the property of the State according to Section 3, Paragraph G, Number 34/1957

Karel Drbal, Prague

Method of Maintaining Razor Blades and the Shape of Straight Razors.



Submitted 4 November, 1949(P2399-49)

Patent valid from 1 April, 1952



The invention relates to the method of maintaining of razor blades and straight razors sharp without the auxiliary source of energy. To sharpen the blades, therefore no mechanical, thermal, chemical or electrical (From an artificial source) means are b eing used. There are various mechanical sharpening devices being used till now to sharpen used razor blades. The blade is sharpened by crude application of sharpening material, which always results in certain new wear of the blade during the sharpening pr ocess. Furthermore, it is known that the influence of an artificial magnetic field improves the sharpening of razor blades and straight razors, if their blades lay in the direction of magnetic lines.

According to this invention, the blade is placed in earth's magnetic field under a hollow pyramid made of dielectric material such as hard paper, paraffin paper, hard cardboard, or some plastic. The pyramid has an opening in its base through which the blade is inserted. This opening can be square, circular, or oval. The most suitable pyramid is a four sided one with a square base, where one side is conveniently equal to the height of the pyramid, multiplied by p /2. [pi or 3.14/2] For example, for the height of 10CM, the side of 15.7 centimeters is chosen. The razor blade of straight razor is placed on the support made also of dielectric material, same as the pyramid, or other such as cork, w ood, or ceramics, paraffin, paper, et. cetra. Its height is chosen between 1/5 and 1/3 of the height of the pyramid, this support rests also on a plane made of dielectric material. The size of this support should be chosen as to leave the sharp edges free . Its height could vary from the limits stated above. Although it is not absolute necessary, it is recommended that the blade be placed on the support with its sharp edges facing west or east respectively, leaving its side edges as well as its longitudina l axis oriented in North South direction. In other words to increase the effectiveness of the device it is recommended lie in essence in the direction of the magnetic lines of the horizontal component of the earth's magnetism. This position improves the p erformance of the device, it is not however essential for the application of the principle of this invention. After the blade is properly placed it is covered with the pyramid in such a way that its side walls face north, south, east, and west, while its edges point in north-west, south-west, south-east, and north-east direction.

It is beneficial to leave a new blade in the pyramid one to two weeks before using it. It is essential to place it there immediately after the first shave, and not the old, dull one. But it is possible to use an old one, if it is properly resharpened. The blade placed using the method above is left unobstructed until the next shave. The west edge should always face west. It improves the sharpening effect.

Example:

When this device was used, 1778 shaves were obtained using using 16 razor blades, which is 111 shaves per blade on the average. The brand used was "Dukat Zlato" made in Czechoslovakia. The lowest count was 51, the highest was 200. It is considered very easy to achieve up to 50 shaves on the average. (for a medium hard hair)

The following shows how the invention could save both valuable material and money: One razor blade mentioned above weighs 0.51 grams. We will consider 50 shaves on average when placed in the pyramid against 5 shaves when it is not. It is obvious that t he number of shaves, degree of wear, and the ability to regenerate the dull edge depends on the quality of the material, quality of sharpening process, and hardness. ....given numbers are average and could be in fact much better. In the course of the year one therefore uses 73 razor blades without the aid of the pyramid while only eight razor blades while using the pyramid. Annual saving would be 65 razor blades or 33.15 grams of steel per person.

Only the pyramid shape has been used for this invention, but this invention is not limited to this shape, as it can cover other geometric shapes made of dielectric material that was used in accordance with the invention. And that this shape also causes regeneration of sharp edges of shaving blades by lowering of stresses and reducing the number of defects in the grids of crystal units, in other words recovering and renewing the mechanical and physical properties of the blade.

The Summary Of The Patent

1. The method of maintaining the razor blades and straight razor blades sharp by placing them in the magnetic field in such a way that the sharp edge lies in the direction of the magnetic lines. The blades are placed in the eart h's magnetic field and are covered by the hollow pyramid made of dielectric material such as hard paper, impregnated or paraffin paper, cardboard or plastic. The most suitable is a pyramid with a square base. It is the best when one side is equal the heig ht of the cone multiplied by p /2. [Pi or 3.14 /2] The pyramid is provided is provided with square, round, or rectangular opening in its base and is oriented with its side edges pointing to the north-w est, south-west, south-east, and north-east directions. The razor blade or straight razor is placed horizontally on the support made also of dielectric material, same as the pyramid or other such as cork, wood, paraffin paper, or ceramics, the height bei ng height being between 1/2 and 1/3 of the height of the pyramid and which in turn rests on the plane made of dielectric material. The blade is positioned in north-south direction.

2. Method as article 1 and identified by the blade is placed in the cone, same side facing the same direction after each use.





Notes on the Great Pyramid Of Cheops:

Given: Height=146.6 meters

Base=230.4 meters

½ Base=115.2 meters

1) "....a four sided one with a square base where one side is conveniently equal to the height of the pyramid multiplied by p /2"(i.e.; pi or 3.17/2) The side of the pyramid is seen as the base leng th in architectural terms p (pi) is given as 22/7, as the ancients measured it. 230.4 meters = 146.6 x p /2. (pi divided by two)

2) The square root of the Golden Section of the ancients (expressed as 196/121) is equal to within three percent of error to the height divided by one half the base length of the Great Pyramid Of Cheops.

a) H= 146.6 meters/.5(B)[115.2 meters] = 1.272 meters note: H= Height, B= Base

b) f(phi) = 196/121

c) Ö(The square root of) 196/121 = H/ ½ B or tolerance: + or - three percent.

3) The height of the pyramid divided by one half the base equals four divided byp (pi), p (pi) being 22/7.

a) H/ ½ B= 1.272

b) 4/p (pi) = 1.270

4) From the known measurements of the structure, can we conclude that the architect of the Pyramid of Cheops knew the mathematical concepts of p(pi) and f(phi) ?

[IMG]http://i43.tinypic.com/28vadk.jpg[/IMG]

[IMG]http://i44.tinypic.com/w2wsm.jpg[/IMG]







Gabrjel
00venerdì 17 febbraio 2012 15:50


ufologo 555
00venerdì 17 febbraio 2012 18:03
Riguardo il modellino, preciso che le facce di cartone, una volta tagliate, si possono unire con del nastro adesivo trasparente.
Talmente semplice che ... disarma!

Gabrjel
00sabato 18 febbraio 2012 17:55
LA SFINGE



La sfinge di Giza è la più grande statua monolitica del mondo: è lunga circa 74 metri, alta circa 20 metri e larga 6 metri, di cui solo la testa è 4 metri. Fu costruita circa 2.500 anni prima di Cristo e raffigura una sfinge, più precisamente un'androsfinge, essere mitologico con volto umano e corpo di leone accovacciato.

REALIZZAZIONE

Origini
Il monumento probabilmente fu ricavato da un affioramento di roccia, durante la costruzione delle piramidi di Giza. Stranamente la Grande Sfinge è un monumento isolato, quando, invece, le sfingi successive erano poste in coppia per proteggere l’ingresso di un edificio. In teoria poteva essere scolpita un'altra grande sfinge; infatti, poco distante, a sud, nell’altopiano si erge un’altra collinetta di roccia, ma in pratica non è stato così, forse a causa della troppa distanza.

Materiale e struttura geologica
La Grande Sfinge fu realizzata scolpendo la pietra viva, mentre alcune parti sono state costruite o riparate con l’aggiunta di blocchi di roccia tagliati. Tuttavia lo strato roccioso varia all’interno del monumento. La struttura geologica fu analizzata a metà deglianni ottanta del Novecento, durante i lavori di Lehner e Hawass, dal geologo K. Lal Gauri dell’Università di Louisville, nel Kentucky. Il risultato fu che il monumento era composto da tre diversi strati rocciosi:
- lo strato inferiore del corpo è di pietra calcarea dura ma fragile, di origine più antica;
- lo strato mediano, che comprende il nucleo della Sfinge, migliora salendo verso l’alto, ma è in media di pessima qualità; per questo sono presenti numerose crepe;
- lo strato superiore, che comprende la testa della Sfinge e il collo, è formato da pietra calcarea dura, che diventa sempre più pura nella testa, permettendo di preservarla meglio nel tempo.

Testa
Nonostante il tipo di pietra, utilizzato per la testa della Sfinge, sia di qualità migliore del corpo, il volto è la parte più danneggiata del monumento. La causa, tuttavia, non è solamente da attribuire al deterioramento naturale ma anche all’azione dell’uomo. Infatti, il naso è stato completamente rimosso, mentre la bocca e gli occhi sono stati gravemente danneggiati. Sembra che il danno sia stato fatto nel XIV secolo dallo sceicco Saim-ed-Dahr per motivi di fanatismo religioso, come scrisse lo storico arabo El-Makrizi. 
Per quanto riguarda la datazione, la testa della Sfinge è sicuramente stata realizzata durante la IV dinastia dell’Antico Regno (2620 a.C.-2500 a.C.). Appartengono a quell’epoca lo stile del copricapo, la presenza del cobra reale sulla fronte e la fisionomia del volto, caratteristiche che si ritrovano nelle sculture dei re Chefren e Micerino, della stessa dinastia. Inoltre, un elemento in comune con le statue dell’epoca è la barba cerimoniale, di cui i frammenti sono stati ritrovati ai piedi della sfinge e ora conservati al British Museum di Londra e al Museo di antichità egiziane del Cairo.
A differenza del corpo, la testa è di dimensioni più ridotte del normale, sebbene vista da vicino risulti ben proporzionata. La causa è forse da attribuire o alla scarsa quantità della pietra calcarea dura o all’esigenza di allungare il corpo per colpa delle crepe.
L'identificazione del volto raffigurato, invece, desta molti dubbi. Inizialmente era stato attribuito a Chefren, sovrano della IV dinastia egizia (2560 a.C. – 2540 a.C.). Mark Lehner ha mostrato con modelli al computer, che sovrapponendo il volto della Sfinge alla statua del faraone Chefren la somiglianza era evidente. Tuttavia il risultato di Lehner è stato confutato dalla ricostruzione facciale del detective Frank Domingo della polizia di New York. Secondo recenti studi, tuttavia, la statua rappresenterebbe, invece, Cheope, secondo sovrano della IV dinastia (2595 a.C. – 2570 a.C.), e la sua costruzione sarebbe da attribuire al figlio Kheper, a lui succeduto prima di Chefren dal 2570 a.C. al 2560 a.C. Alla fine dopo numerose ricerche non c’è ancora un’ipotesi inconfutabile, anche se secondo l’archeologia ufficiale il volto della Sfinge resta comunque attribuito a Chefren.

Passaggi nascosti
Uno dei misteri della Sfinge, alimentato dalle leggende popolari, è certamente la presenza di passaggi nascosti al suo interno. Ne esistono almeno tre, di cui solo uno di origine nota: un breve varco senza uscita dietro la testa, effettuato nel XIX secolo da John Shae Perring e Howard Vyse durante la ricerca di una camera segreta all’interno del corpo. Gli altri due passaggi di origine ignota, uno di 9 metri che parte dalla crepa posteriore e uno nel lato nord della Sfinge, sono entrambi ciechi. L’ipotesi che all’interno del monumento ci siano camere nascoste non ha riscontri scientifici.

LA SFINGE ALL'INTERNO DELLA NECROPOLI DI GIZA

Posizione
La Grande Sfinge è parte integrante di un ampio complesso funerario. Il monumento si trova a fianco del viale che conduce dal tempio a valle alla Piramide di Cheope a Giza. Il corpo della Sfinge è seduto su una piattaforma di pietra ed è circondato da un recinto roccioso, realizzato durante gli scavi per la costruzione delle piramidi. Il monumento è stato ricavato con la roccia presente all’interno del recinto; per questo esso ha la stessa pessima qualità di pietra.



Disposizione dei templi vicino alla sfinge

A est della Sfinge sorgono due templi, uno di fronte alle zampe posteriori, battezzato come Tempio della Sfinge, mentre l’altro, il Tempio a valle di Chefren, si trova accanto al primo in direzione sud. Entrambi sono stati costruiti con la medesima roccia del corpo della Sfinge, e per questo sono gravemente danneggiati dall’erosione. Quando fu rinvenuto il Tempio a valle di Chefren, l’ipotesi che la Grande Sfinge fosse stata realizzata dopo la costruzione delle piramidi di Cheope e Chefren ebbe una nuova prova. Infatti, il Tempio era collegato alla Piramide di Chefren tramite una via di accesso in pietra calcarea, che era fornita di canali di drenaggio per l’acqua piovana e, sul lato settentrionale, di un grande fosso, che è tagliato in un angolo del recinto della Sfinge e bloccato con pezzi di granito, per non far defluire l’acqua nel sito. Inoltre il ritrovamento sul lato nord del recinto di tombe appartenenti all'epoca di Cheope e Chefren, avvalora l’ipotesi della realizzazione del monumento durante il loro regno o per lo meno non prima.

EROSIONE
A causa della pessima qualità di pietra calcarea utilizzata, il corpo della Sfinge è la parte più danneggiata dall’erosione naturale. Il collo e la parte inferiore del copricapo, oggi mancante, hanno subito per secoli il danneggiamento provocato dalle folate di sabbia, quando il corpo era completamente sommerso dal deserto. Dal collo in giù, l’erosione non fu provocata solo dalla sabbia, poiché la qualità di pietra utilizzata era talmente pessima, che cominciò a deteriorarsi fin dalla costruzione del monumento. Infatti, sono presenti numerose crepe lungo il corpo, che sono datate al tempo della formazione della pietra calcarea stessa. A causa del persistente deterioramento, nel corso del tempo sono state compiute moltissime riparazioni.
Negli anni ottanta numerosi egittologi e geologi, tra cui soprattutto K. Lal Gauri, Mark Lehner e Z. Hassan, hanno studiato la condizione odierna di erosione della Sfinge. Il risultato fu la scoperta che il deterioramento del corpo era causato dal fenomeno di condensa notturna, assorbito per azione capillare, con evaporazione mattutina, che provoca la cristallizzazione dei sali nei pori della roccia e l’erosione in seguito all’espansione dei cristalli. Questo fenomeno è ancora attivo e può avvenire anche sotto strati di sabbia: per questo l’erosione del monumento è continuata nonostante fosse ricoperto dalla sabbia per moltissimi secoli.
Sul corpo della sfinge sono presenti evidenti segni di erosione dovuti all'espozione continua all'acqua piovana, ipotesi accettata dalla comunità scientifica. L'egittologia ufficiale non sa come spegare questo fatto, considerando che le ultime piogge in grado di sortire tali effetti nella regione di Giza risalgono alla fine dell'ultima glaciazione. È stato tentato di spiegarne la causa con le esondazioni del Nilo, ma i segni dell'erosione presenti, che presentano un'erosione più marcata in alto e meno marcata in basso, sono incompatibili con quelli che causerebbe un'erosione dovuta all'acqua del fiume, che causerebbe segni di erosione più evidenti alla base della statua.

LA SFINGE PRIMA DELL'EGITTOLOGIA

La disciplina dell’Egittologia si sviluppa pienamente soltanto nel XVIII secolo, dopo la spedizione militare di Napoleone Bonaparte in Egitto. Prima che si approfondisse l’interesse per l’Antico Egitto qualsiasi cosa che lo riguardava, Sfinge inclusa, era un mistero.

Bibbia e Autori classici 
Prima del XVIII secolo la Bibbia era considerata come fonte attendibile dagli appassionati di storia antica. L’Egitto e i suoi faraoni erano spesso citati all’interno del libro sacro, ma senza informazioni dettagliate. Tuttavia la Sfinge non viene mai menzionata.
Un’altra fonte d’informazione per l’Antico Egitto erano i classici greci e latini, fra cui ebbe maggiore importanza Erodoto, che per primo scrisse ciò che vide di persona a Giza. Ciò nonostante nei sui testi, come in quelli degli altri scrittori greci, non si parla mai della Grande Sfinge: molto probabilmente fino al I secolo il monumento era ancora interamente sommerso dalla sabbia. La prima testimonianza della presenza della Sfinge si ha grazie all’autore romano Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia, dove racconta le credenze della gente del luogo. Il monumento era considerato come l’immagine della manifestazione del dio-cielo Horus all’Orizzonte, e per questo il volto era dipinto di rosso, osservazione attendibile perché ancora oggi sono presenti le tracce del colore. Inoltre Plinio il Vecchio afferma che la Sfinge era stata scolpita nel posto con la roccia locale, contrariamente alla credenza che fosse stata trasportata da altrove.

Conquista araba
Durante la conquista araba, un medico di Baghdad, Abd el-Latif, scrisse attorno al 1200 d.C. che nei pressi delle Piramidi c’era una testa colossale, dal volto dipinto di rosso, che emergeva dalla sabbia, il cui corpo era sepolto nel terreno. Inoltre riportò il nome con cui veniva al tempo chiamata la Sfinge: Abul-Hol. Lo stesso termine fu usato nel 1402 d.C. dallo storico El-Makrizi, che vide al suo tempo il monumento già danneggiato al volto e ne espresse le cause. Il nome arabo della Sfinge, "Padre del Terrore", secondo le ipotesi del professore Selim Hassan, deriverebbe dall'antica espressione egiziana: bw Hwl, "dimora della Sfinge". La parola Hwl era una variante del nome Horemakhet, Horus all’Orizzonte, con cui veniva al tempo dei faraoni chiamata la Sfinge.

XVI secolo
Nel XVI secolo si ebbe un particolare interesse per le antichità egizie, soprattutto a Roma. Numerosi viaggiatori si recarono in Egitto, non tanto per studiare i resti dell'antica civiltà, quanto per ammirarla. La testimonianza del prete di Caterina de' Medici è indicativa per mostrare quanto la cultura egizia era poco conosciuta e fusa con le altre religioni: egli, infatti, annotò di aver visto la testa di una grande statua, creata da Iside e amata da Giove. Nel 1579 d.C. Johannes Helferich sviluppò questa interpretazione, descrivendo la Sfinge come il ritratto della dea Isidis, figlia del re greco Inachus, che andò in sposa, con il nome di Iside, al re egizio Osiride e in cui onore sarebbe stata costruita quella testa. Il resoconto di Helferich era accompagnato da un'illustrazione, che dimostra chiaramente, dalla forte caratterizzazione femminile della statua, che egli non si recò mai sul sito della Sfinge. Helferich, inoltre, raccontò della presenza di un passaggio segreto all'interno della statua, che permetteva ai sacerdoti pagani di entrare dentro la testa e parlare al popolo. Questa affermazione era frutto soltanto di credenze popolari. 

XVII secolo e XVIII secolo
Nel XVII secolo numerose persone continuano a viaggiare in Egitto e a riportare in patria le loro osservazioni. La prima illustrazione affidabile della Sfinge si ha nel 1610 da George Sandys nel suo libro Relations of a Journey Begun, in cui raffigura con precisione la testa della statua, infatti si possono notare i segni dell’erosione sul collo e sul volto. Nel XVIII secolo la Sfinge viene descritta e illustrata più dettagliatamente. Nel 1743 Richard Pococke la illustra ancora con un'espressione classicheggiante, ma già nel 1755 Frederic Louis Norden ritrae la Sfinge in modo molto più veritiero. Negli anni venti, inoltre, Thomas Shaw scoprì un foro sulla sommità della testa, che molto probabilmente un tempo ospitava una decorazione del copricapo, e gettò nuovi indizi per l'ipotesi di passaggi nascosti all'interno del monumento. Nel 1798 Napoleone Bonaparte partì per la spedizione in Egitto con un gruppo di eruditi, che studiarono i monumenti dell'Antico Egitto e annotarono accuratamente i risultati nell'opera Description de l'Egypte, dove sono presenti precise incisioni che raffigurano la Sfinge. Durante la spedizione, inoltre, vennero effettuati alcuni scavi per rimuovere la sabbia da sotto la testa, ma senza grandi risultati perché i lavori furono abbandonati.

LA SFINGE DOPO L'EGITTOLOGIA

G.B.Caviglia e H.Vyse (1816–40)
Nel 1816 d.C. fu mandato ad esplorare il sito di Giza per conto dell’Inghilterra Giovanni Battista Caviglia, navigatore italiano ed egittologo. Egli incominciò a scavare nella sabbia verso la spalla sinistra della Sfinge, preoccupandosi di non far collassare il fossato con tavole di legno, e riuscì ad arrivare fino alla base del monumento. Grazie a questo primo scavo, Caviglia scoprì che erano state apportate delle modifiche alla superficie del corpo e delle zampe anteriori. Il secondo scavo, invece, portò alla scoperta dei resti della barba spezzata e della testa del cobra reale, decorazione del copricapo. Ma il ritrovamento più importante fu la stele collocata tra le zampe della Sfinge, che a quel tempo non poteva ancora essere decifrata. Sempre nello spazio tra le zampe furono ritrovati i resti di un tempietto, con piccole statue di leoni di pietra dipinti di rosso, e di un altare di granito con segni di combustione, che faceva pensare a rituali in onore della Sfinge. Solo in seguito fu scoperto che erano di un’epoca più tarda rispetto alla costruzione del monumento. I successivi scavi di Caviglia permisero di scoprire la zona ad est intorno alle zampe anteriori, che recavano delle iscrizioni greche. Furono rinvenuti, inoltre, dei gradini di fango che portavano ad un altopiano poco distante, dove furono trovate altre iscrizioni greche in onore della Sfinge, e i resti di una rampa di mattoni di fango che passava sopra la statua ed era collegata al tempietto ai suoi piedi.[12] Negli anni trenta e quaranta Caviglia fu assunto dall’egittologo inglese Howard Vyse, conosciuto per i suoi modi d’investigazione violenti. Egli, infatti, con il collega John Shae Perring perforò la schiena della Sfinge alla ricerca delle camere nascoste al suo interno, che naturalmente non trovarono. 

La stele del Sogno 
All’inizio degli anni venti dell'Ottocento l’egittologo francese Jean-François Champollion decifrò i geroglifici con la stele di Rosetta e riuscì a tradurre l’antica lingua egizia. Così la stele ritrovata ai piedi della Sfinge poté essere interpretata. Si scoprì che parlava di un antico scavo al monumento intrapreso dal faraone Thutmose IV del Nuovo Regno. La stele è comunemente chiamata Stele del Sogno, in quanto narra che la causa del restauro fu un sogno, fatto dal faraone mentre si riposava all’ombra della statua, in cui la Sfinge, chiamata Horemakhet (Horus all’Orizzonte) Kheperi-Re-Atum (il sole dell’alba, di mezzogiorno e del tramonto), gli si rivolge per donargli il suo regno sulla terra in cambio delle sue cure. La stele già all’epoca di Caviglia era già gravemente erosa, così che non fu possibile decifrare la parte finale completamente. Nella linea 13 però si riesce a leggere la prima sillaba Khaf di Khafre o Chefren, seguita poco più avanti dalla frase "la statua fatta per Atum-Horemakhet". Dato che la stele sembrerebbe alludere ad un rapporto tra la Sfinge e l'antico farone Chefren, venne così ipotizzato da E. A. Wallis Budge, che la Sfinge fosse stata proprio costruita dal sovrano dell’Antico Regno. 

Auguste Mariette (1853-58)
Dal 1853 a dirigere i lavori della Sfinge fu l’egittologo francese Auguste Mariette, che dovette nuovamente scavare nella sabbia per ripulire il monumento, dal momento che il lavoro precedente di Caviglia era stato cancellato dalla sabbia portata dal vento. Tuttavia Mariettenon riuscì a scoprire la Sfinge interamente, tanto che pensò fosse stata costruita per essere vista sommersa dalla sabbia. Mariette scoprì comunque la grande crepa laterale alla base del monumento e rinvenne i resti dei sacrari affiancati al corpo e di una statua di Osiride del Nuovo Regno. A quel tempo il tempio ai piedi della Sfinge era ancora coperto dalla sabbia, e Mariette fu il primo a scavare e ritrovare il tempio a sud, ritenendolo della Sfinge, con diverse statue di Chefren, che convinsero gli studiosi della costruzione del monumento per mano di questo faraone. Dopo che tale tempio fu riconosciuto come il Tempio a valle di Chefren, il rapporto fra il faraone e la Sfinge rimase inalterato, in quanto per dimensione e struttura i due templi erano molto simili; vennero probabilmente costruiti nello stesso periodo.

La Stele dell'Inventario
Nel 1858 Auguste Mariette ritrovò, nei pressi della piccola piramide, attribuita alla figlia Henutsen di Cheope, a est della Grande Piramide, un’iscrizione su una stele, conosciuta come Stele dell’Inventario, che permise di ipotizzare la realizzazione della Sfinge prima di Chefren e Cheope. La stele fu ritrovata in un tempio dedicato a Iside e narra che il faraone non solo trovò il tempio in rovina e lo ristrutturò, ma anche la stessa Sfinge che aveva bisogno di riparazioni. Per gli studiosi del XIX secolo era un documento validissimo, tuttavia in seguito fu scoperto che la Stele dell’Inventario era di un’epoca più tarda; per lo stile, infatti, appartiene alla XXVI dinastia che regnò tra il 664 a.C. e il 524 a.C. 

Gaston Maspero (1886-90)
Alla fine del XIX secolo gli scavi alla Sfinge vennero affidati all'egittologo francese Gaston Maspero, che nel 1886 ripulì nuovamente il monumento dalla sabbia e permise ai turisti di ammirarne la bellezza direttamente nel sito archeologico, per sovvenzionarne gli scavi. All’inizio Maspero era convinto, sulla base del ritrovamento della Stele dell’inventario, che la Sfinge fosse appartenuta al Periodo predinastico dell'Egitto, ma cambiò presto idea, accordandosi all’opinione comune che fosse stata costruita durante il regno di Chefren. Maspero notò, inoltre, che nelle stele, ritrovate nei pressi delle Sfinge, la statua era sempre rappresentata sopra un piedistallo. Incominciò così la sua ricerca, ma la abbandonò presto per focalizzare gli scavi sulla zona sotto testa.

Emile Baraize (1925-36)
Nel 1925 l’ingegnere francese Emile Baraize costruì intorno alla statua, per tenere lontana la sabbia, un grande muro massiccio, che sarà poi demolito negli scavi successivi. Inoltre in quegli anni la Sfinge aveva bisogno di molte riparazioni. Il foro sulla schiena della statua, creato da Vyse e Perring, venne riempito di cemento, per evitare che l’acqua piovana aumentasse la frattura. Lo stesso accadde per le crepe sul volto e il foro in cima alla testa, che al tempo probabilmente ospitava una decorazione del copricapo. Lo stato di erosione del collo era già molto avanzato; si temeva che la testa potesse cedere alle eventuali tempeste; così, furono aggiunti dei supporti di cemento sotto la testa, dove una volta c’erano le pieghe del copricapo, e dietro. Vennero poi tolti o sostituiti alcuni blocchi di pietra, che erano stati aggiunti dopo la costruzione della Sfinge, alla base del corpo. Durante i suoi scavi Emile Baraize trovò moltissime testimonianze dell’attenzione alla Sfinge dell’ultimo periodo egiziano: stele di età greca e romana, resti di un tempietto del Nuovo Regno, piccole sfingi di pietra e gesso dipinte di rosso. Egli scoprì anche un’incisione del Nuovo Regno su una porta di un tempio, che si riferiva alla Sfinge con il nome del dio Hwrna, termine che compariva anche nella Stele dell’Inventario. Nel 1926, inoltre, Baraize scoprì il tempio di fronte alla Sfinge e lo attribuì alla IV dinastia egizia.

Selim Hassam (1936-46)
Nel 1936 l’egittologo Selim Hassan intraprese a Giza una serie di scavi, che ripulirono dalla sabbia l’intero sito della Sfinge. Per prima cosa fu demolito il muro costruito da Baraize e la sabbia fu trasportata a chilometri di distanza attraverso tre rotaie con dodici vagoni. Il 20 settembre 1936 Hassan scoprì a nord della Sfinge i resti di un tempio a lei dedicato, costruito da Amenhotep II, faraone della XVIII dinastia, dove furono rinvenute numerose statuine votive di vari materiali, raffiguranti leoni e sfingi, e molte stele, che raffiguravano un orecchio umano, per incoraggiare il dio, in questo caso Horemakhet la Sfinge, ad ascoltare le preghiere. In alcune stele il dio è raffigurato con la testa di falco e sopra un piedistallo.
Selim Hassan, inoltre, proseguì gli scavi al Tempio della Sfinge, iniziati da Baraize dieci anni prima, e sul lato ad ovest della Sfinge. Alla fine del 1936 scavò lungo il lato settentrionale del recinto esterno, dove scoprì alcune tombe dell’Antico Regno, per la maggior parte della IV dinastia, scavate direttamente nella roccia e dirette verso sud. Dato che di solito le tombe erano rivolte verso nord o est, Hassan stabilì che sicuramente il recinto era già presente al momento della loro costruzione, e che molto probabilmente la loro posizione insolita era dovuta alla presenza della Sfinge. Così egli concluse che il monumento non doveva essere più tardo della IV dinastia. Inoltre, intorno all’area delle tombe Hassan rinvenne numerose stele, fra cui una che raffigura la Sfinge con un collare di piume di falco intorno al collo; molto probabilmente a quel tempo il monumento si presentava decorato in quel modo, oltre che dipinto.
Nel 1937 Hassan ritrovò i resti di un altro tempio dedicato alla Sfinge, più antico del precedente, costruito da Thutmose I verso il 1500 a.C. È al regno di quest’ultimo faraone che viene attribuito la prima informazione riguardante la Sfinge di Giza, che viene indicata con il nome del dio Horemakhet. Il culto della Sfinge venne ripreso nella prima parte del Nuovo Regno, in modo del tutto autonomo; forse il rapporto tra Chefren e il monumento venne semplicemente tralasciato, per lasciare alla Sfinge una propria identità come Horemakhet.
Infine Selim Hassan risolse il problema del piedistallo, che si poteva notare in molte raffigurazioni della Sfinge, come aveva osservato Maspero. La grande statua era collocata all’interno di un recinto scavato nella pietra, e non poggiava certamente su un piedistallo. Tuttavia Hassan dimostrò che la parte rocciosa, davanti alla Sfinge, era stata tagliata verso il basso e presentava una superficie liscia, che creava l’illusione che la statua poggiasse su un piedistallo se vista dall'ingresso del tempio.
Il professor Selim Hassan pubblicò il resoconto sugli scavi in Excavations at Giza nel 1946. Da quel momento in poi la Sfinge richiese soltanto una manutenzione regolare, e non furono apportate grandi modifiche al corpo.

Horemakhet
Durante il Nuovo Regno la Sfinge era nota con il nome Horemakhet, Horus all’Orizzonte, come dimostra la Stele del Sogno di Thutmose IV. Questo termine si riferisce al dio-cielo egizio Horus nella forma del Sole che appare all’alba all’orizzonte orientale, dove è rivolta la Sfinge, e al tramonto all’orizzonte occidentale. La posizione della Sfinge fa pensare che, fin dalla sua costruzione, incarnasse la divinità del Sole.
Un altro nome con cui viene chiamata è Kheperi-Re-Atum, la trinità del Sole al mattino, a mezzogiorno e al tramonto. Keperi, Re e Atum sono termini che compaiono anche prima di Thutmose IV, nei testi dell’Antico Regno. Inoltre in un’iscrizione scoperta da Selim Hassan, proveniente dal faraone Seti I della XIX dinastia, la Sfinge viene chiamata sia Horemakhet che Hwl, una variante del nome Hwran (Hwrna, Hwrar, Hwron o Horon), presente nella Stele dell’Inventario. Nei geroglifici il suono "r" o "l" viene raffigurato allo stesso modo con un leone sdraiato di lato, perciò tutte le varianti del nome egizio non sono poi così diverse dal nome greco Horus del dio egizio Hor. Selim Hassan ipotizzò che all’epoca del Nuovo Regno si fosse associata al dio egizio Horus la divinità cananea Hwron, proveniente da una città della Palestina, che venne venerata a Giza con il nome di Horemakhet.

Mark Lehner e Zahi Hawass (1978-9)
Alla fine degli anni settanta si occuparono della Sfinge l’archeologo americano Mark Lehner e l’egiziano Zahi Hawass, che completarono la pulizia del recinto e scoprirono delle interessanti prove per la datazione del monumento. Inserendo una sonda all’interno della crepa sul retro della statua, rinvennero della ceramica dell’Antico Regno e degli utensili usati all’epoca per levigare la pietra, molto probabilmente lasciati da coloro che scolpirono il monumento. Inoltre verificarono tutte le crepe e i fori fatti alla Sfinge ed esclusero definitivamente la presenza di camere e passaggi nascosti al suo interno.
Infine Mark Lehner teorizzò con prove archeologiche che la Sfinge non soltanto potesse rappresentare un re divino, come Chefren, ma anche una divinità a sé stante. Sulla base di opinioni egittologiche precedenti la barba è di tipo "divino" e veniva usata soltanto nelle raffigurazioni di dèi, non per un semplice re. Inoltre, grazie ai numerosi studi effettuati sulla Sfinge, Lehner dimostrò che la testa non poteva essere stata scolpita nuovamente al tempo della IV dinastia, in quanto i frammenti della barba e il corpo avevano una simile struttura geologica.

RIPARAZIONI ANTICHE
La Sfinge molto probabilmente, data la pessima qualità di pietra calcarea, necessitò fin dalla sua costruzione di riparazioni. Durante gli scavi al monumento furono rinvenuti numerosi blocchi di pietra aggiunti al corpo, che furono datati all’epoca dell’Antico Regno. Tuttavia dopo questo periodo la Sfinge fu abbandonata a se stessa e ricoperta dalla sabbia fino al collo per secoli, favorendo così l'erosione.
I primi interventi consistenti alla Sfinge furono ordinati, come la Stele del Sogno narra, dal faraone Thutmose IV della XVIII dinastia del Nuovo Regno, che cercò di ripulire il monumento dalla sabbia. Inoltre furono sostituiti alcuni blocchi caduti dal corpo a causa dell’erosione. Molto probabilmente il faraone dipinse di rosso la Sfinge e collocò una statua di suo padre, Amenhotep II, tra le zampe del monumento, come mostrano alcune stele ritrovate da Hassan. È possibile che ci fosse veramente una statua davanti alla Sfinge, anche se non può essere dimostrato in quanto sono state ritrovati soltanto rilievi gravemente erosi.
Altre riparazioni furono effettuate nel 1200 a.C. grazie al faraone Ramesse II, che eresse in onore alla Sfinge due stele, ritrovate da Caviglia nella cappella davanti al monumento. Da documenti dell’epoca sappiamo che furono estratte numerose pietre da una miniera locale, che molto probabilmente servirono a rinforzare il rivestimento esterno delle zampe, che venne terminato soltanto durante il dominio romano.
All’epoca di Adriano furono potenziate le mura che tenevano lontana la sabbia dal sito, mentre al tempo di Marco Aurelio fu rivestita la pavimentazione del recinto.
Con la fine dell’Egitto pagano la Sfinge di Giza fu di nuovo abbandonata: non ci furono nuove riparazioni e la sabbia finì con invadere un'altra volta il recinto. La testa, oltre all’erosione naturale e alla barba, restò intatta fino all’epoca araba, in cui il volto fu danneggiato.

DATAZIONE

Vera età
Secondo la comune opinione degli egittologi, la Sfinge appartiene all’Antico Regno, molto probabilmente al faraone Chefren della IV dinastia egizia, che la costruì intorno al 2500 a.C. Grazie agli scavi effettuati dal professor Selim Hassan, sono state rinvenute numerose prove, che collocano la sua datazione non oltre la IV dinastia; le più importanti sono le tombe rivolte a sud e l’angolo a sud-ovest del recinto che taglia il fosso, per raccogliere l’acqua piovana.
Inoltre, se la testa appartiene certamente alla IV dinastia, per lo stile decorativo, l’ipotesi che fosse stata aggiunta successivamente dal faraone Chefren è stata smentita da Mark Lehner, attraverso l’analisi geologica della pietra.

Ipotesi alternative
Numerose furono le ipotesi alternative, che volevano datare la Sfinge in tempi lontanissimi, addirittura nel 12000 a.C. – 10000 a.C. Questa datazione viene fatta considerando i segni dell'erosione presenti sul corpo della statua, simili a quelli tipicamente lasciati da una lunga esposizione alla pioggia. Le ultime piogge nella regione di Giza risalgono alla fine dell'ultima glaciazione. Da considerare anche il fatto che, a causa della precessione terrestre, nel 10500 a.C. la sfinge si trovava di fronte alla costellazione del Leone e secondo alcuni studiosi ne era proprio la rappresentazione. Solo in seguito, infatti, la testa di leone sarebbe stata scolpita nuovamente a rappresentare il faraone: è evidente infatti la sproporzione fra le dimensioni del corpo della sfinge e quelle della sua testa e la differenza di erosione, sempre tra il corpo e la testa.

Ipotesi di Edgar Cayce
Ad alimentare il mistero del monumento, poi, c’era la credenza di passaggi e camere nascoste all’interno della Sfinge, ipotesi che, abbandonata scientificamente, fu mantenuta, invece, negli anni trenta da un parapsicologo americano, Edgar Cayce, conosciuto anche come Profeta Dormiente. Egli attirò verso di sé moltissimi seguaci, che credevano nei suoi poteri mistici, tra cui quello di rivivere vite passate attraverso i sogni. Uno di questi lo portò in Egitto nel 10500 a.C., dove vide i sopravissuti di Atlantide costruire la Grande Piramide e la Sfinge. Secondo il Profeta Dormiente le prove della sua teoria erano da ricercare nelle camere nascoste all’interno della piramide e della Sfinge stessa, che sarebbero state riscoperte alla fine del XX secolo, prima del grande cataclisma. 
Alla fine degli anni settanta, grazie al contributo finanziario della Fondazione Edgar Cayce, furono effettuate delle ricerche per misurare la resistività del terreno intorno alla Sfinge. Il risultato mostrò che davanti al monumento e nelle zampe posteriori risultavano delle anomalie, che potevano essere causate da cavità sotterranee. Le trivellazioni non rivelarono però cavità artificiali e le anomalie furono spiegate come causa naturale della pietra calcarea utilizzata. All’inizio degli anni novanta furono effettuate ulteriori indagini alla ricerca di camere nascoste, che però non sono mai individuate. 

Ipotesi astronomica
Un’altra ipotesi alternativa, favorevole alla datazione della Sfinge nel 10500 a.C., è quella formatasi sulla base degli studi astronomici sull’allineamento delle piramidi. È certo che la Sfinge si rivolge verso est, mentre le piramidi di Giza sono disposte precisamente secondo i punti cardinali. Alcuni studiosi hanno concentrato le loro ricerche su questa particolare disposizione, e nel XIX secolo ricostruirono gli allineamenti astronomici che potevano verificarsi in tempi passati. Con l’aiuto dei computer dagli anni sessanta in poi i calcoli furono più precisi. Secondo l'ipotesi astronomica la Sfinge sarebbe collegata alle altre piramidi, e perciò costruita nello stesso periodo, anch’esso anticipato al 10500 a.C.
La Sfinge rivolgendosi verso est, scorge l’alba ogni giorno, mentre soltanto due volte l’anno vede nascere il sole in modo diretto; certamente è stata pensata come un monumento solare. Considerando il suo nome divino Horemakhet, la Sfinge incarnerebbe non solo il dio Horus sottoforma di Sole all’alba ma anche al tramonto, proteggendo così la necropoli di Giza.
Se nel corso dei secoli il monumento ha sempre guardato verso il sole, non è stato così per le stelle sullo sfondo, che si sono spostate a causa della precessione degli equinozi. Grazie ai calcoli elaborati al computer è stato possibile ricostruire su che sfondo di stelle sorgesse il sole nei diversi secoli, ed è interessante notare che nel 10500 a.C. era proprio la costellazione del Leone. I sostenitori di questa teoria ipotizzarono che gli antichi egizi, osservando questa costellazione, che assomiglia chiaramente a un leone sdraiato di lato, l’associassero alla Sfinge.
Naturalmente quest’ipotesi aveva molte lacune: prima di tutto non si hanno prove di una cultura talmente evoluta da poter costruire un simile monumento nel 10500 a.C., non solo in Egitto ma in tutto il mondo, e non sappiamo se gli antichi egizi conoscessero la costellazione del leone. 
Nonostante le obbiezioni, questa teoria fu portata avanti tenendo conto della disposizione delle piramidi a Giza, che sarebbero disposte come le stelle della cintura di Orione. A rafforzare quest’ipotesi nel 10500 a.C. la linea immaginaria che collega le tre piramidi da nord a sud puntava direttamente verso il meridiano celeste intersecandosi con la costellazione di Orione. 

Ipotesi geologica
Le ipotesi alternative precedenti non permettono di dubitare seriamente della datazione della Sfinge, perché sono facilmente smentibili con mezzi scientifici. L’unica teoria che potrebbe mettere in discussione l’età della Sfinge è quella del geologo Robert Schoch, professore di Scienze e Matematica alla Boston University, del 1992.
L’ipotesi geologica di Schoch parte dal presupposto che l’erosione della Sfinge sia causata dall’acqua piovana, caduta in tempi molto più umidi di quelli dell’Antico Regno tra il 7000 a.C. e 5000 a.C. Secondo Schoch, soltanto delle piogge abbondanti avrebbero potuto causare lo stato di erosione del monumento e del suo recinto. Egli osservò che i segni dell’erosione sul corpo e sulle pareti del recinto erano simili a quelli provocati dallo scolo di acqua piovana, caratterizzati da un andamento ondulato e arcuato. A sostegno della sua ipotesi, confrontò lo stato di erosione della Sfinge con quello di alcune tombe dell’Antico Regno, che, pur avendo una roccia di pessima qualità, non hanno subito un tale deterioramento a causa della sabbia portata dal vento. Inoltre, Schoch affermò che la grave erosione della Sfinge, ancora oggi in atto, era cominciata soltanto da duecento anno e che il fenomeno di condensa notturna, presente anche in altre strutture rocciose di Giza, non poteva esserne la causa principale. Se il grave danneggiamento del monumento era dovuto all’acqua piovana, era evidente che fosse più antico degli inizi della civiltà egizia, in quanto soltanto prima del 5000 a.C. le piogge in Egitto erano regolari ed abbondanti.
Schoch non dubitava che la testa fosse dell’Antico Regno, ma riteneva che un faraone della IV dinastia egizia, se non Chefren stesso, avesse ordinato di scolpirne di nuovo il volto e restaurarne il corpo rivestendolo con nuovi blocchi di pietra. Schoch era comunque consapevole che rimaneva aperto il problema di chi nel 5000 a.C. avesse potuto costruire un tale colossale monumento. Non trovando delle prove di una civiltà egizia più evoluta nel periodo pre-neolitico dell’Egitto, egli si soffermò sulle scoperte archeologiche di Gerico risalenti al 8000 a.C.; la Sfinge in quest’ottica non risulterebbe più un caso isolato. Tuttavia non ci sono prove scientifiche a supporto in Egitto. 
La teoria di Robert Schoch venne due anni dopo contestata da James A. Harrell, professore di geologia all’Università di Toledo (Ohio). Egli notò che, se da una parte il deterioramento della Sfinge poteva essere causato dall’acqua piovana, era molto più probabile fosse stato realizzato dalla sabbia bagnata, per effetto sia delle piogge sia delle inondazioni durante l’Antico Regno, che arrivavano fino al recinto. Inoltre, il confronto di Schoch con le tombe dell’Antico Regno non era plausibile, in quanto esse si trovavano in una posizione più elevata, e quindi non a portata dell’acqua delle inondazioni. Harrell, inoltre, ritenne che le particolari ondulazioni del corpo della Sfinge siano state prodotte da un’erosione accelerata, causata dall’espansione dell’argilla in tempi umidi e dal sale in quelli secchi. Per di più la disposizione dell’altopiano di Giza favoriva il deflusso dell’acqua nel sito della Sfinge, lasciandola per secoli ricoperta da sabbia bagnata.
Robert Schoch si difese osservando che non era ancora stato dimostrato che il sito della Sfinge fosse stato ricoperto dalla sabbia bagnata per secoli. Inoltre, seguendo il ragionamento di Harrell, confrontò lo stato di erosione della Sfinge con alcune tombe dell’Antico Regno, che potevano essere esposte all’acqua delle inondazioni. Il risultato era che nemmeno queste presentavano i segni di deterioramento del corpo della statua.
Harrell replicò notando che la posizione delle tombe di Schoch non era inferiore a quella della Sfinge ma superiore, e che la qualità della roccia era ben diversa. Inoltre, egli affermò che nello stesso altopiano di Giza c’erano altre strutture che presentavano lo stesso tipo di erosione ondulata, anche se non così accentuato come nella Sfinge.
Nel corso di quegli anni, dal 1992 al 1995, numerose furono le polemiche che interessarono la datazione della Sfinge, e si concentrarono su riviste specializzate, come il KMT: A Modern Journal of Ancient Egypt o Archaeology. Alla fine la geologia indica che l’erosione della Sfinge è causata o dall’acqua piovana dal 7000 a.C. o dalla sabbia bagnata e dalla condensa notturna dal 2500 a.C. L’egittologia si schiera dalla parte della seconda ipotesi, in quanto non ci sono motivazioni valide per considerare la data più antica.

Profondo_Blu
00sabato 18 febbraio 2012 20:06
Ecco, il discorso delle "proprietà" della piramide è un altro importante tassello anche nel dibattito "archeologia ufficiale/teorie alternative": se la piramide possedeva davvero queste proprietà "esotiche" chi l'ha costruita non l'ha quasi certamente fatto per avere una banale tomba, ma ci dovrebbe per forza essere molto altro dietro.

Grazie Ufologo per aver riportato delle tue ricerche sulla piramide, mi hai risvegliato la voglia di proseguire questo discorso che avevo iniziato un po' di tempo fa ma che poi avevo mollato perché mi ero persuaso che la mia piramide fosse fatta male e non avevo più avuto tempo di rifarla... In realtà avevo preso accuratamente le misure e le proporzioni e mi ero fatto la mia bella piramide di cartoncino in scala con quella di Cheope, poi mi ero andato a vedere l'orientamento esatto del nord rispetto a casa mia con Google Maps, mettendo poi la piramide nella dirzione giusta e l'avevo lasciata lì per più di un mese con una vecchia lametta del rasoio per la barba. Purtroppo dopo questo tempo ero andato a vedere e l'ho ritrovata esattamente al punto di partenza, deducendo che c'era qualcosa di sbagliato in quello che stavo facendo, ma non capendo esattamente cosa.

Adesso potrei riprovarci, ma mi servirebbero due informazioni:
-qual è l'esperimento più "inequivocabile" che consente di stabilire con la minor possibilità di errore se la piramide funziona bene o no?
-nell'esperimento di cui sopra, quali sono i tempi caratteristici? (giorni, settimane, mesi,...)

Ho sentito molte persone, alcune che ritengo anche affidabili, dire di essere riuscite ad ottenere risultati con questa piramide, ma non manca chi invece sostiene senza mezzi termini che si tratta di una totale cialtronata new-age (non sto neanche a dire di chi si tratta: www.cicap.org/new/articolo.php?id=100450 ). E' vero che c'è stato chi ha guadagnato soldi con questa cosa, e probabilmente non tutte le fenomenali proprietà che i ricercatori new-age sostengono corrispondono a verità, ma probabilmente una buona base di verità c'è e mi piacerebbe averne conferma diretta!
Grazie in anticipo a Ufologo o chiunque voglia rispondermi.
[SM=g8861]
ufologo 555
00domenica 19 febbraio 2012 12:20
Guarda, se segui le indicazioni che ho sritto mummificherai un pezzetto di carne in tre giorni e ti durerà per anni.
Se hai qualche dubbio, chiedi pure; le cose importanti sono: colloca il modellino in modo da non toccarlo mai (puoi scoprirlo qualche volta, ma fa attenzione a non girare inavvertitamente il lato diretto a Nord).
Controlla con una bussola che sia orientato davvero a Nord; compreso quello che hai inserito all'inerno ( il lato più lungo dell'oggetto).
assicurati che le misure siano esatte e che l'oggetto da trattare sia posizionato ad un terzo d'altezza dal centro della base piarmidale.
Vedrai che riuscirà. E' talmentesemplice che rimarrai sbalordito. Una volta orientai male il modellino e . dopo un giorno dovetti getae viaa il pezzo di carne che puzzava tremendamente!
Poi, prova a fare lìesperimento delle bacchette che ho descritto nel
post: farai "impazzire" chi lo prova!
Insomma, prova! [SM=g27987]


eone nero
00domenica 19 febbraio 2012 14:05
Se non ricordo male gli elementi da mummificare o affilare andrebbero sistemati ad un'altezza pari a 2/3 della piramide esattamente come la camera del Re.

Molto probabilmente questo arriva da ambiti new-age, ho purtroppo tutti i libri riguardanti l'argomento inaccessibili poichè già sistemati in una "capsula del tempo".

Ps. non sono The Librarian [SM=g10218] ma quando i volumi sono migliaia allora vanno conservati in modo che non si deteriorino.

Ma invito a provare dato che non ci sono studi scientifici a parte quello di Rodriguez Alvizo Luis Alberto che scientifico non si può considerare.

Inviterei per chi vuol provare a riportare i dati qua o in un nuovo topic.




ufologo 555
00domenica 19 febbraio 2012 17:08
No, eone! Ad un terzodalla base!



Profondo_Blu
00lunedì 20 febbraio 2012 01:16
Sì, è vero, ad 1/3, penso che Eone si sia confuso!
Ma in realtà avevo fatto i conti con il prospetto che si trova in internet, facendo il rapporto tra il numero di pixel dell'altezza totale e quello dell'altezza della camera del Re, e il risultato è un po' meno di 1/3, è 0,2931. Non so se cambi qualcosa, io ho considerato il livello esatto del pavimento, in realtà si giunge ad 1/3 a metà strada circa tra il pavimento ed il soffitto della camera. Cambierà qualcosa? Boh, vedremo... [SM=g27994]
Spero di riuscire a trovare il tempo per intraprendere degli esperimenti, nel caso vi terrò informati.
Stay tuned! [SM=g27988]
eone nero
00lunedì 20 febbraio 2012 01:38
Re:
Profondo_Blu, 20/02/2012 01.16:

Sì, è vero, ad 1/3, penso che Eone si sia confuso!
Ma in realtà avevo fatto i conti con il prospetto che si trova in internet, facendo il rapporto tra il numero di pixel dell'altezza totale e quello dell'altezza della camera del Re, e il risultato è un po' meno di 1/3, è 0,2931. Non so se cambi qualcosa, io ho considerato il livello esatto del pavimento, in realtà si giunge ad 1/3 a metà strada circa tra il pavimento ed il soffitto della camera. Cambierà qualcosa? Boh, vedremo... [SM=g27994]
Spero di riuscire a trovare il tempo per intraprendere degli esperimenti, nel caso vi terrò informati.
Stay tuned! [SM=g27988]



Grazie per la precisazione, infatti come scritto non ricordavo.

Riporto da Edicolaweb


Camera del Re
Posta a circa 45,5 metri dalla base, a circa 1/3 dell’altezza contiene un sarcofago vuoto che ha il volume esterno doppio di quello interno. Non conosciamo come sia stato possibile realizzarlo.
Se vogliamo tracciare un cerchio intorno al triangolo formato dalla piramide dobbiamo far centro nel punto in cui è ubicata la Camera del Re.
Detta Camera alta 5,81 metri (metà della diagonale del pavimento di 11,62 metri), lunga 5,20 e larga 10,46; fornisce le misure esatte dei due triangoli fondamentali del teorema di Pitagora (571-497 a.C.) (uno con i tre lati di 5-12-13 e l’altro con i lati di 3-4-5).
Contiene il valore della "sezione aurea" considerata il fuoco della vita, la chiave della fisica del cosmo.



www.edicolaweb.net/edic118a.htm


Riporto anche questa tabella.



Ho trovato un vecchio cartoncino (era allegato ad un libro sulle piramidi), in cui sono indicate le misure esatte per ottenere la piramide di cheope in scala.

Le misure sono in millimetri:

Altezza, Base, Lato obliquo

100------------157,0-----------149,4
150------------235,6-----------224,2
200------------314,1-----------298,9
250------------392,7-----------373,8
300------------471,2-----------448,3
350------------549,7-----------523,1
400------------628,3-----------597,8
450------------706,8-----------672,5
500------------785,4-----------747,3
550------------863,9-----------822,0
600------------942,4-----------896,7
650------------1021,0----------971,4
700------------1099,5----------1046,2
750------------1178,1----------1120,9
800------------1256,6----------1195,6
850------------1335,1----------1270,4
900------------1413,7----------1345,1
950------------1492,2----------1419,8
1000-----------1570,8----------1494,6

Il cartoncino riporta il seguente testo:

Facendo uso della tabella di cui sopra, e convertendo i millimetri in centimetri, sarà possibile costruire piramidi alte fino a 10 metri.
Si raccomanda di situare le piramidi lontane da linee ed apparecchiature elettriche, e da masse di metalli magnetici.



xmx.forumcommunity.net/?t=3180300

pt.scribd.com/doc/62127939/PIRAMIDE


Profondo_Blu
00lunedì 20 febbraio 2012 17:09
Grazie delle info!
[SM=g8861]
ufologo 555
00lunedì 20 febbraio 2012 17:29
Ad un terzo per forza! là si concentra tutta l'energia, come da i miei disegni ... [SM=g8335]


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